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CORPI TACITI

Di: Cesare Pavel Berlenghi  

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Lungo muri di silenzi

ingoiata la nota

digerita dopo pasti frugali

 

Peripezie notturne

incavate in trapezi di spezie

gli specchi

curiosi di luci

ombre come pupazzi

il sole a pezzi

gli animi stanchi

corpi sudati umidicci

si guardano come puerili capricci

celanti follie proibite

dopo l’impresa reciproca

sollievo i ritmi baldanzosi

nessuna particella corporea

ne è rimasta immune

inebriata dall’odor acro

del sudore quasi come lune

che sbocciano fiocchi di neve

annodati a magma incandescente

 

Un silenzio spento

striscia

lungo ogni linea

dell’annoiata aurora.

 

 

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