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Suggerimenti

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Come fare esperienza.
Come organizzare il proprio sito.
Come provare il sito realizzato, in modo off-line.
Come consultare un sito in modo off-line.
Come vedere e/o copiare il codice di un sito.
Pubblicazione di un sito nel web.
Come essere visibili nel web, elementi "meta".
Un pò di storia.
Fonti di informazione.
Approfondimenti sullo sviluppo di siti: JavaJavascriptDHTML (html Dinamico)
 
 

Come fare esperienza.

Il modo migliore di fare esperienza è quello più ovvio; dopo avere acquisito un minimo di conoscenza dell'html, provare e riprovare a realizzare siti sempre più complessi sfruttando tutte le possibilità disponibili. Buoni risultati si ottengono ponendosi un tema da sviluppare o cercando di ottenere risultati simili a siti visitati.
Non è un esercizio superfluo cercare di cogliere il messaggio che il web designer cerca di trasmettere attraverso il "look" della pagina; con esso si attira un tipo di persona più che un altro.
Altri concetti importanti da tener presente, nello sviluppo di un sito web, sono la facilità e chiarezza di consultazione ed il tempo necessario per ricevere le pagine; immagini grandi ed a molti colori sono belle, ma richiedono molto tempo per essere caricate.

Può essere istruttivo cercare di analizzare i codici di pagine presenti sul web; è importante non scoraggiarsi perché questi sono pieni di parti non html che possono confondere.

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Come organizzare il proprio sito.

Sviluppare un sito è un pò come fare un tema a scuola. Deciso l'argomento, è necessario decidere cosa presentare ed il come; bisogna decidere se usare una o più pagine, immagini, collegamenti ed altro. Se siete perplessi, cercate nel web qualcosa simile a quello che volete realizzare e ispiratevi. Non preoccupatevi di copiare, nessuno vi annullerà il compito.

Un sito che non sia costituito da una sola pagina senza collegamenti esterni, pone il problema di una organizzazione.
Se il sito è composto da poche pagine con pochi collegamenti, può essere trasferito tutto nella stessa directory senza problemi.
Volendo una organizzazione più chiara, si possono inserire delle subdirectory in cui inserire gruppi omogenei di documenti quali le immagini.
Se il sito è particolarmente complesso, si può prevedere una subdirecory per ogni pagina; esse, a loro volta, possono contenere altre subdirectory.

Sarebbe bene decidere all'inizio se usare delle subdirectory per poter inserire i giusti collegamenti nelle varie pagine.

Per posizionare testi, immagini od altro dove si vuole nella pagina, è utile una suddivisione dello spazio con una o più tabelle; non è necessario suddividere tutta la pagina, basta inserire la tabella nel testo nel punto voluto.
Le due foto nella pagina "basi" sono posizionate con una tabella alta come le foto, con tre celle e senza bordi. per non lasciare la cella centrale vuota, in essa è stata inserita una scritta di colore bianco ( colore del fondo).

Tutti i componenti del sito devono essere trasferiti nello spazio web con la stessa organizzazione usata nello sviluppo del sito.
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Come provare il sito realizzato, in modo off-line.

Un sito, memorizzato sul proprio computer, può essere visualizzato off-line (senza attivare la connessione remota) su un browser caricandolo manualmente. La procedura è simile per i vari browser; in Netscape ed in Explorer, la pagina iniziale del sito (index.htm) si apre seguendo il percorso FILE - OPEN PAGE - CHOOSE FILE o FILE - APRI FILE - SFOGLIA.
In Netscape, se provvisto di COMPOSER, il sito può essere creato e/o modificato attivando la sezione Composer, sotto il menù Comunicator, e visto attivando il bottone PREVIEW.

Utilizzando Front Page, il sito può essere visualizzato da un browser seguendo il percorso FILE - VISUALIZZA ANTEPRIMA NEL BROWSER.

