Progetto di valorizzazione e di sviluppo
ecosostenibile per un nuovo comprensorio
montano a vocazione turistica denominato
“LE TRE VALLI”, realizzato con particolare cura
in riferimento all’impatto ambientale,
all’inquinamento, al consumo energetico,
alla conservazione delle tradizioni locali,
alla promozione di un turismo eco-culturale,
agricolo-gastronomico, e paesaggistico-
sportivo.


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Indice

Il contesto

Il comprensorio denominato Le tre Valli, (così chiamato perché la parte centrale, ovvero il passo di Crocedomini, ovvero il punto d’incontro fra la Vai Trompia, la Vai Sabbia e la Valcamonica), comprende l’intera zona racchiusa tra i comuni di Breno, Bienno, Cividate Camuno e Prestine (in Valcamonica), Collio e San Colombano, (in Val Trompia), Bagolino, Valle Dorizzo e Gaver (in Val Sabbia).

Le caratteristiche più generali di questa area sono:


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Il progetto in generale

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Il progetto ha come obiettivo il rilancio di questo comprensorio, promuovendo un nuovo modello turistico particolarmente sensibile al rispetto dell’ambiente circostante. La valorizzazione ecosostenibile del territorio infatti terrà conto dell’orografia specifica e si svilupperà integrando qualsiasi realizzazione con l’architettura esistente.

Nell’ottica di rivitalizzare il territorio si pone particolare attenzione ai consumi energetici e al loro risparmio; di fronte infatti alla necesstà di produzione di energia per coprire il fabbisogno richiesto dalle infrastrutture, il progetto prevede l’utilizzo intensivo delle biomasse, recuperando l’apporto energetico da residui di diversa natura, ad esempio di tipo forestali e vegetali.

L’impatto ambientale quindi deve essere rigorosamente controllato e qualsiasi penetrazione si debba compiere deve essere di tipo non invasiva, nel rispetto del territorio e della natura circostante, per avviare un processo di ‘ritorno alla vita di montagna” di fronte al fenomeno inverso verificatosi in questi anni.

Rinobilitare la montagna con le sue caratteristiche e tradizioni e quindi promuovere e incrementare il turismo montano è tra le finalità del progetto: in particolar modo il rilancio turistico e i suoi sviluppi sono previsti non solo per il comorensorio citato, ma anche per le località limitrofe come i laghi d’Iseo e d’Idro e le zone periferiche.

In pratica si cerca di conservare il principio secondo il quale la montagna non è una risorsa da sfruttare, ma un elemento istruttivo per uno stile di vita da promuovere e valorizzare.

L’offerta turistica può essere inoltre differenziata attraverso una promozione che si diversifica secondo il target che si vuole raggiungere.
In particolare si sono individuate tre tipologie diversificate:

  1. Turismo agroalimentare che punta al recupero delle malghe e alla promozione della produzione locale-autoctona
  2. Turismo sportivo che punta alla valorizzazione di tutto il comprensorio sciistico e alla diversificazione di sport invernali ed estivi che può offrire il territorio
  3. Turismo ambientale-culturale, particolarmente interessato agli aspetti ambientali legati alla natura, ai luoghi incontaminati, raggiungibili solo con il treno a cremagliera, ai Paesi caratterizzati da usi e costumi locali.
In linea con questi modelli turistici vi é anche la necessità di progettare delle aree residenziali abitative che si integrino in modo armonico con l’ambiente montano esistente.
Di qui la volontà di progettare e realizzare piccoli “ villaggi montani” con architettura tipica, che inglobino alloro interno le malghe, strutture tipiche del luogo.

Il rilancio delle malghe ricopre una notevole importanza nel progetto, che vede queste strutture caratteristiche come luoghi di conservazione e valorizzazione delle tipicità locali.

Nelle malghe infatti turisti potranno trovare tutti i prodotti alimentari tipici ed autoctoni, dal latte, ai formaggi e derivati, ai prodotti di artigianato locale, oltre a poter assistere alla realizzazione in loco degli stessi.

Tra le conseguenze di questo progetto di rilancio e rivitalizzazione del comnrensorio vi è la creazione di nuovi posti di occupazione, la necessità di impiegare un numero notevole di risorse e quindi un aumento di reddito per tutta la comunità montana.

In sintesi:

Quello che proponiamo è un progetto globale che potrà costituire un nuovo modello di sviluppo ecosostenibile e tecnologicameflte all’avanguardia, per aree di interesse naturale e paesaggistico (progetto pilota nel pieno rispetto delle indicazioni del capitolo 13 dell’agenda 21) e che tiene in considerazione diversi fattori tra i quali:


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Energia pulita

Primo obiettivo quindi rìvitalizzare il comprensorio nel risnetto dell’ambiente.
Di qui la volontà di utilizzare la produzione energetica derivante dall’utilizzo delle biomasse.

