RACCONTO:
INCONTRO CON UN TONNO
Quello
che segue e' il racconto di un incontro con un bestione, avvenuto vicino
Otranto il 30 settembre 2001.
Dopo
un po' di pesca a traina dalla barca, mi dedico alla pesca sub. Il mare
non e' calmissimo, quindi scelgo un tratto riparato, sottocosta, per
cercare di catturare qualche cefalo all'aspetto.
Sono a circa dieci metri dalla costa, in due metri d'acqua, quando provo
il primo aspetto, nascondendomi dentro una piccola buca al confine tra
sabbia e scoglio. Mi pongo parallelamente alla costa, ed inizio
l'attesa. Dopo un po' di tempo noto una coppia di cefaloni dirigersi
verso la costa, uno davanti all'altro. Vanno dalla mia destra alla mia
sinistra, ma sono troppo lontani e il tentativo di incuriosirli,
schiacciandomi ancora di pił sul fondo, non ha nessun effetto. A quel
punto, girando leggermente la mia testa verso destra, nella direzione di
provenienza dei cefali, vedo il bestione. E' esattamente a mezz'acqua,
segue i cefali, lungo la loro stessa traiettoria (avanza verso la
costa). Mai ho visto un pesce cosi' grosso, in acqua. Il sole ne
illumina improvvisamente la meta' posteriore del largo corpo, l'enorme
coda e le pinne dorsali ed anali. E' lungo circa un metro e mezzo, ed e'
a 7-10 metri di distanza. Sembra finto, un siluro di acciaio tozzo e
largo, solo le pinne dorsale ed anale hanno un colorito giallastro, ma
sembra tutto di metallo. E' cosi' grosso che la punta delle pinne
dorsale ed anale sono molto vicine rispettivamente alla superficie ed al
fondo. Lo riconosco subito: ho visto saltare tante volte pesci del
genere, mentre in barca pescavo a traina le lampughe. E due mesi fa',
nell'acquario di Monterey, rimasi estasiato di fronte ad una vasca dove
tanti pesci di quel tipo nuotavano a un metro dai miei occhi. Tante
volte ho fantasticato sulla possibilita' di trovarmi di fronte un pesce
del genere in acqua, e ho pensato a come e dove sparare, sapendo di
avere una sola possibilita'... Ma il tonno, quello di ieri, forse
nemmeno mi ha visto. Ho provato a sporgermi dal mio nascondiglio per
incuriosirlo, ma era gia' passato. Dopo ho girato nelle vicinanze,
sperando di incrociare la traiettoria del suo ritorno al largo, e
osservando bene la mangianza (ope, aguglie e cefali) che era molto
nervosa (e ci credo!). Ma non l'ho piu' rivisto. Anzi dopo, all'aspetto,
nello stesso punto, ho preso un cefalo che si e' avvicinato tranquillo.
C'erano due metri d'acqua ed ero a pochi metri dalla costa. Gia' una
volta, dalla barca, mi era capitato di veder saltare molto vicino alla
costa un tonno di dimensioni simili, dopo che la mangianza era esposa
(nel senso che il salto del tonno era stato anticipato da quello della
mangianza tutto intorno, che ha formato quasi una fontana, dal cui
centro e' saltato il tonno subito dopo: bellissimo). Peccato, con un po'
piu' di fortuna mi sarei potuto trovare sulla sua traiettoria, o magari
lui poteva scegliere un tragitto 4-5 metri piu' a sinistra... avevo il
mio cyrano 85, con mulinello, attaccato al pallone, e mio padre era in
barca a pochi metri... Ma non mi lamento, mi e' capitata un'esperienza
che credo non sia molto comune. Devo dire che, per le esperienze visive,
non mi posso lamentare: tonni, dalla barca, ne ho visti tanti, al largo.
Ed anche delfini (tanti), squaletti (due), pesci luna (uno), una volta
anche una aguglia imperiale (in assoluto il pesce piu' bello che io
abbia mai visto), anche se tutti dalla barca. E poi, il giorno prima
(sabato), mentre pescavo a traina con mio padre, ho visto un'altra cosa
bellissima: una tartaruga, il cui carapace (con parecchie incrostazioni)
era lungo circa un metro, e la cui testa era quanto quella di un
ragazzo, nuotava a poche centinaia di metri dalla costa.
Spero di essere riuscito a trasmettere (a chi non ha avuto la fortuna di
trovarsi di fronte un pesce del genere) le sensazioni che si riescono a
provare in quei brevi istanti di contatto con animali cosi' grossi. E'
una sensazione nuova per chi, come me, non aveva mai visto sott'acqua
pesci piu' grossi di due Kg. La prima impressione e' quella di trovarsi
di fronte un siluro di metallo, non un pesce...
Auguro a tutti incontri simili (con maggior fortuna, magari).
Gianni De Giorgi
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