Il telescopio per le occultazioni lunari e di asteroidi



Queste note servono per aiutare a scegliere un telescopio adatto per osservare le occultazioni lunari o di asteroidi. Esse traggono origine dalla comune esperienza di astrofili e di fotografi e tengono conto delle modeste disponibilità economiche tipiche dei padri di famiglia e degli studenti con relativamente poca esperienza in astronomia.

Qui non si citano marchi commerciali né artigiani per il semplice motivo che la produzione e la vendita di telescopi con particolari caratteristiche risente in parte dell’andamento dinamico delle richieste degli astrofili e in parte dalle innovazioni nelle tecniche costruttive con conseguenti variazioni delle prestazioni e dei prezzi di vendita non sempre giustificabili. Non desideriamo inoltre fare pubblicità a nessuno.

Un telescopio idoneo per osservare le occultazioni non ha caratteristiche particolari e per di più esso è utile per osservare anche i corpi del nostro sistema solare. Oggigiorno vari astrofili leggono e scrivono i forum astronomici nei quali sperano di trovare la risposta alle proprie esigenze ma pochissimi riscrivono per affermare che quella suggerita non è stata una scelta oculata, oppure che si è trattato di un ottimo acquisto. Molti di loro hanno abbandonato l’astronomia. Ci siamo domandati una possibile ragione di tale comportamento e siamo giunti a una verosimile ipotesi di spiegazione tenendo conto di tre fattori: quanto è forte, radicata e duratura l’interesse per l’astronomia pratica; quanto è ben costruito il telescopio; infine quanto la spesa sostenuta è stata proporzionata non solo alle buone osservazioni astronomiche compiute ma per un eventuale riutilizzo del telescopio per altri scopi più “terrestri”. Questi tre fattori sono per noi inscindibili nel consiglio che diamo per scegliere un telescopio. Di solito un astrofilo principiante non ha ben chiare le proprie esigenze e ciò che cerca non è quasi mai ciò che gli viene offerto.

A parità di costo d’acquisto la preferenza andrebbe data a quello strumento che ha il diametro minore e la montatura apparentemente più stabile perché, pur non essendo un indice totalmente affidabile, è verosimile che l’obiettivo del telescopio sia costruttivamente meno affetto da aberrazioni ottiche le quali incidono pesantemente sulla qualità dell’immagine. Sempre a proposito della qualità di tutto ciò che cattura l’obiettivo, si tenga conto che più grande è il suo diametro e maggiormente saranno avvertibili gli effetti della turbolenza atmosferica, dell’inquinamento atmosferico e dell’inquinamento luminoso. Un telescopio con obiettivo più grande richiede proporzionalmente un tubo di più ampie dimensioni e di una montatura più stabile e più pesante: tutto ciò incide pesantemente sul costo finale dello strumento. Alcuni costruttori di telescopi per ridurre il prezzo di vendita (che tuttavia è destinato ad aumentare) riducono la qualità complessiva del telescopio agendo sulle tolleranze nelle lavorazioni di ottica e di meccanica.

Diamo in forma sintetica delle linee guida per l’acquisto di un telescopio utile per le occultazioni ma anche per osservare i corpi del sistema solare.


  Il miglior telescopio in assoluto (il più costoso per gli astrofili)

Telescopio rifrattore con obiettivo apocromatico con diametro compreso fra 60 e 200 millimetri e apertura relativa compresa fra f/10 e f/16. Montatura di tipo equatoriale.


  Il migliore telescopio (l’optimum per gli astrofili studenti e i padri di famiglia)

Telescopio rifrattore con obiettivo acromatico con diametro compreso fra 40 e 100 millimetri e apertura relativa compresa fra f/8 e f/16. Montatura di tipo altazimutale se il telescopio verrà spostato, altrimenti equatoriale per una postazione fissa.

Sono solo questi due tipi di strumenti che possono soddisfare simultaneamente i tre fattori sopra indicati e sottolineati.


  Il peggiore telescopio in assoluto (non rispetterebbe nessuno dei tre fattori esposti)

Telescopi dobsoniani di tipica produzione commerciale. Essi possiedono una scarsissima qualità ottica e meccanica. Sono commercializzati più che altro per dare ad alcuni astrofili (scarsamente acculturati) l’illusione di possedere un telescopio di ragguardevole diametro con fantastiche prestazioni senza spendere molti denari.

Concludiamo scrivendo che non riteniamo valido il ragionamento (e il consiglio) di quanti vorrebbero che si iniziassero le osservazioni con un telescopio “definitivo” per risparmiare l’acquisto di uno strumento “intermedio” con il quale fare pratica: si rileva che quasi mai l’astrofilo principiante è in grado di conoscere e valutare quanto sarà profondo e duraturo il suo interesse per l’astronomia, per cui è invece più razionale ed economicamente conveniente procedere per gradi.

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