Dall’impiego di residui forestali derivanti dalla periodica pulizia dei boschi, reflui degli allevamenti zootecnici, parti organiche dei rifiuti urbani, specie vegetali espressamente coltivate, altre specie vegetali utilizzate per la depurazione di liquami organici, si otterrà energia pulita che potrà coprire una buona parte del fabbisogno energetico richiesto dalle infrastrutture che si realizzeranno nel territorio.


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Trenino a cremagliera-viabilità

Per collegare tutto il comprensorjo si intende realizzare un treno panoramico a cremagliera, su modello del trenino rosso del Bernina della Ferrovia Retica, che colleghi Bagolino con San Colombano e Breno, dove ci si potrà collegare direttamente alla linea ferroviaria Brescia-Edolo.

Il treno nasce con molteplici finalità tra cui quella di collegare tutto il comprensorio e proteggere l’ambiente dall’inquinamento acustico e atmosferico causato dalle automobili.

Il progetto prevede di utilizzare per quanto più possibile i tracciati delle vecchie strade di montagna o comunque di seguire parallelamente i percorsi stradali attuali o i corsi d’acqua esistenti cercando di limitare il più possibile l’impatto ambientale e la realizzazione di opere che in ogni caso saranno integrate con architettura esistente.

Il treno, il cui percorso sarà particolarmente suggestivo dal punto di vista paesaggistico, si presterà a molteplici utilizzi.

In particolare:

Treno panoramico che consente ai turisti di visitare l’intero comprensorio, sostando nei Paesi montani caratteristici, dove possono assaggiare i prodotti locali, acquistare souvenir tipici e assaporare l’atmosfera unica di questi posti incontaminati.

Treno per gli sciatori. Il percorso si carafterizzerà per una serie di fermate intermedie a servizio di tutti i comuni o delle località principali interessate affinché tale linea vada anche parzialmente a sostituire la creazione o il potenziamento di nuovi impianti di risalita.
Un primo tracciato prevede di collegare Bagolino con Valle Dorizzo, Gaver Valle, Gaver Monte, Crocedomini, Bazena e Campolaro; qui il tracciato si divide in due tronconi uno dei quali dirige verso Breno mentre l’altro verso il Dosso del Gallo (dov’è presente l’ex base NATO che intendiamo recuperare) e Maniva. Da notare che, sia la tratta Bazena-Gaver, sia la tratta Bazena-Maniva, offrono uno straordinario tour panoramico di notevole bellezza che porterebbe gli sciatori, escursionisti e turisti in alta quota, quasi senza dover ricorrere all’utilizzo di impianti secondari di risalita.

Questa soluzione determinerà un consistente risparmio economico nell’ambito del progetto di ristrutturazione e ampliamento degli impianti sciistici e, non ultimo, limiterà l’abbattimento di alberi necessario per la creazione di nuovi impianti di risalita, quali ski-lift o seggiovie.
In una seconda fase sono previste anche altre due tratte di collegamento del trenino: la prima collegherà Maniva a Bagolino, chiudendo un vero e proprio anello panoramico, mentre la seconda scenderà da Astrio verso Prestine e Bienno,

Treno per i locali e i villeggianti. Non da ultimo il treno deve assolvere al servizio di trasporto pubblico, anche per gli stessi residenti o villeggianti, che possono dimenticare le proprie auto e accedere alle proprie case di villeggiatura o agli alberghi del comprensorio in treno.
Le fermate intermedie saranno inoltre un ottimo incentivo per sviluppare rifugi, trattorie caratteristiche, malghe dove acquistare prodotti tipici, agriturismo, ecc.
Il treno oltre a caratterizzare l’intera zona per la sua unicità (le carrozze, accoglienti e tipiche, si distingueranno secondo l’utilizzo) preserverà l’ambiente da deturpazione del paesaggio naturale circostante e da forme di inquinamento atmosferico e acustico del territorio.


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Collegamenti e viabilità

Grazie al ternino all’uso degli autoveicoli sarebbe quindi concesso esclusivamente ai residenti muniti di permesso, oltre alle forze dell’ordine e ai mezzi di trasporto merci.
Per coloro che abbandoneranno le auto per salire sul treno sono previsti comodi parcheggi dislocati a Bagolino (stazione di partenza del treno), a S. Colombano (per chi proviene dalla Valcamonica) e a Breno (stazione di partenza che, come già detto, sarà collegata con la stazione ferroviaria di Breno, sulla linea Brescia -Edolo).

