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PRINCIPALI FATTI DI CUI CI SIAMO OCCUPATI NEL CORSO DEL 2010 

 Scrivere alle vittime della strada ora si può  Servizio fotografico su abusi pubblicità tollerati  Avviate indagini per pubblicità selvaggia ed abuso alcol

 Oltre l'ipocrisia c'è disabilità e morte  Notte rosa o notte dell'alcol? La prefettura chiede ragguagli sulla pubblicità selvaggia nelle strade

 Giungla micidiale di messaggi pubblicitari sulle strade  Processo ai Romagnoli? La nostra associazione punta il dito

 Su Top Secret le varie forme di comunicazione con altre dimensioni d'esistenza  Non comprate i prodotti di chi fa pubblicità sulle strade

 Cause di morte sulle strade spesso trascurate  In Romagna per avere certi nostri servizi s'attaccheranno al tram

 In romagna tutto è relativo, anche la sicurezza stradale  Atto di forza nei confronti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

 Non siamo più interessati ad essere inseriti nell'elenco delle associazioni con comprovata esperienza Educazione stradale nelle scuole di Castello d'Argile

 Squallida distribuzione di fondi destinati alla sicurezza stradale  Ogni giorno 5 morti e 15 disabili in più è il costo delle inadempienze

 Gente di Romagna: Più ipocrita e meno solidale di altri? Peggio del servizio fatto da "Striscia la notizia"

 Da istituzioni capricci infantili e pericolosi  Servizio pubblico RAI latitante in sicurezza stradale   Educazione stradale a Pesaro

 Considerazione "zero" per la nostra attività  Premonizioni da parte delle stesse vittime  Poco rispetto verso le vittime della strada

 GIORNATA MONDIALE DEDICATA ALLE VITTIME DELLA STRADA. In data 18/11/210 abbiamo inserito le seguenti riflessioni sulla nostra pagina facebook.

A San Mauro Pascoli ci sarà un'apposita cerimonia religiosa dal particolare significato simbolico. Inoltre verrà illuminata a giorno la targhetta dedicata ad Alex Trombini (situata all'inizio della pista ciclabile di Via Cagnona), mentre a Sant'Arcangelo di Romagna l'arco Ganganelli, che rappresenta il principale monumento cittadino. Tutti gli altri comuni romagnoli (una trentina in tutto) invitati ad illuminare un monumento come segno di commemorazione e rispetto verso le vittime non hanno dato risposta, della serie "CHISSENEFREGA". Anche i Comuni di Gatteo e Savignano sul Rubicone, che assieme al comune di San Mauro Pascoli costituiscono l'unione dei comuni del Rubicone in cui ha sede la nostra associazione hanno dimostrato la consueta ed insolente indifferenza nei confronti delle nostre richieste di coinvolgimento.

A San Mauro Pascoli vicino al monumento illuminato è stato collocato un apposito contenitore in cui potranno essere inseriti dei messaggi o dei semplici pensieri.

Riteniamo che sarebbe educativo, utile e significativo coinvolgere i bimbi in questa iniziativa, perchè l'albero buono lo si giudica dai frutti che produce e viceversa. Sulla bacheca facebook abbiamo inserito il seguente nostro messaggio per meglio illustrare la portata di una simile iniziativa.

CARO AMICO TI SCRIVO.

A San Mauro Pascoli vicino al monumento illuminato ci sarà un apposito contenitore in cui potranno essere inseriti dei messaggi . Infatti chi volesse farlo, potrà deporre un fiore, scrivere una frase o dedicare un semplice pensiero alle vittime della strage stradale. Riteniamo che sarebbe educativo, utile e significativo coinvolgere i bimbi in questa iniziativa, perchè l'albero buono lo si giudica dai frutti che produce e viceversa. I quotidiani locali ai quali abbiamo dato comunicazione delle nostre iniziative avevano già pubblicato un comunicato proveniente dal Comune di San Mauro Pascoli, perciò quest'anno la nostra voce, che più di qualsiasi altro soggetto rappresenta le vittime della strada, sarà ancora una volta discriminata rispetto ad altre nel giorno stesso in cui si commemorano in tutto il mondo le vittime della strada. Solo il Corriere di Romagna redazione della vallata del Rubicone ha pubblicato uno stralcio del nostro comunicato stampa, inoltrato anche a nome dell'Associazione Italiana Familiari e Vittime della strada.

Per "comunicare" con le vittime della strada si potrà utilizzare l'apposito contenitore collocato vicino alla targhetta commemorativa dedicata ad Alex. La gente comune potrà inserirvi i propri messaggi indirizzati alle vittime della strada. E' una forma di comunicazione che travalica i confini della logica, ma che molti di noi sentono più incisiva e reale che mai dentro se stessi. Ecco perchè in questa particolare iniziativa sarebbe utile coinvolgere i bambini all'interno delle scuole o delle loro famiglie. Esperienze simili potrebbero essere dilatate ovunque, perchè facili da realizzare, con costi materiali insignificanti e di impatto emotivo straordinario, in quanto coinvolgono la sfera soggettiva dell'autoimmedesimazione.

 

Nei giorni precedenti sulle nostre pagine facebook erano stati inseriti diversi messaggi a commento della ricorrenza. Ne riportiamo solo alcuni di essi:

APPELLO AL PAPA? NON BASTA.
E' in atto una scambio di corrispondenza riguardante l'appello del Papa nella giornata mondiale delle vittime della strada. L'associazione PU.RI ha scritto:
"Col passare degli anni siamo diventati più "tiepidi" nei confronti di certe iniziative di facciata, che comunque hanno il merito di portare conforto e serenità a tante famiglie devastate dal dolore di una tragedia stradale. Gli appelli del Presidente della Repubblica o del Santo Padre ben vengano, senza però crearsi troppe illusioni sulla loro efficacia al di là dell'evento mediatico che giova un po' a tutti. Diversi anni fa chiedemmo alla Curia Vescovile di Rimini di commemorare in Duomo le vittime della strada nella giornata a loro dedicata. Ci fu risposto che sono tante le categorie di persone che soffrono un lutto (vedove eccetera) e che quindi la nostra richiesta non poteva essere accolta. Se a distanza di tanti anni ricordiamo quell'avvenimento, ciò significa che ha lasciato in noi una cicatrice. Si vuole infine porre l'accento sul fatto che la commemorazione non riguarda la sicurezza stradale, bensì il ricordo delle vittime e dei disabili della strada".

UN'INDIFFERENZA CHE OFFENDE LE VITTIME DELLA STRADA.
Per quello che può contare, nella mia veste di presidente della onlus PU.RI, responsabile provinciale dell'Associazione Italiana familiari e vittime della strada, referente del Coordinamen...to Nazionale Organismi Sicurezza Stradale e padre di una vittima della strada, mi sento offeso per l'indifferenza che continuano a dimostrarci le "nostre" istituzioni pubbliche. In particolare i Sindaci di Savignano sul Rubicone e di Gatteo nei diversi anni trascorsi da quando sono stati insediati non hanno mai dato riscontro, nè dedicato un minimo d'attenzione a proposte, segnalazioni e richieste di collaborazione che ho fatto loro pervenire nella veste sopra specificata. La gente deve sapere ed agire di conseguenza, altrimenti significa che condivide l'attuale deludente situazione.

DODICI RINTOCCHI SIGNIFICATIVI NELLA LITURGIA DELLA PARROCCHIA DI SAN MAURO PASCOLI.

Per la ricorrenza del 21/11 è stata segnalata a tutte le sedi provinciali dell'AIFVS un'iniziativa già sperimentata l'anno scorso nella parrocchia di San Mauro Pascoli (FC), quando fu celebrata una SS. Messa dedicata alle vittime della strada. Durante la cerimonia religiosa si tenne un minuto di silenzio, scandito ogni 5 secondi dal rintocco della campana normalmente utilizzata per richiamare i fedeli. Furono tantissime le persone all'esterno della chiesa che dedicarono attenzione a quella anomala sequenza di rintocchi. Qualcuno telefonò alla parrocchia per conoscerne le motivazioni. In Chiesa la cerimonia religiosa prevedeva che ad ogni singolo rintocco un bimbo depositasse in un braciere posto alla base dell'altare una candela accesa dal forte richiamo simbolico. LA CERIMONIA SARA' RIPETUTA NELLO STESSO MODO ANCHE QUEST'ANNO. Non dovrebbero essere solo i familiari delle vittime a "dare spettacolo" nel promuovere iniziative di questo genere. L'intera comunità dovrebbe rendersi parte attiva nell'onorare le vittime di una strage vergognosa ...........

 In data 17/09/2010 abbiamo inserito le seguenti foto sulla nostra pagina facebook per denunciare l'inerzia istituzionale che accompagna alcune gravi violazioni al codice della strada da parte degli Enti Gestori e delle stesse istituzioni pubbliche. Sulle pagine facebook sono presenti ulteriori dettagli e commenti.

Qui sotto in colore bianco alcuni esempi di pubblicità vietata nelle canalizzazioni ed all'interno di rotatorie. Da notare il passaggio pedonale quasi del tutto scolorito posizionato ad una distanza che implicherà frequenti tamponamenti a catena.

