PISTOIA 1888 - 1970
Nel periodo compreso fra gli ultimi decenni del '800 ed i primi del ‘900, Pistoia ebbe una peculiare fasi di crescita in diversi campi e settori sociali1 in particolare I' economia e I' urbanistica innescarono gli inizi del cambiamento.Nel 1897 arrivò la luce elettrica nelle abitazioni.Il processo di industralizzazione pistoiese prese le mosse dalla maggiore disponibilità di energia, infatti lo sfruttamento dell' energia idroelettrica dell' appennino
pistoiese fu determinante. Un' altro fattore di cambiamento nella società pistoiese, fu la generalizzarione del lavoro femminile in diversi settori manifatturieri. Una sortoa di censimento occupazionale del 1904 ci informa che il circondario di Pistoia aveva il 51,5% della popolazione occupato in agricoltura, il 33,8% in attività industriali, il 7,6% nel commercio e il 7,1% in altre professioni.Nel 1914, in occasione delle amministrative, i socialisti rimasero isolati e Pistoia rimase nel quadro politico moderato e conservatore anche se, nell' occasione,
ci fu la "settimana rossa" che non fece vittime. Furono 50.000 i pistoiesi chiamati alle armi nella guerra del '15-'18, di questi ne morirono 5009. Durante la prima guerra mondiale, la Camera del Lavoro di Pistoia, era una succursale di quella di Firenze ma, la presenza di alcuni grossi complessi industriali attivi nel campo della produzione bellica, creò le condizioni per la diffusione del movimento sindacale.Dopo la prima guerra mondiale anche in Pistoia ci furono quei disordini e quel profondo stato di crisi che prepararono l’avvento del fascismo.Nel '19 e nel '20 un' ondata generale di scioperi ed agitazioni investì il circondario. Nel luglio del '19 ci
Fu una sommossa con “requisizioni popolari" nei negozi ed imposizione del calmiere per i generi di prima necessità. Le squadracce fasciste di Lamporecchio cominciarono ad operare nel pistoiese.I fascisti pistoiesi Enrico Spinelli e Ilio Lenzi parteciparono nell’ ottobre del 1922 alla marcia su Roma a capo di 400 pistoìesi. 
In un primo momento il fascismo, già al governo dal '22, stentò a penetrare a Pistoia, ma quando emerse la figura di Leopoldo Bozzi che si adoperò con successo per la costituzione della provincia, nel 1928, le cose cambiarono ed il fascismo ebbe via libera anche a Pistoia.
La sesta autostrada italiana,completata nel 1932, fu la Firenze-Mare che dopo varie controversie passò da Pistoia ma non portò al momento alcun beneficioNel giugno del 1940 i Pistoiesi, in piazza del Duomo, ascoltarono via radio Mussolini che proclamava I' entrata in guerra dell' Italia. Cominciarono così gli episodi, simili in tutte le altre città d'italia, le partenze per la guerra, la diminuzione e la scomparsa dei generi alimentari, i calmieri, la borsa nera, gli orti di guerra, la propaganda di guerra asfissiante, la raccolta dei metalli, quella della lana, i vari divieti, gli oscuramenti della città, e le tessere annonarie. Tra il '43 e il '44 Pistoia fu bombardata sei volte dagli alleati.Pistoia fu liberata dalle formazioni partigiane l' otto settembre 1944, la città era distrutta al 55% e la ricostruzione fatalmente ne trasformò il volto urbano.Nel difficile dopoguerra Pistoia seguì con affanno I' evoluzione dell' Italia in Europa e nel mondo e grazie alle sue industrie, i suoi vivai ed agli abili artigiani tenne il passo. Quindi per il periodo 1945 -1970 rimandiamo alla storia d' italia illustrata in
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