Per coloro infatti che arrivano da Brescia il viaggio può essere fatto tutto in treno; in pratica si sale a Brescia, arrivati a Breno ci si trasferisce sul trenino e si parte per un tragitto dove le varie fermate, dislocate lungo tutto il percorso, permettono sia agli sciatori, sia ai turisti non sciatori di raggiungere le località desiderate attraverso questo percorso panoramico di notevole bellezza.

In particolare nel comune di Breno si svilupperebbero due parcheggi, uno in prossimità dell’area sportiva, l’altro (realizzato completamente interrato con struttura multipiano) nella stessa area della nuova stazione della linea Bagolino-Breno. Mentre nel comune di Bagolino sarà individuata un’area adiacente alla nuova stazione del treno con sviluppo di una parte interrata a struttura multipiano e una parte a cielo libero.


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Sviluppo turistico abitativo

Contestualmente allo sviluppo delle malghe è prevista la realizzazione di Fienili ad uso residenziale alberghiero, oltre a rifugi e punti di ristoro che s’integrino nel paesaggio montano.

Lo sviluppo di questo progetto ferroviario incrementa notevolmente il turismo e quindi la necessità di aprire e/o riqualificare strutture tipicamente montane quali malghe, alberghi, rifugi, locande, trattorie, strutture residenziali, commerciali e di servizio.

Tra gli obiettivi del progetto di riqualificazione del territorio vi è la volontà di implementare gli attuali posti letto da circa 600 a 2000/2500 distribuiti sull’area di intervento.
Sono state individuate 16 zone a destinazione residenziale dove saranno realizzati strutture mono o bifamiliare con superficie lorda di circa 60/90 mq.

L’architettura prevista per le aree residenziali è quella tipica montana, fienili ad uso abitativo di piccole dimensioni, armonizzate con i lineamenti naturali della zona.
I tetti in pietra, i balconi e le logge in legno, le inferiate in ferro battuto, le decorazioni floreali delle finestre, in stile livignese, s’integrano in modo armonico nel territorio, arricchendo il paesaggio circostante.

Ogni struttura inoltre, raggiungibile con camminamenti rustici in terra illuminati con lampade ad olio e/o a gas per permettere il passaggio di slitte con cavalli, potrà essere caratterizzata da un portichetto in legno per la legnaia e per le slitte.
Le strutture comuni, la chiesetta in legno e pietra, l’agriturismo, il caseificio, le stalle, le osterie, le botteghe di artigianato, verranno costruite mantenendo lo stesso stile dei fienili con malta grezza, pietra e legno.

Ugualmente per le zone d’intervento relative alle aree pedonali esistenti o di completamento si prevede la sistemazione dell’arredo urbano preservando tutte quelle caratteristiche proprie dei centri urbani montani soprattutto per quanto concerne i materiali e gli arredi da inserire.

Per la destinazione turistico-alberghiera sono state individuate 13 zone dove si possono costruire piccoli rustici di 60/80 mq per un totale di 2000 nuovi posti letto alberghieri.

A completamento delle zone alberghiere si prevede la realizzazione di aree sportive polivalenti. In particolare nel Comune di Breno si individuano due aree, una dedicata al campo sportivo e campi da tennis, l’altra adibita a palazzetto del ghiaccio; mentre le due aree previste nel Comune di Bagolino portebbero essere utilizzate come piccolo palazzetto dello sport e come piscina coperta e centro terapeutico termale.


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Le malghe

In linea con la rivitalizzazione del comprensorio, nel rispetto della natura circostante, uno degli obiettivi è quello del ripristino e della valorizzazione delle malghe; infatti nel progetto di sviluppo residenziale si prevede di riqualificare le malghe, dislocate in tutto il comprensorio, con la presenza di personale che le renda operative.

Gli addetti oltre a seguire l’allevamento, la mungitura e la produzione del formaggio, diventano dei punti di riferimento per il mantenimento delle diverse zone del “villaggio”, tenendo in ordine le aree comuni, curando gli spazi verdi e facendo da riferimento per i proprietari/villeggianti in caso di necessità. In questo modo si prospetta un servizio aggiuntivo per i turisti residenti che trovano nelle malghe anche il personale per le tipiche necessità delle “seconde case” come l’accensione del riscaldamento prima del loro arrivo, la pulizia degli spazi intorno e il servizio di custodia.

Esse saranno gestite sia d’estate che d’inverno, divenendo punti di riferimento per organizzare i servizi slitte, punti informativi sulle attività e sui progetti di sviluppo dell’intero comprensorio, mete per gite scolastiche per far conoscere la vita in malga, punti ristoro dove è possibile trovare tutti i prodotti tipici, alimentando un vero e proprio turismo agroalimentare.