Qui sotto in colore bianco si vede della pubblicità fai da te ed abusiva inserita nella foresta di altri messaggi pubblicitari

Qui sotto un tabellone luminoso su cui scorrono le news del giorno. A quando la proiezione di film per distrarre i conducenti?

Ma chi dovrebbe vigilare per fare rispettare la Legge perchè fa finta di non vedere certe violazioni omettendo i propri doveri d'ufficio?

Sulla nostra pagina facebook abbiamo scritto: Non si tratta di sputare nel piatto in cui si mangia, ma l'esatto contrario. Sarebbe più facile e semplice ignorare certi fatti la cui divulgazione può solo provocare risentimenti ed inimicizie. Certe nostre denunce offendono l'immagine un po' felliniana e pacioccona del romagnolo tipo. Purtroppo in questa terra (ma anche altrove) certi fatti succedono perchè la gente è poco pensante di testa propria e perchè sta diffondendosi la paura, con conseguenti e frequenti episodi di "vigliaccheria" sociale. Ne sono la prova i commenti su certe nostre "provocazioni", che guarda caso provengono quasi sempre da persone che risiedono altrove.

 In data 06/08/2010 sulla nostra pagina facebook abbiamo svolto alcuni riflessioni sulla opportunità di avvio d'indagini giudiziarie riguardanti l'abuso di alcol e la pubblicità selvaggia presente sulle strade. Molti magistrati balzano agli onori della cronaca quando aprono inchieste che riguardano nomi noti o aspetti intriganti della nostra società. Potrebbero ottenere lo stesso risultato se, al verificarsi di gravi tragedie stradali, aprissero inchieste a carico di chi autorizza e/o realizza pubblicità stradale in contrasto con cds ed a carico di chi autorizza e/o realizza manifestazioni nelle quali viene incentivato l'abuso di alcol. Tralasciando l'aspetto mediatico insito in certe iniziative giudiziarie, è evidente che il solo avvio di procedimenti conoscitivi da parte della magistratura spingerebbe chi di dovere ad una più puntuale osservanza della Legge, riducendo così i numeri della strage stradale.

 In data 31/07/2010 sulla nostra pagina facebook erano presenti alcuni appelli per boicottare le feste nelle quali il consumo di bevande alcoliche è illimitato e gratuito e per non acquistare i prodotti delle aziende che fanno pubblicità sulle strade. Ne riportiamo alcuni stralci. OLTRE L'IPOCRISIA. SA PERFETTAMENTE CHE CAUSERA' DEI MORTI O DEI DISABILI GRAVI chi autorizza e realizza manifestazioni dove si può fare abuso di alcol e chi autorizza o realizza pubblicità stradale che implica la distrazione dei conducenti

ALLA FESTA "FUORI DI TESTA" SI PUO' BERE GRATIS ED A VOLONTA' PERCHE' E' TUTTO COMPRESO NEL BIGLIETTO D'INGRESSO. SULLA RIVIERA ROMAGNOLA E NEL BASSO RUBICONE CI SONO ALTRE FESTE CHE UTILIZZANO LE STESSE "ESCHE" DI RICHIAMO. Ma è mai possibile che i rappresentanti istituzionali e le famiglie del posto rimangano a guardare? Alla base di tutto c'è il "dio" denaro. Le feste che consentono il consumo smodato e gratuito di bevande alcoliche e la pubblicità selvaggia presente su certe strade provocano disabilità e morte. Bisognerebbe boicottare quelle feste e non acquistare i prodotti pubblicizzati sulle strade. Condividi e passaparola.

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 In data 04/07/2010 abbiamo diffuso sulle nostre pagine facebook i seguenti messaggi sulla notte rosa appena celebrata nella riviera Romagnola e sulla morte di tre centauri Cesenati in tre diversi incidenti stradali.

- IL DIVERTIMENTO NON DEVE NECESSARIAMENTE ESSERE TRASGRESSIVO. Grande lavoro per le forze dell'ordine nella NOTTE ROSA celebrata su tutto il litorale romagnolo. Qualcuno ha suggerito di rinominarla notte dell'alcol. Numerosissimi gli incidenti stradali, anche con esiti mortali.

- TRE CENTAURI CESENATI MORTI. E' questo il titolo in prima pagina dei quotidiani locali di oggi. Per qualche giorno ci saranno i riflettori puntati sulla orrenda mattanza di giovani sulle nostre strade e molte coscienze saranno risvegliate dal torpore dell'indifferenza.

 In data 02/07/2010 abbiamo riscontrato una richiesta di precisazione pervenutaci dalla prefettura di Forlì-Cesena in merito alla denuncia di pubblicità selvaggia presente sulle strade:

Ill.mo Signor Prefetto, facendo seguito alla nostra email del 16/06/2010 ed alla Vs. successiva richiesta di precisazioni tendente a meglio individuare la strada in cui è presente la pubblicità ritenuta non conforme a quanto previsto dall'art. 23 del codice della strada, si precisa quanto segue:

  • Le foto allegate documentano i messaggi pubblicitari presenti sulla via provinciale Cagnona, che collega i comuni di San Mauro Pascoli e Savignano sul Rubicone al centro commerciale IPER Rubicone ed al litorale.
  • In passato la onlus PU.RI presentò analoga segnalazione per la pubblicità presente sulla via Cagnona e sulle rotatorie in essa presenti, ma il risultato ottenuto è stato diametralmente opposto a quello auspicato, nonostante l'autorevole interessamento già espresso dalla Prefettura di Forlì Cesena.
  • In quasi tutte le strade di collegamento della vallata del Rubicone e più in particolare nei comuni di San Mauro Pascoli, Savignano sul Rubicone e Gatteo sta proliferando una impressionante presenza di cartelli pubblicitari collocati in prossimità degli incroci e delle rotatorie (sia all'interno che su perimetro delle stesse)ed in altri punti "strategici".
  • Viene fatto rispettosamente rilevare che a fronte di precedenti denunce riguardanti la pubblicità "selvaggia" presente sulle strade della vallata del Rubicone, l'associazione PU.RI fu oggetto di spiacevoli ed indesiderati "malintesi". Sarebbe quindi opportuno che fosse La Polizia Municipale dell'Unione dei Comuni del Rubicone ad accertare la presenza sulle strade di messaggi pubblicitari in contrasto con l'art. 23 del cds, anche in relazione alle pericolosissime e variegate strutture di sostegno della cartellonistica. Tutti gli articoli del codice della strada dovrebbero avere pari dignità, anche sotto il profilo dell'obbligo di sanzione per le violazioni.

Auspicando che le informazioni fornire con la presente email possano essere ritenute utili e sufficienti per gli approfondimenti del caso, salutiamo con distinta stima.

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 In data 16/06/2010 abbiamo diffuso un comunicato stampa sull'indecente proliferazione di micidiale pubblicità selvaggia sulle strade di Romagna. Solo il quotidiano "La Voce" ha ritenuto l'argomento degno di attenzione. CIASCUNO DI NOI PUO' FARE QUALCHE COSA D'IMPORTANTE PER SALVAGUARDARE L'INCOLUMITA' DELLE PERSONE CARE SULLA STRADA. Siccome solo il quotidiano locale LA VOCE ha pubblicato il comunicato sulla pubblicità stradale selvaggia, dimostrando così di avere a cuore la sicurezza stradale, COMPRATE LA VOCE. Invece non comprate i prodotti delle aziende che usano le strade per farsi pubblicità

 In data 06/06/2010 sulla nostra pagina facebook abbiamo commentato un'iniziativa riportata da tutti i quotidiani locali. Si farà un processo ai Romagnoli a Villa Torlonia, nel comune di San Mauro Pascoli (FC): PROCESSO AI ROMAGNOLI. Basta chiamarlo ed organizzarlo come processo, anzichè come dibattito, ed il gioco è fatto. In passato si è fatto il processo a Mazzini, a Badoglio ed ad altri personaggi storici, ma anche al maiale con tanto di sagra dedicata. Tutte iniziative intriganti a cui il popolo romagnolo, che sarà prossimamente messo sotto processo, ha risposto con entusiasmo. Ben diversa fu la risposta al dibattito "nonsolochiacchere", organizzato dalla onlus PU.RI sulla morte di 4 ragazzi a Valverde di Cesenatico sulla SS16 Adriatica, quando gente, istituzioni ed organi d'informazione di Romagna si resero latitanti. E' ancora vivissimo il ricordo. Nel Luglio 2001 quattro ragazzi persero la vita schiantandosi con l'auto contro un mastodontico palo che sosteneva delle indicazioni stradali all'uscita della SS16 a Valverde di Cesenatico. Nel dibattito sul caso, organizzato dalla onlus PU.RI nell'Ottobre 2003, erano presenti i familiari delle giovani vittime, gli amici dei ragazzi, due rappresentanti dell'ANAS, ma incredibilmente si resero latitanti le istituzioni, gli organi d'informazione e la gente di Romagna.
Ora, proprio sulle nostre strade ed in corrispondenza delle nostre rotatorie, viene collocata della pubblicità che sembra violare l'art. 23 del Codice della Strada. Come se tutto ciò non bastasse, acuni di quei cartelli vengono sostenuti da pali spropositati e micidiali in caso d'impatto. Chissà se nell'istruttoria in corso per il "processo ai romagnoli" si terrà conto di alcuni nostri slogans divulgati in passato del tipo:
TRA GLI STRUZZI DI ROMAGNA UNA STRAGE CHE URLA VERGOGNA.
IN ROMAGNA LA PIADINA CON L'INDIFFERENZA AL POSTO DEL PROSCIUTTO

