14 giugno 2003 - pag. 17

Una città sostenibile: Presente e futuro della Zona Pantano-Ripalta

Sabato 31\05 presso l'Istituto Professionale Turistico Commerciale di Bisceglie "G. Bovio" si è tenuto un convegno sul tema "una città sostenibile: presente e futuro della zona Pantano-Ripalta".

Il dibattito conclude un programma promosso dalla scuola e patrocinato dall'Associazione Biologi Ambientalisti Pugliesi e dal Comitato per la Salvaguardia della Zona Ripalta-Pantano. L'iniziativa ha coinvolto gli studenti della scuola che hanno presentato numerosi ed interessanti progetti.

Nel dibattito il prof. Francesco Sciacqua e il prof. Domenico Ricchiuti della scuola G. Bovio hanno sottolineato l'impegno degli studenti sul progetto, il dott. Mauro Sasso, biologo, presidente del Comitato per la Salvaguardia della zona Pantano-Ripalta, ha ripercorso la travagliata storia del Pantano tracciando un quadro malinconico sulla vita di questo specchio d'acqua che da paradiso faunistico si è ora ridotto ad un bacino melmoso e maleodorante.

Al dott. Mauro Sasso tutta la solidarietà possibile per l'impegno che continua a profondere nella sua epica battaglia, quasi personale, per la tutela di tutta l'area, ricordiamo la sua iniziativa per la raccolta delle firme a salvaguardia del territorio contro certe mire speculative. Com'è noto l'area oltre che essere l'unica zona "umida" presente tra le saline di Margherita di Savoia e Torre Guaceto ove gli uccelli migratori possono stazionare è anche ricca di reperti storici di epoca neolitica. La dottoressa Donatella Potenza, ambientalista, ha sottolineato l'importanza delle zone "umide" in un territorio per l'influenza che esercitano sul microclima e sulla conservazione della fauna destinata ad allontanarsi o addirittura, per alcune specie, ad estinguersi qualora il territorio venisse sottratto dalla sua naturale vocazione. L'ing. Girolamo Mauro Gentile del Politecnico di Bari ha rilevato l'importanza della conoscenza del naturale processo di formazione dei litorali e delle spiagge, dettagliando, in particolare, sulle modalità e sui tempi di formazione ed evoluzione delle spiagge biscegliesi. Di seguito ha presentato il sorgere e trasformarsi della cala di Ripalta, della spiaggia di ciottoli ancora presente e delle sculture naturali costituite dalle grotte. L'ing. Gentile ha introdotto nel dibattito un progetto per la tutela delle grotte di Ripalta esposte a rischio di crollo per la continua azione del mare. Il progetto esordisce con la riproposizione della spiaggia di ciottoli di Ripalta nella sua primitiva estensione (pari a circa 3 volte l'attuale) e parte dalla premessa che, al momento attuale, al processo di naturale formazione delle spiagge, manca, all'azione del moto ondoso del mare, il materiale lapideo derivante dai crolli della falesia. È questo materiale lapideo, ha aggiunto l'ing. Gentile, che l'azione del mare trasforma nei bianchi ciottoli calcarei che sono il vanto delle nostre spiagge. Qualunque intervento o progettazione non inseriti nel naturale processo di formazione dei litorali, come difese radenti, pennelli trasversali o scogliere parallele, rappresentano, ha continuato l'ing. Gentile, altrettante sfide lanciate dall'uomo alla natura. Attenzione, è stato il grido accorato che ha lanciato l'ing. Gentile, se imbocchiamo la via delle sfide alla natura rischiamo la scomparsa delle spiagge di ciottoli anche per più generazioni; quindi ha proposto agli Amministratori della Città per soli 700.000.000 delle vecchie lire, una sperimentazione per la riproposizione, nella primitiva consistenza, della spiaggia della Batteria ormai ridotta a dimensioni residuali. Il progetto derivante da un approfondito studio prevede la fornitura, in punti calcati, all'azione del moto ondoso, di ben determinate granulometrie di pietrame dal quale il mare deriverà i bianchi ciottoli.

Il sig. Napoletano, intervenuto in rappresentanza della pubblica Amministrazione, ha preso atto del progetto e si è impegnato ad estendere la proposta al Sindaco della Città.

A noi cittadini il compito di non chiudere gli occhi su ciò che sta avvenendo se vogliamo lasciare alle future generazioni un patrimonio ineguagliabile, rammentando che dobbiamo essere parte delle scelte della nostra città non delegando ad altri il nostro futuro.

Matteo Garribba