Comunicato stampa del 1 agosto 2004
L’Anof Cisl a fianco delle amministrazioni locali per il riconoscimento dei diritti dei migranti
Ci associamo volentieri alle recenti prese di posizione delle istituzioni locali a favore degli stranieri in Italia. Ci riferiamo in particolare all’intervista dell’assessore provinciale Savi che giudica la presenza in consiglio provinciale del rappresentante degli immigrati, uno dei punti di forza della nuova Amministrazione.
L’ Anolf, associazione operante  a favore della integrazione degli immigrati, promossa dalla Cisl, non può che far proprie le conclusioni di Savino Pezzotta confermate nel corso del recente meeting sulle migrazioni svoltosi a Loreto a fine luglio:
“La Cisl chiede:
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La ratifica da parte dell’Italia della convenzione ONU sulla protezione di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie, entrata in vigore il 1° luglio 2003;
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Che vengano licenziati entro la legislatura i provvedimenti sul diritto d’asilo, dei quali l’Italia, unica in Europa, è ancora priva;
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Una politica di modifica profonda al testo di legge Bossi Fini in quelle norme che sono in contrasto con la Costituzione italiana, negano i diritti civili e l’accoglienza agli immigrati, ma soprattutto quelle che non mettono in condizione di pari dignità l’immigrato con l’italiano nel mercato del lavoro, nell’accesso all’assistenza sociale e nel diritto di partecipare alla vita civile, anche attraverso l’acquisizione del diritto all’elettorato attivo e passivo nelle elezioni amministrative (dai Municipi alla regione);
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Che il Parlamento italiano prenda in esame la relazione programmatica triennale del Governo sull’immigrazione e per il fabbisogno di manodopera.”
Ugualmente condividiamo la condanna delle stupide scritte razziste contro i musulmani, espressa da parte del Sindaco di Montefano che con un apposito Assessorato si propone di favorire una sempre maggiore integrazione tra le diverse comunità presenti in paese.
Permettere ad una comunità residente in Italia di esprimere la propria fede non mette certo a rischio la fede altrui. Certo non si cercano privilegi ma solo la garanzia di poter esprimere la propria libertà di pensiero in modi che non contrastino con le leggi fondamentali dello Stato, del resto la libertà religiosa è anche un principio Costituzionale. Va invece perseguita la reciproca conoscenza in un dialogo serio che, senza negare le differenze, consenta di avere piena consapevolezza dell’altrui visione del mondo in modo da comprendere anche le ragioni dell’altro senza prevaricazioni e favorendo la presa di distanza da espressioni estremistiche o integraliste presenti in tutti i credo filosofici, politici e religiosi.
Ci auguriamo che l’attività degli ancor giovani ambiti sociali, in cui l’Anolf e la Cisl sono rappresentati, consenta anche alle amministrazioni meno lungimiranti di vedere oltre il momento attuale e di evitare pericolosi scontri o infantili prove di forza, che portano solo insicurezza e diffidenza reciproca. L’Anolf opera, come onlus, da oltre 10 anni sul terreno dell’immigrazione e della collaborazione con le Istituzioni mettendo gratuitamente a disposizione l’opera di italiani e stranieri preparati a facilitare l’incontro tra l’italiano e lo straniero perché siano insieme nuovi cittadini europei con eguali diritti e doveri.
                                                                       

MEETING INTERNAZIONALE DI lORETO SULLE MIGRAZIONI
le foto
                   

Ali forti per l’immigrazione”. 
Questo lo slogan che racchiude il senso dell’iniziativa che la regione Marche sta portando avanti su tutto il territorio, diviso nelle quattro province di Pesaro, Ancona, Ascoli Piceno, Macerata.L’obiettivo del progetto è quello di creare una rete omogenea ed integrata di servizi rivolta agli extracomunitari presenti nelle Marche, attraverso la realizzazione di sportelli informativi.Nel percorso formativo, al quale hanno partecipato anche gli operatori ANOLF, gli esperti hanno affrontato nelle quattro aree tematiche della legalità, assistenza, sanità e previdenza, gli aspetti relativi all’ingresso in Italia, all’inserimento nel mondo del lavoro, al sistema previdenziale, alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, all’assistenza sociale.
Gli interventi formativi sono volti a formare operatori che presiederanno gli sportelli Buongiorno ubicati in tutti gli enti che hanno aderito o vorranno aderire all’iniziativa, tramite convenzione o protocollo d’intesa con la Regione: in questi spazi, l’immigrato potrà avere dall’operatore le informazioni che gli interessano, non solo sull’ente che questi rappresenta ma anche su altri enti, evitando così di doversi spostare sul territorio”.

