la vita è un viaggio; viaggiare è vivere due volte

                        Omar Khayyam (Persia XII sec.)



 
 
 
 


 

           
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Itinerario:
Trieste - Hainburg - Novy Sacz - Kazimierz Dolny - Augustow - Utena  Zilupes - Nelidovo - Mosca - Vladimir - Suzdal -
Ivanovo - Kostroma - Jaroslavl - Rostov - Pereslavl - Sergiev Posad - Tver - Novgorod - Puskin - San Pietroburgo - Petrodvorec - Narva - Tallin - Riga - Varsavia - Wadowice - Hainburg - Trieste

Per fare questo viaggio, Gino ed io e le nostre rispettive mogli, ci siamo appoggiati all'agenzia Sanpietroburgo.it, e con tante perplessità e domande senza risposta, l' 8 agosto 2009, con i nostri due camper siamo partiti da Trieste alla volta della Russia. In effetti avevamo letto di qualche lamentela da parte di alcuni camperisti che ci avevano preceduti in quest'avventura, ma fortunatamente per noi il viaggio si rivelerà bellissimo e la professionalità e competenza del personale della agenzia sarà impeccabile.
Dopo aver attraversato la Slovenia, ci fermiamo per trascorrere la prima notte nell'area di sosta sul Danubio ad Hainburg fra Vienna e Bratislava. Il giorno seguente passiamo la Slovacchia, attraversiamo i monti Tatra fra deliziosi paesaggi ed entriamo in Polonia. Nel campeggio di Novy Sacz trascorriamo la seconda notte. Terza tappa a Kazimierz Dolny, quindi ancora una sosta ad Augustow e lasciamo la Polonia per entrare in Lituania. Finora abbiamo viaggiato sempre sotto la pioggia. Superata Kaunas, raggiungiamo Utena e sostiamo sulla riva di uno dei tanti laghi di questa regione. 13 agosto, ci rimettiamo in strada e sotto un'incessante pioggia entriamo in Lettonia e facciamo rotta su Zilupes, paesino posto a pochi km dal confine russo. Ad una cinquantina di km dal paese, il gps ci porta su di una strada sterrata ed in cattivo stato. Pensando che si tratti solo di un breve tratto, proseguiamo, e così km dopo km ne facciamo più di 30 a passo di lumaca. Alle porte di Zilupes ci imbattiamo in una lunghissima fila di camion in attesa di passare il confine, noi entriamo in paese e ci sistemiamo in un prato. Dopo cena arrivano altri 3 camper italiani i quali proseguiranno con noi fino a Mosca.
14 agosto, al mattino presto ci dirigiamo verso la strada che porta al confine, quando vi arriviamo troviamo nuovamente la  fila di camion in attesa che nel frattempo è aumentata a dismisura. Noi ci mettiamo nella corsia delle automobili, ma per passare il confine dovremo attendere comunque la bellezza di 21 ore abbondanti (dalle 6 e 30 del mattino fino alle 3 di notte) nel frattempo abbiamo socializzato con una coppia tedesca Alfred e la moglie Renate che con il loro camper si uniranno al nostro gruppo. Come detto, all'una di notte siamo finalmente alla dogana russa dove con l'aiuto di Ugo dell'agenzia Sanpietroburgo.it che ci stava aspettando, svolgiamo tutte le pratiche necessarie al passaggio della frontiera. Fa freddo e tira un vento gelido, ma finalmente dopo ripetute perquisizioni dei mezzi, controlli dei documenti e moduli da riempire che ci portano via un altro paio d'ore, la sbarra si alza. Facciamo qualche centinaio di metri ed il piazzale di una stazione di servizio ci accoglie per il meritato riposo. Siamo in Russia!
15 agosto, ci svegliamo finalmente con un bel sole, facciamo la conoscenza di Ekaterine la guida che ci accompagnerà durante il viaggio, riempiamo i serbatoi di gasolio (0,40 Eu al litro!) e partiamo alla volta di Ivanovo. La strada che si snoda attraverso fitti boschi di betulle, per i primi km è discreta. Via via che ci inoltriamo in territorio russo però, il fondo stradale peggiora riempiendosi di profonde buche che a volte è molto difficile evitare. Nel frattempo è ripreso a piovere. A Nelidovo che si trova circa a metà strada tra il confine e Mosca, facciamo sosta nel parcheggio di un motel. L'appuntamento con Ekaterine è fissato per l'indomani alle 8. 
16 agosto, avvicinandoci a Mosca la strada finalmente migliora diventando un'autostrada a 2 - 3 ed anche a 4 corsie di marcia. Attraversiamo un bel tratto della città passando per larghi viali e parchi ben curati. Entriamo nel giardino di un impianto sportivo dedicato al tennis e situato in riva al fiume che attraversa la città, questo sarà il nostro punto sosta  finchè staremo a Mosca. Il giardino sorvegliato giorno e notte, è circondato da alte inferriate e su un lato è lambito dalla Moscova. A poche centinaia di metri, su di un doppio ponte (sopra stradale e sotto ferroviario), che attraversa il fiume c,è la stazione della metropolitana. Da qui nel pomeriggio prendiamo il treno per una prima breve visita alla stupenda piazza Rossa. 