Manga e Animazione

a cura di Giuseppe Tribuno e Claudio Guardigli

DAIKENGO il guardiano dello spazio
(titolo originale UCHUU MAJIN DAIKENGOU)

Il décor della serie Daikengo è stato creato dal mitico Mitsuki Nakamura a cui si devono i più bei interni di navi spaziali o basi in serie come Gatchaman, Kyashaan, Tekkaman, Polymar, Kenshiro, ecc. Suo è anche il design di tutti i robot androidi in Kyashaan, come quello di Flender, il cane robot del protagonista. A proposito, anche la prima God Phoenix dei Gatchaman (quella tutta blu della prima serie) è una sua creazione. Diciamo pure, quindi, che insieme ai character designer Tatsuo Yoshida, Ippei Kuri e Yoshitaka Amano, Mitsuki Nakamura è la persona che ha più contribuito a creare lo stile 'classico' della Tatsunoko.
La storia di Daikengo è alquanto originale in quanto, prima di tutto, pur essendo una produzione Toei è immersa in una atmosfera in stile Tatsunoko. Altro particolare interessante è il fatto che in questa serie il pianeta Terra è un pianeta marginale: vi compare infatti solo un paio di volte. L'azione ha luogo sul pianeta Emperious retto da re Empel ed i suoi tre figli: Samson, Bryger e Yuga. Il pianeta viene nel primo episodio improvvisamente attaccato dalle forze del pianeta Mazeran (Magellano). In questo primo scontro Samson rimane ucciso (ritornerà più in là nella serie, sotto forma di cyborg, col nome di Bryman), ma suo fratello Bryger, nuovo erede al trono, invece di occuparsi delle cose del suo regno, scapperà nello spazio a bordo di Daikengo, insieme a Cleo (figlia di Dulles, ministro della guerra di Emperious venduto a Magellano) e i due robot Anike e Otoke. La serie, composta di 26 episodi, vedrà Bryger ed i suoi compagni viaggiare attraverso tutta la galassia per sconfiggere le forze di Magellano, capitanate da Magellano il Grande, la sua reggente Baracross ed il suo scagnozzo Ropoleon (chiamato in italiano Roboleon).
Curioso è il finale della serie, dal momento che, mentre Magellano il Grande morirà, la sua sottoposta Baracross riuscirà a scappare nello spazio giurando vendetta contro Bryger ed i suoi compagni.

general DAIMOS
(titolo originale TOUSHOU DAIMOSU)

Serie questa che presenta tratti grafici in comune con Daltanious. Se le due serie siano dello stesso autore o meno, proprio non lo so, fatto sta però che i nemici di Daimos hanno caratteristiche simili a quelli di Voltes V (il Vultus V italiano), cioè un bel paio di ali bianche. I nemici stessi poi non sono dei veri e propri cattivi. Piuttosto è il loro imperatore ad essere un bell'esempio di assassino: sarà questa sua ferocia a portare quasi all'estinzione la sua razza che in origine cercava pacificamente un nuovo pianeta su cui stabilirsi.
Particolarmente toccante è poi la storia d'amore tra il protagonista Kazuya e una ragazza nemica.Storia d'amore resa ancor più lirica nei suoi tratti romantici dalla tenera e sensuale voce italiana di Kazuya (il doppiatore è Alessio Cigliano, lo stesso di Kenshiro).

DALTANIOUS
(titolo originale MIRAI ROBO DARUTANIASU cioè Daltanious, il robot del futuro)

