Tartarughe Collection |
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Diana
Un omaggio a una donna che, pur
senza corona, è stata una regina.
Diana Spencer, la
principessa ribelle, la donna che aveva detto no al rigido protocollo imposto
da Buckingham Palace.
Succede nel corso
della storia, che qualcuno viva per gli altri,che si
viva la propria vita attraverso un personaggio, è quel che era divenuta Diana
per milioni di donne che non erano bionde, ne giovani, ne inglesi, ne ricche,ne
corteggiate,ne belle. Diana le rappresentava, senza che loro stesse se ne
rendessero conto. Incarnava ciò che tutte desideravano ,
senza avere il coraggio o la fortuna di viverlo: la rivolta, l'amore, la
tenerezza, l'avventura e, fino a quel giorno fatale, il successo.
C’era una volta.. quante volte
l’abbiamo sentito o letto.. quante volte ci siamo immedesimati nei protagonisti
o abbiamo pensato a come sarebbe stato bello essere vissuti in quel periodo.
C’era una volta… una frase che rammenta di principi e
principesse, e i principi e le principesse delle favole sono belli
e giovani,quando mai una principessa di 50 anni è finita in una favola? la storia che racconteremo ai nostri nipoti, quella dei
giorni nostri, è quasi come le altre,chiudiamo il libro sulla parola fine,con
l’immagine di una principessa giovane e bella purtroppo questa volta non solo
non c'è più il principe.. non è neanche un lieto fine.
vedi anche:
Diana pagina 2 biografia e storia
Diana pagina 3 libri e biblioteca
Nel 1961 a Parkhouse
nasce la piccola Diana Francis,Lord
John ,suo padre,non organizza la grande festa
invitando tutte le fatine del reame,lui voleva un figlio maschio,la piccola
Diana cresce,di certo non le manca nulla tranne..l’affetto,quello
che ogni creatura dovrebbe ricevere dai suoi genitori.Diana
non è sola ,ha due sorelle e pochi anni dopo nasce
il fratellino tanto agognato dai coniugi Spencer. Ma le cose non migliorano
la piccola ha solo 6 anni quando dopo anni di liti e lacrime i genitori si
separano,anzi è proprio la mamma,Francis
ad andarsene. La famiglia si trasferisce ad Althorp.
Nel 1975 il padre Lord John diventa
l'ottavo Conte di Althorp. Il figlio Charles diventa visconte e le tre sorelle Diana, Sarah e Jane sono elevate al rango di
Lady. Diana non eccellerà nello studio,verrà
ricordata come un’allieva anonima. Già da allora però la sua vera natura si
faceva strada,per emergere durante un’iniziativa del
collegio di West Health dove le allieve erano
stimolate all’attività sociale,facendo visita agli anziani e ai malati. Diana
aveva un inclinazione naturale all’aiutare e sostenere i bisognosi.Nel 1977 Diana ha il primo incontro ravvicinato con il
principe Carlo,colui che poi diverrà il suo
consorte,invitata con la sorella Sarah ad assistere ad una battuta di
caccia,anche se provenendo da una delle più ricche famiglie della nobiltà
inglese ,aveva già avuto altre occasioni di incontrarlo. Ma adesso ha 16 anni e vede tutto in un modo diverso.In quel periodo,la favorita del
principe è proprio Sarah. Nel 1978 Diana è invitata alla
festa del 30esimo compleanno di Carlo a Buckingham Palace. Nel 1979 Diana desiderosa di vivere la
realtà dei suoi coetanei,si trasferirà con alcune
amiche in un appartamento a Coleherne Court
,ricevuto per i suoi 18 anni.Per ottenerlo,si
adatta a fare la cameriera,la baby sitter e si
occupa dei bambini di un asilo Ricorderà quel periodo come il più bello della
sua vita. Nel 1980 Diana assiste ad una partita di polo del principe Carlo ed
è proprio quello il giorno in cui i due iniziano a
vedersi con occhi diversi. E’ un periodo particolare per la bella Diana,
inizia a muoversi in un mondo che seppur conoscendolo bene non ha mai vissuto
a fondo,ma ora è il momento,Carlo si dichiara e lei
che,come tutte le ragazze,ha sognato sin da piccola una vita regale ne rimane
estasiata e pronuncia il suo sì il 29 luglio 1981. Ma già nel periodo che
precede le nozze avrà modo di capire che la vita
meravigliosa che aveva tanto sognato è soltanto una bella facciata,dietro
alla quale la solitudine sta in agguato.Diana
