Di:
Nadina Spaggiari
Ascari
Eccomi,
con questa nostalgia di te che mi stringe la gola.
eccomi qua, di nuovo a scriverti il mio amore, che brucia,
brucia dentro come la lingua di un drago,
come un'astinenza forzata.
non posso raggiungerti, ho ascoltato il silenzio, ma non ci
sei,
ti ho chiamato nei canali aperti al tormento e non ci sei,
ti ho cercato nell'acqua,
nel vento che frusta il prato senza un briciolo di ragione,
ma non ci sei,
non rispondi nemmeno al mio grido verso il tramonto,
che spegne la luce negl'occhi e privo di compassione
porta la notte nel cuore, così, lasciandomi senza di te,
perché tu non rispondi, tu non ci sei.
ti ho cercato nella luce del cuore e si è schiuso un
sussurro,
come un piccolo abbraccio,
un soffio d'angelo, un bisbigliare sommesso,
che diventa presto uragano e mi catapulta sul mio desiderio
e mi dice che devo lasciarmi guidare, fuori da te.
anima mia,
non posso più scorrerti dentro,
mischiarmi al tuo sangue così. Morirei.
E non è follia è soltanto la febbre che sale, è l'amore,
il mio amore per te.
devo andarmene da questo delirio,
chiudere il pensiero, dimenticarmi di te.