E' senz'altro una delle nostre serie robotiche preferite, e se pur mutua molto da altre serie (vedi le caratterizzazioni di molti personaggi, sia buoni che cattivi) ha un incipit davvero originale.
Curioso notare comeil nome del robot, Daltanious, in giapponese si pronuncia con da-du-ta-ni-a-su, molto simile a da-ru-ta-ni-a-n che non è altro che la traslitterazione di D'Artagnan, non per niente l'emblema rosso a forma di corce che rappresenta il simbolo del pianeta Elios (fondamentale nell'arco di tutta la serie) richiama in maniera per niente velata quello dei moschettieri francesi ai tempi di Luigi XIV.
Tra le persone che hanno partecipato alla produzione ricordiamo il character design curato da Yasude, la direzione artistica di Tadao Nagahama (los tesso di Vultus 5), mentre la regia era di Norio Okawara.
Nelledizione italiana bisogna applaudire il buon doppiaggio che si componeva di Romano Malaspina (doppia il malvagio Kloppen), Massimo Rossi (Kento), Saverio Moriones (Danji).
Ma veniamo alla storia: siamo alla fine del 20esimo secolo (ma la serie è del '76) e la Terra è già stata semidistrutta e conquistata da un misterioso invasore spaziale, che dopo aver messo a ferro e fuoco le città giapponesi ha lasciato sul nostro pianeta dei robot sentinella e se ne è ripartito per chissà dove. Un gruppo di orfani scampato alla immane distruzione scopre un'astronave semisepolta. Una volta entrati nel veicolo i ragazzi, capitanati da Kento e Danji (i due futuri piloti di Daltanious), scoprono che in realtà esso è una specie di base spaziale. L'allarme scattato a causa dell'entrata degli intrusi fa svegliare da una sorta di ibernazione uno strano vecchio con barba e capelli lunghissimi (che all'epoca ci sembrava il gemello buono del Dr. Hell di Mazinger Z!). Il suo viso è furioso, non solo perch´ degli intrusi si sono infilati nella sua base, ma anche perché non riesce a trovare il bambino che era ibernato con lui. Una volta messe a posto le idee, il vecchio, che in realtà è il Dr. Earl, uno scienziato proveniente dal pianeta Elios, racconta la sua storia. Il suo pianeta d'origine era retto da una monarchia illuminata, con a capo il glorioso imperatore Nishimura. Ma un giorno degli invasori provenienti dal pianeta Zaar, gli Akron, attaccarono in forze Elios, che colto di sorpresa non ebbe neanche il tempo di reagire. La famiglia imperiale fu sterminata, insieme agli altri abitanti del pianeta. Gli unici due a scampare alla carneficina furono lo stesso Earl e il giovane erede al trono di Elios, il principino Harlyn, che è proprio il bambino che Earl non ha ritrovato ibernato accanto a sé.
Ad ogni modo, il Dr Earl e Harlyn una volta fuggiti da Elios volarono a tutta velocità verso la Terra portando con sé un robot trasformabile chiamato, appunto, Daltanious. Le telecamere a circuito chiuso dell'astronave di Earl, comunque, permettono al vecchio scienziato di capire che cosa è accaduto al principe Harlyn. Al momento dell'impatto della loro astronave con il suolo terrestre, il bambino si svegliò dal suo sonno artificiale e si incamminò fuori dell'astronave. Tutto questo accadde verso il 1944, cioè in piena II guerra mondiale, cioè quasi 50 anni prima di quando la storia di Daltanious ha inizio! Qualunque cosa sia successa ad Harlyn dopo il suo risveglio, ormai sarà un uomo sui 55 anni, sempre se è vivo!
Il risveglio del Dr Earl, comunque, ha messo in moto tutti i meccanismi dell'astronave, che viene subito individuata dai robot sentinella lasciati sulla Terra dagli invasori. Diverse decine di questi robot giganti (chiamati Tsuin Bougu in giapponese, cioè Twin Borg) si dirigono adesso verso la base di Earl, il quale una volta visti i nemici si rende subito conto che si tratta degli stessi Akron che avevano distrutto Elios! Non c'è tempo da perdere: bisogna subito fronteggiarli. Senza sapere neanche chi siano, Earl ordina a Kento e Danji di salire a bordo del robot Antares (la parte del tronco di Daltanious) e del veicolo volante Gumper o Gunper (le gambe di Daltanious), in attesa che venga ritrovato il leone robot Beralios (il petto di Daltanious), finito chissà dove sulla Terra (il leone robot, infatti, essendo dotato di intelligenza propria, al momento della partenza da Elios non era stato caricato, come le altri parti di Daltanious, sull'astronave di Earl, bensì si limitò a seguire volando nello spazio la rotta del veicolo di Earl) al momento dell'arrivo di Earl e Harlyn. Kento e Danji, a bordo dei rispettivi mecha, ce la mettono tutta per abbattere i robot nemici, ma ad un certo punto Kento sviene all'interno del cockpit a causa di una botta. Il suo corpo, però, comincia ad emettere una strana luminescenza che rimette in moto i meccanismi di Antares!
