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AQUASCOOTER

Modifiche, foto e consigli tecnici per evitare inconvenienti in mare.

Aggiunto un paragrafo sulla regolazione del carburatore

Per molti pescatori subacquei sprovvisti di imbarcazione esplorare ampi tratti di fondale, oppure raggiungere delle zone di pesca lontane dalla costa, è spesso un impresa ardua soprattutto in presenza di forti correnti o mare agitato. La difficoltà di perlustrare varie zone di pesca durante un'unica battuta effettuata "a pinne" si riscontra anche nei casi in cui vi è mare calmo. A chi non è capitato di immergersi dalla costa per raggiungere a nuoto quella piccola secca oppure quel ciglio particolare per poi constatare, una volta arrivati, che il nostro posto proprio quel giorno è un deserto??!! Allo sconforto si aggiunge la fatica spesa per percorrere qualche km e la consapevolezza che raggiungere a nuoto un altra zona pescosa é praticamente impossibile! In questi casi non rimane che ritornare a terra razzolando e sperando di non fare "cappotto". 

Ecco perchè sempre più spesso si vedono dei pescatori subacquei che per le loro immersioni in mare adoperano l'aquascooter. In effetti l'aquascooter è un valido mezzo per effettuare degli spostamenti in mare senza faticare troppo e inutilmente. La sua utilità è tale che anche molti pescatori dotati di imbarcazione lo usano, sia nei casi in cui non hanno voglia e/o tempo di alare il natante, sia portandoselo sull'imbarcazione per perlustrare il fondale senza dover salpare e buttare l'ancora ripetutamente.

Personalmente utilizzo l'aquascooter con molta soddisfazione e, avendo constatato che nelle varie Mailing List e nei vari forum sulla pesca subacquea vi è un interesse crescente per questo strumento, ho deciso di scrivere un articolo in cui esporre le modifiche che ho apportato al mio aquascooter, nonché qualche consiglio tecnico, al fine di soddisfare la curiosità di molti colleghi pescasub che ancora non lo utilizzano o che lo utilizzano da poco. Ovviamente, non ritengo di essere un esperto in materia. Sono sicuro che molti di voi hanno già adottato delle soluzioni alternative e/o migliori delle mie, quindi, vi esorto a manifestarmi i vostri dubbi e le vostre eventuali perplessità, nonché eventuali consigli migliorativi.

MODIFICHE ALL'AQUASCOOTER

La boa: la prima modifica che è necessario apportare all'aquascooter, soprattutto se si intende utilizzarlo al posto della boa, è l'applicazione della bandierina di segnalazione del sub in immersione prevista dalla normativa sulla pesca subacquea. E' necessario reperire una bandierina di quelle smontabili e corredata di apposita asta in plastica e poi applicarla con del nastro adesivo allo snorkel dell'aquascooter che funge da presa d'aria per il carburatore (vedi foto sottostante). Ho utilizzato del nastro adesivo bianco da elettricista, che reputo maggiormente visibile sulla superficie dell'acqua, con cui ho avvolto sia lo snorkel che la sua prolunga. In cima allo snorkel ho collocato la bandierina che in tal modo è visibile ben oltre i 300 metri previsti dalla legge e comunque più delle bandierine delle normali boe. Ecco perchè preferisco utilizzare l'aquascooter senza portarmi appresso anche la boa.

I tubi portafucili: la seconda modifica che ho apportato consiste nell'applicare ai lati dell'aquascooter due tubi di plastica di quelli utilizzati per gli scarichi dell'acqua che hanno la funzione di "portafucili". Questo sistema consente di guidare l'aquascooter senza avere un braccio impegnato a tenere il fucile e quindi facilitandone l'utilizzo.

FOTO DELL'AQUASCOOTER CON TUBI PORTAFUCILI E BANDIERINA 

Vista frontale

Vista laterale

Vista posteriore

A questo scopo ho utilizzato due pezzi di tubo del diametro di 75 mm e della lunghezza di circa 50 cm. Il colore dei tubi è grigio in quanto non ho trovato tubi di colore arancione (forse più visibili) che avessero il diametro di 75 mm, che è il diametro minimo che consente di portarsi appresso anche eventuali oleopneumatici (il cui fusto ovviamente ha un diametro maggiore rispetto agli arbalete). Per fissare i tubi all'aquascooter ho utilizzato delle fascette di plastica autobloccanti. Ne basta applicare due per ogni tubo e per ogni lato. Come potete vedere nelle foto sottostanti, la prima fascetta va applicata al manubrio di guida dell'aquascooter, mentre la seconda va applicata alla "griglia proteggi elica" dopo aver effettuato con un cacciavite caldo due apposite feritoie per far passare la fascetta.

