I seni sono magnifici e tutto ciò fa dimenticare la sua mediocre intelligenza. Inoltre Anna è orgogliosissima delle sue mani candide come la neve, che destano l'ammirazione dei cortigiani. Gli unici vizi della regina sono la pigrizia e la gola, che la fanno ingrassare quando è ancora giovanissima.
Luigi XIII, forse per la sua immaturità, non riesce immediatamente ad essere un marito sotto ogni punto di vista, ma ben presto cambia questa suo modo di agire, come ci dice Contarini :

" Il re non va più alla caccia cosi spesso come era solito fare e, contro le sue abitudini resta a letto fino a tardi il mattino. Da cacciatore appassionato si è trasformato in marito obbedientissimo. Ha barattato il comportamento crudele contro le bestie selvagge con l'amore verso la sposa ".

( Volendo dirla tutta, probabilmente il sovrano è anche bigotto ) .
Anna invece è romantica, ama i divertimenti e non è introversa come il marito, che le fa capire di non essere innamorato, nonostante le abbia dato (dopo molta fatica) un figlio.
Ella ha comunque uno spasimante , il duca di Buckingham e questa storia viene immortalata da Dumas nei " Tre Moschettieri " ; la regina respinge le attenzioni un pò troppo veementi del duca, che per questo viene subito allontanato dalla Francia, ma poi ci ripensa e decide di regalargli dodici puntali di diamanti. Due di essi vengono sottratti al duca da Milady De Winter ( in realtà Lucy di Carlisle ), spia di Richelieu. Infatti il cardinale fa rubare i puntali per svergognare davanti al re Anna, che odia. Dopo mille peripezie, per fortuna, i Tre Moschettieri riescono a restituire alla sovrana le copie perfette dei due puntali e Richelieu diventa verde di rabbia.
Alla morte del re Anna diventa la reggente al trono di Francia e attua alcuni cambiamenti. Per prima cosa non vuole più abitare al Louvre e si trasferisce al Palais Royal, fatto costruire da Richelieu, che però al contrario della dimora precedente, non è una fortezza e questo causa non pochi guai durante la Fronda.
Poi la regina modifica le sue abitudini: tutte le mattine si alza molto tardi ( tranne nei giorni di festa in cui deve assistere alla messa ) . I cortigiani più illustri assistono al suo risveglio ed in quel momento le dame chiedono alla sovrana donazioni per i poveri. Ancora a letto ascolta alcuni rapporti, quindi recita la preghiera del mattino, fa colazione e si reca in Chiesa. Solo Luigi XIV è autorizzato a baciarle la mano in questo momento. Alle due del pomeriggio dopo pranzo Anna si reca al Gran Tavolo del Consiglio, solo il lunedi ed il giovedi. Negli altri giorni anima il suo famoso salotto ( talvolta anche di sera ), a cui intervengono i personaggi più importanti del regno. ( Lo stesso salotto che Maria Teresa non riuscirà mai ad imitare ) .
Inoltre la regina ama il teatro, le poesie ed affina la sua cultura.
Inizialmente il Parlamento vede in lei l'interlocutrice ideale e la salvezza da Richelieu. Purtroppo la regina commette l'errore di accettare come primo Ministro Mazarino, una " creazione " di Richelieu stesso.
Alla morte di Anna D'Austria,il 20 gennaio 1666, Luigi XIV sviene per il dolore e Madame De Motteville dice:

" Si dovette sostenerlo prima che cadesse. Era legato a lei da catene fortssime e da una lunga abitudine di fiducia che le persone di quel rango mai mostrano di conoscere e praticare, ma che rivelano nel momento della perdita che è durissima per chi ha gioito della felicità cosi rara di una persona meravigliosa. "

Luigi tempo dopo confida ad un cortigiano ( tratto dai Memoires di Luigi XIV ) :

" Signor Marchese, quel che ho sofferto perdendo la regina madame mia madre sorpassa tutti gli sforzi della vostra immaginazione. Per spiegarvelo con una sola parola sappiate che solo la Mano che mi ha sferrato un cosi grave colpo sarà in futuro capace di addolcirlo. "

Anna rimane comunque la madre di Luigi XIV, la figura principale, la sua salvezza durante la Fronda. Eppure il suo corpo non riposa in Saint Denis, come quello di tutte le altre regine di Francia, perchè durante la Rivoluzione del 1793 alcuni sanculotti trafugarono i suoi resti e li gettarono in una discarica.