La
spigola (Dicentrarchus Labrax) è una delle prede più
assiduamente cacciate dai pescatori in apnea. Infatti, la prelibatezza
delle sue carni sode e bianche, la difficoltà di trovare sul mercato
esemplari freschi e non di allevamento (che sicuramente sono meno
prelibati), nonché i prezzi di vendita decisamente elevati, sono tutti
fattori che rendono questo pesce una preda molto attraente, senza poi
dimenticare che la spigola (anche nota con il nome di
"Branzino") attira l'attenzione del pescatore per la sua
bellezza e per la sua eleganza che la
rendono, a parere di molti, il "prototipo" del Pesce. Secondo
una recente classificazione essa appartiene all'Ordine
dei Perciformi,
Sottordine
dei Percoidei, Famiglia dei Moronidi, mentre in passato si riteneva che
appartenesse alla famiglia dei Serranidi al pari della cernia.
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ASPETTO:
la spigola ha un corpo slanciato e
allungato, con due pinne dorsali ben distinte, la prima delle quali è
dotata di raggi spinati, e una pinna caudale ampia e bilobata capace di
una elevatissima accelerazione iniziale e di una grande velocità. Gli
opercoli sono grandi con due spine piatte, mentre i pre-opercoli sono
caratterizzati da una serie di piccole spine rivolte in avanti e
localizzate sul lato inferiore. La testa e gli occhi sono di dimensioni
contenute rispetto al corpo e le scaglie sono piccole e fitte. La bocca
è fornita di numerosi denti appuntiti.
Il
corpo ha una colorazione grigio-argentea abbastanza scura che
schiarisce progressivamente sino al bianco dell'addome. La spigola, in
relazione al periodo dell'anno e ai luoghi che frequenta, può
presentare delle livree abbastanza diverse che vanno dal verde al blu,
al grigio, al piombo. Normalmente l'angolo superiore dell'opercolo
presenta una macchia scura dai contorni sfumati. Negli esemplari giovani
il corpo è punteggiato da nuemrose macchiette scure che tendono a
scomparire con la crescita. La presenza di questa livrea giovanile non
è però certa, perchè secondo alcuni studiosi oltre alla spigola comune (Dicentrarchus
Labrax) esisterebbe un'altra specie di spigola, meno numerosa e più
rara, chiamata appunto Dicentrarchus Punctatus che si distinguerebbe
dalla prima per la presenza di una "punteggiatura" sulla
livrea e soprattutto per il muso più affusolato e pronunciato.
Taglia
massima: 100 cm. Peso max: 10-12 kg. Profondità
abituale: 0-30 metri.
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HABITAT:
La spigola predilige le acque costiere dove
la si può incontrare intenta a cacciare anche in pochissimi centimetri
d'acqua, soprattutto durante le mareggiate e nel periodo invernale. In
particolare, preferisce cacciare quando l'acqua è torbida e i piccoli
pesci di cui si nutre sono frastornati dalla risacca. Frequenta quasi
tutti gli ambienti offerti dalle acque poco profonde: praterie di
posidonia, pareti rocciose, distese di sabbia (nella quale può
nascondersi sotterrandosi parzialmente), fondali rocciosi e ciottolose.
I giovani esemplari preferiscono le acque salmastre mentre gli esemplari
adulti, pur vivendo prevalentemente in mare, non disdegnano di risalire
le foci dei fiumi e di spingersi nelle lagune salmastre per le loro
scorrerie alimentari, aiutati dal fatto di ben sopportare le variazioni
di salinità e di temperatura, nonchè la scarsa ossigenazione delle
acque e l'inquinamento.
COMPORTAMENTO:
la spigola è una specie estremamente
vorace e goloso, sempre in caccia e pronta ad attaccare le numerose
prede di cui si nutre: piccoli pesci (acciughe, latterini, ghiozzi,
sardine e cefali), gamberetti, granchi, molluschi, cefalopodi ed
anellidi. In particolare, predilige la tecnica dei veloci agguati alle
prede in difficoltà nella risacca ma non disdegna l'opportunità di un
facile pranzo in acqua calma, magari attaccando in acque salmastre prede
poco "ortodosse" quali ratti, anguille e bisce!
La
riproduzione avviene da gennaio a marzo. Gli adulti si riuniscono in
gruppi compatti nei quali numerosi maschi fecondano una sola femmina che
deposita delle uova galleggianti che si schiudono dopo pochi giorni. Gli
avannotti conducono vita planctonica fino alla bella stagione, quando
migrano verso le lagune e le foci dei fiumi, per poi uscirne dopo 1-2
anni in folti gruppi più o meno della stessa taglia. Col passare del
tempo e raggiunta la maturità sessuale, tendono ad isolarsi dai loro
simili stabilendosi in zone determinate che eleggono a loro territorio
di caccia.
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Illustrazione
di Leonardo Tunesi.
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