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Il recupero di aree dismesse

Nel progetto di riqualificazione del territorio è prevista anche la ristrutturazione di fabbricati esistenti riadattati a nuova destinazione.

Più precisamente nel comune di Breno nelle adiacenze di Piazza Mercato due fabbricati "Casa Gelpi" e "Società Operaie" possono essere trasformati in piccoli alberghi, e in prossimità della zona del Castello la realizzazione del ristorante e del "Gran Hotel Castello".

Nel comune di Bagolino, nella zona centro storico, si prevede il recupero di un fabbricato comunale esistente da adibire a biblioteca comunale polifunzionale e ufficio turistico; nella zona bassa invece si prevede la ristrutturazione di un fabbricato di interesse storico il “Vecchio Mulino” per attività turistiche complementari.

Nella zona dove risiede l’ex base Nato, in località Dosso del Gallo, il progetto individua un’ulteriore area interessante da recuperare.
Come si può vedere nella tavola illustrativa, è prevista la creazione di un vero e proprio centro turistico, con un piccolo albergo, una pizzeria/self-service che possa servire anche gli sciatori, una serie di piccoli rustici ad uso residenziale, un’osteria che gode di un fantastico panorama sulla valle verso Maniva e Bagolino, un osservatorio, un parco giochi, un centro benessere e alcuni piccoli negozietti che commercializzino i prodotti alimentari e artigianali prodotti nel comprensorio.

Questo ‘villaggio montano” si prevede che possa incrementare la ricettività turistica del comprensorio di circa 250 posti letto, oltre a diventare un importante punto panoramica di rara bellezza e di riferimento per il territorio compreso tra Maniva e il passo Croce Domini, zona attualmente non sviluppata.


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Lo sport nel comprensorio

Uno dei maggiori incentivi per incrementare il turismo è la creazione di un comprensorio sciistico che integri e potenzi i collegamenti già esistenti.
Se attualmente le zone sciistiche sono il Gaver con 14 Km di piste e Maniva con 12 Km di piste, l’obiettivo è di eseguire il collegamento fra la stazione sciistica di Gaver e Maniva e collegare queste ultime con Passo di Crocedomini, passando per il Dosso dei Galli, per la Valle del Rondenino ed estendendosi a nord nella Valle del Cadino, in modo da creare un complesso finale di circa 70/80 Km di pista da discesa.

Il potenziamento degli impianti di risalita esistenti e la formazione di nuovi, porterà ad una struttura in grado di avere una capienza oraria stimata di 2.800 persone.
Inoltre, essendo le stagioni sempre meno affidabili, con temperature che non sono più in linea con le medie stagionali, si è pensato di creare un bacino che sarà utilizzato come riserva d’acqua per rifornire i cannoni da neve durante la stagione sciistica e le utenze quando si verifichi la necessità.

Come già specificato l’impianto ferroviario del treno sarà utilizzato anche per alcuni tratti di risalita per gli sciatori, evitando di realizzare troppi impianti, riducendo quindi l’impatto ambientale e promuovendo il risparmio energetico.

Nel rilancio del comprensorio si vuole spingere non solo l’attività sciistica, ma anche altri sport invernali quali lo snow board per cui si vogliono dedicare zone ad hoc, piste per sci alpino, anelli per sci di fondo, percorsi per sledog.
Il progetto prevede non solo il rilancio della stagione turistica invernale, ma una copertura di nove mesi che estenda la stagione turistica anche ai periodi estivi con possibilità di fare pararpendio, palestra per roccia, trekking, freeclimbing, mountain bike, passeggiate, escursioni. Tutta la zona inoltre si caratterizza per la presenza di fiumi e laghi: l’Oglio, che percorre la Valcamonica, il Mella nella Val Trompia e il Chiese che scorre lungo la Vai Sabbia. Oltre alla presenza del lago di Garda, del lago d’Iseo e allago d’Idro. Soprattutto nel periodo estivo si possono praticare diversi sport acquatici (pesca, canoa etc.) che richiamano un notevole flusso di turismo


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La promozione turistica

La promozione turistica, prevista nel progetto, si vuole differenziare secondo il target che deve raggiungere.
La comunicazione e i piani marketing e i conseguenti pacchetti offerti saranno studiati e diversificati tenendo conto della diversa tipologia turistica che si vuole raggiungere. Sono state individuate le seguenti fasce di turismo:

