Apparato Respiratorio - Anatomia

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Struttura del polmone (1^ parte)

Lobulo polmonare

La più piccola unità polmonare visibile a occhio nudo è il lobulo polmonare.  Un lobulo è costituito da uno o più bronchioli, da rami arteriosi e venosi del circolo bronchiale e da migliaia di alveoli. I lobuli in genere hanno una forma irregolarmente prismatica e le loro dimensioni variano, secondo Policard, da un massimo di 21-27μ di altezza e di 9-20μ di larghezza (quelli superficiali) ad un minimo di 15 μ di altezza e di 11μ di larghezza (quelli più'profondi ). In ciascun lobulo, che è diviso da quello adiacente da un setto connettivale, penetrano un'arteriola (l'arteria intralobulare, ramo dell'arteria polmonare) e l'ultima diramazione dell'albero bronchiale (il bronchiolo intralobulare). L'arteria intralobulare (contenente sangue venoso) si risolve in una rete capillare intralobulare, la quale (avvenuta l'ematosi) per mezzo di numerose radici venose, fa capo alle vene perilobulari (contenenti sangue arterioso) che decorrono lungo i setti di divisione dei lobuli.

Bronchioli

II bronchiolo intralobulare, pervenuto al centro del lobulo, si ramifica in una ventina di collaterali (Policard), i bronchiali respiratorii ciascuno di questi a sua volta si divide in una decina di condotti alveolari, nelle cui pareti si aprono numerosissime piccole escavazioni, chiamate alveoli; questi, strettamente accollati fra loro, hanno pareti comuni, i setti interalveolari. Il condotto alveolare potrebbe essere paragonato ad un corridoio nel quale si aprono numerose camere (gli alveoli) con la porta aperta (Chèvremont ).

Gli alveoli

L'alveolo, delle dimensioni di circa 1/10mm, possiede una esilissima parete epiteliale intorno alla quale capillari estremamente sottili trasportano sangue povero di ossigeno. Nel complesso i due polmoni possiedono circa 300 milioni di alveoli che gli conferiscono l'aspetto di una spugna porosa. L'enorme numero di alveoli spiega per quale ragione è indispensabile un sistema bronchiale così ramificato in grado di distribuire l'aria in modo uniforme in un simile labirinto. Gli alveoli, distribuiti a grappolo d'uva attorno a un bronchiolo terminale, sono completamente avvolti da un fittissimo intreccio di microscopici capillari.


 Fig. 4 - Distribuzione alveoli a grappolo d'uva

Fig. 5 - Rete capillare che avvolge gli alveoli


Poiché lo spessore delle pareti alveolari e dei capillari non è mai superiore a quello di una cellula, l'aria viene a trovarsi vicinissima al sangue circolante. Le cellule epiteliali degli alveoli sono ricoperte in permanenza da una sottile pellicola liquida, nella quale i gas possono sciogliersi e diffondere così attraverso le membrane. Il sangue che irrora gli alveoli è quello pompato ai polmoni dal ventricolo destro del cuore dopo aver completato il suo giro per tutto il corpo. Esso è perciò povero di ossigeno (consumato dalle cellule) e ricco di diossido di carbonio (prodotto dalle cellule).Il processo chimico dello scambio di gas avviene "per diffusione": una sostanza "diffonde" sempre da A a B se la sua concentrazione è più alta in A che in B . Negli alveoli quindi la concentrazione di ossigeno (100-110mmHg) è più bassa di quella dell'aria ispirata e più alta di quella del sangue dei capillari circostanti. Nel caso del diossido di carbonio la differenza è piccola, ma è sufficiente, grazie alla buona diffusibilità di questo gas, a eliminare l'anidride carbonica prodotta.