Casa Scout "Don Sandro Barbagli"

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Santa Maria del Bagno 01

Cosa Vedere

Eremo e Monastero di Camaldoli

Camaldoli: mille anni di storia, spiritualità e monachesimo in Casentino.
Nel 1012, infatti, il monaco benedettino Romualdo eresse in un luogo montano chiamato Campo Amabile, l'attuale Eremo di Camaldoli, le primi cinque celle ed un piccolo oratorio. Successivamente il monaco, poi San Romualdo, riorganizzò a mo' di ospizio, una già esistente struttura realizzata pochi anni prima dai monaci di Prataglia. Tale struttura si trovava poco più a valle dell'Eremo, l'attuale Monastero di Camaldoli.

Da visitare all'Eremo di Camaldoli sono la Cella di San Romualdo e la Chiesa interamente ricostruita nel '600 dopo un rovinoso incendio. Il suo interno in stile "baroccheggiante" è in deciso contrasto con l'ambiente e l'architettura circostante. La facciata e i due campanili sono d'inizio secolo XVIII. Belle opere d'arte impreziosiscono l'edificio religioso (vedi immagini). Di grande fascino e molto suggestivo è comunque tutto l'ambiente eremo, in particolar modo la zona delle celle eremitiche, visibile ma non accessibile.

Più a valle, come gia detto sopra, il piccolo ospizio divenne dopo qualche secolo l'austero ed imponente Monastero di Camaldoli che oggi conosciamo. Da vedere, oltre che al complesso monastico nel suo insieme, sono i chiostri interni, in particolare il primo, quello di Maldolo che prende il nome dal Conte Maldolo donatore dei terreni dove si trovano Eremo e Monastero, l'antica farmacia e la Chiesa dedicata ai Santi Donato e Ilariano. Questa, più volte ricostruita nel corso dei secoli, (l'ultima volta nella seconda metà del secolo XVIII) presenta al suo interno uno stile barocco ed è impreziosita da sette tavole del grande pittore aretino Giorgio Vasari. Tali opere erano state commissionate all'artista per la precedente chiesa realizzata ad inizio '500.

Camaldoli è un noto luogo di fede non solo per il Casentino e la Toscana, ma sicuramente per tutta l'Italia ed anche oltre. Qui si svolgono periodicamente incontri, convegni, momenti ricreativi per il rafforzamento dell'interiorità umana.

Camaldoli non è solo storia, arte, fede. Camaldoli è anche tanta, tanta natura. L'Eremo ed il Monastero si trovano nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Foreste affascinanti, suggestive, misteriose. Foreste create e curate nei secoli dagli stessi monaci e dove è possibile compiere numerose escursioni dettagliatamente segnalate. Il complesso monastico camaldolese è anche accoglienza religiosa presso la foresteria del monastero e gli ospiti partecipano alle iniziative di vario genere programmate dai monaci.

Camaldoli è azienda produttrice di prodotti agricoli genuini, il particolare il vino. La sede di questa attività è Villa Mausolea, nei pressi di Soci, Bibbiena. Un bello ed imponente edificio seicentesco completamente restaurato nel 2007. Qui si svolgono anche incontri e convegni in una prestigiosa sala appositamente adibita.

www.camaldoli.it

Santuario de La Verna

La Verna, in Casentino, è prima di tutto luogo di fede e preghiera, di devozione a San Francesco. In questo monte aspro e scoglioso il Santo d'Assisi si recava per pregare e fare penitenza. Qui, nel settembre del 1224, San Francesco ricevette le Stimmate.

Da allora, nel corso dei secoli, la Verna è divenuta un luogo di spiritualità immerso in un contesto mistico ed affascinante, contesto creato in parte dai frati francescani attraverso l'architettura a l'arte del convento, ma per lo più donato dall'ambiente naturale preesistente, ossia la particolare conformazione rocciosa del monte e la stupenda natura che lo circonda. La forma del Sacro Sasso de La Verna, una sorta di grande "dente" sul crinale appenninico, ci appare inconfondibile da tutta l'intera valle del Casentino. Una volta che gli arriviamo vicino ancora più affascinante ci apparirà la scogliera all'apice della quale fu edificato il Santuario Francescano. È la così detta Scogliera delle Stimmate.

Questo "dente" roccioso fuoriesce da meravigliosi boschi di faggio ed abete, boschi che fanno da cornice all'intero Santuario e che ci accompagnano in belle passeggiate. La più bella e la più praticata è sicuramente la salita alla Penna, l'apice del monte. Da qui si apre un panorama spettacolare sull'intera Romagna.

Alla Verna si possono osservare particolarissime opere d'arte naturalistiche: le scultoree radici dei maestosi faggi che si aggrappano al terreno, ma in particolar modo agli scogli.

In poche righe non è certo possibile descrivere un luogo come La Verna e tanto più comunicare la sua misticità, il suo fascino, la complessità e la bellezza della sua struttura architettonica, la raffinatezza delle sue opere d'arte, gli incredibili panorami che può offrire.

Collegandosi al sito sotto riportato, speriamo che le 45 immagini con le relative didascalie inserite in questa sezione riescano a raccontare, almeno in parte, le bellezze e le emozioni che ci offre questo sacro luogo del Casentino la cui notorietà va ben oltre gli stretti confini di questa valle toscana e dei suoi dintorni dal momento che La Verna è visitata ogni anno da centinaia di migliaia di persone provenienti da tutto il mondo.

Vale comunque la pena elencare alcuni degli aspetti di maggior interesse di questo sacro monte: la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, prima chiesa del luogo eretta in forma rudimentale da San Francesco e dai suoi primi seguaci; la Basilica Maggiore realizzata a cavallo tra XV e XVI secolo; il Corridoio delle Stimmate dove 22 affreschi di Baccio Maria Bacci raccontano la vita di San Francesco e dove ogni giorno alle 15 si svolge la coinvolgente Processione dell'Ora IX; la grotta chiamata "il letto di San Francesco"; la Cappella delle Stimmate fatta edificare attorno al 1260 dai Conti Guidi di Poppi sul punto esatto dove San Francesco aveva ricevuto le Stimmate; il breve ma spettacolare passaggio sul precipizio della scogliera; il suggestivo Sasso Spicco. La Verna, come già detto, è luogo d'arte. In particolare è ricca di raffinatissime terrecotte robbiane. Nella basilica è conservato uno dei capolavori di Andrea Della Robbia: l'Annunciazione.

Nel 2002 è stato riaperto Il Museo della Verna. In sette splendide sale è conservato tantissimo materiale di carattere sacro, culturale, scientifico e moltissimi oggetti d'uso quotidiano nella vita del convento francescano.

Santuario de La Verna

Nelle vicinanze

Inoltre nelle vicinanze si possono ammirare piccoli borghi quali Castel Focognano, Castel San Nicolò, Poppi e Stia. Potrete avventuarvi all'inteno delle favolose Foreste Casentinesi, oasi di tranquillità e pace, oppure seguire gli innumerevoli sentieri per arrivare alla vetta del Pratomagno con la sua imponente croce.