DETTAGLI DELLE FASCETTE FISSATUBI

Vista frontale

Vista laterale

Vista posteriore 1

Vista posteriore 2

Per poter trasportare i fucili senza correre il rischio di perderli, ho applicato all'estremità posteriore di ciascun tubo un elastico (vedi foto sottostanti) ottenuto con la camera d'aria di una ruota d'automobile. Basta infilare il fucile nel tubo con la punta dell'asta rivolta in avanti e poi passare l'elastico intorno al calcio del fucile per assicurare il fucile all'aquascooter. Infatti, il fucile non può andare in avanti perchè il calcio del fucile ha un diametro maggiore di quello del tubo e, inoltre, non può tornare indietro perchè è tenuto fermo dall'elastico. Questo sistema consente di "liberare" facilmente e in un attimo il fucile: basta tirare l'elastico!

DETTAGLI DEGLI ELASTICI FISSAFUCILI

Moschettone e mulinello avvolgisagola: come avrete già notato dalle foto precedenti, ho fissato all'aquascooter un moschettone situato all'estremità posteriore della "griglia proteggi elica". Pur essendo utilizzabile per molti scopi, la funzione principale di questo moschettone in acciaio inossidabile è quella di consentire l'applicazione di un mulinello avvolgisagola. Ho riciclato un vecchio mulinello per fucili contenente del sagolino da 2 mm alla cui estremità ho fissato un peso. Ogni volta che raggiungo una zona interessante, mi basta allentare la frizione del mulinello per pedagnare in pochi secondi l'aquascooter. Quando arriva il momento di cambiare zona, mi basta riavvolgere il sagolino e il gioco è fatto.

DETTAGLIO DEL MOSCHETTONE E DEL MULINELLO

Devo a questo punto segnalare un piccolo inconveniente determinato dalle modifiche che ho apportato. Si tratta di questo: normalmente è possibile lasciare acceso il motore dell'aquascooter e farlo navigare da solo. Infatti, i suoi progettatori hanno previsto un sistema di sicurezza per i casi in cui si perda il contatto con l'aquascooter acceso: in pratica, il nostro "compagno di pesca" farà un giro di qualche metro di diametro per poi ritornare da noi come un fedele cagnolino. Con l'applicazione dei tubi portafucili, a causa di un aumento del peso sulla parte anteriore con conseguente spostamento del baricentro, quando si lascia l'aquascooter acceso senza guidarlo questo tende ad inabissarsi spinto in basso dalla sua stessa elica! Pertanto, nel caso in cui voleste adottare le modifiche che ho apportato, ricordatevi di pedagnarlo col motore spento. Comunque c'é anche da dire che durante la sosta tra uno spostamento e l'altro non vi è alcuna utilità a lasciarlo acceso, sia perchè spaventerebbe le prede sia perchè consumerebbe inutilmente il carburante!! 

AQUASCOOTER CON FUCILI

Queste sono delle piccole modifiche ma è evidente che molte altre possono essere realizzate. Insomma, la fantasia di ognuno di noi può sbizarrirsi nei modi più impensati. 

A questo punto vorrei esporre qualche altra piccola modifica che ritengo utile per evitare degli spiacevoli inconvenienti.

QUALCHE ACCORGIMENTO PER NON RIMANERE "IN PANNE"

Come già detto l'aquascooter, con la sua autonomia di circa due ore, consente di spostarsi in mare per vari chilometri. Questa autonomia, che normalmente è un vantaggio, nei casi di malfunzionamento del nostro mezzo può diventare un arma a doppio taglio. Basti pensare a quanto possa essere difficoltoso rientrare a terra dopo essersi allontanati di 3-4 km dalla costa e aver scoperto che il nostro aquascooter non parte più!! Per evitare situazioni del genere molto spesso basta il buon senso: non possiamo certo allontanarci in linea retta dalla costa consumando 3/4 del serbatoio e poi pretendere che col restante quarto di serbatoio si possa tornare indietro! 

Ma veniamo adesso a qualche accorgimento "tecnico" che è opportuno tenere in considerazione per evitare inconvenienti più o meno gravi in mare. 

Innanzitutto, è opportuno leggere attentamente il manuale di istruzioni allegato al nostro aquascooter e rispettare le regole di manutenzione ivi riportate. In particolare, sarà necessario:

  • controllare che la candela sia sempre ben pulita e cambiarla in caso di eccessiva usura. 

  • utilizzare sempre della benzina ben miscelata non "risparmiando" sull'olio (anche se la casa costruttrice indica una miscela all'un per cento di olio, solitamente uso una miscela con 1,5-2 % di olio).

  • lubrificare con del buon grasso marino il carburatore, ponendo particolare alle varie molle e leveraggi (si veda la foto sottostante: dettaglio serbatoio benzina nel quale si vede molto bene il grasso marino di colore bianco che ricopre il corpo-carburatore).

In secondo luogo, è necessario regolare in modo appropriato il carburatore. La regolazione non è semplice e vi assicuro che è difficile trovare un meccanico che si intenda anche di aquascooter. Infatti, l'aquascooter è stato concepito per funzionare in acqua e ogni regolazione fatta a terra non ha alcun senso in quanto in acqua le performances del motore sono completamente diverse. Inoltre, ogni regolazione va fatta "ad personam" in quanto anche differenze di peso di pochi chilogrammi richiedono una modifica dei valori di massimo e minimo del carburatore. Quindi, a meno che non abbiate un amico meccanico disposto a venire con voi a regolare il carburatore direttamente in mare, vi conviene armarvi di santa pazienza e imparare a regolare il carburatore da soli direttamente in acqua. 

