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Webmaster Serafino Pisanu

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La caccia al cinghiale

Su ] Ambiente ] [ Caccia ] Geografia ] Geologia ] Fauna ] Flora ] Funghi ] Grotte ] Miniere ] Sorgenti ]

Nel periodo che solitamente va' da Novembre a Gennaio, in queste montagne è permessa la caccia, che qui conta tuttora un gran numero di appassionati. Esiste un grande agonismo fra le diverse società, che si sentono in competizione tra loro in una atmosfera quasi "contradaiola", da Palio di Siena, che tiene il conto di primati e record anche a distanza di stagioni o di anni. Per quanto riguarda la caccia "grossa", come si usa chiamare quella al cinghiale, il gruppo è capitanato da un Capocaccia, (solitamente noto con un suo "nome da battaglia" ..."su Maresciallu", "Baffu de para", "su Conti"...) ed è  composto da una decina di cacciatori veri e propri, più altre dieci - venti persone, che fungono da "battitori" e che in sardo sono chiamati "is Canàrgius". I battitori, con grida e con l'aiuto dei cani appositamente addestrati, vanno "a craccaxiài su sirbòni" , cioè a scovare i cinghiali costringendoli a lasciare i loro nascondigli fra i cespugli o dentro gli anfratti rocciosi, e spingendoli verso passaggi obbligati ("sa posta") dove i cacciatori stanno in attesa. 

Oggi generalmente la pratica venatoria viene osteggiata, perché ci si sente molto più portati a difendere e proteggere qualsiasi animale, piuttosto che ad ammirare lo spirito sportivo o l'abilità strategica del cacciatore.

 

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