Il Dr Earl non crede ai suoi occhi: quell'emissione di luce è tipica dei membri della famiglia imperiale di Elios, e infatti, sul braccio dello svenuto Kento comincia a comparire una croce, anch'essa indicante i membri della famiglia imperiale! Kento dev'essere quindi il figlio avuto, una volta cresciuto, da Harlyn con una donna giapponese. Una volta ripresosi, Kento è in grado di annientare tutte le sentinelle nemiche, dopodiché fa ritorno alla base. Earl si prostra davanti a lui (per tutta la serie i duetti comici tra Earl, che vuol costringere Kento a comportarsi da principe, e Kento, che invece vuol continuare la sua vita da monellaccio, non si contano) e comincia a chiedergli di suo padre: è vivo?, che cosa fa?, ecc. Purtroppo, racconta Kento, dopo la II guerra mondiale, suo padre entrò in marina, e dopo la nascita sua e di sua sorella (sia la sorella che la madre di Kento erano morte durante l'attacco degli Akron), durante una tempesta, la sua nave affondò e lui non fu più ritrovato. Il Dr Earl si dispera, è convinto che Harlyn sia morto, ma non sa che a circa metà serie Harlyn si rifarà vivo ed antrerà a far parte dei ribelli contro gli Akron.
La storia di Daltanious, dopo il ritrovamento del leone Beralios, si svolge un po' come tutte le altre serie robotiche dell'epoca, cioè continui attacchi nemici fronteggiati da Kento e Danji a bordo del gigantesco robot. Tutto questo, però, durerà fino alla metà della serie, quando entreranno in scena non solo Harlyn, ma anche i ribelli degli altri pianeti conquistati dagli Akron (in questo la storia ricalca un po' quella di Star Wars). E poi, uno alla volta, tutti i misteri degli Akron stessi cominceranno ad essere svelati. Ma chi sono, in realtà questi Akron? Come ho già detto, essi provengono dal pianeta Zaar e hanno, manco a dirlo delle sembianze mostruose. Altro non sono che robot umanoidi, con parti organiche, retti da cinque sommi generali, ciascuno dotato di un proprio esercito privato e di soldati e Twin Borgs diversi da quelli di tutti gli altri generali, al cui capo si colloca il misterioso Supremo Kloppen, il capo supremo della galassia AA1 (così chiamano gli Akron la via lattea!). I nomi dei cinque generali sono Prozar, dalla testa di leone; Nesia, l'unica donna, il cui corpo ricorda una pianta; Mitsuka (o Mizuka), la cui testa è un fungo o una medusa; Boyder che ha il corpo che sembra di roccia; Sawada, dalla testa di insetto.
Il loro sire è, come dicevo, Kloppen, che nella prima metà della serie si presenta con indosso una maschera ed un costume neri. A mano a mano che procedono gli episodi, però, si viene a sapere che Kloppen non è il capo assoluto degli Akron: al di sopra di lui si colloca il fantomatico Megaimperatore Ormen, di cui, di tanto in tanto si sente solo la voce, e che neanche Kloppen ha mai visto di persona!
Dopo il ritorno di Harlyn, come dicevo, la trama si fa sempre più interessante e misteriosa. Infatti, se, all'inizio della serie, Kloppen poteva essere scambiato per un robot come gli altri Akron (gli occhi della sua maschera nera, infatti, si illuminavano quando parlava), dopo uno scontro a metà serie circa, il rivestimento nero che ne avvolge il corpo si rivela essere un semplice costume, sotto il quale Kloppen ha pelle e carne umane! Il fatto, poi, che alla fine dello stesso episodio Kloppen si presenti con indosso un nuovo costume, stavolta tutto d'oro, non fa che confermare i sospetti sulla sua natura umana. A questo punto della storia, per ordine di Ormen, fa la sua comparsa nella vicenda, lo scienziato Namel.
Egli è un traditore, un abitante di Elios che prima dell'invasione degli Akron si accordò con lo stesso Ormen per essere risparmiato. In cambio della propria vita avrebbe consegnato ad Ormen un bambino la cui identità doveva essere mantenuta segreta fin quando lo stesso Ormen avesse ritenuto necessario: quel bambino era Kloppen! Ma chi è allora Kloppen? E' Namel a rivelarlo al suo ex collega Earl: Kloppen è il vero principe ereditario di Elios! A questo punto Kloppen si toglie la maschera e, sorpresa, sorpresa, il suo volto è identico a quello di Harlyn! Namel continua nel suo racconto, secondo cui Harlyn non è che il biodroide di Kloppen, cioè il suo clone. Era infatti costume di Elios creare di nascosto dalla popolazione un clone di ogni nuovo erede al trono, che potesse sostiture il vero erede in caso di sua morte, in attesa che un altro membro della famiglia imperiale divenisse maggiorenne e potesse quindi lui salire al trono. A seconda delle circostanze un biodroide poteva essere usato come semplice donatore di organi.
Earl è sconvolto, molto di meno lo sono Harlyn e suo figlio Kento, per i quali, Kloppen, anche se fosse l'erede al trono di Elios, rimane pur sempre un assassino contro cui bisogna combattere. E' giusto, risponde Earl, d'ora in poi anche lui combatterà solo per mantenere la pace e non più per ricostituire l'antico impero di Elios! Ma le sorprese non sono ancora finite. Ad un certo punto Ormen ordina a Kloppen di uccidere Namel. Perché mai?, chiede Kloppen, in fin dei conti, ci ha aiutati. Ma il Megaimperatore non vuol sentir ragioni: Namel è troppo pericoloso, va eliminato! Kloppen esegue gli ordini del suo misterioso sovrano, ma non si accorge che prima di morire il vecchio Namel aveva registrato un messaggio per Earl, messaggio che automaticamente