 In data 03/06/2010 la trasmissione Topo Secret ha trattato il tema dei contatti con l'aldilà o comunque con altre dimensioni di esistenza. Nella pagina facebook personale del presidente della onlus PU.RI è stato pubblicato il seguente commento: Sto guardando top secret su rete 4. L'amica giornalista Fulvia Cariglia è ospite della trasmissione. Si parla di aldilà e di misteri di vario genere. Si parla soprattutto dei diversi modi di comunicare tra diverse dimensioni di esistenza. Ad esempio la mamma del piccolo Tommaso Onofri ha mostrato un giocattolo che si mette a suonare in determinati momenti senza che nessuno lo tocchi. Esperienze a me già ben note .. A puntata ultimata Giuseppe ha fatto la seguente riflessione:

guardando la puntata di Top Secret mi sono venute alla mente tante esperienze, intuizioni e conoscenze da me acquisite e documentate in passato su base razionale. In queste ultime settimane stanno tutte riaffiorando per una serie di sollecitazioni esterne che sembrano tra loro legate. Sono ancora tantissimi gli idioti che contrastano il bisogno di conoscenza innato nell'uomo, senza rendersi conto che così facendo alimentano ingiustificati tabù e spregiudicati raggiri ai danni di persone rese vulnerabili dalla sofferenza. Su certi argomenti d'interesse universale l'ignoranza regna sovrana al punto tale che la stessa coscienza individuale di tantissime persone è soggiogata da paure e timori inconfessabili.

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 In data 26/05/2010 abbiamo diffuso il seguente comunicato: QUESTO MESSAGGIO NON RAPPRESENTA UNA SEMPLICE PROVOCAZIONE, PERCHE' SE RILANCIATO E CONDIVISO DA AMICI E CONOSCENTI POTREBBE SALVARE QUALCHE VITA UMANA.

La pubblicità sulle strade è vietata ai sensi dell'art. 23 del Codice della strada. Le violazioni al codice della strada raramente vengono sanzionate quando non sono strettamente riconducibili al conducente del veicolo.

PIU' CHE RABBIA C'E' TANTA AMAREZZA nel constatare che il valore della vita viene sacrificato al dio quattrino. La distrazione è la principale causa d'incidentalità stradale, ma le strade brulicano di pubblicità che dovrebbe essere vietata. Abbiamo cercato di richiamare l'attenzione su questo allarmante fenomeno con diverse iniziative mirate, ma ogni sforzo in questa direzione è risultato vano. Ecco perchè:

BISOGNEREBBE NON ACQUISTARE I PRODOTTI DELLE AZIENDE CHE FANNO PUBBLICITA' NELLE ROTATORIE E LUNGO LE STRADE, ALTRIMENTI CI SI RENDE COMPLICI DELLE CONSEGUENZE.

Su questo argomento ha preso posizione anche "Striscia la notizia" con la consegna di alcuni tapiri effettuata da Staffelli come da seguenti video:

http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoflv.shtml?2010_02_tapi8.flv

http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoflv.shtml?2010_02_tapi9.flv

FARE CIRCOLARE QUESTO MESSAGGIO AD AMICI E CONOSCENTI PER CONTRASTARE QUESTO SCONCERTANTE ANDAZZO CHE VIENE TOLLERATO OLTRE MISURA PER MOTIVI D'INTERESSE.

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 In data 25/05/2010 abbiamo inserito sulla nostra pagina facebook le seguenti considerazioni, che organi d'informazione ed addetti ai lavori sembrano del tutto ignorare.

CAUSE D'INCIDENTE E CAUSE DI MORTE. Rappresenta causa d'incidente una sbandata, una buca, un ostacolo non segnalato nè visibile perchè dopo una curva o un cavalcavia. Rappresentano invece causa di morte certi ostacoli fissi ai margini della strada, i guard rail ghigliottina eccetera. Quando si verifica una tragedia stradale si tende ad ignorare le responsabilità riconducibili alle cause di morte. La precisazione non è casuale, perchè si potrebbero ravvisare strette connessioni tra le cause di morte ed alcune recenti tragedie che hanno insanguinato le strade di Romagna. Le cause di morte sono ripetibili, perchè riconducibili quasi sempre alle condizioni delle strade ed alle responsabilità degli Enti gestori delle stesse. Può succedere ancora, perciò non è sufficiente versare qualche lacrimuccia durante le cerimonie funebri delle malcapitate vittime della strada. GENTE DI ROMAGNA SVEGLIA!!!

 Oggi 17/05/2010 abbiamo deciso di inserire su questo sito l'estratto di una nostra discussione lanciata su facebook in materia di sicurezza stradale, solidarietà e volontariato. Questi temi sembrano interessare poco gli organi d'informazione locale, perciò non ne abbiamo neppure dato notizia alle loro redazioni. PURTROPPO LA SICUREZZA STRADALE IN ROMAGNA INTERESSA SOPRATTUTTO A CHIACCHERE. Sono numerosi, precisi e concordanti i fatti che ci hanno portato a questa deludente conclusione.

A fronte del persistente ed apparente disinteresse dimostratoci in questi ultimi anni dalla gente e dalle istituzioni romagnole, ben presto ridimensioneremo drasticamente la nostra attività volta a prevenire l'incidentalità ed a dare sostegno a chi viene sconvolto da una tragedia stradale in loco. E' PROPRIO IL CASO DI DIRE A MALINCUORE CHE SI ATTACCHERANNO AL TRAM . Infatti l'attività di un'associazione è come il percorso di un tram. Il servizio consiste nel fare percorrere tratti di strada a persone che salgono sul convoglio perchè hanno la necessità di raggiungere una certa destinazione. Il servizio migliora la qualità della vita ed arreca altri importanti benefici alla gente che abita nei pressi delle fermate dei tram. Quando la fermata non c'è l'unica possibilità di avere il servizio è attaccarsi al tram (da prendere al volo quando passa).

D'altronde se in molte realtà territoriali della Romagna la viabilità è disseminata di insidie di ogni tipo (buche pericolose, segnaletica ingannevole o inadeguata, pubblicità selvaggia, ostacoli fissi micidiali, nomadismo notturno, senso civico scadente, controlli inadeguati, sballi trascurati eccetera) nell'indifferenza generale della gente, è meglio non sprecare preziose energie dirottando altrove le risorse del volontariato che opera per il miglioramento della sicurezza stradale.

Non è un caso che gli Italiani in generale e gli Emiliano Romagnoli in particolare guidino la classifica Europea dei morti ammazzati sulle strade, ma nonostante ciò si continua a mettere la testa sotto la sabbia (come fanno gli struzzi) per non vedere, per non sapere, per non crearsi problemi. Non c'è quindi da sorprendersi eccessivamente se l'attività di associazioni come la nostra viene ignorata o contrastata da certi irresponsabili idioti.

In Lombardia diversi anni fa si è formato il "COMITATO AMICI DI MAX ". Max ha avuto un gravissimo incidente stradale il 15/08/1991 ed è entrato in coma. Da allora un numeroso gruppo di amici sta aiutando Max ed suoi familiari in modo continuativo, giorno dopo giorno. Conosciamo Max, i suoi familiari ed alcuni dei suoi amici da diversi anni. In Romagna Franco e tanti altri ragazzi hanno sofferto gravi disabilità per incidenti analoghi a quello capitato a Max, con la non trascurabile differenza che a causa della loro grave disabilità, molti di loro sembrano essere stati cancellati dalla memoria degli amici, che non vogliono complicarsi la vita con pensieri tristi.

Perciò non corrisponde completamente al vero l'immaginario collettivo che considera la gente di Romagna tra la più gioviale e solidale a livello nazionale. Forse in passato era così, ma ora non più.

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 OGGI 14/05/2010 CONVEGNO SULLA SICUREZZA STRADALE NEL CESENATE. Quando in romagna e nel cesenate in particolare si organizzano incontri sulla sicurezza stradale e sulle cosiddette "stragi del sabato sera", chissà perchè la nostra associazione non viene quasi mai invitata a partecipare. Escluderci da certe iniziative significa privarsi di un contributo determinante ed arrecare offesa alle vittime della strada ed ai loro familiari. Leggendo la cronaca locale che pubblicizza l'evento salta subito agli occhi una disinformazione preoccupante, ma nessuno sembra preoccuparsene.

1) I dati statistici dell'incidentalità stradale di fonte ISTAT arrivano solo fino al 2007.