Si è concluso  a gennaio 2004 con un convegno dal titolo "la casa: problema per gli italiani dramma per lo straniero" il percorso formativo Cittadini del mondo, organizzato dall'Anolf con il CSV di Macerata

6° MEETING INTERNAZIONALE DI lORETO SULLE MIGRAZIONI
le foto dello stand e l'intervento di Savino Pezzotta

I^ conferenza regionale dell' immigrazione
sabato 7 giugno 2003 San Benedetto del Tronto 
     

23/24 MAGGIO CORSO RESIDENZIALE DI FORMAZIONE SULLA BOSSI FINI A PORTO SANT'ELPIDIO

Il Messaggero
Martedì 6 Maggio 2003 

Inaugurata la moschea-centro culturale
per i molti pakistani residenti a Corridonia CORRIDONIA —
E’ stato inaugurato domenica un locale-moschea nel quale potranno riunirsi i pakistani residenti nella cittadina. «L'accordo — dice l'Anolf Cisl di Macerata — è stato raggiunto con la formula del centro culturale, che comunque rimane di fatto un luogo di aggregazione dei musulmani del posto».
Intervenendo all' inaugurazione, il segretario dell'Anolf, Raimondo Tona, ha ribadito la necessità della ricerca di un'integrazione che sia fatta di dialogo e non di omologazione: «Le diversità — ha detto — non vanno negate ma conosciute perché questo significa allargare i propri orizzonti, scoprire nuovi mondi, nuovi modi di pensare». Tona ha anche espresso l'augurio che la nascita di questo centro culturale serva da stimolo all'incontro delle culture, al dibattito sui valori alla base delle civiltà e delle grandi religioni, «non una “riserva", quindi, ma luogo foriero di vivace dibattito».
Improntate al rispetto e alla pace anche le dichiarazioni degli imam delle Marche presenti, che si sono succeduti al microfono davanti a una platea di circa 200 musulmani, nella quasi totalità pakistani. 

IL Messaggero
Mercoledì 7 Maggio 2003
Lasciamo in pace bimbi e colf filippine 

La fobia della Sars sta assumendo toni grotteschi e paradossalmente (almeno in Italia dove sono solo 9 i casi probabili di polmonite atipica segnalati all'Oms dal 15 marzo) rischia di fare più danni il pregiudizio che la malattia. Già le Camere di Commercio registrano un arresto della crescita delle imprese gestite da cinesi. Ma la quarantena non si ferma qui: si moltiplicano i casi di genitori che non mandano i figli a scuola temendo i compagni di banco dagli occhi a mandorla. Così proprio dove dovrebbe nascere l'integrazione i bambini imparano a temere il diverso. E' di ieri la notizia che "cinque tra ragazzini e ragazzine cinesi, appena trasferitisi dalla Toscana a Potenza Picena, sono stati oggetto di una mezza sollevazione popolare". Il timore della Sars verso bambini peraltro non provenienti dalla Cina (erano in Italia già da tempo) ha contagiato diversi genitori e qualche insegnante che hanno bloccato l'accesso dei nuovi alunni nelle aule delle elementari e medie.
La Sars (fonte ministero della Sanità) viene trasmessa a seguito di contatti ravvicinati (faccia a faccia) con malati in fase sintomatica o di contatti con oggetti contaminati di recente con secrezioni respiratorie di persone malate intendendosi per tale chi, dopo il 1° novembre 2002, presenti una storia di febbre alta (38° C), tosse o difficoltà respiratorie e altre condizioni tra cui il contatto ravvicinato, nei dieci giorni precedenti l'inizio dei sintomi, con un caso sospetto o probabile di Sars. Inoltre ci sono paesi dell'estremo oriente che hanno risentito della malattia in misura anche inferiore ai paesi Europei: Thailandia 7 casi; Indonesia 2; Korea 1; Filippine 3. Quindi va bene la prudenza, ma questa va usata soprattutto nei casi di spostamenti all'estero per lavoro o vacanza, mentre possiamo vivere tranquilli nel nostro paese... lasciando in pace i bambini e le impagabili domestiche filippine. Anolf Cisl Macerata

