Sicurezza stradale 2009, omicidi stradali, vittime strada 2009, controinformazione 2009

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DIARIO 2009

 Premonizioni da parte delle stesse vittime   Educazione stradale a Pesaro  Poco rispetto verso le vittime della strada

 Giornata mondiale vittime strada  Atti vandalici? Nella notte di Halloween si può  Enti gestori delle strade inadempienti ed impuniti

 Quanti muri di gomma dietro quell'omicidio stradale in Norvegia  Silenziosa solidarietà per le due giovani vite spezzate a Gatteo

 ROBERTO SI SPOSA...AUGURI!!  Forum AMIA per la sicurezza stradale  Il Prefetto ci da ragione sulla pubblicità abusiva

 Su youtube intervista su orari di vendita alcolici  Chi denuncia l'insicurezza è un criminale?  Iniziativa sindacale dei defunti di San Mauro Pascoli

 Ci togliamo qualche sassolino  Un'altra morte annunciata  Tecniche utilizzate da progettisti e gestori strade per aumentare gli incidenti stradali

 Partecipazione ad un incontro in Prefettura  Su Teleromagna dibattito dedicato ad Alice  Guardati allo specchio e sputati in faccia

 Strumentalizzata la giornata mondiale per le vittime della strada per motivi d'immagine

 

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 In data 19/12/2009 il quotidiano "La Voce di Romagna" ha pubblicato una sintesi di quanto è presente ormai da diversi anni sulla pagina "premonizioni del nostro sito web (http://puri.altervista.org/Premonizioni.htm ). Da tantissimi anni un organo d'informazione non assumeva autonomamente l'iniziativa di commentare l'attività della nostra associazione! Ecco ciò che è stato pubblicato dal quotidiano "La Voce":

RUBICONE - Una scossa intima che si tace prima, e si spiega poi. Dopo la
tragedia, quando esplode prepotente quel "lo sapevo" che poi, ineluttabile,
soccombe all'impotenza. C'è chi - come l'associazione famigliari vittime della
strada Pu.Ri di San Mauro Pascoli - le chiama premonizioni o precognizioni.
Vedere così nitidamente, col senno di poi, nell'ultimo sorriso o gesto della
vittima, la ferale annunciazione della propria morte accompagnato da un
disarmato e profetico "me l'aspettavo". Non un almanacco sammaurese delle morti
annunciate, solo una lista, allungatasi col tempo, di drammi predetti
documentati dagli stessi famigliari dei giovani che non ci sono più.
Giuseppe Raduano, fondatore e presidente dell'associazione Pu.Ri, si commuove
ogni volta, ma non si sorprende più. In una pagina web, tutto il mistero, così
difficile da avvicinare eppure - per chi racconta - così palpabile da sembrare
terribilmente reale, racchiuso dentro agli incidenti anticipati, poco prima del
dramma, dai tanti giovani morti sulla strada.
"E' un argomento delicato. - spiega Raduano nella sua introduzione - Si
tratta di esperienze molto personali, ma le premonizioni riguardanti un evento
traumatico sono molto frequenti. Quasi tutti coloro che hanno sofferto la
perdita prematura di una persona cara hanno avuto delle premonizioni e spesso
anche delle precognizioni.
Questo è un fatto statisticamente dimostrabile e dovrebbero perciò esistere
delle 'spiegazioni'. Negare l'evidenza di un fatto perché non lo si comprende
rappresenta una manifestazione di illogica presunzione. Spesso le persone
rimaste vittime di un evento traumatico hanno lasciato delle 'prove'
sconcertanti. E riportiamo, così come le riporta l'associazione, alcuni
passaggi di queste "prove".
Dal diario di Simone: "Sono in piedi sul bordo della spiaggia, un veliero
passa nella brezza del mattino e parte verso l'oceano è un oggetto di bellezza
ed io lo guardo finché scompare all'orizzonte. Qualcuno al mio fianco dice: è
partito. Partito? per dove? partito dal mio sguardo, tutto qui. Il suo albero è
sempre altrettanto alto, lo scafo ha sempre la forza di portare il suo carico
umano fino alla destinazione finale la scomparsa totale dalla mia vista è in me
e non in lui e proprio nel momento in cui qualcuno accanto a me dice è partito
altri lo guardano spuntare all'orizzonte e venire verso di loro e come una sola
voce esclamano con gioia: eccolo. Questa è la morte, la morte non è nulla, sono
passato soltanto alla stanza accanto.
Alcune risposte ad un questionario pochi mesi prima dell'incidente stradale
di Alex Trombini, al quale è stata poi dedicata una pista ciclabile con una
targa posta sul luogo all'incidente. "Un giorno diventerò una persona che farà
qualcosa per essere ricordata.
Purtroppo non posso illudermi tanto. Nel rispondere a questo questionario mi
sono confidato...". Il caso di Valentina Natali: "La Valentina è furbissima,
bellissima, dolcissima; La Valentina è intelligente, è piena di doti e sa
sempre cosa rispondere; La Valentina è....indescrivibile ed una delle cose più
belle che esistano al mondo..; La Valentina è una persona civile, sempre buona
e gentile. Tutti vorrebbero essere Lei, ma Valentina...è unica al mondo... e
quando morirà sarà un mito ricordato in ogni epoca e sarà costruito un
monumento in Suo onore... La Valentina non è come gli altri... In ricordo di
Valentina, Tamara, Francesca ed Alessandro (vittime dello stesso incidente
stradale a Cesenatico) gli amici hanno
eretto un ceppo commemorativo.
Segue il messaggio di Tamara Torresi pochi giorni prima di spiccare il volo:
"Tener duro quando si perde, combattere l'amarezza della sconfitta e la
debolezza del dolore, vincere l'ira, sorridere quando si vorrebbe piangere
resistere ai malvagi ed ai bassi istinti, odiare l'odio ed amare l'amore,
andare avanti quando si vorrebbe morire, inseguire per sempre la gloria ed il
sogno, credere con indefettibile fede in qualcosa che dovrà accadere. Ecco quel
che qualsiasi uomo può fare e con questo essere.... Grande!".
Poesia scritta da Roberta Dellamore poco prima di rimanere vittima di un
incidente poesia consegnata nelle mani del Papa S.S. Giovanni Paolo II° il 17
novembre 1999 "O anima libera che vaghi per le strade tra le persone stanche
della vita, ombre sole che si muovono istintivamente con una barriera che non
permette di comunicare e attutisce I sentimenti che come suoni si infrangono su
un gelido vetro. Corri tra loro distruggi la solitudine e trasformale in anime
pure vive... Cosa ti ferma? Cosa l'indifferenza come la nebbia più densa scende
e non è possibile scansarla. Oh anima pura non sarai sola per sempre apri le
porte dei tuoi sogni e della tua gioia. Anima pura!
>Poesia scritta da Valentina Benenati tre mesi prima dell'incidente. Anima
Fragile: vaghi sola in posti lontani dal tempo e dal mondo ipocrita che tu hai
voluto allontanare fuggendo... Elevandoti negli spazi sconfinati del cielo, fin
su quella nuvola smerlettata di sfaccettature e di colori malinconici che
ricordano il tuo cuore palpitante di una velata e Misteriosa tristezza....".

  In data 24/11/2009 abbiamo tenuto una lezione di educazione stradale nell'aula magna dell'Istituto G. Benelli di Pesaro. Hanno assunto il ruolo di "docenti" i nostri associati Giuseppe Raduano ed Anna Abbondanza. Si è trattato di una lezione di educazione stradale un po' diversa dal solito, ma molto seguita e "partecipata" dagli studenti . Sono stati toccati numerosi argomenti, ma ci si è soprattutto soffermati sulla seguente egoistica affermazione: LA VITA E' MIA E NE FACCIO QUEL CHE VOGLIO

 In data 19/11/2009 abbiamo anticipato sulle pagine di facebook una possibile interruzione della nostra attività. Inutile darne comunicazione ai più tradizionali organi d'informazione.