2) Si è sorpresi di essere ai vertici della classifica nazionale della mortalità ed invalidità stradale, pur disponendo di servizi di primissimo piano a livello di soccorso stradale e sanitario. Evidentemente la pericolosità della viabilità e tanti altri gravissimi fattori che portano ad un aumento dell'incidentalità stradale rappresentano argomenti di rango inferiore.

 In data 07/05/2010 SUL QUOTIDIANO "LA VOCE", CHE RINGRAZIAMO PER L'ATTENZIONE DEDICATACI, E' STATO PUBBLICATO UN TRAFILETTO NEL QUALE SI INTERPRETAVA LA RINUNCIA ALL'ISCRIZIONE DEL REGISTRO DELLE ASSOCIAZIONI DI COMPROVATA ESPERIENZA NELLA PREVENZIONE E SICUREZZA STRADALE COME GETTO DELLA SPUGNA. IL GIORNO STESSO E' STATA INVIATA ALLA REDAZIONE LA SEGUENTE NOSTRA NOTA:

Riteniamo utile precisare che L'associazione PU.RI continua a svolgere la propria attività. di volontariato per la sicurezza stradale come ha sempre fatto, anche se da qualche tempo ha cambiato il proprio modo di rapportarsi con le Istituzioni Pubbliche, a qualsiasi livello esse siano.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Lavori Pubblici ha rispolverato dopo più di sei anni la nostra istanza d'iscrizione nell'elenco delle Associazioni con comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale solo perchè in data 24/03/2010, nell'ambito di un intreccio di corrispondenza email tra operatori della materia (tra cui la onlus PU.RI), la nostra associazione ha denunciato questa assurda vicenda. Se non ci fosse stato quell'episodio così "deleterio" per l'immagine esterna dell'Istituzione, chissà per quanto altro tempo avremmo dovuto aspettare una risposta Ministeriale.

E' fondamentale precisare che nel mondo dell'associazionismo no profit esistono essenzialmente due tipi di sodalizi:
1) quelli più inclini ad affiancare e mettere in pratica le decisioni istituzionali, avendo così più facile accesso a finanziamenti e "riconoscimenti" di natura pubblica.
2) quelli più intransigenti e critici verso le decisioni istituzionali non condivise, che godono di minore considerazione e corrono il rischio di essere scoraggiati od ignorati dalle Istituzioni più direttamente interessate alla loro attività.


Da qualche anno a questa parte l'associazione PU.RI ha deciso di svolgere la propria attività senza farsi troppo condizionare da fattori esterni che potrebbero comprometterne l'incisività d'azione.
Non è quindi corretto sostenere che l'associazione PU.RI getta la spugna di fronte a difficoltà di carattere burocratico, semmai è vero l'esatto contrario, perchè il sodalizio continuerà ad operare esattamente come ha sempre fatto, perchè nulla è cambiato rispetto al passato. Semplicemente non interessa più essere iscritti in un registro Ministeriale che, alla luce dei fatti esposti, suscita parecchie perplessità. In questo caso è l'Istituzione Pubblica che deve dare prova di affidabilità e non viceversa ed è per questo motivo che abbiamo comunicato al Ministero di non essere più interessati all'iscrizione nel registro delle associazioni di comprovata esperienza. Questa nostra decisione non passerà inosservata e potrebbe indurre altre associazioni ad utili spunti di riflessione. L'associazione PU.RI non rivendica considerazione e dignità da parte delle Istituzioni Pubbliche, perchè ne ha diritto per ciò che rappresenta e per tutto ciò che fa, con tutte le prerogative del caso.
Ad esempio, con questa chiave di lettura va letta la nostra decisione di due anni fa di esprimere perplessità sulla scelta del Comune di Cesenatico come sede di un convegno tra i firmatari italiani della Carta Europea della sicurezza stradale. Sia il Comune di Cesenatico che l'Associazione PU.RI sono firmatari della Carta Europea, ma in passato tra loro ci furono spiacevoli "incomprensioni" ancora da chiarire.
Sempre con questa chiave di lettura va letta la nostra decisione di sostenere i lavori della Commissione Speciale della Sicurezza Urbana e Ordine e Sicurezza della Vallata del Rubicone. Lo faremo però in modo informale e provvisorio, almeno fino a quando non cadranno effettivamente dubbi e preconcetti reciproci.

Vale comunque la conseguente considerazione finale:

A volte può essere utile gettare la spugna, quando non vale la pena sprecare risorse ed energie. In questi casi il getto della spugna è una manifestazione di forza o di lungimiranza, non di debolezza. L'associazione PU.RI lo ha fatto per alcune attività che in passato svolgeva su base volontaria nella vallata del Rubicone e che ora ha dirottato su altri territori o su altre associazioni.
Pertanto la decisione di rinunciare unilateralmente a ciò che qualcuno vorrebbe fare apparire come "privilegio" non rappresenta un atto di resa, ma ben altro.

Nella seguente nota del 04/05/2010 sono meglio illustrati i termini della vicenda.

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In data 04/05/2010 abbiamo comunicato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la nostra decisione di rinunciare all'iscrizione nell'elenco degli Enti ed associazioni di comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale, significando inoltre il nostro disinteresse a ricevere scuse per l'increscioso accaduto. Ecco il testo della comunicazione:

Stim.mo Direttore Generale

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Via G. Caraci, 36 - 00157 - ROMA

 

" Oggetto: Registro Ufficiale Uscita Prot. 0035175-21/04/2010. Istanza di iscrizione nell'elenco degli Enti e Associazioni di comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale ex art. 230 C.d.S., presentata in data 15/03/2004.

Dopo più di 6 anni dalla data di presentazione della nostra richiesta, ripetutamente ed inutilmente sollecitata nella risposta, ci sentiamo francamente presi in giro dal contenuto della comunicazione di cui all'oggetto, che recita testualmente:

"Visto peraltro il lasso di tempo intercorso, al fine di un eventuale nuovo esame della richiesta, si invita la S.V. a voler far pervenire ulteriore documentazione comprovante, se del caso, l'allargamento del raggio d'azione dell'Associazione":

Pur non volendo fare impopolari confronti con il trattamento riservato ad associazioni di più recente costituzione e con raggio d'azione ben più limitato del nostro (già inserite tra quelle di comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale), desideriamo significarVi la nostra delusione per la scarsa considerazione dimostrata verso la nostra attività di volontariato e verso chi rappresentiamo.

Per meglio fare comprendere i termini della questione, alleghiamo alla presente la copia dell'istanza che inoltrammo a codesto Ministero in data 15/03/2004. Se si avrà la pazienza di leggerne con attenzione il contenuto, si potrà verificare la inoppugnabile "valenza" della documentazione prodotta a suo tempo, che tra l'altro all'occorrenza ci si riservava di integrare su semplice richiesta di chi aveva preso in carico la pratica. Facciamo rispettosamente ed orgogliosamente notare che la documentazione allegata all'istanza del 15/03/2004 veniva così referenziata:

" .. si potrà constatare che, in materia di educazione stradale nelle scuole, l'associazione PU.RI è probabilmente quella che ha maturato maggiore esperienza a livello nazionale, anche per la continua evoluzione del modello educativo".

Attualmente l'attività dell'associazione PU.RI si è notevolmente ridimensionata rispetto al passato ed in ogni caso si è prevalentemente orientata verso settori d'attività per i quali non sono determinanti nè riconoscimenti nè sostegni di carattere pubblico.

Nel rispetto dell'autonomia decisionale di codesto Ministero e col prioritario intento di provocare utili riflessioni, vogliate quindi prendere atto che l'Associazione PU.RI non intende accogliere la vostra richiesta tendente ad ottenere ulteriore documentazione comprovante, se del caso, l'allargamento del raggio d'azione dell'associazione, in quanto non è più interessata ad essere iscritta nell'Elenco degli Enti ed Associazioni di comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale ex art. 230 C.d. nè a ricevere scuse per i ritardi e la scarsa considerazione dimostratele.

Allegata la seguente istanza del 15/03/2004:

Stim.mo Ministero LL. PP. - Roma

Settore Educazione Stradale

 

Oggetto: Istanza per il riconoscimento di "associazione di comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale".