Pakistani emarginati»
CORRIDONIA — Il razzismo è un reato. Lo ricordano in una nota Franco Patrignani e Sammy Kunoun, copresidenti dell'Anolf Cisl, come «premessa» ad alcune riflessioni sulla «vicenda pakistana» a Corridonia. «Ci è ben noto che a Corridonia vi sono circa 600 immigrati pakistani, la quasi totalità dei pakistani dell'intera provincia. E' anche normale che laddove si crea un nucleo di connazionali ben inserito questo costituisca un richiamo formidabile per altri connazionali. Ed è anche vero che una così alta presenza è supportata da richiesta di manodopera da parte delle aziende». Il «fatto», però, secondo Patrignani e Kunoun, è un altro. «Il problema di Corridonia — sottolineano — non sta tanto nel numero, quanto nell'assenza di comunicazione tra comunità pakistana, Comune e, in parte, gli altri residenti. Eppure i pakistani sono presenti sul lavoro, nelle scuole, nei bar, in case contigue a quelle degli italiani». In altre parole, al di là delle difficoltà legate alla lingua e alla cultura, c'è «un'assenza delle istituzioni locali che, lungi dal creare occasioni d'incontro, si industriano per emanare controproducenti ostracismi». Un'assenza in cui si distingue il Comune, che non partecipa ai tavoli in cui si discute di immigrazione. Nonostante ciò, a Corridonia «abbiamo trovato un clima di dialogo che fa ben sperare per il futuro, in particolare tra studenti e insegnanti dell'Istituto Professionale, coi quali si sono incontrati diversi immigrati, per un ciclo di 'lezioni' pomeridiane». (Il Resto delCarlino 18/04/03)

Si è svolta il 29 marzo l'assemblea regionale Anolf. A destra un momento di relax
     
DONNE E PACE. Iniziativa congiunta di Cgil Cisl Uil
il 7 marzo per la festa della donna.

   
A conclusione di un ciclo di incontri tra immigrati e IPS ad indirizzo sociale, festa con le percussioni africane di Peppe Ska, coadiuvato 
da Dicko

Il Messaggero 9 febbraio 2003

Raimondo Tona (Anolf) “denuncia”
l’eccessiva lentezza della burocrazia
In fila dalle sei per ottenere una risposta
«La legge Bossi-Fini è nel caos, il sistema operativo in tilt», «Vogliamo il diritto all'unità familiare», «Siamo lavoratori non ostaggi», questi alcuni slogan ripetuti a gran voce ieri dagli immigrati che hanno presidiato pacificamente la Prefettura, in piazza della Libertà, per protestare contro la sanatoria che ha stabilito norme per la regolarizzazione e quote per la permanenza degli stranieri in Italia. L'iniziativa organizzata dalle tre confederazioni sindacali, da Anolf, Centro di ascolto, Gus e Arci fa parte di campagna di mobilitazione che culminerà il 24 e 25 febbraio davanti al ministero del Lavoro.
«Da due mesi sono stati regolarizzati poche centinaia di persone — dice Raimondo Tona (Anolf) — rispetto alle 3.400 domande pervenute da tutta la provincia. Troppa lentezza burocratica. File normalizzatili di immigrati già alle sei del mattino in coda per avere una risposta. Siamo al limite del paradosso — sbotta — qui ci sono situazioni vicino alla schiavitù: dipendenti extracomunitari ai quali, in prospettiva della regolarizzazione, è stato dimezzato lo stipendio; rifugiati politici che in attesa del rilascio del permesso di soggiorno hanno avuto il foglio di espulsione pur avendo un regolare contratto di lavoro». E’ accaduto anche a Gasi Fatam, 26 anni, del Kosovo, che ha chiesto asilo politico: vive a Macerata dal '99 e lavora come carpentiere a Tolentino con un contratto a tempo indeterminato, ma il suo permesso di soggiorno è scaduto il 30 giugno 2002 e il 17 dicembre gli hanno notificato il foglio di espulsione. Farà ricorso. ................................................................................ Alicia Battisti, 38enne di Santo Domingo vive a Macerata e aspetta invano il foglio di soggiorno. Da tre anni si arrangia assistendo anziani, riesce a racimolare 600 euro al mese, ne spende 160 di affitto per un stanza.
A. G.

 

inaugurata sabato 18 gennaio 2003 la nuova sede CISL di Largo Castelfidardo a Civitanova Marche.
BUON LAVORO AL NUOVO COORDINATORE SAMMY KUNOUN
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