Riteniamo umiliante e vergognosa l'indifferenza che viene dimostrata da certe istituzioni verso le vittime della strada e le associazioni che le rappresentano. In occasione della ricorrenza mondiale dedicata alle vittime della strada ci aspettavamo che qualche Amministrazione Comunale si mettesse in contatto con noi, anche come segno di rispetto nei confronti delle vittime. Neppure i Comuni più vicini (Savignano sul Rubicone, Gatteo, Bellaria, Sant'Arcangelo, Cesenatico...) si sono sentiti in dovere di interpellarci.

Ci chiediamo sempre più spesso: che senso ha svolgere la nostra attività di volontariato nella vallata del Rubicone per prevenire tragedie stradali prevedibili?

Non sono solo le istituzioni a dimostrarci indifferenza e scarsa considerazione, ma anche la maggior parte della gente comune. Certe riflessioni non bisognerebbe esternarle, ma quando c'è in gioco la vita delle persone l'ipocrisia e la diplomazia passano in secondo piano.

Le prospettive sono:

1) Interrompere completamente l'attività di volontariato.

2) Interrompere l'attività in Romagna.

In entrambi i casi potrebbero esserci delle conseguenze negative in termini di incidentalità stradale, ma di altri sarebbero le gravissime responsabilità (non solo morali).

Ancora sangue sulle strade romagnole. Oggi saranno celebrati i funerali di Perla e Giorgia rimaste vittime di un incidente stradale nella serata del 14/11/2009. Anche noi abbiamo lasciato un commento sulla pagina facebook dedicata alle due giovani ragazze. In pochi giorni sono state raccolte migliaia di adesioni e commenti, come purtroppo sempre avviene in queste circostanze.

Proprio pochi giorni fa il nostro presidente Dott. Giuseppe Raduano ha rilasciato un'intervista telefonica a Radio Icaro per denunciare la scarsa considerazione che la maggior parte delle istituzioni e della gente comune dimostra nei confronti delle vittime della strada. Una sintesi su http://www.newsrimini.it/news//2009/novembre/16/provincia/giornata_mondiale_vittime_strada._scarsa_adesione_dai_comuni.html

 Domenica 15/11/2009 si commemora la giornata mondiale delle vittime della strada. Ne abbiamo dato notizia solo sulle nostre pagine Facebook, poichè ci è sempre più difficile tollerare il disinteresse e le umilianti censure praticate ai nostri danni da parte della maggior parte dei quotidiani locali. Ecco alcuni commenti:

Commento onlus PU.RI: l'Italia guida la classifica europea (comprendendo anche le nazioni dell'Europa dell'est) per morti ammazzati sulle strade e la Regione Emilia Romagna si trova ai vertici nazionali di questa sconfortante e terribile classifica. In pochi sanno che nel nostro paese circa il 40% delle vittime perde la vita per cause riconducibili a responsabilità degli enti gestori delle strade. Nonostante tutto ciò, il massacro continua senza guardare in faccia nessuno, ma è l'influenza suina che fa più paura alla gente.

Commento di Giuseppe Raduano: a nome dell'AIFVS ho inviato a quasi tutti i sindaci della zona una richiesta per illuminare un monumento in ricordo delle vittime della strada, ma ancora nessuno ha risposto. In altre zone, associazioni ed Istituzioni organizzano tantissime iniziative commemorative per tutta la settimana, ma dalle nostre parti sono ben altri i valori e gli interessi prioritari.

Commento della mamma Lorella Benetti: domenica 15 novembre a San .Mauro Pascoli nella chiesa Parrocchiale allo ore 11,00 sarà celebrata la SANTA MESSA IN RICORDO DELLA GIORNATA MONDIALE DELLE VITTIME DELLA STRADA ......un PENSIERO e una PREGHIERA PER TUTTI I RAGAZZI CHE CI HANNO LASCIATO e che saranno SEMPRE NEL NOSTRO CUORE E NELLA NOSTRA MENTE !!!!

Commento del papà Cataldo Zitolo: ci associamo a voi per la giornata del 15 novembre, un abbraccio veramente fraterno per condividere un immenso dolore per la perdita dei nostri figli.

Seguono altri commenti di persone che hanno provato sulla propria pelle gli effetti di una tragedia stradale. Gli "altri" ed i tanti candidati a diventare familiari di vittime della strada hanno altro a cui pensare.

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 In data 31/10/2009 abbiamo utilizzato facebook per commentare la notte di Hoalloween. Riportiamo un sunto degli interventi pubblicati sulla nostra pagina:

Oggi si festeggia la carnevalata di Halloween, alla vigilia delle ricorrenze dedicate ai defunti. Si tratta di un business che per molti diventa pretesto per trasgredire le regole, con tutte le implicazioni negative sulla mente di bambini, giovani e... adulti. Alcuni anni fa in occasione di tale ricorrenza alcuni teppisti imbrattarano le targhette della nostra associazione oltraggiando così le vittime della strada.

A San Mauro Pascoli l'Amministrazione Comunale promuove una serie di iniziative per festeggiare adeguatamente la notte di Halloween, all'insegna del divertimento, della magia e dell'horror. Si dice che non ci sono risorse sufficienti per migliorare la sicurezza o per sostenere altre attivit... Visualizza altroà di solidarietà civile e sociale, che evidentemente rivestono un'importanza secondaria .... Durante i festeggiamenti della notte di Halloween alcuni anni fa mi hanno fatto saltare in aria l'impianto citofonico con un petardo, poi mi hanno mandato in tilt l'impianto elettrico con del nastro adesivo sui campanelli, poi mi hanno imbrattato i muri con sostanze varie ...

A San Mauro Pascoli ancora una volta Halloween è stata usata come pretesto per compiere atti di teppismo e per oltraggiare le vittime della strada. Nonostante tre locandine poste sul cancello per segnalare che in quel fabbricato avevano sede alcune associazioni di familiari vittime della strada e l'invito ad esser...e lasciati in pace, sono stati fatti scoppiare alcuni petardi all'interno della buca delle lettere.

Che dire? non ci sono parole, si commenta da se.

Per la gente del posto questi sono fatti che passano inosservati e di scarsa importanza. La comunità locale ha ormai perso il sentimento nobile della vergogna e magari la maggioranza di essa si schiera dalla parte di chi vuole divertirsi, contro chi vorrebbe ostacolare certe forme di divertimento. Non è un caso che associazioni come la onlus PU.RI raccolgano scarsa solidarietà e considerazione, sia da parte delle istituzioni locali che della gente comune. Nè vale la pena fare opera di sensibilizzazione attraverso i convenzionali mezzi d'informazione, perchè sono ben altri gli argomenti che raccolgono interesse.

Non ci sono parole ...... anche oggi hanno continuato a sparare i petardi !!! La ricorrenza dei SANTI e LA COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI stanno diventando una festa di CARNEVALE ?

Questa mattina 02/11 sui giornali locali ci sono titoli cubitali per gli atti vandalici compiuti nella notte di Halloween. Un irriducibile branco di imbecilli ha continuato a lanciare petardi e a fare cagnara anche nella festività del 1° Novembre. Chi ha un animale domestico in casa è in continua apprensione perchè i botti li terrorizzano. I tanti animalisti che ci sono in Italia perchè non si coalizzano in modo trasversale per indurre la "politica" a cambiare questo stato di cose?