Il sottoscritto Dr. Giuseppe Raduano, presidente e legale rappresentante dell'associazione PU.RI. onlus - Punto Riferimento familiari vittime - con sede a San Mauro Pascoli (FC) in Via Vanoni 3,

premesso che la onlus PU.RI., regolarmente iscritta all'Anagrafe delle onlus dal 13/08/1998, ha come scopo principale della propria attività la prevenzione degli incidenti stradali ed il sostegno delle vittime della strada e dei loro familiari;

che dal Dicembre 1998 l'associazione promuove ed organizza lezioni di educazione stradale all'interno delle scuole avvalendosi della collaborazione di ragazzi disabili, familiari ed amici di vittime della strada, psicologi ed altri soggetti "rappresentativi" comunque motivati a fermare la strage stradale;

che il Ministero dell'Interno già in data 23/9/1999 con Prot. N. 300/A/45458/131/I/7, manifestò all'Associazione PU.RI. la disponibilità alla collaborazione ed al sostegno per le iniziative volte a contrastare l'incidentalità stradale;

che l'art. 230, comma 1, del nuovo codice della strada prevede, entro un anno dalla sua entrata in vigore, la predisposizione da parte dei Ministri dei lavori pubblici e della pubblica istruzione, d'intesa con i Ministri degli interni e dei trasporti e della navigazione, la predisposizione di appositi programmi da svolgere come attività obbligatoria in tutte le scuole di ogni ordine e grado, avvalendosi della collaborazione dell'Automobile club d'Italia, nonché di enti e associazioni di comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale, individuati con decreto del Ministero dei lavori pubblici;

considerato che il detto articolo al comma 2 prevede che il Ministero della pubblica istruzione disciplini "le modalità di svolgimento dei predetti programmi nelle scuole con l'ausilio degli appartenenti ai Corpi di polizia municipale, nonché del personale esperto appartenente alle predette istituzioni pubbliche e private";

visto il decreto ministeriale n. 651 del 10 dicembre 1993 di "individuazione degli enti e associazioni di comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale";

considerato che lo stesso decreto prevede la possibilità di integrazione, in tempi successivi, dell'elenco di tali enti, qualora in possesso dei requisiti richiesti;

considerato che l'associazione PU.RI. ha fino ad ora incontrato alcune decine di migliaia di studenti nel corso delle lezioni di educazione stradale svolte in numerose scuole medie inferiori e superiori di diverse province Italiane su richiesta di Istituti scolastici, forze dell'ordine ed Enti pubblici di varia natura;

che quest'ultima circostanza è comprovata da ripetuti richiami negli atti ufficiali dei predetti Enti, da articoli di stampa e da erogazioni ricevute con vincolo di destinazione alle lezioni di educazioni stradale svolte nelle scuole;

CHIEDE

che la onlus PU.RI. venga inserita nell'elenco degli enti ed associazioni di comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale di cui all'art. 1 del decreto ministeriale n. 651 del 10/12/1993.

Con Osservanza

 

Il Presidente Dr. Giuseppe Raduano

 

San Mauro Pascoli li 15/03/2004

Allegati: Si allegano alcuni documenti che comprovano l'esperienza acquisita dall'associazione PU.RI. nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale, con riserva di produrre qualsiasi altra documentazione fosse ritenuta utile per l'accoglimento della domanda. Si potrà constatare che, in materia di educazione stradale nelle scuole, l'associazione PU.RI. è probabilmente quella che ha maturato maggiore esperienza a livello nazionale, anche per la continua evoluzione del modello educativo

ELENCO DOCUMENTI ALLEGATI:

 

  1. Anno 1999- Difensore civico Cesena (attestazione di esperienza già acquisita)
  2. Anno 1999- Comunicazione Ministero Interno del 23/9/1999 (disponibilità al sostegno)
  3. Anno 1999- Comune Gambettola (Richiesta di collaborazione con VV.UU.)
  4. Anno 2000- Regione Emilia Romagna (Patrocinio convegno)
  5. Anno 2000- Regione Emilia Romagna (Finanziamento incontri nelle scuole)
  6. Anno 2001 e 2002- Regione Lazio (Patrocinio convegno)
  7. Anno 2002 - Regione Toscana (sostegno convegno)
  8. Anno 2003 - Comune Castello d'Argile (Esempio di fornitura servizio educazione stradale)
  9. Si allegano N° 26 articoli di stampa, selezionati tra le diverse centinaia che hanno commentato l'attività del sodalizio, per sintetizzare l'attività svolta dall'associazione nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale dal 1998 al 2004.

CONTATTI PREGRESSI CON IL MINISTERO LL.PP.

Sono numerosissime le Istituzioni con le quali l'associazione PU.RI. ha collaborato. Nell'anno 2000, assieme ad altre associazioni di familiari vittime della strada, ci fu un incontro nella sede del Ministero dei LL.PP., per definire un eventuale protocollo d'intesa. In quella circostanza fu consegnata una videocassetta che illustrava il modello educativo della onlus PU.RI., con le immagini di una lezione di educazione stradale tenuta da alcuni ragazzi disabili (fu manifestato grande apprezzamento dall'allora sottosegretario On.le Fabris e da alcuni stretti collaboratori, come ad esempio il Dr. Marco Belviso). Si segnala infine l'attività di sensibilizzazione attuata da associati della onlus PU.RI. in diverse trasmissioni televisive (il presidente è stato ospite del Maurizio Costanzo Show in una puntata in cui era presente anche il Ministro Lunardi). In quella circostanza fu lo stesso Maurizio Costanzo, con l'accondiscendenza del Ministro Lunardi, a richiedere alla nostra associazione la mappa delle strade più pericolose d'Italia al fine di approfondire l'argomento in una successiva puntata della trasmissione. E l'associazione PU.RI adempì all'impegno assunto con una articolata descrizione della situazione esistente.

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 In data 19/04//2010 il nostro vice-presidente Nicola Gazza, assieme ad Anna Abbondanza (mamma di Elisa e Gianpaolo) hanno tenuto una lezione di educazione stradale nelle scuole medie di Castello d'Argile (BO).

 In data 25/03/2010 abbiamo fatto circolare sulle pagine facebook di diversi amici il seguente messaggio, per denunciare la squallida distribuzione di fondi statali in favore di associazioni operanti nel settore della sicurezza stradale. Si auspica una ulteriore diffusione del messaggio per contrastare il ripetersi di simile nefandezze.

Pochi giorni fa l'amico Luigi Ciannilli del Comitato per la sicurezza stradale "Paglierini" ha diffuso il seguente comunicato:
- Date un'occhiata in allegato a chi sono stati assegnati fondi per progetti per la sicurezza stradale e se conoscete qualcuna di queste associazioni o comitati.
- A parte l'Ania nessuna delle nostre associazioni in indirizzo è compresa nell'elenco.
- Per l'Ania (se realmente trattasi dell'Associazione nazionale imprese assicurazione), onestamente, è il caso di quel ...ricco che va alla mensa della ...Caritas.

Che squallore!
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L'Associazione PU.RI ha immediatamente diffuso il seguente comunicato di commento:

- La nostra onlus opera nel settore della sicurezza stradale e del dopo incidente (una branchia non secondaria della sicurezza stradale) da circa 12 anni ed è stata verosimilmente la prima in Italia a svolgere lezioni di educazione stradale nelle scuole attraverso ragazzi disabili, familiari ed amici di vittime della strada. Testimonianze dirette, video mirati, canzoni inedite dal vivo ed una serie di altri strumenti di sensibilizzazione ci hanno portati nelle coscienze di decine di migliaia di studenti. La nostra istanza per ottenere il riconoscimento di associazione con comprovata esperienza per l'insegnamento dell'educazione stradale nelle scuole ( a costo zero), si trova da diversi anni ammuffita in qualche angolo del Ministero dei trasporti e delle infrastrutture.

- Indubbiamente i titoli dei progetti finanziati sono significativi ed "intriganti", ma in tanti anni d'attività non abbiamo mai avuto rapporti con i sodalizi beneficiari dei finanziamenti elencati nell'allegato "A". Tra i soggetti che più di altri si sono distinti in questo settore di attività, segnaliamo a titolo di esempio la Fondazione Alessio Tavecchio di Monza (MI)
http://www.alessio.org , che oltre a svolgere incisive lezioni di educazione stradale in quasi tutte le Regioni d'Italia, ha organizzato dei corsi per preparare futuri docendi disabili all'insegnamemnto dell'educazione stradale.

- Non conosco i criteri e le scelte che hanno portato a finanziare i progetti descritti nell'allegato "A", ma la parola "squallore" mi sembra riduttiva per certi argomenti.

Dott. Giuseppe Raduano (Presidente onlus PU.RI)

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Altro commento sulla scandalosa destinazione dei fondi per la sicurezza stradale:
SONO ROBERTO ALBORGHETTI, DIRETTORE DEL MENSILE OKAY!, EDITO DA NEWS ASSOCIAZIIONE NO PROFIT. DA DIECI ANNI RAGGIUNGIAMO LE SCUOLE ITALIANE (25.000 PLESSI) ANCHE CON ATTIVITA' ED INIZIATIVE SULLA SICUREZZA STRADALE "STRADAPASS". SIAMO STATI LA PRIMA TESTATA ITALIANA A FAR PARTE DEL PROGETTO UE "25.000 VITE DA SALVARE". OGNI ANNO COINVOLGIAMO ATTIVAMENTE MIGLIAIA DI STUDENTI. NON ABBIAMO MAI RICEVUTO 1 EURO DALLO STATO. È DAVVERO' SCANDALOSO QUANTO È ACCADUTO NEI FINANZIAMENTI. IN 10 ANNI DI ATTIVITA', NON ABBIAMO MAI INCROCIATO TUTTE QUELLE SEDICENTI ASSOCIAZIONI CHE FIGURANO NELL'ELENCO. È LA SOLITA STORIA ALL'ITALIANA. UNA STORIA VERGOGNOSA. CHIEDO: COME DARE CORPO ALLA PROTESTA?
CORDIALI SALUTI. ROBERTO ALBORGHETTI
http://www.scuolaokay.it

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Il COES Lazio (assiciazione legata al 118) ha diffuso i seguenti chiarimenti sulla destinazioni dei fondi alle associazioni che operano per la sicurezza stradale:
- 311.000 euro per la fondazione Ania... con sede di lusso in via del corso a Roma!!
- 301.000 euro per associazione generale cooperative italiane... dedita all'agricoltura e pesca con una banca propria che c'azzecca con la sicurezza stradale!!
- 276.000 euro per i Giovani Professionisti Italiani onlus che si dedica ai professionisti emergenti...
- 287.000 euro per la cooperativa Help, la quale effettua Servizio di trascrizione da nastro ed imbustamento presso la Camera dei Deputati e fa parte del consorzio Fatebenefratelli...
- 262.000 euro per la Fondazione Aila onlus per la lotta contro l'Artrosi e osteoporosi...