viene inviato nell'etere e raggiunge anche la base dello stesso Earl. Ma cosa contiene di così importante questo messaggio? Perché Ormen era così spaventato all'ipotesi che Namel parlasse? Perché in esso Namel rivela tutta la verità e cioè che in realtà è Kloppen ad essere il biodroide di Harlyn e non viceversa! A questo punto Kloppen, screditato di fronte a tutti viene sollevato dal suo incarico di capo supremo della galassia. Al suo posto viene nominata Nesia, la generalessa col corpo di pianta. Nello stesso tempo Ormen ordina a Nesia di far uccidere Kloppen, il quale, per contro, elimina il generale Boyder e, a modo suo, passa dalla parte dei buoni! Ma Kento, Harlyn, Danji e gli altri sono a questo punto decisi a giocarsi il tutto per tutto, ad andare a sfidare Ormen proprio su Zaar, pianeta d'origine degli Akron.
Gli eroi, dunque, partono per lo spazio nelle ultime puntate (in questo Daltanious somiglia un po' a Zambot) a bordo dell'astronave del Dr Earl. Durante un combattimento però Harlyn e Kloppen vengono feriti in malo modo: solo un trapianto cardiaco potrebbe salvarli, ma non ci sono donatori disponibili. A questo punto Kloppen si offre di sacrificare la sua vita per salvare il vero erede al trono di Elios, così, dopo molte insistenze con i membri della base (che non volevano che neanche Kloppen venisse lasciato morire) il trapianto su Harlyn viene effettuato. Scongiurato il pericolo, gli eroi arrivano su Zaar, dove eliminano ad uno ad uno tutti i generali rimasti più il supremo comandante Nesia. A fronteggiarli adesso è rimasto il solo Megaimperatore Ormen, che a bordo di un robot gigante sfida a duello Daltanious, ma viene distrutto.
Dal robot in fiamme esce un piccolo veicolo spaziale (la solita navicella che permetteva ai capi nemici di svignarsela nel momento della sconfitta), a bordo del quale si vede una figura: è questo il vero volto di Ormen! Al Dr Earl e ad Harlyn, però, alla vista di quel volto viene un colpo: il volto di Ormen è identico a quello di Nishimura, padre di Harlyn e imperatore di Elios. Ma Nishimura non perì durante l'attacco degli Akron?, si chiedono Earl ed Harlyn. Sì, infatti Ormen non è che il biodroide di Nishimura, che prima di combattere contro Daltanious a bordo di un nuovo robot, racconta tutta la verità. La verità sulle torture disumane cui, sul "civilissimo" Elios (il pianeta più avanzato della via lattea) venivano sottoposti i biodroidi! Il loro era un triste destino, perché quando non erano designati a sostituire un imperatore morto venivano fatti vivere nascosti, lontano da tutto e da tutti. E quando un nuovo imperatore veniva designato, il biodoide dell'imperatore precedente veniva o ucciso o usato come cavia per esperimenti di vivisezione. Nel sentire queste parole Kento, Harlyn, Earl e gli altri della base sono presi dallo sconforto: come poteva la civiltà di Elios essere così crudele? A quel punto Ormen conclude il suo racconto dicendo che lui riuscì a fuggire e, una volta rifugiatosi su Zaar, fondò l'impero degli Akron per vendicarsi (alla Conte di Montecristo!). La battaglia finale si conclude, ovviamente, con la morte di Ormen, del quale una volta ristabilita la pace, Harlyn dice: "Ormen era sì un assassino, ma chi lo ha fatto nascere è più colpevole di lui!" Sconvolto dalle rivelazioni di Ormen su Elios, comunque, Harlyn decide di non salire sul trono dell'erigendo nuovo impero di Elios, bensì di fondare sullo stesso pianeta una repubblica galattica! Il Dr Earl ci rimane un bel po' male all'inizio, ma poi si rende conto che l'importante è aver riportato la pace nella galassia. Kento, Danji, la bella Sanae, i due bambini Mita e Jiro, il ciccione Tanosuke, il piccolo scienziato Manabu e il buon Toragoro decidono, invece, di tornare sulla Terra, per aiutarne i popoli alla ricostruzione delle loro città. Così si conclude una delle più belle serie animate giapponesi, che fu una rara coproduzione Toei-Sunrise.
Eccone l'elenco degli episodi in Italia:
1. Ribellione
2. Terrore dal cielo
3. Il ritorno di Beralios
4. Vivere da Principi
5. Gli ostaggi
6. Gamerot
7. Il generale Heman
8. Perfida
9. Nelle fauci del mostro
10. Tragico destino
11. La prova del fuoco
12. Sanae in pericolo
13. Tanosuke s'innamora
14. Un'amicizia
15. Una festa indimenticabile
16. Il tranello
17. Il suono delle campane
18. Un colpo di fulmine
19. Il maestro
20. L'invasione delle stelle marine
21. Cratus, il guerriero dello spazio
22. Il robot professore
23. La tigre dello spazio
24. L'inganno
25. Il perdono di Dani
26. "Faccia a faccia"
27. Un folle rischio
28. Attacco sulla Luna
29. Operazione "Energia"
30. La principessa Florinda
31. Un incontro importante
32. La storia del principe Arlyn
33. Chi è Kloppen?
34. Il perdono del guerriero
35. Tradimento
36. Trattato di pace
37. La nave maledetta
38. Il ritorno di Arlyn
39. I disertori
40. Il segreto di Namel
41. Kloppen in crisi
42. Una trappola per Kloppen
43. Impresa eroica
44. Viaggio nel cosmo
45. In lotta contro la morte
46. Alla conquista di Zaar
47. La tragedia di Ormen

