MIMETIZZARE LE PINNE
I pesci sono diventati sempre più smaliziati e diffidenti nei confronti
del pescatore subacqueo. Molti di loro, oramai, riconoscono la nostra
sagoma anche se siamo ben appostati sul fondo durante l'aspetto. Quindi,
il nostro ingegno ci ha spinto ad adottare degli "accorgimenti"
per essere meno visibili alle nostre prede. Uno degli
"accorgimenti" più diffusi in tal senso consiste nel rendere
mimetica la nostra attrezzatura, nella convinzione (non possiamo parlare
di certezza perchè non vi sono prove scientifiche a riguardo) che in tal
modo si riesca a portare più facilmente a tiro i pinnuti. In questo breve
articolo, verrà descritto un modo molto semplice ed economico (dai 5 ai
10 euro di spesa) per mimetizzare le nostre pinne da sub.
Premessa: una giusta tecnica di pesca prevede
che le pinne debbano
essere tenute in modo tale da essere poco visibili ai pinnuti in quanto
"far sbandierare" le pinne in acqua non è certo un
comportamento che li farà avvicinare!! Ciò vale soprattutto all'aspetto
ma anche all'agguato. E' evidente quindi che avere delle pinne mimetiche
ma non indossare delle cavigliere del peso opportuno è del tutto inutile
ai fini dell'azione di pesca!
Premesso ciò, e dato per scontato che occultare del tutto le pinne è
praticamente impossibile, vediamo come renderle meno identificabili per
aumentare le nostre chanches di cattura (saremo meno
riconoscibili a quei pesci che "conoscono" già il pescasub ed
inoltre, "spezzando" la nostra silouette,
incuteremo meno timore alle potenziali prede).
Materiale occorrente:
- carta abrasiva con grana da 360 0 400 (un paio di fogli);
- una bomboletta spray di primer ancorante per materiale
plastico;
- vernice acrilica in bombolette spray (colori a piacere).
- una mascherina filtrante per verniciatura;
- un paio di guanti in latex.
Il materiale occorrente.
Il processo di mimetizzazione delle pinne si articola in 3 fasi.
Nella prima fase si procede a passare delicatamente con la carta
abrasiva le pale delle pinne, che solitamente sono in tecnopolimero o
altro materiale plastico (NB. il metodo quì descritto non è stato
provato sulle pale in fibra di carbonio), al fine di renderle meno lisce.
In tal modo si favorirà l'adesione della vernice alle pale. Non conviene,
invece, ripetere l'operazione sulle scarpette in quanto, essendo in genere
costruite con materiale più morbido, si otterrebbe solo un "effetto
peluria" della stesse senza migliorare in alcun modo il grado di
adesione della vernice alle stesse.
La seconda fase consiste nello spruzzare, uniformemente e su tutta la
superficie della pinna, uno strato di primer ancorante che
ha la funzione di favorire un ottimale legame tra le molecole della pinna
e le molecole della vernice che spruzzeremo in seguito. Utilissimi saranno
i guanti in latex e la mascherina filtrante: si eviterà di sporcarsi le
mani e, soprattutto, di inalare sostanze nocive per la nostra salute.
Una volta che sarà asciugato il primer (in media asciuga
in meno di 45 minuti), si potrà procedere alla terza fase, quella della
verniciatura vera e propria. L'operazione consiste nel verniciare le pinne
con vari colori. Si potrà adottare una tinta mimetica "a
chiazze" del tipo militare, oppure si potrà utilizzare la tecnica
della scomposizione dell'immagine che consiste nel suddividere la
superficie della pinna in varie aree dal colore diverso (anche di grandi
dimensioni e con forma geometrica). Insomma, potremo far sbizzarrire il
nostro estro artistico!
Un esempio di verniciatura mimetica.
A voler essere "perfezionisti", si potranno utilizzare dei
colori che richiamino i fondali in cui solitamente andiamo a pescare, in
modo da far confondere il più possibile le pinne con l'ambiente
circostante. Quindi, avendo più paia di pinne si potrebbe mimetizzarne un
paio per il fondale prevalentemente roccioso, un altro paio per il fondale
di posidonia, etc.
Un altro metodo per ottenere lo stesso risultato in minor tempo
consiste nel "saltare" le prime due fasi sopra descritte e
applicare direttamente la vernice spray sulle pinne. In base alla mia
esperienza, vi consiglio di adottare il primo metodo. Infatti, lo strato
di vernice applicato sulle pinne si consumerà in seguito agli inevitabili
urti e sfregamenti sulle rocce durante le nostre battute di pesca. La
differenza tra i due metodi è proprio nella durata della verniciatura:
col primo metodo durerà molto di più (8-9 mesi di uso intenso) che col
secondo metodo (3-4 mesi di uso intenso). Ovviamente il procedimento è
ripetibile varie volte, quindi ogni volta che lo strato di vernice si
consuma, basterà ripetere l'operazione. Pertanto, se si avrà voglia e
tempo, si potrà rinnovare e/o cambiare la verniciatura anche varie volte
all'anno, anche perchè il costo delle bombolette spray è veramente
esiguo (2,5-4 euro ciascuna).
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