Premessa:

Fare economia non è più alla nostra portata.

E' chiaro che ai nostri giorni l'economia domestica non va più affrontata a rigor di numeri ma si arrichisce di un aspetto psicologico che una volta non c'era.

Infatti la società da prettamente agricola e fatta di servitù si trasformava con l'avvento dell'indusctrializzazione in capitalistica-consumistica.

Quindi la nostra generazione e le successive probabilmente, sono talmente impregnate dal bisogno di consumare che se non lo fanno si aprono problematiche che con il passare del tempo diventano patologiche.

In soldoni se non spendiamo per comprare ciò che ci fa felici finiamo per ammalarci!

Infatti la rinuncia all'acquisto di un bene non viene vissuto come una semplice accettazione di un limite economico che la propria condizione ci impone ma come una specie di fallimento personale.

E' il caso dell'automobile o del cellulare che sono beni ormai irrinunciabili e quindi si è disposti a sacrificare anche le vacanze pur di possedere quello che pensiamo ci piaccia di più.

Le nostre priorità riguardo i beni di consumo sono cambiate.

E a cambiarle è stato tutto un sistema di comunicazioni e stili di vita che per anni ci sono stati presentati come il punto di arrivo per ogni persona di una certa importanza.

Infatti oggi non è più tanto importante vivere sereni e avere delle certezze come una bella casa, una famiglia numerosa e una certa quantità di soldi per le emergenze.

Al giorno d'oggi è importante essere qualcuno, avere degli oggetti che testimonino il tuo essere.

Ed ecco allora prendere piede il capo firmato, le cure estetiche, gli irrinunciabili oggetti high tech, l'appartamento anche se minuscolo arredato con un certo designe, l'auto se piccola deve essere sportiva se per la famiglia (tre persone di solito) deve essere un fuoristrada con almeno 7 posti.

Quindi prima di poter mettersi in testa che dobbiamo risparmiare dobbiamo trovare il modo di capire cosa è irrinunciabile per noi e cosa è effettivamente superfluo.


By Lali


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