Installando sul proprio computer tutti i browser che interessano, è possibile verificare come un sito viene visualizzato dai vari browsers

Ovviamente viene visualizzata l'ultima versione salvata.
 

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Come consultare un sito in modo off-line.

Il modo più immediato per esaminare un sito off-line (senza connessione remota) è quello di salvare questo sito con Explorer; questo salvataggio deve essere eseguito (con la connessione remota attivata) seguendo il percorso PREFERITI - AGGIUNGI A PREFERITI. Si apre una finestra dove è fondamentale spuntare la casella DISPONIBILE IN MODALITA' NON IN LINEA; spuntando questa casella si attiva anche il bottone PERSONALIZZA, questo consente di aumentare il numero di livelli salvabili. ATTENZIONE, salvare un livello vuol dire salvare anche le pagine cui fanno riferimento i link della prima pagina. Se un link punta ad un portale, questo viene salvato tutto. Salvare anche un secondo, od addirittura un terzo, livello vuol dire rischiare di salvare mezzo web. Prima di aggiungere un livello è opportuno valutare le dimensioni delle pagine che verrebbero salvate.
Per non creare confusione, è possibile utilizzare NUOVA CARTELLA e CREA IN per salvare il sito in una cartella autonoma. Le informazioni vengono salvate in un file di collegamento nella cartella indicata; questo file punta ad un documento web, con lo stesso nome, nella cartella WINDOWS - OFFLINE WEB PAGES.

I siti così salvati possono essere visitati off-line con Explorer sia aprendoli dal menù PREFERITI sia seguendo il percorso FILE - APRI - WINDOWS - PREFERITI. Se la connessione remota si attiva automaticamente al lancio del browser, bisogna cliccare su ANNULLA e quindi su NON IN LINEA. Per ripristinare l'attivazione automatica occorre, ad un collegamento successivo, spuntare la casella CONNETTI AUTOMATICAMENTE e cliccare sul pulsante CONNETTI.
 

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Come vedere e/o copiare il codice di un sito.

Le procedure per accedere al codice sorgente di un sito, possono essere diverse con i vari browser.
Con EXPLORER sono disponibili tre possibilità: Con NETSCAPE son disponibili due possibilità: In entrambi i casi si apre una pagina contenente il codice; esso può essere selezionato tutto, con CTRL-A, o parzialmente con il mouse. La parte selezionata può essere prima salvata negli appunti con CTRL-C e poi copiata, con CTRL-V o con INCOLLA in qualsiasi programma. Per evitare che vengano copiati anche parti di codice che potrebbero interferire, si può prima copiare la selezione in un editor ASCII come Blocco Note; poi si ricopia e si incolla dove si vuole.
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Pubblicazione di un sito nel web.

Pubblicare un sito sul web vuol dire trasferire i files e/o directory, relativi al proprio sito, sul computer server web dove si trova lo spazio web a nostra disposizione. Un server web è un computer che può, tramite il protocollo HTTP, trasmettere ad un browser richiedente i files relativi al sito richiesto. Un server trasmette i dati tramite una rete di comunicazione, il server web trasmette i dati tramite la rete internet.
Lo spazio su di un server web si può ottenere a pagamento, insieme a diversi servizi, o gratis, previa registrazione, da molti portali. Con la registrazione i provider forniscono tutti i dati necessari per il trasferimento dei files. Le forme gratuite, normalmente, non offrono i servizi essenziali per il un professionista e utili (ma non indispensabili) al dilettante; questi servizi comprendono informazioni sui browser e sulle risoluzioni usate per gli accessi, statistiche varie ecc..
Il trasferimento dei files sul server web va effettuata usando il protocollo FTP (File Transfer Protocol). I programmi di trasmissione con protocollo FTP si possono scaricare shareware o freeware (pochi) dai molti portali che offrono un servizio download.
Microsoft FrontPage (FILE _ PUBBLICA WEB)e Netscape-Composer (Publish o pubblica) offrono una possibilità di trsferimento FTP interno.