proviene da una famiglia di nobili,le dimore dove è
nata e cresciuta odorano di austerità,ha imparato a fare l’inchino quasi
prima ancora di imparare a camminare ma c’è una parola che non ha ancora
imparato,una parola che cambierà per sempre la sua vita. Protocollo. Diana è
uno spirito libero,regola di vita accentuata dalla
sua condizione di figlia di genitori divorziati,cresciuta tra bambinaie e
governanti, abituata a cercare affetto e calore qualora ne sente il
bisogno,senza fare distinzione tra chi ne possa dispensare,chiacchiera con le
cameriere,si intrufola nelle cucine, Carlo non c’è,nessuno della famiglia che
l’avrebbe accolta è disposto a capire e confortare questa donna fragile e lei
si sente sola. Ma questa solitudine ,lei ancora non
lo sa o non vuole saperlo, è parte del prezzo da pagare per essere quello che
è diventata: una principessa.Il suo fragile mondo
inizia a screpolarsi,la nascita dei suoi 2 bambini William 1982 e Harry 1984 seppur vissuta con gioia immensa,non riuscirà
a riempire il grande vuoto di quella che è ormai la sua esistenza.La sua vita pubblica è segnata dalla presenza dei media
che da troppo tempo ormai non le permettono nemmeno di portare i figli al parco. Diana sta male,esterna
il suo malessere ma sono richieste mute,invisibili,non ascoltate,da chi non
sa ascoltare. Persino l’amore che riverserà sui suoi figli
e le sue decisioni sulla loro educazione verranno criticati. |
In place dell'Alma a Parigi, c'è una
statua con una fiamma d'oro,una copia della torcia
impugnata dalla statua della Libertà. Nella mente dei parigini però,questa statua ha assunto un nuovo e potente significato
dalla morte della principessa Diana e del suo compagno "Dody" Al Fayed nel tunnel
dell'Alma nelle prime ore del mattino del 31 agosto 1997. La fiamma è rimasta
il punto di riferimento d’un vero e proprio culto di Diana,dove
ancora oggi vengono posati fiori e biglietti in ricordo alla donna più amata
degli ultimi anni. Quando una principessa, specialmente se affascinante, muore,le circostanze della sua vita e
della sua morte acquisiscono un valore mitico nella mentalità popolare. Così
è stato anche per Diana,principessa di Galles,è
diventata materiale di leggenda. Alcuni sostengono che fu la vittima di una trama del servizio segreto britannico MI-6,che
aveva lo scopo di prevenire lo scandalo di un eventuale suo matrimonio con un
arabo musulmano. Altri credono che Diana sia stata portata a morire da una
banda di paparazzi rapaci, diventando così la vittima d’una vero e proprio
culto della personalità, detto peraltro da alcuni altri,che
lei stessa aveva cercato di promuovere quando le faceva comodo. Altri ancora
dicono che tutta la storia fu il risultato d’una catena casuale di eventi,di decisioni improvvisate e di stupidità che
finirono per mettere Diana sul sedile posteriore di una Mercedes
guidata con eccessiva velocità da un'autista privo della licenza necessaria e
in stato di ebbrezza a causa di un pericoloso cocktail di alcolici e
antidepressivi. |
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Diana non vuole due soldatini al
servizio del Regno,vuole crescere due persone
sensibili e altruiste,cosa che è inammissibile per il protocollo reale. Carlo
ha chiuso senza mai veramente chiudere una lunga storia con Camilla Parker Bowles, e questa moglie
cocciuta nel pretendere una normale vita famigliare non si rivela la dolce
compagna ombra che avrebbe voluto così riprende la
vecchia relazione. Dal canto suo Diana avvisa l’allontanarsi del marito e
cerca altrove quel calore che le è sempre stato negato.Continua
la sua missione mai abbandonata di aiutare i bisognosi ma non le è
sufficiente,troverà allora conforto tra quelle
braccia che non sono di Carlo. Ammetterà pubblicamente il
suo adulterio e accuserà il marito e la sua famiglia per le
umiliazioni e il dolore che le sono stati inflitti.Anche Carlo ammetterà il suo adulterio. Una
situazione simile non può che degenerare,la regina
decide di porre fine allo scandalo che circonda il palazzo reale. Il divorzio