 In data 18/09/2009 abbiamo voluto rilanciare dalla nostra pagina facebook alcune riflessioni diffuse dal CNOSS (http://cnoss.135.it/) in materia di inadempienze da parte degli enti gestori delle strade. 1) Violazioni del codice della strada da parte degli enti gestori .... non succede niente ed anche le forze dell'ordine fanno finta di non vedere, ma se invece fossero privati cittadini ben diverso sarebbe il loro trattamento. 2) Impegni non rispettati nella messa in sicurezza delle strade ... non succede niente, perchè chi dovrebbe esigerlo non pretende l'applicazione di penalità  a carico degli inadempienti.

Intanto mamme, padri, nonni e figli stanno a guardare, anche quando ricoprono incarichi di responsabilità. Speriamo che ce la caviamo e che sia una buona giornata per tutti.

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 In data 22/08/2009 abbiamo voluto inviare un messaggio alla redazione del giornale "La Voce di Rimini" per lo spazio dedicato, nell'anniversario del tragico fatto, ad un omicidio stradale verificatosi in Norvegia ai danni del giovane centauro Riminese Casalboni Roberto.

A nome delle associazioni che rappresento sul territorio, desidero esprimere il mio apprezzamento per l'articolo del 17/08/2009 intitolato " Un altro muro di ghiaccio per Roberto", a firma Nicola Strazzacapra. Seguo il caso da diversi anni, in stretto contatto con la signora Stella Ines Casalboni, mamma di Roberto Casalboni, che il 17/08/2003 rimase vittima di un omicidio stradale in Norvegia. A fronte delle ripetute e pressanti richieste di verità e giustizia invocate da una mamma a cui era stato ucciso il figlio, ho assistito al vergognoso muro di gomma che è stato eretto intorno alla vicenda, allo scaricabarile delle responsabilità, alla pretestuosità di certe dichiarazioni provenienti dal mondo istituzionale, all'incredibile isolamento in cui è stata confinata la signora Ines. Il Comune di Rimini, la provincia di Rimini, la Regione Emilia Romagna, lo Stato Italiano (con tutti i propri organi di tutela presenti all'estero), cosa hanno fatto in concreto per sostenere le sacrosante rivendicazioni della signora Stella Ines Casalboni? Sembra ben poco. Di fatto l'anziana mamma di Roberto Casalboni è stata abbandonata a se stessa (come spesso avviene per i familiari di vittime della strada nella provincia di Rimini) nella lotta impari che ha dovuto sostenere per la ricerca della "Verità". Al massimo, Le è stata riservata qualche pacca bonacciona sulle spalle, ma il sostegno formale e sostanziale a cui avrebbe diritto ogni cittadino italiano risulta tutt'ora latitante. Normalmente alla base di tutti i trattati internazionali c'è il principio di "reciprocità" ed è proprio per questo motivo che lo Stato Italiano avrebbe dovuto prospettare allo Stato Norvegese lo stesso tipo di trattamento lamentato dalla signora Stella Ines Casalboni (in materia di diritto alla giustizia, sanità eccetera) nei confronti dei cittadini Norvegesi in Italia. Roberto Casalboni perse la vita dopo essere stato investito da una Toyota che non rispettò il segnale di "STOP" e successivamente sia la tempestività dei soccorsi che le cure prestate dai medici si dimostrarono del tutto inadeguate alle esigenze. Gli investitori e tutti gli altri possibili responsabili della morte di Roberto Casalboni non sono incorsi in alcun tipo di pena, nè è stato riconosciuto alcun tipo di risarcimento ai familiari della vittima. Nel ringraziare la redazione, anche a nome della signora Stella Ines Casalboni, per la sensibilità ed il coraggio dimostrati nel divulgare i retroscena più significativi dell'omicidio Casalboni, saluto distintamente. Firmato Dott. Giuseppe Raduano.

 In data 25/07/2009 Roberto Bartolini, il migliore amico di Andrea Raduano (uno dei ragazzi prematuramente volati in cielo che ha contribuito alla costituzione della nostra onlus) SI SPOSA con Silvia Ricci. Roberto è sempre stato uno dei pilastri dell'associazione PU.RI, con le sue canzoni che hanno coinvolto emotivamente migliaia e migliaia di studenti, durante le lezioni di educazione stradale che per tanti anni abbiamo svolto nelle scuole. A SILVIA E ROBERTO L'ASSOCIAZIONE PU.RI ESPRIME TANTISSIMI AUGURI, ANCHE A NOME DI ASSOCIATI, AMICI, SOSTENITORI E ... COLLABORATORI DI VARIO GENERE. INSOMMA, AUGURI DA PARTE DI TUTTI.

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 In data 18/07/2009 altre due giovani vite spezzate sulle strade della vallata del Rubicone. In un incidente stradale avvenuto a Gatteo (FC) hanno perso la vita Giulia Pompili e Simone Fattori, mentre altre due ragazze sono rimaste gravemente ferite. Quando si verificano queste tragedie si rimane increduli e non si sa come comportarsi. Da qualche tempo anche la nostra associazione preferisce non assumere alcun ruolo attivo nei giorni successivi alla tragedia, perciò, a differenza di quanto avveniva in passato, non faremo alcuna visita ai familiari delle vittime, nè divulgheremo commenti sulla vicenda in senso stretto. Preferiamo starcene in disparte, esprimendo silenziosamente la nostra consapevole solidarietà ai familiari delle vittime e dei feriti. D'altra parte sul territorio della vallata del Rubicone si è recentemente formato un gruppo che ha proprio la finalità di sostenere e confortare i familiari delle vittime di questi eventi traumatici, con il sostegno delle principali istituzioni civili e religiose della zona. Va però precisato che non esiste alcun tipo di collaborazione con la nostra associazione, che pur aveva stimolato ed auspicato la realizzazione di una simile iniziativa a livello intercomunale. Per altre iniziative "utili" del dopo-incidente già incoraggiate e sostenute da istituzioni (comuni, province, ASL ...) operanti in altre aree geografiche, non è stato dimostrato alcun concreto interesse nelle province di Rimini e Forlì-Cesena. E' proprio per questo motivo che, ad esempio, gli utili opuscoletti realizzati dall'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada intitolati "cosa fare dopo un grave incidente stradale" sono reperibili nei pronto soccorso o in vari uffici pubblici di molte province italiane, ma non in Romagna. Ma perchè c'è tanta disinformazione ed indifferenza su questo argomento? Giriamo la domanda, anche alle persone comuni che risiedono nella vallata del Rubicone.

 In data 15/07/2009 siamo stati invitati dall'AMIA a partecipare ad un Forum sulla sicurezza stradale, assieme ad altre associazioni impegnate su tale fronte. Non potendo presenziare di persona il nostro presidente Giuseppe Raduano, anche nella veste di referente del CNOSS, in data 14/07 è stato inviato all'organizzazione del forum il seguente messaggio:

" Stim.ma ......., a seguito della telefonata intercorsa nella mattinata di ieri, ho preso immediati contatti con il Comitato Paglierini di Cento (FE) e con altri organismi aderenti al CNOSS allo scopo di segnalare, prima dell'inizio dei lavori del Forum, i più importanti punti di convergenza già raggiunti da molti sodalizi impegnati sul fronte della sicurezza stradale. Abbiamo avuto l'impressione che all'incontro del 15/07/2009 si voglia dare un'impostazione realmente operativa, perciò abbiamo ritenuto utile predisporre anticipatamente, come già avviene nelle maggior parte dei CDA delle più importanti società profit, una proposta di bozza di documento da sottoporre a discussione, modifica e/o approvazione. Ai punti di convergenza già elencati nell'allegata relazione finale del convegno di Cento (,http://puri.altervista.org/cnoss/centoconvegno.pdf ) sarebbe "salutare" aggiungere i seguenti due punti:

    • modifica l'art. 191 del Cds (Comportamenti dei conducenti nei confronti dei pedoni). Al comma 1, che attualmente recita: <<Quando il traffico non è regolato da agenti o da semafori, i conducenti devono dare la precedenza, rallentando e all'occorrenza fermandosi, ai pedoni che transitano sugli attraversamenti pedonali....>> proponiamo di modificarlo come segue:<<Quando il traffico non è regolato da agenti o da semafori, i conducenti devono "sempre" dare la precedenza, "fermandosi", se vi è/sono dei pedoni in attesa di transitare sugli attraversamenti pedonali. ...>>. Se poi si volesse accogliere l'ulteriore suggerimento già trasmesso dal COMITATO PER LA SICUREZZA STRADALE "Fernando Paglierini" al Ministro per le Infrastutture e Trasporti e ai Tecnici dello stesso (senza tuttavia avere avuto una risposta), di far dotare i mezzi di trasporto, a 2, 4 o più ruote anche di una fanale di "stop" nella parte anteriore dei mezzi, allora quei pedoni, in attesa di attraversamento sulle strisce pedonali, si potrebbero anche avvedere, per maggiore sicurezza, se l'utente alla guida del mezzo in arrivo ha o no percepito la loro presenza e la loro intenzione. Uniformando così non solo il nostro Codice, ma le nostre pessime abitudini di quando siamo automobilisti alle normative e comportamenti europei. Salvando in questo modo, se la correzione (epocale) viene pubblicizzata opportunamente, dalle 800 alle 1000 vite umane ogni anno.
    • Assegnazione di adeguata dignità didattica all'insegnamento dell'educazione stradale nelle scuole, prevedendo incentivi per il coinvolgimento di organismi no profit nei quali assumono il ruolo di "docenti" ragazzi disabili, familiari ed amici di vittime della strada od altri giovani motivati. Tale "dignità" implica la predisposizione di uno specifico programma da svolgere con l'ausilio di libri di testo mirati agli obiettivi da raggiungere. A tale proposito, molte associazioni già impegnate sul versante dell'educazione stradale ritengono particolarmente idoneo il libro "Con una marcia in più" di Alessio Tavecchio, presidente dell'omonima Fondazione con sede a Monza (MI).

Buon lavoro".

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 In data 19/06/2009 ci è pervenuta una comunicazione del Prefetto di Forlì, in relazione ad un esposto che avevamo presentato per segnalare situazioni di pericolo derivanti dall'assegnazione di spazi pubblicitari all'interno di alcune rotatorie presenti nel Comune di San Mauro Pascoli. Relativamente a due cartelloni pubblicitari in Via Cagnona autorizzati dalla Provincia di Forlì-Cesena e dal Comune di San Mauro Pascoli la Prefettura ha formalmente richiesto di individuare nuove sistemazioni conformi a quanto previsto dal Codice della Strada. Relativamente ad altri cartelloni e manifesti pubblicitari non conformi, la Polizia Municipale dell'Unione dei Comuni del Rubicone ha provveduto a sanzionare gli abusi ed i relativi verbali sono stati trasmessi alla Provincia di Forlì-Cesena, quale Ente proprietario della strada, al fine dell'adozione dei successivi provvedimenti di competenza. Per conoscere una sintesi degli scoraggianti antefatti consultare la pagina http://puri.gabama.com/Diario2008.htm - rotatorie

 In data 11/06/2009 il Corriere di Romagna ha intervistato telefonicamente Giuseppe Raduano in relazione agli ultimi sviluppi normativi riguardanti la vendita di bevande alcoliche. Dopo la pubblicazione dell'articolo anche Radio Icaro ha voluto intervistare Giuseppe, facendo così sentire una campana diversa da quella martellante dei locali assoggettati a limitazioni d'orario nela vendita di bevande alcoliche. L'intervista ha affrontato sia l'argomento "alcol" che altri aspetti della sicurezza stradale. La durata è stata di circa 6 minuti (ascoltabile dal 4° minuto in poi sul link http://www.youtube.com/watch?v=zlAhtpv01HU . Nel pomeriggio del 12/06/2009 c'è poi stata un'altra intervista televisiva mandata in onda su èTG Romagna. Con una certa soddisfazione si è quindi preso atto che nella provincia di Rimini anche le associazioni di familiari vittime della strada possono avere qualche titolo per esprimere le loro opinioni in materia di sicurezza stradale. Va comunque rilevato che tutti gli altri organi d'informazione locale hanno continuato ad ignorare l'esistenza e la voce del nostro sodalizio. Il periodo in cui l'argomento è balzato agli onori della cronaca sarebbe un po' sospetto ( alla vigilia di un ballottaggio elettorale), ma almeno qualcuno si è accorto di noi.

 Il 06/06/2009 si è finalmente conclusa una campagna elettorale molto deludente, anche perchè è stata caratterizzata da una scarsa considerazione verso il valore della vita sulle strade. Si è visto un po' di tutto, dal gossip sulla vita privata dei contendenti ad alcuni commenti semidemenziali sulle misure da adottare per superare la sfavorevole congiuntura economica. E allora cosa ci riserverà il futuro? Bla, Bla, Bla e così sia! La nostra associazione ha come sempre cercato di fare opera di sensibilizzazione per la sicurezza stradale e di fare conoscere lo stato di disagio in cui si trova ad operare nel comune in cui ha sede e nei comuni vicini, ma l'esito delle votazioni ha sostanzialmente confermato la situazione pregressa. Alcuni dichiarazioni ed episodi verificatisi durante la campagna elettorale meritano una annotazione sulle pagine del nostro sito web: CRIMINALI! così il Sindaco uscente (poi confermato) di San Mauro Pascoli ha definito coloro che rovinano l'immagine del paese divulgando episodi di delinquenza ed insicurezza locale. Meno male che tra le varie forme di insicurezza presenti sul territorio, quella stradale è stata considerata del tutto marginale, così avremo qualche senso di colpa in meno quando denunceremo le insidie presenti sulle strade. A tale proposito si ritiene significativo il seguente messaggio fatto circolare su facebook: Anche questa mattina alcune mamme hanno deciso di non fare visita ai propri figli sepolti nel cimitero di San Mauro Pascoli, a causa della fastidiosa e/o temuta presenza di un appiccicoso Vucumprà, che importuna con insistenza chiunque voglia accedere o uscire dal cimitero, seguendo le persone passo a passo fino a quando non entrano nella loro auto. In certi momenti il luogo è quasi deserto ed i timori sono quindi fondati. La domanda sorge spontanea: anche Lorella, Angela e tutte le altre mamme che hanno paura ad andare al cimitero per il "piccolo fastidio" (così è stato definito da qualche politicante locale) che viene loro arrecato da chi le importuna all'ingresso, potrebbero compromettere l'immagine del paese ed essere considerate alla stegua di criminali? GRRR!!!!

Nella vallata del Rubicone i temi caldi per le votazioni politiche ed amministrative sono stati ben altri, perciò c'è stata scarsa attenzione verso episodi di questo genere, che rappresentano motivo di vergogna per tutta la comunità. Il culto dei morti ed il rispetto dei luoghi in cui essi riposano accomuna tutte le civiltà più evolute del passato. Prima o poi qualcuno sarà chiamato a pagare il conto per ciò che sta succedendo nella generale indifferenza.

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 Il 25/05/2009 abbiamo lanciato una messaggio e-mail dal titolo provocatorio "Iniziativa sindacale dei defunti del Comune di San Mauro Pascoli". Eccone il testo:

"Ci è stato richiesto di divulgare una segnalazione di provenienza molto particolare, perciò invitiamo anche tutti i destinatari della presente e-mail a dare ulteriore diffusione al presente messaggio, inviandolo a loro volta agli indirizzi di posta elettronica memorizzati in rubrica. Grazie per la collaborazione.

Ciao,

Siamo i defunti che riposano nel cimitero di San Mauro Pascoli.

