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Invito a cena con relitto

di Rino Orsatti

Martedì 16 Novembre 1999 Cena a Ioanella (Torricella Sicura)
Ristorante SONIA

Serata fredda e piovosa a Teramo. All'appuntamento, fissato davanti al Comi alle 20.00, tutti più o meno puntuali. Tre le auto in partenza per il borgo di Ioanella, un piccolo paese nell'entroterra comunale di Torricella, a 734 metri sul livello del mare.
"Vu vedà che ce truvame la nave" (ovviamente non quella di Prada): con questo grido di battaglia i tre equipaggi muovono lungo Viale Bovio.
Enzo e Gianni sistemati nella Clio del geom. Berardo, Gigi, Mauro, Claudio e Franco nella Scenic di Danilo e Rino, l'ing. Berardo e Gabri nella Marea Weekend di Peppino.
Appena sopra Ponte Vezzola, strada per Castagneto, nebbia non fitta ma rompacazzo.
Per l'ing Berardo, una delle mascelle più arrotate della provincia e organizzatore di questa cena, avremmo dovuto trovare il ristorante appena prima di Ioanella. Lo troviamo subito dopo: per fortuna non fa il topografo ma, dice lui, l'ingegnere al Ruzzo.
Ingresso: subito davanti la porta un piccolo bancone da bar, sulla destra un bigliardino non gettato lì, ma valorizzato in una posizione da antipasto dell'antipasto. Tanto per scaldarsi un po'. Temperatura interna simile a quella esterna. Leggero odore di sudore umano appena entrati, non disgustoso: sudore da ristoratori.
Non siamo soli nel locale: nella prima sala c'è la Opel. No, non la Kadett, ma praticamente i dipendenti e i meccanici della sede di Teramo. Il ristorante consta, dopo la zona con il bigliardino, praticamente di due sale divise da arcate.
Ci sistemiamo nella sala a destra tra cazzeggi vari e anche scontati. In assenza di Giorgio (pare che ormai lavori per la Tod's, fa delle suole che manco Valleverde) ci pensa Gabri, allenatore di basket, per il momento a spasso, a tenere desta l'attenzione dell'ing. Berardo e di Peppino: pallacanestro dagli antipasti al limoncello!

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