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  Ultimo aggiornamento: 21-11-04

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La Margherita di Montichiari ricorda De Gasperi

17 Novembre 2004

Si sono svolti anche nella nostra provincia alcuni importanti incontri sulla figura di Alcide De Gasperi nel cinquantesimo della scomparsa. Anche il nostro circolo ha rinnovato la memoria di quest’uomo a nostro avviso estremamente attuale. E’ capitato più volte di sentire un concetto che condividiamo e cioè che la vita la si comprende guardando indietro e la si vive guardando avanti. La memoria serve appunto a farci capire il perché delle cose e a ricordarci quali sono i valori da cui ci stiamo forse allontanando. De Gasperi è quel personaggio che aiuta a riconciliare le persone con l’idea di politica. Il 6 agosto del 1927 dal carcere scrisse alla moglie “… ci sono molti che nella politica fanno solo una piccola escursione, come dilettanti, ed altri che la considerano come un accessorio di secondarissima importanza. Ma per me, fin da ragazzo, era la mia carriera, la mia missione”. La politica come missione quindi. In un momento in cui chi fa politica ai massimi livelli (anche come amministratore), tende a presentarsi come “non politico” e, proprio per questo, legittimato a fare politica ( che gli addetti ai lavori, anche più preparati o non saprebbero o non avrebbero mai saputo fare). Dobbiamo dunque riappropriarci di una idea di politica di cui andare orgogliosi. A proposito di De Gasperi il nostro circolo vorrebbe sottolineare alcune cose:

Un giorno De Gasperi disse “Ho l’ambizione di essere onesto”. Questa affermazione ha una forza dirompente nel tempo della furbizia, del piccolo e grande imbroglio, dell’arricchimento facile, dell’apparire piuttosto che dell’essere, della cultura della prevaricazione e dell’indifferenza verso le ragioni degli altri (soprattutto se sono deboli o in minoranza), in un tempo che ha dimenticato (o meglio, ha voluto mettere da parte) la visione degasperiana della politica “che non può essere teatro e spettacolo”.

Quest’uomo, educato nella Mitteleuropa e con una visione laica dell’impegno cattolico in politica, sosteneva che le situazioni si dovessero risolvere solo e sempre attraverso il dialogo, quel dialogo che ha permesso all’Europa [di cui De Gasperi era convinto sostenitore] di vivere in pace dalla fine della seconda guerra mondiale e quel dialogo mancato che tanti lutti e tanta sofferenza sta causando invece in altre parti del mondo.

Per finire, la visione che De Gasperi aveva del ruolo delle nazioni all’interno dell’Europa: il grande statista diceva che si deve adeguare la politica interna a quella estera e non viceversa. Non si può essere europei pensando solo italiano. Come dire che possiamo essere Monteclarensi e combattere per il bene della città ma all’interno di uno scenario che ci faccia sentire europei, quindi italiani, quindi lombardi, quindi Monteclarensi e, perché no, delle nostre contrade. Come dire “Pensare globalmente e agire localmente”.

A cura del gruppo di coordinamento