UN NUOVO AUTORE


Presentazione

Marco Saya

Domani sarò come oggi

Dopodomani mi prenderà

La voglia di scherzare con

Il passato in questo gioco

Di stagioni che non mutano

Nel reclinare il capo da una parte

Guarderò il sonno che mi stringe

A se e mi conduce nel suo tempo

Da cui imparerò a vedere la mia

Pellicola a ritroso e la forbice taglierà

Il non ricordo delle cose morte e un ago

Ricucirà l'unico fotogramma vivo

Nel prenatale limbo di un cordone

Che mi lega all'origine celata

Biografia

Marco Saya è nato a Buenos Aires il 3 aprile 1953 dove ha trascorso i suoi primi tre anni per poi trasferirsi a Rio de Janeiro per circa 7 anni.

Dal 63' risiede a Milano e dopo aver conseguito il diploma di maturità classica ed un tentativo universitario ad Ingegneria Elettronica ha intrapreso la professione nel settore informatico.

La musica e la chitarra jazz (hobby che già coltivava a 14 anni) sarebbero poi diventate la sua vita e una seconda attività.

Scrive testi per canzoni, avvicinandosi alla poesia e più in generale alla scrittura che è stato un passo naturale e spontaneo.

Non ha temi preferenziali; tutto ciò che accade nel quotidiano e che è realmente vissuto merita di essere raccolto in semplici e sincere parole, come pagine di un diario, trasfigurate in Arte.

Alcune poesie e alcuni brevi racconti di Marco Saya

 

Per contattare Marco Saya:

poesiaoggi@yahoo.it
 
msaya@lycos.it

Il sito della casa editrice Domina: www.dominaeditrice.com

 

Gli altri nuovi scrittori che abbiamo presentato fino ad ora:

Vittorio Bacelli

L'intervista all'autore:

Da quanto tempo scrivi?

Da molto, non ricordo precisamente da quando...
Ho iniziato a scrivere novelle d'amore, brevi romanzi di fantascienza, recensioni , articoli musicali e soprattutto poesie, il tutto in questi ultimi trent'anni.

Che genere? Poesia, racconti, romanzi?

La poesia è appunto il genere che ho sempre privilegiato perchè mi permette ,nella sintesi, di esprimere il mio totale "disappunto" per questo sistema legato al nostro mal di vivere.

Quando scrivi?

Non esiste, a mio avviso, un momento preciso per la scrittura, quando sento di dover esternare...allora butto giù...quello che mi passa per la testa.

A penna o al computer?

Al computer anche se talvolta ritorno all'amata penna (quando la permanenza davanti al video diventa eccessiva)

Generi di conforto durante la scrittura. Caffè, sigarette, pause, musica….

Musica, Musica e niente altro che un buon disco da ascoltare.

Nel tuo percorso, si può notare una grande importanza della musica. Poesia e musica per te sono molto affini?

Si, tieni conto che un'altra mia attività è quella di essere un musicista di jazz, un mestiere che ho svolto e continuo a svolgere, oggi in modo saltuario, per mancanza di spazi. La poesia è l'improvvisazione sono sinonimi di emozioni e stati d'animo.

Hai pubblicato?

Ho pubblicato il primo libro di pensieri dal titolo "Bambole di Cera" edito da Antitesi - Laura Vichi Publisher con il quale mi sono classificato secondo al concorso nazionale di poesia "La Cittadella" dedicato alla poetessa Maribruna Toni.
Proseguo poi con la pubblicazione della seconda raccolta di poesie dal titolo "Raccontarsi" edito dall'istituto Italiano di Cultura di Napoli diretto dal Professore e poeta Roberto Pasanisi.
Pubblico un e.book dal titolo "Sassolini", presente sul sito Internet diretto dal poeta Emiliano Cribari.
Contemporaneamente esce il mio nuovo libro di poesie e brevi racconti dal titolo "Dirimpettaio" edito dalla Oceano Edizioni.
Ora è in distribuzione la mia ultima fatica dal titolo Nei travagli di ogni attimo edita dalla Domina Editrice.
Sono poi presente poi in diverse antologie tra cui segnalo:

"Voci" edita da ARPANet;
"Il teatro del Tempo" e "Sul Filo dell'Innocenza" edite da Akkuaria;
ed "Il naufragar m'è dolce in questa radio" e "Poesie del nuovo millennio" edite da Giuseppe Aletti; "Le migliori 100 poesie del web 2000 e 2001" a cura dell'associazione Penna D'autore; "Antologia poetica" edita dall'Osservatorio Letterario.
Collaboro poi con il mensile letterario "Il Filo" e con una rubrica musicale presente sul sito della Rizzoli. (speakers Corner).

Che cosa ne pensi dell'editoria a pagamento?

Penso che possa essere un buon investimento se non si è "tartassati" da un punto di vista economico.

"Nei travagli di ogni attimo" è il tuo ultimo libro edito da Domina Editrice. Ce ne puoi parlare?

Dalla mia prefazione....

Penso che ogni istante da noi vissuto debba essere raccontato, tante piccole storie che si intrecciano con il ritmo di un quotidiano incalzante che continuamente soffia sulle fragili impalcature dei nostri "castelli" di carte.

La nostra vita, sintesi di domande che attendono delle risposte non sempre esaustive e quasi mai vi è una risposta. Un puzzle di sentimenti, azioni, emozioni, talvolta schegge impazzite che non ci permettono di avere quella visione d'assieme che tanto ricerchiamo, un equilibrio instabile che ammazza quel poco tempo che ci è dato.

