Kentaro Miura

 

 

“Te ne stai sempre in disparte. Non ti senti solo?”

“Sono un cacciatore. Mi sento più tranquillo rimanendo solo”

“Mmmmmh… I cacciatori stanno sempre soli? Vagano solitari fra montagne e boschi?”

“Non tutti ma io sì, Vado a caccia da solo. A volte passo giorni interi a correre fra i monti e fiumi per inseguire le prede. Mi capita di nascondermi in fitte foreste per diverse notti tanto da dimenticare perfino il tempo cosi…”

“Cosi?”

“…. senza accorgermene divento anch’io una belva” (Berserk n. 57 – marzo 2006)

 

Non ti ha allevata certo come un fiore innocente, chiusa in una serra per proteggerti dai mali del mondo. Ti ha semplicemente abbandonata in un terreno incolto, perché non sapeva cosa farsene di te. (Berserk n. 58 – maggio 2006)

 

La rosa sarebbe la regina dei fiori. Sboccia con arroganza, come se i restanti fiori le fossero solo di contorno. Crede di essere il simbolo della nobiltà esattamente come le nobildonne che competono in bellezza e lusso nella serra dell’aristocrazia.

In fin dei conti però se ne uniscono cento o mille, non le si può distinguere una dall’altra. (Berserk n. 58 – maggio 2006)

 

Non sono stato sfiorato mai dalle passioni perché il mio principio era quello di adattarmi all’ambiente adempiere ai miei doveri. Anche in condizioni molto difficili ed ingiuste mi sentivo più o meno appagato.

A pensarci ora, però non è vero che mi adattavo. Forse ero semplicemente incapace di provare emozioni.

Ma dopo avervi incontrato ed aver viaggiato insieme a voi pare che anch’io sia piuttosto cambiato, così come è successo a Madamigella Farnese. (Berserk n. 59 dell’agosto 2006)

 

 

 

A

B

C

D

E

F

G

H

I

J

K

L

M

index

N

O

P

Q

R

S

T

U

V

W

X

Y

Z