Non fate quella faccia sbigottita ed incredula, perchè questa e-mail non rappresenta una presa per i fondelli di dubbio gusto.

In passato la maggior parte dei nostri messaggi con destinazione terrena veniva recapitata attraverso sogni o pensieri che in qualche modo ci coinvolgevano. In questi ultimi anni la grande rete internet ha provocato una vera e propria rivoluzione sui modi di comunicare ed anche per noi è ora molto più facile fare sentire la nostra voce.

Raramente interferiamo sulle questioni terrene, ma ciò che sta succedendo nel cimitero di San Mauro Pascoli ci ha indotti a fare un'eccezione alla regola, perchè non possiamo permettere che si facciano speculazioni sulle nostre ossa o che vengano posti in essere comportamenti che accrescono il dolore dei nostri cari.

Da quando la gestione dei servizi cimiteriali di San Mauro Pascoli è stata affidata ad una società privata del circuito Hera, le tariffe sono diventate molto più alte, rispetto a quelle applicate nei cimiteri dei Comuni vicini, e la qualità dei servizi è notevolmente peggiorata. Ma c'è di peggio.

Essendo stati ridotti i tempi di sotterramento (come in molti altri comuni), capita sempre più spesso che dopo la riesumazione ci si trovi di fronte ad una salma solo parzialmente decomposta. In questi casi, ai familiari presenti sul posto viene richiesto di autorizzare (a proprie spese) o l'incenerimento del corpo o la ritumulazione della salma. Ogni commento è superfluo.

Qualche settimana fa, l'associazione "Grifo" ha affrontanto criticamente lo stesso tema facendo circolare un volantino nei principali luoghi di ritrovo di San Mauro Pascoli.

Intendendo assegnare a questa nostra email anche un significato provocatorio di "rivendicazione sindacale" e non potendo fare scioperi o altre manifestazioni di sensibilizzazione in difesa dei nostri diritti e della nostra dignità, lanciamo il seguente monito riportato all'ingresso del museo delle mummie di Ferentillo.

Ciascuno potrà toccarsi dove meglio crede, ma non è possibile sottrarsi a questa massima di saggezza.

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 Il 01/05/2009 e nei giorni precedenti abbiamo divulgato attraverso facebook alcuni episodi che abbiamo interpretato come mancanza di rispetto e considerazione per l'attività di volontariato svolta dalla nostra associazione. Abbiamo deciso di toglierci qualche sassolino dalle scarpe, perchè è giusto che la gente venga a conoscenza di certi tabù.

- Con il documento protocollato il 16/04/2007 presso il Comune di Savignano sul Rubicone ci siamo resi disponibili per iniziative di sensibilizzazione in favore dell'utenza stradale più debole ed in favore delle persone anziane. Tale documento ed una successiva nota di precisazione (contributo richiesto 49 euro) non sono neppure stati degnati di risposta. Ecco ciò che si proponeva: "Già da alcuni anni abbiamo interrotto le attività più onerose che svolgevamo sul territorio, a causa delle limitate risorse finanziarie disponibili e del limitato sostegno riservato alle nostre iniziative. Abbiamo così potuto liberare maggiori energie in materia di "sensibilizzazione" in favore della sicurezza stradale e dei familiari delle vittime della strada. Attualmente molte nostre iniziative riguardano l'intero territorio nazionale, ma in alcuni casi abbiamo monitorato e documentato solo certe situazioni di pericolo presenti nella viabilità dei Comuni della vallata del Rubicone.
Attraverso i contatti privilegiati in corso con il CNOSS (Coordinamento Nazionale Organismi Sicurezza Stradale), con la Carta Europea della Sicurezza Stradale (sede di Barcellona) e con altre realtà associative, stiamo ora collaborando più intensamente ad iniziative che vengono realizzate in altre aree geografiche, dove è più facile reperire risorse finanziarie e varie altre forme di sostegno.

Abbiamo voluto fare questa premessa per richiamare l'attenzione sul particolare tipo di attività svolto dalla nostra associazione, che rende difficile programmare con largo anticipo il fabbisogno finanziario. Infatti le iniziative di sensibilizzazione devono spesso essere ideate e realizzate in tempi molto rapidi, sull'onda di fatti d'attualità. Da alcuni mesi, ad esempio, siamo fortemente impegnati sul tema delle stragi del sabato sera, ma la nostra voce difficilmente viene raccolta dagli organi d'informazione convenzionali, più attenti ad altre sollecitazioni.Siamo spesso invitati a manifestazioni, a convegni di studio o ad altre iniziative (anche in sede parlamentare), ma, come dimostrano i contenuti valori di spesa del nostro bilancio, centelliniamo con molta parsimonia le nostre spese di trasferta.Nel territorio della vallata del Rubicone potremmo promuovere qualche iniziativa rivolta alla sicurezza stradale in favore delle persone anziane. Sarebbe però necessario assicurarsi preventivamente la massima collaborazione da parte di certe strutture locali, soprattutto di quelle che curano forme di aggregazione nella terza età. Le ultime rilevazioni statistiche dimostrerebbero che l'età media delle vittime della strada si sta innalzando, però il problema non è sentito come meriterebbe.Se ricevessimo uno specifico incarico in tale direzione, potremmo verificare la fattibilità di qualche iniziativa mirata, con l'ausilio di qualche nostro collaboratore esterno. Per tali eventi (di natura straordinaria) si dovrebbero necessariamente sostenere dei costi che andrebbero quantificati almeno trenta giorni prima.Per concludere, nell'ambito della nostra attività di "sensibilizzazione" chiediamo la disponibilità di un apposito spazio sul periodico comunale "La Gazzetta del Rubicone"

INUTILE PRECISARE CHE LA RICHIESTA E' STATA IGNORATA. CERTI COMPORTAMENTI MORTIFICANO NON SOLO LA NOSTRA ATTIVITA' DI VOLONTARIATO, MA ANCHE TUTTO CIO' CHE RAPPRESENTIAMO COME FAMILIARI DI VITTIME DELLA STRADA.

- Ecco un'altra chicca che la dice lunga sulla considerazione riservata alla nostra associazione dalle Istituzioni locali della vallata del Rubicone:

Il 04/06/2007 abbiamo richiesto ai Sindaci della vallata del Rubicone ed alla Gazzetta del Rubicone la pubblicazione, eventualmente anche a pagamento come messaggio pubblicitario, del comunicato di utilità sociale denominato "ICE", sostenuto anche dal 118 di Milano (http://puri.gabama.com/Diario2007.htm#ice). Nessuno ha risposto. Risulta quindi più che mai sconcertante l'attuale utilizzo del periodico intercomumale per conseguire benefici d'immagine personale legati a finalità elettorali.. Si precisa ancora una volta che ICE non è una nuova tassa, ma un possibile salvavita a costo zero. Quando succede un incidente e c'è qualche ferito grave che non è in grado di parlare, i soccorritori trovano quasi sempre sul posto il telefonino del malcapitato, ma non sanno a chi telefonare per comunicare l'accaduto, per conoscere il gruppo sanguigno o per ottenere altre info utili ed urgenti. Con un'iniziativa diffusa a livello Comunitario si suggeriva a tutti gli utenti della strada di inserire sul proprio telefonino il nome del familiare a cui telefonare in caso d'incidente, preceduto dalla sigla ICE (ad esempio ICEcasa eccetera). Ancora una volta si chiede di diffondere questo messaggio.

 Il 04/04/2009 Alessio Tavecchio ha tenuto una lezione di educazione stradale prima di presentare il suo nuovo libro "Con una marcia in più". Giuseppe Raduano, Nicola Gazza ed Anna Abbondanza (docenti storici di educazione stradale della onlus PU.RI) hanno collaborato, anche con i loro interventi, ad una lezione di educazione stradale che ha sicuramente lasciato il segno tra gli studenti del Liceo Scientifico di Forlì..

