Un libro di fondamentale importanza per chi si occupa del tema dell'immortalità.

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Biblioteca dei Misteri

"Io credo fermamente di avere trovato la strada della giovinezza immortale. Se tuttavia la mia scoperta è insufficiente, senza dubbio altri meglio ispirati o aiutati da condizioni più propizie, la miglioreranno rapidamente. Il più difficile era intraprendere l'impresa. Io l'ho fatto in un clima poco incoraggiante: nessuno è profeta in patria. Inoltre, se non nel più profondo del mio io, io non sapevo esattamente a che cosa mi avrebbero condotto le mie intuizioni. Tuttavia non è impossibile che i miei sforzi mi conducano fino alla meta. A giudicare da ciò che provo in me, le mie possibilità al riguardo non hanno mai smesso di aumentare e sono oggi più grandi che mai.
Che io riesca o no, l'essenziale sarebbe che un uomo - magari uno scienziato ortodosso - accedesse volontariamente all'immortalità. Poiché una possibilità così enorme, che arricchisce la condizione umana di una dimensione nuova e colossale, potrebbe senza dubbio scongiurare il pericolo che minaccia l'avvenire della civiltà.
Lo ripetiamo: io non sono uno spirito brillante, né straordinario sotto altri punti di vista. Inoltre, sono stato svantaggiato per molto tempo da una condizione fisica deficiente. Dove sono arrivato io, possono quindi arrivare anche altri. Senza dubbio, essi non avranno ricevuto all'inizio l'impulso formidabile che mi ha sorretto nei primi anni di ricerca, non incoraggiata da risultati concreti veramente decisivi. Senza dubbio, inoltre, in maggioranza essi non disporranno del tempo libero - in verità relativo - che io ho potuto utilizzare a questo fine. Ma se essi avranno l'aiuto delle conoscenza da me acquisite, mi sembra che questo possa compensare tale svantaggio. D'altronde non è possibile che la messa a punto di questa conoscenza non faciliti, eventualmente in misura notevole, l'acquisizione del risultato cercato. Oso addirittura affermare che tale miglioramento mi sembra probabile.
A coloro che vogliono tentare l'esperienza raccomando ancora una volta la pazienza, base solida d'una antiviolenza che deve alla fine, dopo parecchie sconfitte accettate e apparentemente indispensabili, fare parte integrante del loro comportamento abituale. L'antiviolenza è la sola che può permettere di conseguire una gioia di vivere continua, facilmente cosciente, sulla quale verrà allora a basarsi una esistenza nuova, liberata da un'angoscia che spinge all'aggressività e dalle altre forme di schiavitù, soprattutto da quelle generate dalla vita sociale attuale.
Conseguire la felicità - perché senza la felicità la vita immortale sarebbe inutile - non può essere opera, neppure indirettamente della scienza ortodossa. Bisogna quindi, senza purtuttavia sottovalutare le sue conquiste, impegnarsi risolutamente su una strada diversa dalla sua, che respinge sistematicamente l'amore a tutto beneficio della coercizione, che genera l'odio e che è perciò incompatibile con la durata illimitata ricercata.
Senza amore non vi è la vita immortale o felice, non vi è civiltà che un giorno non sia condannata a sparire. Orbene, questo frutto meraviglioso, per essere colto, non ha bisogno delle circostanze troppo spesso eccezionali che il poeta e il romanziere amano magnificare. Ognuno può ottenerlo in sé senza l'aiuto delle forme abitualmente assunte dalla sorte.
A tutti gli uomini di cuore, io auguro di conquistare questo nuovo Vello d'Oro, più prezioso di tutti i tesori degli antichi maragià, e che io credo accessibile a molti."

Marcel Pouget