DEVILMAN
(titolo inglese DEVILMAN)
(titolo giapponese DEVILMAN)

In Devilman, i nomi dei personaggi sono, come in tutte le serie di Go Nagai, molto significativi.
Partiamo dal protagonista, cioè Akira Fudo. Il suo cognome, 'Fudo', meglio scritto come 'Fudou', deriva dal nome di una leggendaria divinità giapponese, cioè 'Fudou Meiou' (l'immobile/immutabile re splendente). Ma le sottigliezze di questo nome vanno ben oltre. Chiunque abbia letto lo splendido manga di Go Nagai sa bene che, prima di fondersi col dèmone Amon, il giovane Akira è praticamente un pusillanime. Nelle primissime pagine del manga, inoltre, è Akira stesso a rivelare alla sua quasi fidanzata Miki Makimura che non è affatto portato per gli sport. In parole povere, Akira non ama fare del moto, e infatti il suo cognome, 'Fudo', significa proprio 'immobile'. Sì, ma cosa significa 'Akira'?
Questo nome può essere scritto con un'infinità di kanji diversi, ma quello usato da Nagai per il suo personaggio è il kanji più comune (lo stesso usato dal regista Akira Kurosawa), quello usato per scrivere sia l'aggettivo 'luminoso' che il verbo 'aprire' o 'schiudersi'. Dunque, 'Akira' non significa altro che 'luminoso' e quindi 'Luca'!
C'è comunque un'ulteriore sfumatura legata a questo nome, ma per parlarne devo prima introdurre l'altro protagonista di Devilman, cioè l'amico/nemico di Akira: il misterioso Ryo Asuka.
Non so cosa significhi Asuka, ma visto che è un nome abbastanza ricorrente nel mondo degli anime/manga (basti pensare alla Souryuu Asuka Langley di Evangelion), debbo concludere che forse si tratta di un appellativo usato per qualche personaggio del passato o magari, ancora una volta, per qualche divinità o località geografica (infatti esiste una località omonima nella parte centrale di Honshu). Ciò che importa, qui, però è il fatto che il nome del personaggio 'Ryo' (o meglio 'Ryou') è scritto con un kanji che significa 'fine', raro da ritrovare nei nomi di persona.
Nell'ultimo volume del manga, Ryo si rivelerà essere nientepopodimeno che Satana in persona, per cui il fatto che il suo nome 'umano' sia Ryo, cioè, appunto, 'la fine', 'il distruttore', non fa altro che confermare, fin dalle prime pagine del fumetto, che da parte di questo personaggio ci sono un bel po' di sorprese da aspettarsi.
Ho però detto in precedenza che il kanji usato per scrivere 'Akira' significa anche 'aprire', cioè 'cominciare', in parole povere l'esatto opposto di 'Ryo'. Come non cadere, quindi, nella tentazione di vedere celati nei due nomi Akira e Ryo il concetto cristiano di alfa e omega?
Particolarmente interessante poi è il rapporto tra i due protagonisti. In realtà Ryo è innamorato di Akira, ed è solo per salvare lui nella imminente battaglia di Armagheddon che lo fa fondare con Amon. Devilman quindi non è che una travagliata storia d'amore.