17 agosto, un comodo pullmino viene a prenderci all'area di sosta, da oggi il nostro gruppo sarà formato dalla coppia tedesca Alfred e Renate, Gino e sua moglie Grazia e dal sottoscritto (Enzo) e moglie Maria Rosa. I tre equipaggi emiliani visiteranno la città per conto loro e lasceranno Mosca qualche giorno prima di noi, in quanto i loro tempi sono molto stretti. In queste giornate moscovite ci farà da guida Ugo alternandosi con Ekaterine. Prima tappa la "collina dei passeri" da dove si ha una bella vista panoramica sulla città. proseguiamo poi per la piazza Rossa, prima d'entrare nel vasto spazio, ci soffermiamo presso il monumento del milite ignoto, dove assistiamo al cambio della guardia. Passiamo quindi davanti ai blocchi di granito rosso che simboleggiano le 10 città martiri della II guerra mondiale ed Ugo ci spiega dettagliatamente i motivi di questo triste privilegio. Attraversiamo una porta turrita, fiancheggiamo il palazzo del museo storico di stato ed entriamo in quella che è una delle più belle, vaste e famose piazze del mondo: la piazza Rossa! Davanti ai nostri occhi le rosse mura merlate del Cremlino, il mausoleo di Lenin in granito rosso a forma di piramide tronca a larghi gradoni  con dietro le tombe di Stalin, Zukov, del cosmonauta Gagarin e di altre personalità. A sinistra la cattedrale di Kazan, segue l'edificio dei magazzini Gum ed in fondo a chiudere la prospettiva della piazza la cattedrale dell'Intercessione meglio conosciuta come cattedrale di San Basilio. Nel pomeriggio visitiamo il celeberrimo complesso del Cremlino, cittadella fortificata le cui mura lunghe 2 km, inglobano 20 torri, tra cui la più bella e più nota di tutte: la Spasskaja Basnja (torre del Salvatore). Sulle cinque torri più alte, svettano dal 1937 altrettante stelle di rubino su montature dorate che si muovono al vento. La loro grandezza varia dai 3 ai 3,75 metri di raggio. Di notte sono illuminate e creano un effetto molto bello. Senza dilungarsi troppo nella descrizione dell'interno della cittadella, basti dire che qui si trova la più antica e bella piazza di Mosca, teatro di moltissimi eventi storici e scenario delle incoronazioni degli zar, e gli edifici che la cingono sono autentici capolavori d'arte. Degno di nota il museo dell'Armeria, dove si possono ammirare i gioielli, gli abiti, le carrozze ed altri preziosi manufatti appartenuti alla corona. 18 agosto, Ugo ci accompagna in centro con il suo fuoristrada. Abbiamo salutato i tre equipaggi emiliani che sono partiti alla volta di San Pietroburgo, la coppia tedesca è rimasta all'area di sosta per prendere il sole in riva alla Moscova e noi andiamo a passeggiare per la via Arbat, unica strada pedonale di Mosca. Dopo la passeggiata andiamo a visitare la cattedrale di Cristo Salvatore. Costruita dopo la vittoria su Napoleone, fu abbattuta da Stalin nel 1931 per costruirvi una piscina. Nel 2000 fu riedificata bella come e forse più di prima. Una breve passeggiata attraverso un parco pieno di fiori e siamo al museo Puskin che abbiamo voluto visitare perchè vi è conservato il famoso "tesoro di Priamo" scoperto dall'archeologo tedesco Schlimann negli scavi di Troia. Questi preziosi reperti che si trovavano a Berlino, nel 1945 al termine del conflitto, scomparvero. I russi negarono sempre di essersene appropriati, ma alla fine degli anni  '90, riapparvero a Mosca.
Usciti dal museo ci dirigiamo al cimitero monumentale di Novodevicij, luogo di sepoltura di uomini illustri. Fra le altre abbiamo visto le tombe di Raissa Gorbaciova, di Boris Eltsin, del più famoso clown nonchè fondatore del circo di Mosca Wikulajki e di Nikita Hruscev. La visita di per se già molto interessante, lo è stata ancor di più grazie a tutti i racconti e aneddoti che Ugo ci ha fatto sui vari personaggi. Nel pomeriggio facciamo il giro delle stazioni della metropolitana moscovita, le quali sono delle vere opere d'arte, quindi prendiamo un battello e ci gustiamo la città da una prospettiva insolita che la luce del tramonto rende ancor più affascinante. Ceniamo molto bene in un ristorante kazako e dopo aver recuperato un pò di freschezza ripartiamo per vedere Mosca by night. Facciamo un lungo giro percorrendo i larghi viali della città fino a giungere alla stazione della transiberiana. Da qui parte la lunghissima e famosa linea ferroviaria che costruita fra il 1891 e il 1916 si sviluppa per oltre 9000 km. Vediamo partire il treno per Pechino e con l'aiuto di Ugo che ci fa da interprete, dialoghiamo con alcuni viaggiatori calandoci così nella vita reale di questo grande Paese e vivendo un'esperienza davvero singolare. Riprendiamo il giro dirigendoci verso il Parco della Vittoria. Durante il tragitto, un fortissimo temporale si abbatte sulla città. Arriviamo alla monumentale piazza, e fra uno scroscio di pioggia e l'altro riusciamo vedere e  fotografare l'alto obelisco, con in cima la vittoria alata, ed una serie di fontane da cui si alzano centinaia di zampilli rossi in memoria del sangue versato dai soldati e dalla popolazione russa nella seconda guerra mondiale. Ormai la pioggia cade incessante e si è alzato anche un fastidioso vento, ma ciò non ci impedisce di andare a vedere il monastero di Novodevicij che si riflette nell'antistante laghetto. Infine ci rechiamo alla piazza Rossa, che grazie alla pioggia ci appare completamente deserta. Palazzi e chiese sapientemente illuminati e le stelle rosse sulle torri del Cremlino sfavillanti contro il cielo nero di pioggia, ne fanno un quadro davvero unico ed indimenticabile.

 
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