Il tempo, un tiranno che perseguita le nostre solitudini, una clessidra dove una sabbia bianca a malapena colma il vuoto... di un granello e tutto il resto viene disperso tra i mille incantesimi di false illusioni.

La rabbia, antica compagna di viaggio, oramai sopita e narcotizzata, non taglia più i nostri traguardi, una tartaruga sommersa dai liquami del mondo che non può più nuotare... sabbie mobili delle metropoli affondano pedoni inermi e rassegnati che lottano con la propria inerzia su un ring dove l'avversario appare per poi improvvisamente sparire nel nulla...

Quel Quid che tanto ricerchiamo, il perché del vivere così, un malessere che non abbiamo chiesto ma che ci è stato regalato, il linguaggio di muti che parlano a dei sordi, angoli sempre più bui e vie che si assottigliano sino a divenire tanti orizzonti confusi, sentimenti forti che si sbriciolano per la nostra stessa inconsistenza, il tutto si riassume in un perenne travaglio dell'animo alla ricerca di un attimo da fermare e fissare come la risposta giusta in quel momento.

"Scrivo per ciò che vedo, Scrivo quello che sento, Annuso tra pozzanghere di mille colori
Il tiepido motivo dell'esistere", alcuni versi estratti dal mio libro sono il "leit-motiv" che mi accompagna in questo viaggio costellato da ricordi, passioni e tutto il corredo che lo accompagna, delusioni, speranze, domande, un adulto che pur tuttavia continua a sognare quel "principe bambino" che è in lui, da qualche parte, in qualche anfratto dell'universo, o forse molto più vicino di quanto non immagini...

Infine "Nei travagli di ogni attimo" vuole essere una pellicola di fotogrammi in cui ciascuno di noi può riconoscersi, un bianco e nero che talvolta si colora di rosa, l'arcobaleno per qualche minuto s'intravede e in quei brevi istanti dobbiamo carpire l'antico mistero prima di rituffarci nei difficili meandri dell'esistere... più forti e con la consapevolezza di avere fatto un piccolo passo in avanti...

Una volta concluse, hai una persona a cui fai leggere per primo le tue opere?


Sono diverse le persone a cui faccio leggere per prime le mie liriche, normalmente sono tutti addetti ai lavori.

Quale sarebbe la casa editrice a te più affine?

E' difficile rispondere a questa domanda, il mio obiettivo è scrivere, scrivere, scrivere e poi si vedrà...

Le vie che hai tentato per "sfondare" come scrittore.

C'è un'interessante intervista rilasciata da Umberto Eco in cui sostiene che il passaparola o il door to door delle proprie opere sia il sistema migliore per farsi conoscere. L'importante è essere convinti del proprio prodotto letterario. In effetti sono più di quattro anni che sto bombardando tutti, nessuno escluso, i vari addetti ai lavori e i risultati cominciano a vedersi.

I concorsi letterari possono aiutare un autore esordiente a farsi conoscere?

Alcuni sono seri altri una "mozzarella di bufala..., tenterei , sempre come esordiente, la via della pubblicazione.

Che cosa ne pensi di questo diffondersi dei corsi di scrittura creativa?

Penso che scrivere sia un modo di essere, vivere e sentire la vita. Un corso di scrittura creativa richiede degli insegnanti che siano in grado di comunicare il senso della vita al di là di quattro stereotipi formali...

I tuoi miti letterari.

Tanti, legati soprattutto alla poesia. (da Neruda a Pavese a Pasolini a Montale)

Collabori con la rivista "Il Filo", rivista letteraria di ottima fattura. Le riviste possono essere una vetrina per gli scrittori?

Assolutamente si, una visibilità in più per chi si affaccia al mondo della scrittura.

Internet: di tutto di più, o uno spazio che può risultare utile?

Internet è una base dati formidabile da questo punto di vista, un collettore di informazioni a cui tutti possono attingere. Se pensiamo a tutti coloro che scrivono e che possono comunicare ad altri le proprie emozioni la rete si trasforma in un passaparola che veicola le parole da un sito...all'altro... Così è stato nel mio caso, ho iniziato all'incirca quattro anni fa (anche se scrivo da più di trent'anni) a pubblicare alcune poesie su siti specifici, poi ho allargato la mia visibilità a 360° su tutti gli spazi dove mi era consentito farlo. Il mio obiettivo era e rimane tuttora quello di essere letto sia nel bene che nel male dalla maggior parte degli autori presenti in Internet.
La diffusione della poesia tramite Internet funziona e un suggerimento che posso dare è quello non solo di scrivere ma anche di leggere quello che scrivono gli altri autori, scambiarsi le reciproche impressioni, creare dei network culturali, un "feeling" che permetta una crescita di idee e cultura d'assieme e in sintonia con il nostro tempo. Solo così possiamo forse sperare in una "nuova rivoluzione" della poesia contemporanea in Italia.

Il tema di questo aggiornamento di Paginazero è il rapporto fra letteratura e guerra con un occhio di riguardo agli scrittori italiani. Come può influenzare, in concreto, un avvenimento di tale portata la scrittura e la creatività di un'artista?

Chi vive in prima linea...(pensiamo alla questione medioorientale) produce una letteratura sentita, propria, una creatività dettata dal vissuto in atto, purtroppo , per chi è al di fuori...diventa un firmare ,quasi sempre, delle petizioni a perdere!