 Il 25/03/2009 a San Mauro Pascoli, sulla Via Antica Emilia c'è stata un'altra morte annunciata. In data 26/03/2009 e nei giorni successivi tutti gli organi d'informazione hanno dato grande risalto alla morte di Stelvio Roganti, giovane centauro diciottenne che stava andando a scuola percorrendo il tratto di Via Antica Emilia a nord della rotatoria "quattro strade". I giornali hanno riportato una serie di commossi commenti provenienti da amici, insegnanti e da altre persone rimaste colpite dal lutto "inaspettato".

Si segnala che invece in data 03/10/2006 nessuna delle istituzioni destinatarie ( Comune San Mauro Pascoli, Comune Savignano sul Rubicone, Comune Sant'Arcangelo di Romagna, Comune Rimini, provincia di Rimini, provincia di Forlì-Cesena)) e nessun organo d'informazione locale dimostrò la pur minima attenzione verso il nostro comunicato/denuncia (corredato da 5 foto esplicative) riguardante le insidie presenti nella Via Antica Emilia, così come riportato al link http://puri.altervista.org/Bavaglio2006.htm#biciclette . RITENIAMO SUPERFLUO OGNI COMMENTO

 Il 21/03/2009 a Mezzani (PR) si è tenuto un doppio Master organizzato da Tonino Morreale (AIFVS Parma) sui seguenti argomenti:

  • Tecniche utilizzate dai progettisti e gestori delle strade per aumentare il numero degli incidenti stradali e il numero dei morti.
  • Tecniche in uso per incolpare le vittime di incidenti delle colpe appartenenti ai loro carnefici.

Riflessioni dell'associazione PU.RI ; Riflessioni del Comitato Paglierini ; Programma lavori ; Comunicato finale di Tonino

Programma:

Ore 09:00 registrazione dei presenti. Intrattenimento: visione degli Stuzzichini

09:30  visione del filmato La strada è Vita.

Saluto del Sindaco Borselli

09:50 intervento di Tonino Morreale con mini filmati o foto raccolte sulle strade

Chiude la Dott.sa Maria Luisa Fabris

10:45 Relazione del Prof Boldi sul tema

"Incidenti stradali e improprie attribuzioni di responsabilità, cause e rimedi"

Pausa pranzo dalle 13.00 alle 14.30

nel pomeriggio: TAVOLA ROTONDA sugli interventi strutturali da attuare per porre fine al duplice disastro stradale e giudiziario. Sulla base di quanti vorranno dire la loro, stabiliremo il tempo di intervento.

L'invito alla partecipazione è rivolto a tutte le associazioni, forze dell'ordine, enti gestori di strade o autostrade, comuni cittadini, che intendano frenare la strage stradale. Un invito speciale per gli organi d'informazione.

Sono particolarmente invitati i soci iscritti all'A.I.F.V.S. , Coordinamento Camperisti, Motociclisti Incolumi, oltre a tutti coloro che non accettano che nel 2009 muoiano o rimangano con gravi patologie oltre 15.000 persone a causa d'incidenti stradali.

Il Master è promosso da:

Sede provinciale di Parma A.I.F.V.S. ONLUS Tonino Morreale . Autore del documentario La strada è Vita e Stuzzichini nel sito  www.vittimestrada.org

Associazione PU.RI ONLUS Aderente al C.N.O.S.S. (Coordinamento Nazionale Organismi Sicurezza Stradale) sito: http://www.cnoss.135.it

Associazione Motociclisti incolumi www.motociclisti-incolumi.com

COMITATO PER LA SICUREZZA STRADALE "Fernando Paglierini"- Aderente al CNOSS - sito web http://www.paglierini.135.it

Ecco un'anticipazione del Comitato Paglierini su uno degli argomenti oggetto di dibattito:

SICUREZZA STRADALE E TESTAMENTO BIOLOGICO. SE NE PARLERA' A MEZZANI (PR) SABATO PROSSIMO 21 MARZO.

di Ciannilli Luigi... Mer, 18/03/2009 - 09:09

Sabato prossimo a Mezzani (PR) l'ennesimo convegno sulla sicurezza stradale, organizzato dalla locale sezione dell'AIFVS. Personalmente non andrò a Parma per ripetere cose che le associazioni stanno dicendo da oltre 10 anni ma per portare un contributo alla riflessione su un tema drammatico, di estrema attualità, che sta dilaniando l'Italia da diversi mesi: da quando un padre ha imbracciato la causa di far morire la figlia dopo 17 anni di coma a seguito, appunto, di un incidente stradale. La riflessione che intendo provocare è che NESSUNO, a qualsiasi livello, si è degnato di esaminare la causa di quello stato vegetativo e porsi la domanda se sia possibile, per quelli che vi incapperanno ancora, rimuoverlo. TUTTI invece si sono impegnati (e divisi), me compreso, se fosse giusto uccidere o non uccidere quella creatura. Ricordo che oscillano dai 3 ai 5 mila (neppure il dato esatto conosciamo nel XXI secolo!!!) coloro che versano nelle stesse condizioni di quella povera ragazza. La stragrandissima maggioranza a seguito di incidenti stradali, di cui il nostro Paese detiene il record di morti in Europa: 1/5 di tutta l'Europa!!!

Ringraziamo quanti, a qualsiasi livello e titolo, volessero, anche senza venire a Parma, contribuire a stimolare ulteriormente la riflessione sul problema. Non per accademia, ma perchè ognuno di noi, dotato di un minimo di senso pratico, potrebbe ritrovarsi ad essere, sfortunatamente, vittima di ciò che accade nel nostro bel paese e che invece può essere previsto e scongiurato.

Luigi A. Ciannilli - presidente COMITATO PER LA SICUREZZA STRADALE "F. PAGLIERINI" - Copparo (FE)

Ed ecco altre considerazioni svolte dall'Associazione PU.RI per stimolare ulteriori punti di riflessione:

L'amico Luigi Ciannilli ha ancora una volta fatto appello ad un valore fuori moda: il buon senso. Ormai l'opinione pubblica, opportunamente manipolata dai principali organi d'informazione, dimostra un interesse quasi morboso per le esperienze più intriganti della vita personale, senza soffermarsi sulle cause (ripetibili) che hanno determinato tali fatti. Prima dell'inizio dei lavori del Master sulla sicurezza stradale che si terrà a Mezzani (PR) il prossimo 21/03/2009, anche da parte mia vorrei proporre qualche spunto di riflessione:

LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI, MA SEMBRA CHE NON TUTTI SIANO TENUTI A RISPETTARLA

Non si tratta di un'affermazione provocatoria, ma di una constatazione, soprattutto in materia di applicazione del codice della strada. Quando poi gli effetti di certe situazioni di privilegio diventano insostenibili, paga di più in termini d'immagine e di consensi la modifica del sistema normativo ritenuto inadeguato, piuttosto che l'applicazione puntuale delle norme già esistenti

Le incipienti modifiche al Codice della strada, pur perseguendo finalità migliorative in termini di sicurezza nella circolazione, difficilmente modificheranno l'oggettiva situazione di privilegio esistente in favore degli Enti proprietari e gestori delle strade, dei produttori di veicoli, dei progettisti ed esecutori di lavori stradali o di altri soggetti portatori di responsabilità non strettamente riconducibili all'utenza stradale.

Diversi anni fa, quando ancora non veniva uniformemente applicata la normativa sull'obbligatorietà dell'uso del casco, alcune associazioni di volontariato documentavano con video esplicativi la "tolleranza" dimostrata da molti rappresentanti delle forze dell'ordine durante i controlli. Dopo qualche servizio televisivo "scandalistico", il problema ha trovato finalmente una soluzione positiva. Alla base di certi comportamenti cìè spesso un equivoco di fondo, perchè a chi deve fare rispettare la Legge non è attribuita una facoltà, ma un vero e proprio obbligo d'intervento, il cui mancato rispetto implica responsabilità personali, anche di natura penale.