è d’obbligo. E' il 1996,si
chiude così la storia più seguita degli ultimi decenni ma si apre una nuova
porta sul futuro di Diana la donna che baratta il suo ruolo di futura regina
con quello meno titolato che è la libertà.Con il
divorzio Diana mantiene il titolo di principessa di Galles è pur sempre la
madre del futuro re d'Inghilterra,cosa che le
consente anche di conservare non senza lottare,la sua dimora a Kensington Palace,ma perde
quello forse più ambito di Her Royal
Hightness,Sua Altezza Reale, William che allora ha
14 anni la consola dicendole che glielo ridarà lui quando sarà re.Diana è un fenomeno mediatico,usa questo suo carisma per metterlo al servizio dei più
deboli,si batte tra le altre,nella lotta contro l'aids,e contro le mine
antiuomo. Spera in un futuro come ambasciatrice di quel paese,lo stesso paese che in vesti regali ha tentato di
schiacciarla,ma in vesti comuni l'ha elevata.Le sue
attività pubbliche,il ruolo che è riuscita a crearsi
senza l'aiuto di nessuno l'hanno fatta crescere,determinata,sicura di sè conscia delle proprie capacità,capace di porsi delle
mete e di raggiungerle. Ma questa è la sua vita pubblica,Diana
ha un altro sogno nel cuore: incontrare il vero amore,quello che aveva
ingenuamente creduto di aver trovato da ragazzina...Sicura nella sua vita
pubblica, Diana porta addosso le cicatrici delle ferite infertale durante
l'infanzia e di quelle subite durante e dopo i 15 anni del suo matrimonio,in
privato è ancora insicura,impaziente,umorale.Dovrà
essere un uomo maturo e gentile, sensibile e affettuoso,protettivo e attento,
ma implacabile con i media,dovrà essere capace di costruirle attorno un oasi
di tranquillità in qualunque posto lei decida di andare. Non ultimo dovrà essere ricco,ma questo è sottointeso...come potrebbe
la madre del futuro re d'Inghilterra vivere in un condominio di periferia? E quì entra in gioco Emad Al Fayed,Dody,vecchia
conoscenza di Diana,figlio di un caro amico del conte Spencer:Mohammed Al Fayed. Dody si rivela un concentrato di doti alle quali Diana
non sa rinunciare,è sempre attento,affettuoso,gentile,pronto
ad esaudire ogni suo desiderio, quell’uomo sembra
essersi assegnato un’unica missione,rendere felice la principessa triste.
Userà ogni mezzo per proteggerla da paparazzi,curiosi
e giornalisti.E’ proprio per questo motivo che la
loro vacanza in Italia viene interrotta anticipatamente, a Parigi Dody sa di trovare un rifugio sicuro:l’Hotel Ritz di proprietà della famiglia Al Fayed.
Da Parigi l’indomani Diana deve ripartire per raggiungere i
figli e trascorrere con loro gli ultimi giorni di vacanza prima
dell’inizio delle scuole. Ma non li vedrà più i suoi bambini, è proprio
partendo dal Ritz a bordo della Mercedes
guidata da Henry Paul,vice capo della sicurezza del Ritz,che
Diana intraprenderà il suo ultimo viaggio,Dody è
deciso a regalarle una notte tranquilla in un posto ancora sconosciuto alla
stampa,un luogo da dove la mattina seguente avrebbe potuto uscire senza
essere mitragliata dai flash:il suo appartamento in rue
Arsene Houssaye. Ma Dody
ha fatto male i suoi conti,non ha ancora capito
quanto possono essere feroci i cacciatori quando fiutano la loro
preda,l’uscita dal retro del Ritz la falsa partenza
di una Mercedes vuota,non li depista o perlomeno ne
depista una piccola parte.Ma loro sono in tanti. Henry Paul cerca di seminare
quel commando armato di macchine fotografiche,ma
quella sera non doveva essere in servizio e ha bevuto un bicchiere di troppo
che misto agli psicofarmaci che assume abitualmente si rivela un coktail pericoloso. La velocità è eccessiva,gli inseguitori sono alle calcagna,la Mercedes
sbanda all’imboccatura del tunnel dell’Alma,striscia contro i piloni,si
schianta contro il tredicesimo,quello fatale, per poi finire la sua corsa
contro il muro opposto. Dody muore. Muore l’autista. La guardia del corpo è gravissima ma
si salverà. Diana ha già perso conoscenza. Morirà
poche ore dopo all’ospedale Pitiè Salpetriere di Saint Marcel. |
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