Dicendo tutto questo non voglio affatto scoraggiarvi ma farvi capire che per avere ottime performances dal nostro aquascooter è necessario imparare a "curarlo" di persona. Ecco quindi alcune indicazioni su come regolare il carburatore:

LE REGOLAZIONI DEL CARBURATORE

Le viti di regolazione del carburatore sono tre: quella di regolazione del minimo, quella di regolazione del massimo e la vite di regolazione farfalla. Le regolazioni più importanti riguardano le prime due. Per quanto riguarda il minimo, la vite deve essere regolata in modo tale che il motore regga il minimo in acqua e sia in grado di rispondere alle brusche accelerazioni. Ciò si ottiene, in linea di principio in questo modo: bisogna prima di tutto avvitare completamente la vite di minimo (quella a sinistra contrassegnata con la lettera L), ma bisogna stare attenti a non avvitare troppo forte per evitare di sfondare la sede della vite o di "sfilettarla". Fatto questo, si deve svitarla di 1 giro circa. Il "circa" dipende dal carico in acqua e dovrebbe oscillare tra +1/8 di giro e - 1/8 di giro. Quindi, si deve andare in mare dotati di cacciavite e provare a svitare e riavvitare di pochissimo la vite ( 1/8 di giro o anche meno) finche non si trova la regolazione ottimale. Tenete presente, che il minimo può essere influenzato anche dalla temperatura esterna dell'acqua, dall'usura della candela e forse anche dalla % di olio nella miscela di carburante. Quindi, può benissimo accadere che da un uscita all'altra vada cambiata la regolazione anche se di pochissimo (teniamo in debito conto anche l'effetto delle vibrazioni sulle viti). Niente paura comunque, basta un pò di pratica e sarà facile procedere ad eventuali aggiustamenti in acqua con il nostro coltello da sub.

Per quanto riguarda la vite di massimo (quella a destra contrassegnata con la lettera H), essa deve essere fatta in modo di ottenere il massimo della potenza in acqua. Anche in questo caso si deve svitare la vite di un giro + o meno 1/8 di giro. Se dopo aver svitato di un giro la vite non si ottiene la potenza massima (ci si accorge di ciò dal fatto che spingendo la leva dell'acceleratore oltre un certo punto non si ottiene alcun aumento di velocità) allora è necessario svitare la vite di massimo fino a che si ottiene il massimo della potenza senza irregolarità. Se si avvertono delle irregolarità del motore si deve riavvitarla di un pò.

La vite a farfalla ( quella posta "sotto" le due viti suddette) serve per regolare il carburatore nel caso in cui, quando si decelera bruscamente, il motore tende a spegnersi. In questo caso bisogna avvitare la vite a farfalla in senso orario finche si raggiunge una posizione tale che l'aquascooter non si ferma.

Veniamo adesso ad un accorgimento tecnico che reputo molto importante.

Le fascette "fermatubicini": uno dei motivi più frequente di malfunzionamento e blocco dell'aquascooter è rappresentato dall'entrata di acqua nel carburatore. Per evitare questo inconveniente la regola più importante da rispettare è sicuramente quella di evitare in modo assoluto che entri dell'acqua nel serbatoio dell'aria. Ma oltre a questo pericolo, debitamente sottolineato nel manuale di istruzione, ce n'è un altro molto più subdolo che consiste nella possibilità (in realtà non molto frequente) che entri dell'acqua nei tubicini che collegano al carburatore i serbatoi della benzina e dell'aria. Per evitare questo pericolo basta stringere i tubicini agli appositi raccordi con delle fascette elastiche autobloccanti (come evidenziato nelle foto sottostanti). In tal modo si impedisce il distaccamento o l'allentamento dei tubicini dalle loro sedi e si evita l'entrata di acqua nei suddetti serbatoi e di conseguenza nel carburatore.

DETTAGLI DELLE FASCETTE <FERMATUBICINI>

Fascetta serbatoio benzina

Fascetta serbatoio dell'aria

Concludo questo breve articolo riportando nella seguente tabella le caratteristiche tecniche dell'aquascooter (indicate nel manuale di istruzioni fornito dalla casa produttrice) che potranno soddisfare la curiosità di molti lettori. Spero, che questo mio articolo sia stato chiaro, interessante e di vostro gradimento. Vi esorto, inoltre, a contattarmi via mail per comunicarmi eventuali inesattezze presenti in questo articolo o per suggerire ulteriori migliorie che possono essere di interesse comune. 

Motore: 2 tempi, presa diretta

Potenza a 4000 giri: 2 HP - 1,47 KW

Cilindrata: 48 cc.

Spinta: 25 Kg

Accensione: Electronic C.D.I.

Candela: NGK BR4HS

Capacità serbatoio carburante: 2 litri

Carburante: miscela 1%

Olio lubrificante: Aquascooter Oil

Autonomia: 2 ore circa

Peso: 6,4 Kg

Dimensioni: 514 x 307 x 182 cm

 

 

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