Ritengo che il doppio Master di Mezzani (PR) del 21/03/2009 possa produrre risultati concreti ed importanti nell'individuare prioritariamente i percorsi da seguire per imporre a chicchesia il rispetto della Legge, senza naturalmente trascurare la parte propositiva per il miglioramento della sicurezza stradale.

A puro titolo esemplificativo, vorrei richiamare la sistematica violazione dell'articolo 23 del Codice della strada in materia di pubblicità. In un incontro tenutosi in data 02/03/2009 presso la Prefettura di Forlì, il Sig. Prefetto ha comunicato di aver emesso ordinanze per la rimozione della pubblicità abusiva posta ai margini di molte strade ed in corrispondenza di rotatorie, poichè certi messaggi pubblicitari violerebbero sia le norme del Codice della Strada che la normativa urbanistica. Da parte mia, quale presidente di un'associazione di volontariato impegnata sul fronte della sicurezza stradale, ho manifestato apprezzamento per l'ordinanza prefettizia, ma ho anche denunciato la "distrazione" che gli organi preposti al controllo (sia stradali che urbanistici) dimostrano quando omettono di verbalizzare e sanzionare quelle responsabilità estranee ai conducenti dei veicoli.

Proprio sullo specifico argomento, nel corso del 2007 e del 2008 l'associazione PU.RI ha denunciato (anche con materiale fotografico) alle forze dell'ordine, ad alcune Amministrazioni Comunali ed alla Magistratura la pubblicità selvaggia presente su molte strade della vallata del Rubicone. Ebbene, a fronte di tali appelli, uno dei Comuni interessati ha indetto dei bandi per l'assegnazione di spazi pubblicitari all'interno di sei rotatorie. In un'intervista rilasciata dall'assessore comunale competente per materia si affermava che in questo modo l'Ente Pubblico poteva conseguire la manutenzione delle rotonde a costo zero, consentendo nel contempo alle aziende di farsi pubblicità nei tratti di strada più trafficati.

Evidentemente alla base di queste scelte esistono considerazioni di ordine economico, in quanto i Comuni sono chiamati a far fronte ad esigenze sempre più numerose con mezzi finanziari considerati sempre insufficienti. Nel 2008 molti Comuni hanno incrementato sensibilmente gli introiti per violazioni al Codice della strada e per raggiungere questo obiettivo hanno spesso fatto ricorso a strumenti che ben poco hanno a che fare con la finalità prioritaria di migliorare la sicurezza stradale. Tali introiti, ai sensi dell'art. 208 del Codice della strada, dovrebbero avere un parziale vincolo di destinazione (nella misura indicata annualmente dal Ministero competente) per finanziare iniziative legate alla sicurezza stradale. Purtroppo, al di là della forma, tali introiti spesso servono per coprire buchi di bilancio, a discapito delle buche e degli altri pericoli presenti sulle strade. La domanda sorge spontanea: ma non c'è nessuno che, a livello istituzionale, è tenuto ad approfondire, denunciare e sanzionare questo arbitrario modo di fare?

Dott. Giuseppe Raduano (Presidente onlus PU.RI)

Ed ecco il comunicato finale dell'organizzatore: Il 21 Marzo 2009 si è svolto a Mezzani PR uno dei più importanti incontri sulla sicurezza stradale che sia mai stato celebrato in Italia, L'incontro ha avuto un successo inaspettato, anche se il silenzio dei Media è stato totale, segno questo che ormai se si vuole anche attraverso le e-mail e Internet si riesce ad ostacolare il monopolio dell'informazione. Per la prima volta si è fatto un incontro sulla sicurezza stradale che non fosse destinato a far fare passerella a questo o a quel Dotto' o Politico di turno senza che i presenti avessero diritto di parola, difatti nel pomeriggio si è tenuta una tavola rotonda tra i presenti. Il sottoscritto partendo dalla videovisione della diversità culturale tra il nostro Paese è l'Europa tutta, che ci vede negligenti nell'interesse a ridurre i morti sulle strade, propone che i SITI delle ONLUS abbiano loro una informazione corretta dei DATI e delle responsabilità delle Istituzioni specie per quel che riguarda gli incidenti dovuti alla cattiva progettazione e gestione delle strade, attraverso filmati e PowerPoint di facile accesso, al fine di contrastare la sistematica disinformazione sulla questione. Va inoltre fatto notare la grande similitudine tra infortuni sul lavoro e infortuni sulla strada, che però nell'interessi di pochi, vengono distinti in maniera spudorata.

L'organizzatore conclude: La battaglia contro gl'incidenti e le cause delle lesioni prevedibili e solo agli inizi, e Mezzani è stato solo il luogo di partenza di una campagna d'informazione sulle tecniche che vengono utilizzate per aumentare gli incidenti stradali e le lesioni da infortuni sulla strada, con costi sanitari e umani incalcolabili. A Istituzioni, Associazioni, Parrocchie, e Media che intendessero informare della gravità della situazione stradale Italiana i Cittadini si fa invito ad organizzare incontri o convegni sul tema.

Cordiali Saluti da Tonino Morreale

 

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 Il 18/03/2009 c'è stato un incontro col Sig. Nino Valeri, presidente dell'associazione Paola e Dario di Tropea (VV). Nel corso dell'incontro c'è stato uno scambio di esperienze. Il Sig. Nino Valeri ha dimostrato grande interesse verso il progetto "i giovani di giovedia" riportato al link "struzzi su strada" di questo stesso sito.

 Il 02/03/2009 abbiamo partecipato ad un incontro sulla sicurezza stradale tenutosi presso la Prefettura di Forlì. Al termine dell'incontro il Sig. Prefetto ha individuato alcuni interventi operativi di immediata attuazione per il miglioramento della sicurezza stradale sulle strade della provincia di Forlì. Sono anche state evidenziate alcune recenti ordinanze prefettizie riguardanti la rimozione della pubblicità abusiva posta ai margini delle strade ed in corrispondenza delle rotatorie, poichè certi messaggi pubblicitari violerebbero sia le norme del Codice della Strada che la regolamentazione urbanistica.

 Il 19/02/2009 il presidente (Dott. Giuseppe Raduano) ed il Vice-presidente (Gazza Nicola) della Onlus PU.RI. hanno partecipato alla trasmissione "Ping-Pong" sulla rete televisiva Teleromagna. Il dibattito è stato dedicato alla giovanissima vittima della strada Alice Valenti, l'undicenne investita il 13/01/2009 sulle strisce pedonali in Viale Roma a Forlì, mentre andava a scuola. Alla trasmissione erano presenti anche i genitori di Alice, papà Denis e mamma Ivana.

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 Il 30/01/2009, a conclusione di un processo di riflessione sulla natura, sulle prospettive e sulle finalità della nostra associazione, sono venuti alla mente tanti pensieri ed esperienze del passato, più che mai attuali. Si è cercato di raccoglierli nel seguente documento dal titolo provocatorio " GUARDATI ALLO SPECCHIO E SPUTATI IN FACCIA":

SPUTARE SU ALTRE PERSONE RAPPRESENTA UNA DELLE PIU' ISTINTIVE ED ODIOSE MANIFESTAZIONI DI DISPREZZO NEI CONFRONTI DEL PROSSIMO. L'ATTO DI SPUTARSI ADDOSSO ESPRIME INVECE UNA COSTRUTTIVA MORTIFICAZIONE DEL PROPRIO ORGOGLIO, NELLA CONSAPEVOLEZZA DI AVERE COMPIUTO AZIONI PER LE QUALI SUBENTRA SOLO IN UN SECONDO TEMPO UN SENSO DI VERGOGNA, INTESO COME SENTIMENTO NOBILE.