Tutte con sedi rigorosamente nelle zone di Roma di lusso... questa è la politica cosa volete farci!! se non conosci non ottieni!! il problema è che le onlus, fondazioni, cooperative sociali ecc. ecc. dovrebbero essere messe sotto la lente della guardia di finanza e se ci sono delle evidenti compromissioni dei titolari e dei conti economici queste andrebbero chiuse all'istante. Questo sperpero di denaro pubblico è inaccettabile e non sono solo casi isolati e pochi birbantelli a giovarne, attenzione!!
Stefano Di Nino - COES LAZIO

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L'associazione Nazionale Utenti Stradali ha così commentato:

Ma perchè qualcuno di voi pensava realmente che inviti, manifestazioni estive pubblicizzate attraverso giornali, riviste, Tv, fossero pensate e realizzate per i fini conclamati, ossia della sicurezza stradale? In una lettera indirizzata al Ministro dei Trasporti Matteoli e alla Direzione Generale della Sicurezza Stradale, lettera fra l'altro che si può leggere sul sito della " Associazione Nazionale Utenti Stradali ", pubblicata su diversi quotidiani, che riguardava la guida assistita, ossia la possibilità per i diciassetteni di porsi alla guida con il foglio rosa, sostenevo e sostengo, che la " Sicurezza Stradale " è un ricco carrozzone dove da moltissimi anni qualcuno vi è salito a bordo e fa o vorrebbe fare il bello e cattivo tempo. Altri sono saliti da pochi anni e cominciano a starci bene come previsto. Da una lettura del DDL 1720 altri sono pronti a salire sul ricco carro che, sempre per i fini dichiarati della" Sicurezza stradale" sono pronti a salassare gli utenti della strada.Tale normativa, però, malgrado l'urgenza urlata e dichiarata per favorire la diminuzione della mortalità da incidente stradale è ancora fermo al Senato. Sembra da voci circolanti che non trovino l'accordo per la divisione degli introiti derivanti dalle salatissime sanzioni pecuniarie in detto DDL previste.- A .Palmieri

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Sono state tante altre le voci di indignazione che si sono levate verso chi fa affari con le morti che insanguinano le nostre strade.

Nei giorni successivi ci sono stati numerosi altri commenti che hanno portato maggiore chiarezza sull'accaduto, facendo presagire ulteriori approfondimenti nelle aule dei tribunali. Si segnalano le pagine

http://www.repubblica.it/motori/sicurezza/2010/03/29/news/motori_concorso_per_la_sicurezza_stradale-2987918/

http://zh-cn.facebook.com/notes/informare-controinformando/la-sicurezza-degli-amici-minmeloni-si-fida-solo-degli-ex-ani-4-milioni-per-preve/377587586980

 In data 21/03/2010 sulle pagine facebook della nostra associazione sono stati inseriti diversi messaggi e video riguardanti la sicurezza stradale. Ne riportiamo uno stralcio:

- CINQUE MORTI AL GIORNO IN PIU'. E' ciò che si paga in vite umane in Italia per incapacità ed inadempienze dimostrate da chi ci governa. L'Italia infatti non sta rispettando l'impegno comunitario di ridurre del 50% l'incidentalità stradale entro il 2010. Domani una di quelle 5 persone da portare al camposanto o una di quelle 15 persone in più rimaste gravemente disabili potresti essere tu stesso o un tuo familiare

- E' bene svegliarsi se non si vuole rischiare di cadere in un sonno eterno o di entrare nella categoria dei "diversamente abili". Messaggi del genere dovrebbero entrare di diritto nell'Olimpo degli spots elettorali di tutte le forze politiche. Chi ha un minimo di senso di responsabilità e di attaccamento ai valori della famiglia dovrebbe condividere, rilanciare e dilatare il più possibile messaggi di questo genere.

- A San Severo la SS 16 Adriatica è stata bloccata al traffico da un centinaio di ragazzi. La SS 16 è un'importante arteria stradale, congestionata ed insicura su tutto il suo lungo percorso. La gente è stanca di sopportare le tantissime tragedie ed i disagi che questa strada produce, ma non in Romagna, dove nessuno sembra preoccuparsene troppo. Non succede solo agli altri. Le mamme ed i padri di Romagna non piangano dopo, ma agiscano prima, se non vogliono diventare complici della carneficina.

- Non è legale bloccare il traffico di una strada, ma è anche illegale fare finta di non vedere le insidie che quellla strada nasconde, la segnaletica inadeguata o ingannevole esistente, la pubblicità vietata che distrae i conducenti ed altre bazzecole del genere. E' immorale pagare con sangue innocente le inadempienze istituzionali ed il colpevole menefreghismo della gente.

 Nella serata del 17/03/2010 si è tenuta l'assemblea dell'associazione PU.RI per approvare il bilancio consuntivo 2009 e per valutare le prospettive del sodalizio. Tutto si è svolto secondo prevedibile copione. Al termine della seduta si è deciso di divulgare il seguente comunicato:

Sembrano lontanissimi i tempi in cui l'assemblea annuale dell'associazione PU.RI si svolgeva alla presenza di un gran numero di partecipanti in un ristorante della zona, seguita da autorità locali, associati, amici ed organi d'informazione locale. Era anche una delle rare occasioni in cui Roberto Bartolini cantava in pubblico ( lo faceva altrimenti solo nel corso delle lezioni di educazione stradale nelle scuole) la canzone che Andrea (l'amico del cuore rimasto vittima di un incidente stradale) gli aveva ispirato nel corso di una serie di sogni. Col passare degli anni si è spento lentamente l'entusiasmo iniziale, anche a causa dell'emarginazione e dell'indifferenza nei confronti dell'attività associativa e della voglia di fare dei tanti ragazzi che si avvicinavano all'associazione con tanti buoni propositi. Non capita solo alle persone, perchè anche le associazioni si possono ammalare o possono morire, soprattutto per colpa di certi "virus" provenienti dall'esterno.

Le riflessioni che seguono e che hanno concluso i lavori dell'assemblea del 17/03/2010 potrebbero fare gridare allo scandalo con commenti del tipo: ma chi si credono di essere quelli lì?

"Quelli lì" hanno fatto certe riflessioni perchè hanno provato sulla propria pelle una tragedia stradale, tutto ciò che succede dopo la spettacolarizzazione del trauma, ma soprattutto hanno fatto delle comparazioni critiche, rendendosi conto che in Romagna lo spirito d'iniziativa e di solidarietà della gente lascia molto a desiderare. Hanno rilevato ad esempio che

- in Puglia si è formato il gruppo "MAI PIU' MORTI SULLA SS 16" (presente anche su facebook) che conta più di 3500 aderenti. Non si tratta di adesioni intese in senso romagnolo, dove cioè per affrontare un certo problema si fanno delle petizioni più o meno politicizzate che raccolgono migliaia di firme che non servono a niente, perchè quasi sempre tutto finisce lì. Il gruppo "mai più morti sulla SS 16" sta entrando nei consigli comunali ed in altri centri decisionali con il coinvolgimento attivo della gente comune e dei rappresentanti politici locali. Quando nel Luglio 2001 persero la vita quattro ragazzi schiantatisi contro un palo segnaletico non protetto collocato all'uscita della SS 16 di Valverde di Cesenaico, furono soprattutto gli amici delle quattro giovani vittime della strada ad attivarsi per individuare le responsabilità e per mettere in sicurezza la strada. I rappresentanti politici locali si resero quasi tutti latitanti. Proprio su quella tragedia stradale l'associazione PU.RI promosse un forum a cui parteciparono i familiari e gli amici delle giovani vittime della strada, l'ANAS e diverse associazioni di volontariato impegnate sul fronte della sicurezza stradale. I politici locali e gli organi d'informazione disertarono quell'incontro senza rendersi conto che in quel modo stavano non solo distruggendo la loro credibilità, ma stavano anche mortificando la voglia di fare dei ragazzi. presenti all'incontro. Quella mancanza di rispetto verso le quattro giovani vittime della strada, verso i loro familiari, verso i loro amici e verso le associazioni di volontariato impegnate sul fronte della sicurezza stradale rappresentano una macchia indelebile per tutta la comunità locale.

