Ha sempre fatto buone scelte per i suoi film, o a volte ritiene di essersi sbagliata

Ha sempre fatto buone scelte per i suoi film, o a volte ritiene di essersi sbagliata?

 

Ho rifiutato un innumerevole numero di film che giudicavo mediocri e ho perso altre proposte che non mi sono mai arrivate tra le mani. A quei tempi mio marito era talmente geloso che ero diventata una cosa sua.Voleva fare tutto, comandare per tutto e agiva alle mie spalle e a nome mio.Ero ben lontana dal pensare che, un giorno o l’altro, avrei pagato delle conseguenze disastrose.

 Ed è anche per questo che sono cosciente che, dopo la serie dei cinque film “Angelica”, lo svolgimento della mia vita è stato negoziato male.

Quindici anni dopo sono caduta dalle nuvole quando ho saputo che Catherine Deneuve è diventata la “ Bella di giorno” di Luis Bunuel al mio posto.Il regista spagnolo si era semplicemente trovato di fronte a un netto rifiuto da parte del mio caro marito!

Ed è per puro caso che ho scoperto l’altarino.Quindici anni dopo, in occasione di un cocktail a Hollywood, mi sono imbattuta in Luis Bunuel.Lui mi ha guardata fissa,mi ha preso la testa tra le mani e, abbracciandomi, mi ha detto:” Che peccato!”.In un primo momento non ho capito.Poi ci ho pianto sopra e, in quel preciso momento,ho cominciato a prendere le distanze dalla settima arte.

 

 

La follia per Angelica non è mai cessata.Ben presto verrà girato un remake.

 

In effetti ne ho sentito parlare e auguro al produttore di avere altrettanto successo.Il progetto è audace.Un bel coraggio!Ma non sono preoccupata:nel ruolo della Marchesa penso di poter reggere il paragone con chi vuole,certo tenendo conto dell’epoca (ride).

 

 

Di che cosa si occupa oggi?

 

Sono molto ottimista e molto motivata a tornare a galla, a rifare dei film,sia per il cinema che per la televisione che,al momento attuale,sta facendo dei notevoli sforzi creativi.La storia si ripete un po’ perché,quando ero agli inizi,le proposte venivano dall’Italia.Per la Francia aspetto sempre e spero che ben presto arrivi un produttore. Davvero,mancano molto di immaginazione.

Quando ero giovane invece il mio sogno più grande era quello di fare una commedia musicale.Ero ballerina e potevo anche cantare.Purtroppo non è stato di moda fino all’anno scorso.Sia Charlie Chaplin che Maurice Chevalier mi avevano detto:”Se vuoi fare la commedia musicale,vieni con noi negli Stati Uniti”.

Ma oggi, forse,è un po’ tardi,non crede?

 

(Articolo di Christophe Combarieu tratto da “Chi” Marzo 2002)

 

 

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