Rua    [= ruota]                                                           

Si trattava di una tradizione secolare, dapprima patrocinata dalla fraglia dei Nodari, poi passata da questi - per il troppo dispendio - alla famiglia Bissari. Richiamava gran concorso di gente dal Territorio e da fuori. Era una costruzione allegorica, a mo' di guglia, altissima (15-20 m.), ov'era posta una ruota da molino  e talvolta dei figuranti in persona con alla sommità un bambino che simboleggiava un angelo. Si portava di peso, senza ruote, in processione,  il giorno del Corpus Domini da circa ottanta uomini, a piccoli passi, per il centro cittadino. Venne poi portata anche in altre pochissime solennità.Tale tradizione continuò fino ai nostri giorni. Un incidente mortale ne causò l'interruzione nel secondo decennio del 1900. La tradizione non fu più ripresa forse per gli ostacoli costituiti dai cavi elettrici che attraversano il cielo delle vie cittadine. Un modello ottocentesco della Rua in scala esiste tuttora presso il Comune di Vicenza.