Perciò, con tale chiave di lettura, guardati allo specchio e sputati in faccia:

  • Tu responsabile istituzionale, che hai disincentivato od ignorato l'attività di quei sodalizi giovanili costituitisi a seguito di una tragedia stradale (spesso riguardante un caro amico) e che hai così alimentato l'altissimo tasso di mortalità che colpisce tutte quelle iniziative portate avanti dal mondo giovanile.
  • Tu utente della strada, che con la tua imprudenza ed irresponsabilità continui a mettere a repentaglio la tua ed altrui vita, incurante delle conseguenze che potrebbero sconvolgere la vita di familiari, amici ed altre persone innocenti.
  • Tu che in ambito istituzionale hai contrastato o scoraggiato le lezioni di educazione stradale svolte nelle scuole da ragazzi disabili, familiari ed amici di vittime della strada, mettendo così in secondo piano il valore della vita per privilegiare quelle iniziative in grado di procurare un favorevole ritorno d'immagine personale, sostenendo perfino che tali attività di volontariato dovevano considerarsi dannose, perchè condizionate da patemi e visioni catastrofiche della vita.
  • Tu parlamentare, che nel Marzo 2004 in Commissione Finanze della Camera hai determinato una battuta d'arresto nell'approvazione del disegno di Legge che doveva regolamentare la chiusura anticipata delle discoteche ed il divieto di vendere alcolici dopo un certo orario, perchè alcuni divieti di vendita sugli alcolici avrebbero comportato un minor gettito fiscale ed anche Tu che hai festeggiato trionfalmente tale decisione foriera di lutti.
  • Tu semplice cittadino, che ti sei interessato di sicurezza stradale solo quando il sistema sanzionatorio è entrato nel tuo portafoglio, assistendo passivamente all'emarginazione praticata ai danni delle associazioni di volontariato operanti su tale versante, ritenendo magari che certe esperienze traumatiche possono succedere solo agli altri e senza considerare che chi si sottrae all'obbligo d'intervenire per arginare l'emergenza dell'invalidità e mortalità sulle strade si rende complice delle conseguenze.
  • Tu autorità Ecclesiastica, che hai negato ad alcune mamme la possibilità di celebrare una Santa Messa in memoria dei tanti ragazzi prematuramente volati in cielo (nei locali che ospitavano un Convegno organizzato da un'associazione familiari di vittime della strada), adducendo a giustificazione il fatto che le funzioni religiose possono essere celebrate solo nei luoghi di culto, pur sapendo che ciò non corrispondeva al vero.
  • Tu che hai adattato e manipolato le statistiche riguardanti la sicurezza stradale per scaricare su altri le tue responsabilità, senza pensare che in questo modo hai causato scelte sbagliate che hanno determinato molte tragedie stradali evitabili.
  • Tu giornalista, che hai sacrificato l'obiettività dell'informazione e la funzione sociale della stessa per privilegiare gli indici d'ascolto e di lettura, fornendo così una visione parziale e distorta della realtà, che purtroppo vede l'Italia ai vertici della classifica Europea per morti e disabili prodotti dalle strade (circa 1/5 del totale dei 27 stati membri).
  • Tu operatore del Diritto, che hai deluso le aspettative di giustizia delle vittime della strada e dei loro familiari, sostenendo perfino che il danno patrimoniale conseguente alla morte di un figlio è più che compensato da quanto poi si andrà a risparmiare per spese di istruzione, vitto e mantenimento in genere.
  • Tu gestore delle strade, che pur essendo solo parzialmente responsabile delle cause d'incidente sei invece il principale responsabile delle cause di morte ed invalidità sulle strade.
  • Tu pubblico funzionario, che sei responsabile o che dovresti vigilare sulla corretta destinazione delle risorse destinate alla sicurezza stradale (proventi da violazioni al codice della strada eccetera) e che invece sei più impegnato a privilegiare soluzioni furbesche per dirottare tali fondi verso altre finalità.
  • Tu tecnico progettista od esecutore dei lavori, che con la tua incompetenza o superficialità hai determinato una vergognosa scia di sangue innocente versato sulle strade.

Ed anche tu specchio della vergogna, così trascurato nel ripulire la tua superficie da quella patina di sudiciume che offusca le immagini rispecchiate, rivendica in modo più determinato il ruolo che ti compete e sostituisciti ai tanti specchi fasulli usati da chi è alla continua ricerca di immagine riflesse più utili e gradite, anche se ottenute con espedienti che distorcono la realtà.

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 Il 16/11/2008 è stata celebrata la giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada. Come già verificatosi negli anni precedenti, alcuni rappresentanti istituzionali hanno strumentalizzato la ricorrenza per autocelebrare i propri asseriti meriti in materia di sicurezza stradale. Questo opinabile modo di fare è molto diffuso tra i nostri rappresentanti istituzionali, soprattutto quando, approfittando del prestigio riconosciuto al loro ruolo, vengono assunte iniziative "invasive" tese a minimizzare certe responsabilità. In Italia circa il 40% delle vittime della strada perde la vita per motivi riconducibili alle disastrate condizioni della viabilità ed un'altra consistente percentuale di vittime deve attribuirsi all'inadeguatezza dei controlli e della normativa vigente. I mezzi d'informazione hanno un ruolo determinante nel determinare la riduzione degli omicidi stradali che si consumano quotidianamente sulle nostre strade, poichè la loro influenza nell'orientamento delle scelte è superiore a quella esercitabile da associazioni del nostro tipo. Purtroppo in certe aree geografiche anche quest'anno, nella ricorrenza del ricordo delle vittime della strada, la voce delle associazioni che le rappresentano più direttamente è stata messa in secondo piano per privilegiare i comunicati provenienti da altri soggetti.

Quest'anno l'associazione PU.RI ha voluto commemorare la ricorrenza in modo diverso rispetto al passato. Si è infatti ritenuto che le varie iniziative messe in campo dalle associazioni di familiari di vittime della strada possano spesso essere viste come una forma di "spettacolo" (il termine è inappropriato ma rende l'idea) nel quale la gente comune viene ad assumere il ruolo di semplice spettatore. Abbiamo rilevato che durante tale "rappresentazione" qualche familiare di vittima della strada prova una sensazione di ritiene di venire osservato dagli altri con lo sguardo compassionevole riservato normalmente ad un "Calimero". Insomma molti familiari di vittime della strada hanno l'impressione di essere considerati come persone appartenenti ad una sfortunata minoranza di persone a cui dedicare solidarietà ed attenzione solo per qualche ora all'anno. Tale impressione può avere un fondo di verità, perchè quando la paura di un evento tragico è molto grande, spesso si preferisce accantonare il problema per pensare ad altro. Per questi ed altri motivi abbiamo chiesto alla parrocchia di San Mauro Pascoli, in cui celebriamo annualmente la ricorrenza, di fare parlare una mamma "comune" durante la SS. Messa di commemorazione, proprio perchè non portatrice dell'esperienza traumatica che prova chi perde un familiare a causa di incidente stradale. In questo modo chi parla rispecchia meglio la "normalità" e ciò che viene detto può conseguentemente ricevere quell'attenzione che tutti noi riserviamo a quei fatti che riguardano il nostro vivere quotidiano. La rappresentazione diventa così più "reale", nell'ambito di un contesto nel quale sono presenti anche le vittime della strada da commemorare. Il principio è lo stesso di quello che da anni utilizziamo nel corso delle lezioni di educazione stradale nelle scuole, dove i nostri giovani docenti assumono un ruolo primario nel dialogo che si sviluppa con gli studenti.

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