I primi tentativi di trasferimento richiedono tenacia e perseveranza perché le possibilità di fallimento sono elevate. Il primo consiglio è di usare la connessione remota del provider che ha messo a disposizione lo spazio web perché la "gelosia" è molto diffusa nel web. Per molti spazi web gratuiti è espressamente dichiarata l'obbligatorietà di uso della connessione remota del provider ospitante.
Bisogna provare con pazienza l'inserzione dei dati richiesti, cercando le possibili varianti, perché i termini usati dai programmi di trasmissione FTP spesso non sono quelli usati da chi mette a disposizione lo spazio web; sempre ché il server utilizzato non abbia predisposto qualche blocco per l'url di destinazione.

Una possibilità, attualmente, gratuita molto funzionale e comoda, usata anche per questo sito, è utilizzare lo spazio web offerto da Yahoo - Geocities (http://it.geocities.yahoo.com). I grossi vantaggi sono: Per usufruire di questo spazio web occorre registrarsi a Geocities ed entrare nella prima pagina dei servizi inserendo id. e pw.; per il trasferimento files cliccare su "FTP & caricamento facile .."


Un'altro portale che offre, gratuitamente ma senza particolari servizi, una scorciatoia per trasferire i files del proprio sito è infinito.
La procedura prevede: aprire (tramite ESPLORA RISORSE o RISORSE DEL COMPUTER a finestra ridotta) la cartella contenente i files da trasferire, accesso remoto con collegamento INFINITO, collegamento (tramite Explorer a finestra ridotta) all'URL "ftp.infinito.it", inserire nella maschera che appare ID e password di infinito, selezionare e trascinare i files da trasferire nella finestra di Explorer e attendere.
Si accede al proprio sito (nomeutente) con l'URL http://www.infinito.it/utenti/nomeutente/

La procedura prevede finestre ridotte perché esse siano visualizzate contemporaneamente, in questo modo si può effettuare agevolmente il trascinamento dei files da una finestra all'altra.


Volendo acquisire esperienza è saggio non utilizzare solo le vie più facili e cimentarsi anche con le difficoltà tipiche dei programmi di trasferimento FTP.
Un buon programma gratuito, al momento, e in inglese è AcerFTP 3 FREEWARE scaricabile dal sito www.visicommedia.com. Se non ci si registra la licenza dura solo 30 giorni.
Il programma presuppone che ci si colleghi essenzialmente ad alcuni server, per cui prevede la creazione di uno o più profili di sito richiamabili direttamente per il trasferimento. La procedura prevede di attivare FILE-CONNECT-NEW SITE FILE; nelle maschere successive si trovano anche i seguenti termini:
- descriptive name : identifica il nome che si attribuisce al profilo; va bene qualsiasi nome.
- server : indicato da chi fornisce lo spazio web. Per esempio: ftp.it.geocities.com
- local folder : la directory, su proprio computer, dove si trovano i files da trasferire.
- host folder : la directory dove vanno trasferiti i files; é il nome del proprio spazio web, quello dichiarato al momento dell'attivazione.
Il programma presenta due finestre, in una ci sono i files della local folder e nell'altra quelli della host folder. Sopra queste due finestre c'è una riga con i profili creati; cliccando su di un profilo si seleziona tutto quanto definito in quel profilo.
Il trasferimento si attiva selezionando, in una finestra, i files da trasferire e trascinandoli nell'altra finestra con il mouse o cliccando sulla freccia corrispondente fra le due finestre..
Se si vuole aggiornare un file, cliccando sulla freccia di trasferimento, si apre una finestra di conferma: cliccare su "overwrite".

Finché non si è acquisita una certa esperienza è bene usare tutte le impostazioni predefinite.
Se il collegamento non si attiva provate, oltre a verificare l'esattezza dei parametri introdotti, anche a collegarvi tramite un'altro provider di accesso remoto.