- Turismo sportivo;
Sciatori e sportivi in genere che saranno attratti dal variegato comprensorio sciistico a disposizione, dagli ambienti naturali come laghi e montagne dove praticare sport a contatto con la natura, oltre alle diverse strutture sportive in progetto.
- Turismo agro-alimentare
A tutti gli appassionati della produzione tipica e autoctona montana si offre la possibilità di conoscere la cultura alimentare locale, di assaggiare i prodotti del luogo attraverso corsi di degustazione e acquistare i prodotti alimentari e di artigianato del posto, vederne personalmente la produzione.
- Turismo ambientale-culturale
Per il turismo famigliare, ma non solo, che vuole riscoprire la natura e “la vita di montagna” visitando luoghi incontaminati, spazi verdi, montagne con viste panoramiche straordinarie. Soprattutto per questa tipologia turistica il treno assolverà ad un servizio importante, portando i turisti ad altezze notevoli da cui osservare panorami incredibili.
Grazie al servizio del treno si alimenterà anche un turismo culturale che può facilmente e comodamente raggiungere i diversi Paesi del comprensorio ricchi di Chiese, Castelli e attrazioni di natura culturale.

Tutti questi target sono a loro volta distinti in due categorie:

- il turismo occasionale “del weekend”
- il turismo consolidato che ha qui la seconda casa o alloggia negli alberghi o residence.


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Promozione del patrimonio storico e culturale

Il progetto ha tra i propri obiettivi anche il rilancio del patrimonio storico e culturale locale. Tutto il comprensorio è valorizzato dalla presenza di un importante patrimonio storico che si caratterizza per la presenza di chiese (S.Giorgio e S.Rocco a Bagolino; S.Stefano a Cividate; il Santuario della Madonna a Prestine, San Maurizio e San Valentino a Breno), Castelli (particolarmente significativo è quello di Breno nei cui ruderi si distinguono murature di epoche che vanno dal sec. XII al sec. XVI) e Musei (in particolare il Museo nazionale archeologico della Valcamonica).
Di notevole interesse è Cividate Camuno, in Val Camonica, dove si trovano migliaia di incisioni rupestri di notevole interesse storico-archeologico, oltre all’arte di lavorare il ferro, che risale alla tradizione millenaria legata all’estrazione del ferro e di altri materiali.

In VaI Sabbia uno dei centri di maggior interesse è il Paese di Bagolino, caratterizzato dalla disposizione, tipicamente medioevale, delle case di notevole altezza, arricchite con elementi architettonici e decorativi di non poca importanza: portici, sottopassaggi, inferiate in ferro battuto, affreschi murali di soggetto religioso, solai in legno con tegole in cotto o con ardesia.
Il borgo, sovrastato dalla monumentale cattedrale S.Giorgio, è percorso da vie strette, selciate con acciottolato e porfido interrotte da numerose scalinate che conducono alla parte alta del Paese.

Una delle principali attività della Valle e in particolare di Bagolino è la produzione del formaggio “bagòss”, prodotto interamente artigianale. Attraverso le escursioni in malga è possibile vedere i casari o malghesi produrre all’interno delle proprie malghe questo formaggio, ormai conosciuto e apprezzato a livello nazionale.
Oltre alla suggestiva produzione di “bagòss” la Valle si distingue anche per lavorazioni artigianali legate al legno, alla produzione di tessuti su telaio, alla lavorazione del rame, del ferro e alla filatura della lana di pecora.

Bagolino inoltre si distingue per un fenomeno unico in Italia e con pochi equivalenti in tutta Europa, che attira ogni anno notevoli flussi turistici: il carnevale che, ricchissimo nei costumi, musiche e balli, è stato classificato fra le più importanti scoperte etnologiche degli ultimi 200 anni. Altre importanti attrazioni culturali nel comune di Bagolino sono: il cimitero napoleonico, monumento nazionale tutelato dal Ministero dei Beni Culturali, e l’Archivio storico del 1300, tutelato dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali. Inoltre si pensa alla realizzazione di un centro Studi per ospitare una facoltà universitaria centrata sulla “Università della montagna” con indirizzo scientifico-forestale, che studi la scienza della natura e dell’alimentazione.


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Iniziativa pubblico privata

hanno partecipato:

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Immagini

Planimetrie Foto panoramiche
Bagolino Centro
Bagolino Nord
Valle Dorizzo
Gaver Sud
Gaver Centro
Gaver Nord
passo Croce Domini
Bazena
Campolaro
Astrio
Prestine
Breno
Valle Rondenino
Valle di Vaia
ex base Nato
Maniva
Campolaro-Bazena
passo Croce Domini
Dosso dei Galli
Dosso dei Galli da altra prospettiva
Maniva
Valle Croce Domini
Valle Rondenino