- in Lombardia molti anni fa si è formato il gruppo "COMITATO AMICI DI MAX ". Max ha avuto un gravissimo incidente stradale il 15/08/1991 ed è entrato in coma. Da allora un numeroso gruppo di amici e di volontari sta aiutando Max ed suoi familiari in modo continuativo, giorno dopo giorno. Durante le festività Natalizie del 2000 Max ha alzato una mano per accarezzare la mamma. Recentemente si sono occupati di lui anche alcune importanti reti televisive, perchè non appena è stato in grado di pronunciare le prime parole ha chiesto un caffè. Giuseppe Raduano, il presidente della onlus PU.RI, conosce Max ed i suoi familiari già da diversi anni. Max è un ragazzo molto solare. L'aiuto che ha ricevuto dagli amici e dai volontari è stato fondamentale, sia per il suo miglioramento personale che per dare sostegno e solidarietà ai familiari. Sarebbe successa la stessa cosa se Max fosse stato residente in Romagna? Non è corretto nè giusto generalizzare, ma Franco ed altri ragazzi romagnoli che hanno sofferto gravi disabilità per colpa di incidenti stradali sembrano essere stati dimenticati da tutti gli "amici". Le persone che in Romagna hanno sofferto la perdita di una persona cara per colpa di incidenti stradali, quasi sempre riferiscono ai i volontari dell'associazione PU.RI di soffrire molto per la scarsa solidarietà che trovano nella gente e nelle istituzioni. Si sentono sole ed abbandonate proprio nei momenti di maggiore bisogno. Lamentano di ricevere tantissime promesse e belle parole, ma in concreto sono quasi sembre abbandonati a se stessi.

Volendo concludere con una nota d'ironia, si fa rilevare che negli ultimi tempi l'associazione PU.RI ha espresso un forte impegno per contrastare il proliferare della illegittima pubblicità selvaggia all'interno delle rotatorie e lungo le strade della Romagna. Sulla cronaca di Cesena di oggi di un quotidiano locale si legge che il Comune ha fatto una convenzione per affidare la manutenzione gratuita di due rotatorie a privati, in cambio della pubbllicità (illegittima) che i privati vengono autorizzati a collocare al loro interno. Ogni commento è superfluo.

 Oggi 09/03/2010 il quotidiano "La Voce" ha pubblicato un articolo sulla pubblicità selvaggia presente sulle strade della vallata del Rubicone. Quasi sempre la pubblicità è motivo di distrazione e può provocare tragedie che sconvolgono per sempre la vita di tante famiglie. Però difficilmente potrà cambiare qualche cosa fino a quando la gente comune continuerà ad essere indifferente al problema. All'esterno di alcune rotatorie oltre che fare sosta dei punti mobili che espongono vele pubblicitarie, viene addirittura tollerata la presenza di banchi per la vendita ambulante e delle auto che si fermano per fare gli acquisti.

La popolare trasmissione televisiva "striscia la notizia" si è occupata dell'argomento come risulta dai seguenti link di rinvio:

http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoflv.shtml?2010_02_tapi8.flv

http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoflv.shtml?2010_02_tapi9.flv

Ecco una foto di questa mattina nella rotatoria antistante l'Iper Rubicone, nella quale si può notare una vela pubblicitaria che mette in bella mostra una figura femminile ed un banco di vendita frutta, entrambi posizionati sulla pista ciclabile che fa da perimetro alla rotatoria.

 

 

 In data 01/03/2010 è stato pubblicata su Facebook la seguente nota dal titolo: CERTI CAPICCETTI INFANTILI POSSONO COSTARE MOLTO CARI:

A volte sentirsi un po' bambini può rendere più semplice e piacevole affrontare alcune difficoltà della vita. Questo però non vale per certi atteggiamenti che assumono i bimbi quando sono capricciosi e viziati.
Nel rapportarsi con loro si deve spesso chiedere di fare una certa cosa per ottenere l'esatto contrario.
Pensando a certi personaggi istituzionali della vallata del Rubicone mi vengono in mente proprio quei bambini che usano i capriccetti per ottenere puntigliosamente quello che sono indotti a volere, così per ottenere un certo risultato bisogna fare loro credere di volere l'esatto contrario.
Come direbbe l'onorevole Antonio Di Pietro, che ci azzeccano i capricci dei bambini con alcuni dei personaggi più in vista della vallata del Rubicone?
Ecco la risposta che si potrebbe dare:
Se è vero come è vero che l'associazione PU.RI ha ripetutamente chiesto ai più importanti responsabili istituzionali della vallata del Rubicone di adottare precise iniziative per rimuovere alcune situazioni di pericolo presenti sulle strade e se è vero come è vero che in alcuni casi sono stati ottenuti risultati esattamente contrari a quelli voluti, che differenza c'è tra certi bimbi irresponsabili e capricciosi rispetto a questi personaggi pubblici?
Se a fronte di una richiesta tendente a rimuovere quelle forme di pubblicità stradale non conformi alla Legge si sta registrando la presenza sempre più massiccia di messaggi pubblicitari che possono distrarre i conducenti dei veicoli, ciò significa che chi assume certe decisioni si comporta da bambino immaturo e capriccioso.
Sarebbe paradossale essere costretti a proporre a costoro delle iniziative tendenti ad aumentare l'insicurezza stradale, sapendo che così facendo si otterranno decisioni che invece migliorano la sicurezza.
Di fronte a situazioni di questo tipo, le famiglie sembrano fare la parte degli spettatori, rimanendo a guardare disinteressate tutto quello che avviene sotto i loro occhi. E se così deve essere, così sia!!

Per chi volesse prendersi la briga di leggere la sconcertante telenovelas della segnaletica e della pubblicità stradale non conforme alla legge presenti sulle strade della vallata del Rubicone:
http://digilander.libero.it/puri/Diario2008.htm#segnaletica
http://digilander.libero.it/puri/Diario2008.htm#conplicita
http://digilander.libero.it/puri/Diario2008.htm#capro
http://digilander.libero.it/puri/Diario2008.htm#rotatorie
http://digilander.libero.it/puri/Diario2009.htm#prefetto

 In data 31/01/2010 abbiamo fornito il seguente nostro contributo all'invito rivolto alla RAI da parte del comitato "Paglierini": Quelle poche volte che la RAI ha contattato la nostra associazione per mandare in onda dei servizi sulla sicurezza stradale ha sempre richiesto la "fornitura" di casi umani che potessero rappresentare al meglio la spettacolarizzazione della tragedia stradale del momento. Scarsissimo invece è stato l'interesse per le lezioni di educazione stradale impartite da ragazzi disabili ed amici di giovani vittime della strada ed altre attività messe in campo dalla nostra onlus per prevenire gli incidenti/omicidi stradali.

Fino a quando la considerazione dimostrata dagli organi d'informazione nei confronti delle nostre associazioni sarà considerata di rango inferiore rispetto a quella riservata a tanti personaggi pubblici intenti a colpevolizzare esclusivamente le responsabilità degli utenti della strada, sulle nostre strade continuerà ad essere versato il sangue di molti innocenti.

Dr. Giuseppe Raduano (Presidente onlus PU.RI)

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Perchè la Rai - servizio pubblico - non dedica alla sicurezza stradale la stessa attenzione che dedica a ricordarci di rinnovare l'abbonamento?
Spett. RAI - Ratiotelevisione Italiana
Particolarmente in questo mese di Gennaio facciamo una riflessione: se la Rai, con la stessa costanza, determinazione e soprattutto "chiarezza" con cui ci invita a "non dimenticare" la scadenza del rinnovo dell'abbonamento alla televisione, dedicasse, come "servizio pubblico", 365 giorni all'anno, a far passare almeno una volta al giorno un messaggio di invito alla "PRUDENZA E ATTENZIONE" sulle nostre strade, moltissime delle quali da 3° mondo ...civile, per mettere in guardia dall'incuria e la irresponsabilità di moltissimi proprietari e gestori - corresponsabili nelle concause di incidenti stradali con morti e feriti in almeno il 40% dei casi - QUANTE VITE UMANE, OGNI ANNO, RIUSCIREMMO A SALVARE? E QUANTI GESTORI E PROPRIETARI SI OBBLIGHEREBBE AD ADEMPIERE AI PROPRI "DOVERI"?
Questo 2010 è l'anno fissato dall'Ue entro il quale con il Libro Bianco di Lisbona ci si è dati un traguardo da raggiungere: ridurre gli incidenti, morti e feriti sulle strade del 50%.
L'Italia, purtroppo, è lontanissima da questo obiettivo.Perchè, in Italia, parlare della Vita non equivale a come parlare e difendere il "portafogli"!!!
Distinti saluti
Dr. Luigi A. Ciannilli (presidente) COMITATO SICUREZZA STRADALE - "Fernando Paglierini" COPPARO (FE)

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 In data 17/01/2010 abbiamo anticipato attraverso facebook gli esiti della raccolta fondi 2009 dell'associazione PU.RI.

L'INDIFFERENZA CHE OFFENDE: E' periodo di bilanci, anche per la nostra associazione. Nel corso del 2009 nessun Comune della vallata del Rubicone, nè alcun cittadino del territorio ha erogato un solo euro in favore della nostra attività di solidarietà sociale. Più che delusi, ci sentiamo offesi per la scarsa considerazione dimostrata verso ciò che facciamo e verso chi rappresentiamo.