Chi volesse personalizzare l'URL del proprio sito con solamente un nome può consultare le offerte che si trovano facilmente su quasi tutti i portali; occhio ai servizi che offrono, in cambio della cifra richiesta, ed alle velocità di trasferimento.
 
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Come essere visibili nel web, elementi "meta".

Sostanzialmente ci sono tre modi per promuovere un proprio sito:
La scelta del nome del sito è importante; deve, in modo sintetico, esprimere efficacemente il contenuto e stimolare l'interesse dei potenziali visitatori. Un titolo che inizi con le prime lettere dell'alfabeto può essere presentato, nelle liste, prima di altri. Si ricorda che il titolo del sito è quello inserito fra i tag <TITLE> e </TITLE> nel blocco HEAD.

Chi voglia approfondire i criteri di selezione dei motori di ricerca può visitare il sito:
www.searchenginewatch.com
Interessante è la tabella situata in:
www.searchenginewatch.com/webmasters/display.html.

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Un pò di storia.

Verso la fine degli anni'80 il fisico Tim Berners-Lee propose al CERN di adottare, per lo scambio di documenti scientifici, una sua applicazione del linguaggio SGML (Standard Generalised Markup Language). Questa applicazione, chiamata da Berners HyperText Markup Language (HTML appunto), era adatta a descrivere testi con tabelle ed elenchi puntati; molto semplice da usare si diffuse rapidamente fra i primi utenti del nascente World Wide Web. La corsa alle implementazioni, attuata dai vari produttori di browsers per aggiungere sempre nuove funzionalità, stimolò Berners ad istituire, nel 1994, il World Wide Web Consortium (W3C). Obiettivo del W3C era, ed è ancora, definire delle versioni standard di HTML a cui tutti possano riferirsi. Attualmente il W3C si occupa, sempre con l'intento di fornire delle versioni di riferimento, di tutti gli aspetti di comunicazione sul web.
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Fonti di informazione.

W3C, sito ufficiale dell'HTML                www.w3.org

Corsi
Molti portali, e quasi tutte le università, offrono corsi di programmazione per il web.
Alcuni siti particolari sono:
Internet 2004, Manuale Laterza
per l'uso della rete
pppppp www.liberliber.it/biblioteca/c/calvo/internet_2004/html/index.htm
HTML.IT www.html.it
PLANET www.softwareplanet.net
TUTORIALS.IT www.tutorials.it
UNIVERSITA' www.aaa-universita.com
WEB DESIGN Sito sul web design

Browsers
EXPLORER www.microsoft.com
NETSCAPE www.netscape.com
OPERA www.opera.com
VARIwww.browsers.com - www.internet.com/home-d.html - www.whichbrowser.com

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Approfondimenti sullo sviluppo di siti.

Java
Il linguaggio JAVA è nato intorno al 1995 per supplire alle limitazioni dell'html; l'uso di internet per scopi commerciali, richiede di poter comunicare con l'utente, operare scelte, di andare oltre la sola capacità descrittiva dell'html. Java è nato perché i linguaggi di programmazione disponibili, come il Pascal, C, C++, non consentono di conservare la principale caratteristica dell'html: la portabilità, cioé, l'essere indipendente dal sistema operativo (windows, linux, mac. ecc.) e dal processore. Tipicamente un linguaggio di programmazione produce un codice macchina legato sia al processore che al sistema operativo; per utilizzare lo stesso programma su macchine diverse (p.e. dos o mac) e/o con sistemi operativi diversi, è necessario ricompilare il programma con un compilatore specifico. Ovviamente questo programma, utilizzato in un sito sul web, non potrà "girare" su tutti i computers come l'html.
Per superare questo problema, un compilatore java produce un codice suo (chiamato Bytecode) che non è legato ad alcun sistema operativo e ad alcun processore. L'utilizzatore, il browser (ognuno ha sul proprio computer un browser specifico per il processore e per il sistema operativo usato) , dovrà disporre di un interprete, chiamato JVM (Java Virtual Machine), che traduca il codice java in un codice macchina interpretabile dal computer in uso.
La necessità di ricorrere ad una jvm, introducendo un passaggio in più, rallenta leggermente la velocità di esecuzione di un programma in java (appelet); questa minore velocità è più avvertibile su macchine lente e/o con poca memoria ram.

