Battaglia di Capo Teulada

27 - 28 novembre 1940

 

Antefatto

 

Dopo la Notte di Taranto, tra l'11 e il 12 novembre 1940,  essendo risultata la flotta italiana decurtata di un buon numero di navi da battaglia, l'Ammiragliato inglese decise che le navi presenti ad Alessandria erano eccessive per le necessità della Mediterranean Fleet.   
Fu stabilito così che sarebbero state trasferite da Alessandria a Gibilterra la corazzata Ramillies e gli incrociatori Newcastle e Berwick.   
Approfittando di tale trasferimento si volle anche far passare un convoglio veloce formato da tre piroscafi, destinati a Malta e Alessandria, con a bordo carri armati, veicoli e rifornimenti.

 

Le forze contrapposte

 

All'operazione britannica, denominata "Collar", presero parte le seguenti navi : 


L'incrociatore da battaglia Renown, armato con 6 cannoni da 381 mm

Forza B, da Gibilterra : 

incrociatore da battaglia Renown

portaerei Ark Royal con 60 aerei

incrociatori Sheffiel e Despatch

9 caccia

Forza F, da Gibilterra :

incrociatori Manchester e Southampton

mercantili Clan Forbes, Clan Fraser, New Zealand

cacciatorpediniere Hotspur

4 corvette

Forza D, da Alessandria : 

corazzata Ramillies

incrociatore pesante Berwick

incrociatore leggero  Newcastle 

incrociatore ausiliario Coventry

5 caccia

Questo per quanto riguarda il convoglio e le navi da spostare.   La Mediterranean Fleet partecipò con le seguenti unità :

corazzate Warspite e Valiant

portaerei Illustrious

dovevano proteggere i convogli per la Grecia e Creta

corazzate Barham e Malaya

portaerei Eagle

di scorta alla forza D fino all'incontro con le navi provenienti da Gibilterra.

Come si può notare la Royal Navy aveva messo in mare una componente aeronavale enorme, con ben 6 navi da battaglia e 3 portaerei, anche se non operarono tutte insieme.

La Regia Marina mise in mare le seguenti unità : 

I squadra : 

corazzate Vittorio Veneto, nave ammiraglia di Campioni, e Cesare

VII squadriglia cacciatorpediniere : Dardo, Freccia, Saetta

XIII squadriglia cacciatorpediniere : Alpino, Bersagliere, Granatiere, Fuciliere

II squadra : 


L'incrociatore pesante Fiume

incrociatore pesante Pola, nave ammiraglia di Iachino

I divisione incrociatori pesanti : Fiume, Gorizia

III divisione incrociatori pesanti : Bolzano, Trento, Trieste

IX squadriglia cacciatorpediniere : Alfieri, Carducci, Gioberti, Oriani

XII squadriglia cacciatorpediniere : Ascari, Carabiniere, Lanciere

Intanto nel canale di Sicilia era stato messo in atto un sistema di vigilanza con :

X flottiglia torpediniere : Calliope, Sagittario, Sirio, Vega

MAS : 509, 516, 517, 518, 520, 526, 527, 528, 530, 531

sommergibili : Alagi, Aradam, Axum, Dessiè, Diaspro, Mameli, Tembien

I rapporti di forza risultarono quindi, nel suo complesso, i seguenti :

  ITALIA INGHILTERRA INGHILTERRA
    da Alessandria da Gibilterra
Corazzate 2 5 1
Portaerei 0 2 1
Incrociatori pesanti 6 0 0
Incrociatori leggeri 0 3 4
Cacciatorpediniere 14 5 10
Unità minori 14 0 4
Sommergibili 7 0 0
Mercantili 0 0 3

Va comunque considerato che non era né ipotizzabile né a conti fatti possibile per la Marina Italiana affrontare le due formazioni insieme, dal momento che non si sarebbero riunite.

 

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