La Storia
Roccaromana sorge su un dosso dell'appennino campano,
sovrastato da un rilievo su cui sono i resti di un forte longobardo. Nel
suo territorio vi furono antichi insediamenti, cui debbono riferirsi le
sepolture d'età romana trovate nell'area dell'attuale cimitero, da cui
provengono due rilievi con ritratti maschili tardorepubblicani e i resti
di un' antica Villa rustica in località Le Grotte.
Nel V secolo, gli abitanti
abbandonarono la pianura e si aggregarono intorno al castello facente
parte del Gastaldato di Teano, dipendenza della Contea di Capua. Possesso
dei Normanni dal 1137, questa terra appare come "Rocca Romana" nel Catalogus
Baronum. Durante i contrasti fra Gregorio IX e Federico II queste terre
furono occupate dal legato pontificio Pelagio Calvani, per tornare poi
sotto l'imperatore.
Andrea de Roccaromana, che in questo periodo reggeva
la baronia anche senza averne ricevuto l'investitura, ottenne formalmente
il feudo nel 1269 da Carlo I d'Angiò. Dopo le lotte dinastiche per l'eredità
di Giovanna Il d'Angiò, Roccaromana andò alla famiglia Marzano, in riconoscimento
della fedeltà e dei servizi prestati ad Alfonso d'Aragona. Roccaromana
fu fedele ai sovrani legittimi, anche durante l'invasione di Carlo VIII
e le successive guerre tra francesi e aragonesi. Nel
Cinquecento il feudo, tolto a Sigismondo Marzano, che aveva parteggiato
per Francesco I di Francia, fu prima devoluto al Regio fisco e, quindi,
venduto a Giovanni Colonna. Dopo vari passaggi di proprietà, nel 1782
il feudo pervenne ai Caracciolo di Mignano fino alle leggi eversive della
feudalità del 1806. La Parrocchiale di San Cataldo sorse nell’area di
una preesistente cappella del XV secolo, dedicata all'Annunziata. A monte
della chiesa sono i ruderi delle torri del Castello tardomedioevale. Sul
colle ci sono avanzi di una Torre longobarda. Si conserva ancora la Chiesa
di Santa Maria a Castello, ricostruita subito dopo la seconda guerra mondiale.
La Cappella di San Sebastiano ha una facciata, a capanna, con portale
sormontato da lunetta; presenta in alto la croce dei Marzano e uno stemma
contornati dall'iscrizione "Universitas haec fecit anno 1409". L'interno,
a navata unica, presenta una volta a crociera e stucchi del Settecento.
Nel presbiterio l'abside piatta ha un affresco del XV secolo, raffigurante
una Madonna in trono con Bambino tra due Santi.Il Complesso dell'Annunziata,
la cui facciata è caratterizzata da una ripartizione su due ordini delimitati
da un cornicione. L'interno si presenta a tre navate scandite da pilastri.
La volta della navata centrale è a botte depressa. Sul retro è il campanile
ottagono.