Volendo utilizzare java, è necessario tener presente il solito problema delle compatibilità delle versioni; almeno ogni anno esce una nuova versione di java, normalmente i browers si aggiornano con un certo ritardo, inoltre bisogna tener presente che non tutti gli utenti usano le versioni più recenti dei browsers.

I sistemi di sviluppo java, non gratuiti, più diffusi sono il Borland Jbuilder, il Symantec Cafe ed il Microsoft Visual Java. Completamente gratuite sono le JDK (Java Development Kit) della Sun (la Sun ha inventato java), che comprendono sia il compilatore che la Java Virtual Machine per eseguire i programmi compilati; il compilatore è utile per provare i programmi realizzati.
le JDK (circa 20 mb più altri 20 mb per la documentazione) sono, per chi ha molta pazienza, scaricabili free dal sito

http://java.sun.com/products/jdk/1.2/index.html.
 

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Javascript

Tra Java e Javascript non c'è alcuna relazione; l'assonanza si deve a motivazioni commerciali.
Per superare i limiti dell'html Netscape aveva cominciato a sviluppare un linguaggio di scripting, chiamato Livescript, mentre si stava affermando Java sviluppato da Sun. Per sfruttare un nome già noto, Netscape ottenne da Sun il permesso di rinominare Livescript in Javascript in cambio di creare delle somiglianze procedurali.
Javascript, come l'html, non deve essere compilato; ciò semplifica molto il suo uso. Esso è un linguaggio ad oggetti, questa caratteristica permette di ridefinire, in maniera dinamica, le proprieta' delle parti delle pagina Web definite come oggetti. Uno script in Javascript può cambiare colori, far scomparire immagini o testi ed altro semplicemente cambiando i parametri relativi all'oggetto.

Javascript è molto interessante ma, nonostante sia implementato anche in Explorer, i problemi di compatibilità sono diversi; è anche possibile qualche blocco del computer. Nella rete sono disponibili moltissimi script Javascript collaudati che possono essere copiati, incollati ed utilizzati con le opportune modifiche e verifiche dei riferimenti interni.
 

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HTML Dinamico

Per HTML Dinamico (DHTML) si intende una estensione dell'html che consente di modificare dinamicamente i vari elementi di una pagina Web in seguito a scelte dell'utente o a condizioni operative.
Questo risultato si ottiene strutturando, concettualmente, il processo di sviluppo della pagina web in tre fasi:
- Definizione della pagina secondo un modello ad oggetti (DOM), cioè si definisce la pagina come una gerarchia di oggetti (ognuno definito da un nome che lo identifichi) con proprieta' e metodi. Ridefinendo, tramite un opportuno comando, invocando un metodo o modificando una proprietà di un'oggetto (p. es. colore o visibilità) si può modificare dinamicamente la pagina.
- Uso dei fogli di stile CSS per definire i valori iniziali degli oggetti della pagina, o delle pagine, ottenendo, inoltre, impostazioni unificate in tutto il sito.
- uso di script, con linguaggi tipo javascript, per definire i parametri di variazione dei vari oggetti.

Esistono problemi di compatibilità, legati a quelli degli script, anche se le ultime versioni di Explorer e Netscape sono abbastanza compatibili. Il WWW Consortium sta preparando uno standard DHTML.

Una caratteristica interessante è la disponibilità di attivazioni su eventi (click di un tasto, passaggio del mouse ecc.) di funzioni di script.

E' anche possibile definire matrici di oggetti, quindi si può organizzare un piccolo data base.
 

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