Raccolta di firme contro gli abbonamenti solari (16/2/2003)

Da lunedì 17 febbraio la nostra Associazione inizierà una raccolta di firme contro l'introduzione dell'abbonamento solare. Questo nuovo sistema di tariffazione è stato approvato dalla Regione Emilia Romagna e aumenta il costo del viaggio per i viaggiatori pendolari. Iniziative simili stanno sorgendo spontaneamente anche in altre regioni d'Italia.

Se intendete aderire alla raccolta di firme potete scaricare l'apposito modulo (23Kb) dal nostro sito e restituircelo con le firme che avrete raccolto. Lo potete consegnare ai nostri rappresentanti, oppure portarlo ogni mercoledì sera dopo le 21.30 alla nostra sede di Piazzale Marconi 32A a Piacenza; in alternativa potete lasciarlo sotto il portoncino d'ingresso della sede.

FERMIAMO LE ANGHERIE DI CHI PRENDE DECISIONI ALLE SPALLE E SULLA PELLE DEI PENDOLARI, INVITIAMOLI INVECE A VERIFICARE I TANTI DISAGI CHE NOI PENDOLARI SUBIAMO OGNI GIORNO.

Più firme raccoglieremo maggiori saranno le possibilità di far sospendere questa iniquo provvedimento imposto dalla Regione Emilia Romagna.

NO all'introduzione degli abbonamenti solari (23/2/2003)

Sabato 1° marzo ore 10.00
alla stazione ferroviaria di Piacenza


NO AGLI ABBONAMENTI SOLARI!

In concomitanza con il rinnovo del nuovo abbonamento manifestiamo pacificamente la nostra disapprovazione nei confronti del provvedimento che impone la decorrenza degli abbonamenti mensili ed annuali dall'inizio del mese.

Per sostenere le nostre richieste saranno presenti anche il Sindaco di Piacenza Reggi, l'Assessore Carbone e l'Assessore ai Trasporti della Provincia di Piacenza Tagliaferri.

Partecipiamo tutti insieme per mostrare la nostra contrarietà a questo provvedimento che di fatto aumenta il costo del viaggio senza incidere sul tasso d'inflazione.

Non tollereremo l'introduzione dell'abbonamento solare che equivale ad un aumento del 10% (aggiornato il 9/2/2003)

Le ferrovie hanno escogitato un altro espediente per succhiare più soldi dalle tasche di noi pendolari, senza far risultare formalmente alcun aumento dei prezzi, cioè senza gravare sul tasso d'inflazione. L'espediente era già stato attuato in maniera simile negli anni passati, dapprima unificando l'abbonamento lavoratori con quello studenti, poi riducendo la durata degli abbonamenti annuali da 13 mensilità a 12. Ora la decisione di obbligare i viaggiatori a far partire l'abbonamento dall'inizio del mese, ovvero incassare 11 o 12 abbonamenti l'anno per ogni viaggiatore pendolare contro i 10 o 11 che ognuno riusciva a fare sfruttando i periodi di vacanza estiva, natalizia o pasquale, più quei week end o ponti che capitavano alla fine dell'abbonamento.

Partendo da un esempio reale di un viaggiatore pendolare che nel 2003 decida di fare il ponte di Pasqua, 3 settimane di ferie ad agosto ed il ponte tra Natale e capodanno si ottiene che l'aumento del costo in un anno è superiore al 6%. Se a questo si aggiungono gli altri periodi di ferie a disposizione si ricava un aumento ancora più alto. L'aumento annuo sarebbe di circa 70mila vecchie lire per un pendolare su Parma e di 85mila lire per uno su Milano. Ricordiamo poi che quest'ultimo (su Milano) è già costretto a pagare l'abbonamento fino a Milano Centrale anche se scende a Rogoredo o Lambrate, ovvero circa 130mila vecchie lire all'anno in più per un servizio che non utilizza. Considerando solo i pendolari piacentini, l'attuale manovra porterebbe ogni anno diverse centinaia di milioni di vecchie lire in più nelle tasche delle ferrovie senza far figurare alcun aumento del prezzo dei biglietti. Se si considera poi tutta la Regione Emilia si parla di diversi miliardi di lire ogni anno e si capisce perché le ferrovie siano così interessate a questa modifica del regolamento

Chiediamo alla Regione Emilia Romagna di bloccare immediatamente l'applicazione di questa regola che di fatto aumenta senza alcuna giustificazione il costo del viaggio per i pendolari. Questo anche in virtù del fatto che pochi mesi fa è stato firmato il nuovo contratto di servizio con le ferrovie che prevede che, per tutta la durata del contratto, il sistema di tariffazione rimanga quello in vigore nel momento della firma del contratto ovvero quello che prevede di stipulare gli abbonamenti con inizio da qualsiasi giorno del mese.

L'introduzione dell'abbonamento solare produrrà inoltre forti disagi per i viaggiatori, che si vedranno costretti a rinnovare contemporaneamente tutti gli abbonamenti a fine mese, con prevedibili lunghe code alle biglietterie, senza la possibilità di scaglionarsi nell'arco dei 30 giorni.

Da alcune segnalazioni ricevute, resta inoltre da chiarire come mai per chi possiede una carta di credito sia possibile acquistare tramite Internet un abbonamento mensile a tariffa nazionale con inizio da qualsiasi giorno dell'anno e validità 30 giorni. Se ciò fosse vero ci chiediamo come mai ai possessori di carta di credito siano concessi privilegi differenti?

