Nature diverse
Alle volte più vale la feccia che il vino.
Bastardo buono, ventura; bastardo cattivo, sua natura.
Cattiva è quella lana che non si può tingere.
Cattivo è quel sacco che non si può rappezzare.
Chi fa bene per paura, niente vale e poco dura
Chi fa bene per usanza, se non perde, poco avanza.
Da continuo riso raro hai buon avviso.
Dalla neve o cotta o pesta, non caverai altro che acqua.
Del matto, del medico e del cuoco, ognuno n'ha un poco.
Dio ti guardi da chi legge un libro solo
Dio ti guardi da chi non ha altro che una faccenda sola.
Di stoppa non si fa velluto.
Dove manca natura, arte procura.
È meglio vin torbo che acqua chiara
La buona carne fa di molta schiuma
Non c'è carne che non faccia qualche oncia di schiuma.
Le nature vigorose hanno anche i loro difetti.
La botte dà del vin che ha
Nessuno può dar quel che non ha
Ogni campanile suona le sue campane.
La natura può più dell'arte.
La pulce salta, perché l'è vergognosa.
La quercia non fa limoni
Il leccio non fa olive
I castagni non fecero mai aranci.
La zucca non sa di cedro.
Non c'è vizio peggiore di quello che per bontà.
Non è mai gran gagliardia, senza un ramo di pazzia.
Non fu mai gatta che non corresse a' topi.
Non tutti i piedi stanno bene in una scarpa.
Ogni creatura, ha la sua natura.
Ogni uccello è buon pel becco suo.
Ognuno attende alla sua bocca e al suo gusto. (SERDONATI.)
L'uccello dal becco grosso non può cantar fine.
Ii villano, l'uomo grossolano parla e tratta da par suo.
Ogni uccello fa il suo verso.
Ogni uccello non canta.
Ognuno a suo modo, e gli asini all'antica.
Dicesi quando alcuno vorrebbe che noi facessimo alcuna cosa a suo modo, e noi vogliamo fare a modo nostro.
Ognuno è buono a qualcosa.
Ognun può far della sua pasta gnocchi
Ognuno fa del suo ferro mannaia
Ognuno è libero di far quel che vuole.
Si dicono anche proverbialmente all'ammonito che non accetta il consiglio.
Ognuno sa quanto corre il suo cavallo
Ognuno legge le sue carte
Ognuno sa sé.
Ognuno va col suo senno al mercato.
Pulito amante, cattivo litigante.
Quando l'uomo è incudine, gli bisogna soffrire; quand'è martello, percuotere.
Taglia la coda al cane, e' riman cane.
Grande è il potere della natura.
Tante teste, tanti cervelli.
È il latino quot capita, tot sententiæ.
Tra asino e asino non corron se non calci.
Tutte le dite non son pari.
Una ghirlanda costa un quattrino, e non istà bene in capo a ognuno.
Un basto solo (o una sella sola) non s'adatta ad ogni dosso.
Un buon naturale val più di quante lettere sono al mondo.
Uomo zelante, uomo amante.
Uomo solitario, o bestia o angiolo.
Varii sono degli uomini i capricci:
A chi piace la torta, a chi i pasticci.
Varii sono degli uomini i cervelli:
a chi piace la torta, a chi i tortelli. |