LO STRUZZO  

 

Non ho mai avuto confidenza con la conclusione della vita.
A maggior ragione della mia.
Ho sempre evitato i funerali e scantonato le chiacchiere
sui cari estinti.
Quando mi si dice che a un amico si è spaccato il cuore, faccio
in modo da richiamare alla memoria le barzellette più sconce
che conosco.
Quando mi si rivela che purtroppo, improvvisamente e in modo
del tutto inaspettato, la carissima Evelina, o chi per essa,
ha imboccato la strada del non ritorno, sollecito immediatamente
il ricordo dell’ultimo incontro d’amore.
Quando mi hanno detto che il mio stomaco non riusciva a digerire un cancro, ho cominciato a cantare a squarciagola “o sole mio”.
Quando mi hanno comunicato che avevo poco da cantare, e non
per il disturbo arrecato agli altri ammalati, ma perché mi
restavano tre mesi di cielo, ho toccato le cosce alla
dottoressa che ha scommesso con i colleghi sul mio tempo residuo.
Quando mi hanno portato in camera la lavagnetta ordinata per
marcare il conto alla rovescia, ho preso a recitare l’orazione
di marco antonio “non sono qui per lodare cesare, ma per seppellirlo”.
Quando ho scazzottato il compagno di camera perché non si
lavava sotto le ascelle e l’infermiere mi ha sussurrato in un
orecchio di star tranquillo, tanto sarebbe durato meno di me,
mi sono immaginato novello orlando alla ricerca del senno
smarrito sulla luna.
Quando mi sono procurato l’oggettino per sfuggire alle cosucce
dolorose che mi fanno sempre più compagnia, mi sono guardato
allo specchio.
E sono scoppiato a ridere.
E non perché sono buffo in quella calvizie spuria, lanuginosa.
Il motivo è il solito: nonostante quel che a poco mi toccherà
fare, continuo a non aver confidenza con la conclusione della vita.
A maggior ragione della mia.
Vita.

 

UN.......

un altro tempo
un'altra vita
molto meglio che un addio sporcato dal banale
un altro tempo
un'altra vita
spingi più forte entra nell'anima
un altro tempo
un'altra vita
poesia d'accatto emozioni in saldo
un altro tempo
un'altra vita

un altro inferno

 

LES JEUX SONT FAITS

croupier
dallo zero allo zero
senza vinti o vincitori
i giochi sono fatti
ma non erano neanche cominciati
né avranno inizio
les jeux sono fatti
perché son truccati
eppure come è possibile non dubitare che tredici al gioco dei dadi non esiste
come non esiste trentasette alla roulette
eppure continuo a giocare
ma cosa mai posso ancora scommettere?
ecco mi giocherò la mia mano sinistra, la mano del cuore
la destra, la mano del giuramento, della fedeltà l'ho già persa
croupier
les jeux son faits
e sul tappeto verde deposito ora i miei ricordi
i sogni li ho lasciati alla cassa