De Pellegrin in trionfo E domani a Sopracroda la
festa ufficiale
Gigi Sosso
SOPRACRODA. Arco di trionfo. Un
lenzuolo bianco, teso tra due alberi, sulla salita che porta a
Sopracroda. La scritta in nero «Grazie Oscar» è in onore del paesano
più famoso: l'arciere De Pellegrin, terzo nell'individuale e primo a
squadre alle Paraolimpiadi di Sidney. Le medaglie luccicano sotto il
sole di mezzogiorno e gli occhi diventano lucidi per l'emozione. Al suo arrivo, la festa esplode
spontanea. Non c'è davvero niente di organizzato. Quando il
fuoristrada imbocca via Arturo Dell'Oro (che combinazione), le
campane della chiesetta sul cucuzzolo della collina cominciano a
suonare, come se ci fosse un matrimonio. E non serve nemmeno
avvertire il parroco don Giorgio Lise, se bisogna dare il benvenuto
all'amico di tutti. Da ognuna delle quattro finestre del campanile,
spiove un tricolore e sono stati imbandierati anche tutti i
lampioni. Appuntamento nella piazzetta del bar e della cooperativa
di consumo, dove c'è quasi tutta la frazione ad aspettare Oscar De
Pellegrin. Grandi applausi per lui e anche per chi si fa venire
l'idea migliore della mattinata: fuori i bicchieri di carta e
stappiamo qualche sana bottiglia di bianco novello dolce. Un nettare
sopraffino, altro che il vino prodotto in Australia. Robaccia per
abbeverare i canguri. Brindisi collettivo e al diavolo lo stomaco
vuoto. Nelle case, le tavole sono già imbandite e manca poco al
pranzo. Non si rischia di ubriacarsi per così poco. Scoppia
fortissimo un petardo ed è un brivido per i tifosi più
piccoli. De Pellegrin è stanco, dopo un viaggio intercontinentale
lungo addirittura 35 ore. Ha il fuso orario negli occhi e tanta
voglia di andare a riabbracciare la famiglia. La moglie non l'ha
seguito in Oceania. S'infila in una viuzza e torna finalmente a
casa. Non rimarrà tranquillo per molto. C'è già chi si candida per
andare a farsi raccontare un'esperienza indimenticabile, diversa da
quella di Atlanta 96. Qualcuno, invece, inizia a pensare ai
festeggiamenti ufficiali. Quella programmati per domani sera, alle
20. Verrà montato un palco, sul quale prenderanno posto Oscar De
Pellegrin e le autorità politiche e sportive: il sindaco Fistarol,
l'assessore Bristot e il presidente del Coni, Trevisson. Sarà
presente anche la banda «Città di Belluno» e tutto intorno l'intero
paese, per un abbraccio collettivo. Probabilmente si accetteranno le
prime prenotazioni per un viaggio ad Atene tra quattro anni giusti
giusti. C'è chi sarebbe pronto a scommettere su un bottino di
medaglie ancora più prezioso. Sotto con gli allenamenti,
Oscar.
Gigi Sosso
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