Tutto questo a fronte di un servizio ferroviario allo sbando, con treni soppressi, ritardi eccezionali, incapacità di gestire situazioni anomale, con treni che appaiono e scompaiono dai tabelloni senza essere mai arrivati o partiti, treni interregionali con tempi di percorrenza da treni regionali, impossibilità di avere un interlocutore unico a cui indirizzare le nostre lamentele, con le dirigenze di Bologna e Milano che si scaricano reciprocamente le responsabilità senza risolvere i problemi e senza rispondere alle nostre dettagliate e motivate richieste; e ancora: carrozze gelate o insufficientemente riscaldate, convogli con porte di accesso e di intercomunicazione bloccate, carrozze chiuse e inaccessibili per mancanza di personale, sedili sfondati, finestrini che non è possibile chiudere completamente con conseguenti spifferi e correnti d'aria gelata presenti per tutto il viaggio, sale d'aspetto insufficienti, tabelloni e monitor degli orari perennemente guasti o mal funzionanti e da ultimo la soppressione dello sportello informazioni alla clientela.

Per combattere questo continuo deterioramento del servizio chiediamo il deciso e pubblici appoggio delle Amministrazioni piacentine affinché si blocchi questo ennesimo sopruso perpetuato alle spalle delle migliaia di pendolari piacentini. Chiediamo alle Amministrazioni locali di farsi energiche portavoce delle suddette richieste a livello regionale e nazionale.

Pendolari non possiamo più tollerare di essere presi in giro,
non dobbiamo accettare questa ennesima ingiustizia di un aumento vero e proprio per di più camuffato in modo
da non figurare nel calcolo dell'inflazione.

Se la regola dell'abbonamento solare dovesse entrare in vigore, la nostra Associazione intende protestare con ogni azione lecita.
Per questo motivo abbiamo bisogno della partecipazione di tutti.
Vi informeremo sui dettagli delle azioni che intenderemo intraprendere.

Il testo dell'interrogazione parlamentare di Katia Bellillo e Giuseppe Giulietti (28/1/2003)

Al Ministro delle Infrastrutture
On. Piero Lunardi

Interrogazione parlamentare a risposta scritta

A fronte di assicurazioni date dal Governo sul blocco delle tariffe F.S., dal prossimo 1° febbraio, con un meccanismo surrettizio si aumenteranno gli abbonamenti ordinari mensili, (tariffe in larghissima parte utilizzate da lavoratori pendolari e studenti); tali aumenti si evidenzieranno con l'obbligo di rinnovo del proprio abbonamento ad ogni 1° del mese, obbligo esteso anche per i supplementi (carta d'accesso) per gli I.C. e Eurostar; la situazione attuale prevede invece la possibilità di rinnovare l'abbonamento ed il supplemento in ogni giorno del mese; nei mesi scorsi l'abbonamento ordinario annuo era già stato aumentato da circa 550 euro a 650 euro, con l'aggiunta della cancellazione del bonus di 1 mese gratuito, si pagavano anticipatamente 12 mensilità e ne venivano erogate 13, praticamente si recuperava il mese di ferie contrattualmente previsto per i lavoratori; se risulti alla S.V. tale decisione; se non ritenga che tale provvedimento sia in contraddizione con l'annunciato provvedimento di blocco delle tariffe formulato dal Governo; come sia possibile che tali decisioni si assumano senza essere portare in partecipazione con le Associazioni dei Consumatori e degli Utenti; se non si ritenga di dover intervenire per scongiurare tale provvedimento.

On. Katia Bellillo, On. Giuseppe Giulietti

La manifestazione dei pendolari (1/3/2003)

Il giorno 1° marzo si è svolta alla stazione di Piacenza la manifestazione contro l'introduzione degli abbonamenti solari in Emilia Romagna. La manifestazione è iniziata alle ore 10 con un gruppo di pendolari che manifestava la propria contrarietà al provvedimento con cartelloni appesi sul petto e sulla schiena. L'arrivo di altri pendolari alla manifestazione è proseguito per tutta l'ora successiva. Alle 10.30, un folto gruppo di pendolari si è messo in coda alle biglietterie per rinnovare l'abbonamento dimostrando così i disagi che si creeranno in occasione di ogni rinnovo degli abbonamenti. Si è manifestato anche contro i numerosi disagi causati ai pendolari come i ritardi e le soppressioni dei treni, e le carrozze fredde o chiuse.
Ad appoggiare le richieste dei pendolari erano presenti il Sindaco di Piacenza Reggi, l'assessore Carbone e l'Assessore Tagliaferri della Provincia di Piacenza. Durante la manifestazione i pendolari hanno consegnato agli amministratori le prime 1335 firme raccolte contro l'introduzione degli abbonamenti solari. La raccolta delle firme proseguirà per tutto il mese di marzo.
La manifestazione pacifica, che si è sciolta alle 11.30, ha dimostrato che i pendolari possono unirsi per opporsi agli abusi ingiustificati imposti da chi non ha alcuna sensibilità sui reali problemi vissuti quotidianamente dai viaggiatori e mira solo a trovare espedienti per spillare più soldi dalle tasche dei viaggiatori. Per questi motivi la manifestazione del 1° marzo è stata un primo importante passo per l'affermazione della democrazia anche in questo settore.

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