HOME
MONTEDORO
LINGUAGGIO SICILIANO
MAPPA MONTEDORO
 
CONTATTO MAIL

Un breve cenno su Santa Lucia

Nel 280 a Siracusa nasceva Lucia. I genitori , pur essendo patrizi, non disdegnarono di abbracciare la fede cristiana e di educare in essa la loro figlia. Quando la madre si ammalò di un male incurabile, Lucia la convinse a recarsi da Sant'Agata in pellegrinaggio di preghiera. Narra la tradizione che questa, alle preghiere di Lucia, abbia risposto: «Sorella, perché chiedi a me ciò che tu stessa puoi fare? ». Lucia giunge così all'età di 23 anni. Quando il pretendente si accorse che Lucia era cristiana cercò prima di dissuaderla poi, visto che tutto era inutile, la denunciò al Proconsole Romano Pascasio. Pascasio convocò subito al suo cospetto la fanciulla e, conoscendonel'elevata condizione sociale, cercò prima con lusinghe e poi con minacce di farla abiurare e di riportarla alla religione pagana. Lucia fu irremovibile. Con fermezza confessò che era seguace di Cristo e che mai avrebbe rinnegato la religione del Signore. Pascasio, di fronte a tanta forza, andò su tutte le furie ed ordinò alle guardie di trascinarla con dei buoi in una casa infame ma, malgrado la loro forza, non riuscirono a smuoverla. Tutto inutile! Lucia rimase ferma come una montagna. Si ordinò quindi di preparare un rogo per bruciarla viva ma le fiamme non lambirono neppure il vestito. A questo punto, narrano gli atti del martirio, Pascasio si rivolse a Lucia, ordinandole di non deludere il suo innamorato e di sposarlo. La giovane sorridente e senza manifestare il minimo dolore, secondo la tradizione, si strappò gli occhi con le dita, li depose su un vassoio e li offrì a colui che li amava tanto. Compiuto tale gesto, Lucia si rivolse a Pascasio predicendo la vittoria di lì a poco del Cristianesimo e il suo perdono ai persecutori ed aguzzini; poi, colpita alla gola dal pugnale di un soldato, morì. Era il 13 dicembre 304. Il corpo della Vergine martire, seppellito in una catacomba, divenne subito meta di pellegrinaggi. Le preghiere e le implorazioni cominciarono a tramutarsi in celesti favori ed i Cristiani di Siracusa la proclamarono loro Patrona. (tratto da: http://www.parrocchiasantalucia.com/Santa%20Lucia.htm)

Cos'è "La Vampa di Santa Lucia"?

Il 12 Dicembre di ogni anno, vigilia della ricorrenza di Santa Lucia, si allestivano in ogni quartiere del paese dei falò, "le vampe" appunto. Praticamente in quella giornata, tutti i ragazzi del quartiere si mobilitavano alla ricerca di tutto ciò che potesse bruciare, per allestire la vampa più grande e che bruciasse più a lungo. In alcuni casi qualcuno poneva in cima alla vampa un manichino, forse a rappresentare la Santa messa al rogo a causa della sua fede, ma che "in realtà non ha nessuna valenza religiosa, inquanto gli allestimenti dei falò non traggono origine dalla tradizione cattolica, ma derivano dai riti pagani della cultura greca antica, e stanno a rappresentare un richiamo al luogo dove si svolgevano le feste" (Padre Duminuco Amedeo), oppure possono trarre origine dagli antichi riti di adorazione del fuoco. La sera poi, quando tutto era pronto si dava fuoco alle vampe e la gente si riuniva attorno a questi grandi fuochi in segno di preghiera e di festa. In questa particolare occassione si distribuiva la cuccia (un piatto povero costituito da frumento bollito e insaporito con sale o zucchero) . Una tradizione questa della vampa che piano piano, è proprio il caso di dire, si è "spenta", vuoi perchè aumentano gli impegni e ci si scorda delle tradizioni, vuoi perchè ormai non si esce più in piazza e quindi abbiamo perso l'abitudine di parlare di queste cose e cè nè dimentichiamo. I motivi possono essere tanti, ma sta di fatto che dobbiamo impegnarci, affinchè tradizioni come queste non vadano dimenticate come è successo per tante altre, parlarne o "narrarle" aiuta a non disperderle nel tempo. Ed è questo che la nostra associazione si propone di fare col vostro aiuto. Fortunatamente la vampa a Montedoro sopravvive ancora (non in ogni in quartiere come avveniva un tempo), grazie all'impegno dell'Amministrazione Comunale, particolarmente attenta alla "sopravvivenza" di queste manifestazioni. Viene infatti, allestita puntualmente il 12 Dicembre, una vampa nella piazza antistante la Chiesa Madre e in questa occasione viene distribuita la cuccia come vuole la tradizione, mentre i bambini brandiscono fasci di canne infuocate. Ecco come vedeva la vampa di Santa Lucia, Luisa Hamilton Caico nel suo "Vicende e costumi siciliani" (Ed. Lussografica): " E in effetti, che cosa si può immaginare di più pagano della folla folla urlante che brandisce le torce in fiamme attorno ai falò di Santa Lucia?Non ci ricorda, forse, e da vicino, i riti di adorazione del fuoco?

 

 
 

 
 

 

Mi permetto una dedica "privata" ad una persona a me molto cara in questo giorno importante per lei.

Dedico un dolce pensiero alla mia Lucia, sempre stata presente, attenta, pronta in tutto e per tutti...proprio una santa....la mia!!!!!!!!!!!!!

baci.Sicilia