DRAGON BALL Z (What's my destiny Dragon Ball)
(titolo originale DORAGON BOURU Z)
(titolo inglese DRAGON BALL)

Eccovi alcune note sulla serie di Dragon Ball Z.
In realtà la serie si doveva semplicemente chiamare Dragon Ball 2, ma l'autore Akira Toriyama scrive il numero 2 in maniera molto simile alla lettera Z, per cui i responsabili della Shuueisha (la casa editrice che pubblicò Dragon Ball sul noto settimanale Jump) pensavano che si trattasse proprio di una Z e così pubblicizzarono il fumetto col nome di Dragon Ball Z, che poi non fu più cambiato.
Il nostro personaggio preferito è Trunks! Soprattutto in quanto a bellezza nel disegno, ed è seguito a ruota da Yamcha, chiamato Yanko nella versione italiana.
Trunks fa la sua prima comparsa nella serie durante lo scontro con Cell. In quella occasione viene ad avvertire tutti sul fatto che circa tre anni dopo Goku sarebbe morto di una grave malattia cardiaca, dopodiché due cyborg sarebbero apparsi sulla Terra per distruggerla. Questi cyborg non verranno dallo spazio, però, ma saranno creati sulla Terra dal Dr. Gelo, uno scienziato che in passato era stato al servizio dell'organizzazione segreta del Fiocco Rosso (Red Ribbon), un gruppo armato fino ai denti che era stato sconfitto da Goku bambino nella prima serie di Dragon Ball. Ad ogni modo questi cyborg saranno così forti che tutti gli amici di Goku (compresi Vegeta e Piccolo) ne saranno sconfitti e uccisi!
Gli unici due a salvarsi sarebbero stati l'ormai adulto Gohan e appunto il suo allievo Trunks.
Dopo la morte di Gohan, Trunks, con l'aiuto di una macchina del tempo creata da sua madre Bulma, si recherà nel passato per portare a Goku una medicina per guarire la sua malattia e per avvertire tutti sui tempi dell'apparizione dei cyborg.
Ovviamente, visto che ormai Trunks ha avvertito tutti, gli avvenimenti che lui ha descritto non si verificheranno mai nel futuro, che verrà appunto cambiato, ma la Toei all'epoca realizzò lo stesso un film che racconta proprio quegli avvenimenti futuri (la morte di Goku per malattia, la sconfitta di Vegeta e gli altri da parte dei cyborg) che mai avranno luogo nella serie normale. Che sfizio, 'sto Dragon Ball!

DRAGON BALL GT
(titolo originale DORAGON BOURU GT)
(titolo inglese DRAGON BALL GT)

Costituisce la terza serie della saga di Dragon Ball. E' l'unica serie della saga a non essere ispirata al manga di Akira Toriyama, e per questo non ha avuto molto successo in Giappone. La sigla GT sta per Grand Tour e infatti in origine la serie doveva essere incentrata su un viaggio attraverso la galassia di Goku Trunks (il figlio di Vegeta e di Bulma) e Pan (nipotina di Goku e di mister Satan e figlia di Gohan e di Videl). Tuttavia dopo una decina di puntate, per cercare di risollevare gli ascolti, quelli della Toei decisero di cambiare strategia e di puntare di più sui combattimenti, così come era accaduto in Dragon Ball Z.

Bibliografia