P.S. A differenza di quanto avviene su quasi tutto il territorio nazionale, l'incidentalità stradale che si sta registrando nella provincia di Forlì-Cesena è in sensibile aumento. A buon intenditor, poche parole!

 In data 19/12/2009 il quotidiano "La Voce di Romagna" ha pubblicato una sintesi di quanto è presente ormai da diversi anni sulla pagina "premonizioni del nostro sito web (http://puri.altervista.org/Premonizioni.htm ). Da tantissimi anni un organo d'informazione non assumeva autonomamente l'iniziativa di commentare l'attività della nostra associazione! Ecco ciò che è stato pubblicato dal quotidiano "La Voce":

RUBICONE - Una scossa intima che si tace prima, e si spiega poi. Dopo la
tragedia, quando esplode prepotente quel "lo sapevo" che poi, ineluttabile,
soccombe all'impotenza. C'è chi - come l'associazione famigliari vittime della
strada Pu.Ri di San Mauro Pascoli - le chiama premonizioni o precognizioni.
Vedere così nitidamente, col senno di poi, nell'ultimo sorriso o gesto della
vittima, la ferale annunciazione della propria morte accompagnato da un
disarmato e profetico "me l'aspettavo". Non un almanacco sammaurese delle morti
annunciate, solo una lista, allungatasi col tempo, di drammi predetti
documentati dagli stessi famigliari dei giovani che non ci sono più.
Giuseppe Raduano, fondatore e presidente dell'associazione Pu.Ri, si commuove
ogni volta, ma non si sorprende più. In una pagina web, tutto il mistero, così
difficile da avvicinare eppure - per chi racconta - così palpabile da sembrare
terribilmente reale, racchiuso dentro agli incidenti anticipati, poco prima del
dramma, dai tanti giovani morti sulla strada.
"E' un argomento delicato. - spiega Raduano nella sua introduzione - Si
tratta di esperienze molto personali, ma le premonizioni riguardanti un evento
traumatico sono molto frequenti. Quasi tutti coloro che hanno sofferto la
perdita prematura di una persona cara hanno avuto delle premonizioni e spesso
anche delle precognizioni.
Questo è un fatto statisticamente dimostrabile e dovrebbero perciò esistere
delle 'spiegazioni'. Negare l'evidenza di un fatto perché non lo si comprende
rappresenta una manifestazione di illogica presunzione. Spesso le persone
rimaste vittime di un evento traumatico hanno lasciato delle 'prove'
sconcertanti. E riportiamo, così come le riporta l'associazione, alcuni
passaggi di queste "prove".
Dal diario di Simone: "Sono in piedi sul bordo della spiaggia, un veliero
passa nella brezza del mattino e parte verso l'oceano è un oggetto di bellezza
ed io lo guardo finché scompare all'orizzonte. Qualcuno al mio fianco dice: è
partito. Partito? per dove? partito dal mio sguardo, tutto qui. Il suo albero è
sempre altrettanto alto, lo scafo ha sempre la forza di portare il suo carico
umano fino alla destinazione finale la scomparsa totale dalla mia vista è in me
e non in lui e proprio nel momento in cui qualcuno accanto a me dice è partito
altri lo guardano spuntare all'orizzonte e venire verso di loro e come una sola
voce esclamano con gioia: eccolo. Questa è la morte, la morte non è nulla, sono
passato soltanto alla stanza accanto.
Alcune risposte ad un questionario pochi mesi prima dell'incidente stradale
di Alex Trombini, al quale è stata poi dedicata una pista ciclabile con una
targa posta sul luogo all'incidente. "Un giorno diventerò una persona che farà
qualcosa per essere ricordata.
Purtroppo non posso illudermi tanto. Nel rispondere a questo questionario mi
sono confidato...". Il caso di Valentina Natali: "La Valentina è furbissima,
bellissima, dolcissima; La Valentina è intelligente, è piena di doti e sa
sempre cosa rispondere; La Valentina è....indescrivibile ed una delle cose più
belle che esistano al mondo..; La Valentina è una persona civile, sempre buona
e gentile. Tutti vorrebbero essere Lei, ma Valentina...è unica al mondo... e
quando morirà sarà un mito ricordato in ogni epoca e sarà costruito un
monumento in Suo onore... La Valentina non è come gli altri... In ricordo di
Valentina, Tamara, Francesca ed Alessandro (vittime dello stesso incidente
stradale a Cesenatico) gli amici hanno
eretto un ceppo commemorativo.
Segue il messaggio di Tamara Torresi pochi giorni prima di spiccare il volo:
"Tener duro quando si perde, combattere l'amarezza della sconfitta e la
debolezza del dolore, vincere l'ira, sorridere quando si vorrebbe piangere
resistere ai malvagi ed ai bassi istinti, odiare l'odio ed amare l'amore,
andare avanti quando si vorrebbe morire, inseguire per sempre la gloria ed il
sogno, credere con indefettibile fede in qualcosa che dovrà accadere. Ecco quel
che qualsiasi uomo può fare e con questo essere.... Grande!".
Poesia scritta da Roberta Dellamore poco prima di rimanere vittima di un
incidente poesia consegnata nelle mani del Papa S.S. Giovanni Paolo II° il 17
novembre 1999 "O anima libera che vaghi per le strade tra le persone stanche
della vita, ombre sole che si muovono istintivamente con una barriera che non
permette di comunicare e attutisce I sentimenti che come suoni si infrangono su
un gelido vetro. Corri tra loro distruggi la solitudine e trasformale in anime
pure vive... Cosa ti ferma? Cosa l'indifferenza come la nebbia più densa scende
e non è possibile scansarla. Oh anima pura non sarai sola per sempre apri le
porte dei tuoi sogni e della tua gioia. Anima pura!
>Poesia scritta da Valentina Benenati tre mesi prima dell'incidente. Anima
Fragile: vaghi sola in posti lontani dal tempo e dal mondo ipocrita che tu hai
voluto allontanare fuggendo... Elevandoti negli spazi sconfinati del cielo, fin
su quella nuvola smerlettata di sfaccettature e di colori malinconici che
ricordano il tuo cuore palpitante di una velata e Misteriosa tristezza....".

 

 In data 24/11/2009 abbiamo tenuto una lezione di educazione stradale nell'aula magna dell'Istituto G. Benelli di Pesaro. Hanno assunto il ruolo di "docenti" i nostri associati Giuseppe Raduano ed Anna Abbondanza. Si è trattato di una lezione di educazione stradale un po' diversa dal solito, ma molto seguita e "partecipata" dagli studenti . Sono stati toccati numerosi argomenti, ma ci si è soprattutto soffermati sulla seguente egoistica affermazione: LA VITA E' MIA E NE FACCIO QUEL CHE VOGLIO

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 In data 19/11/2009 abbiamo anticipato sulle pagine di facebook una possibile interruzione della nostra attività. Inutile darne comunicazione ai più tradizionali organi d'informazione.

Riteniamo umiliante e vergognosa l'indifferenza che viene dimostrata da certe istituzioni verso le vittime della strada e le associazioni che le rappresentano. In occasione della ricorrenza mondiale dedicata alle vittime della strada ci aspettavamo che qualche Amministrazione Comunale si mettesse in contatto con noi, anche come segno di rispetto nei confronti delle vittime. Neppure i Comuni più vicini (Savignano sul Rubicone, Gatteo, Bellaria, Sant'Arcangelo, Cesenatico...) si sono sentiti in dovere di interpellarci.

Ci chiediamo sempre più spesso: che senso ha svolgere la nostra attività di volontariato nella vallata del Rubicone per prevenire tragedie stradali prevedibili?

Non sono solo le istituzioni a dimostrarci indifferenza e scarsa considerazione, ma anche la maggior parte della gente comune. Certe riflessioni non bisognerebbe esternarle, ma quando c'è in gioco la vita delle persone l'ipocrisia e la diplomazia passano in secondo piano.

Le prospettive sono:

1) Interrompere completamente l'attività di volontariato.

2) Interrompere l'attività in Romagna.

In entrambi i casi potrebbero esserci delle conseguenze negative in termini di incidentalità stradale, ma di altri sarebbero le gravissime responsabilità (non solo morali).

Ancora sangue sulle strade romagnole. Oggi saranno celebrati i funerali di Perla e Giorgia rimaste vittime di un incidente stradale nella serata del 14/11/2009. Anche noi abbiamo lasciato un commento sulla pagina facebook dedicata alle due giovani ragazze. In pochi giorni sono state raccolte migliaia di adesioni e commenti, come purtroppo sempre avviene in queste circostanze.

Proprio pochi giorni fa il nostro presidente Dott. Giuseppe Raduano ha rilasciato un'intervista telefonica a Radio Icaro per denunciare la scarsa considerazione che la maggior parte delle istituzioni e della gente comune dimostra nei confronti delle vittime della strada. Una sintesi su http://www.newsrimini.it/news//2009/novembre/16/provincia/giornata_mondiale_vittime_strada._scarsa_adesione_dai_comuni.html

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