POSSIBILE RISPOSTA:
Nel 1923 in Spagna fu instaurata una dittatura
militare da parte di Miguel Primo di Rivera, in accordo con il re
Alfonso XIII, che però se ne liberò nel 1930, in seguito al
radicalizzarsi delle tensioni interne. Le elezioni del 1931
segnarono una vittoria schiacciante dei partiti repubblicani, tanto
che il re abbandonò il trono e fu varata una nuova costituzione, di
impronta fortemente democratica. Negli anni 1931-33 il governo fu
tenuto dal socialista Azaña, che procedette ad alcune riforme,
senza però toccare il punto nodale della riforma agraria e tuttavia
suscitando le opposizioni e la ricomposizione delle destre. Gli anni
1933-35 furono definiti per questo «il biennio nero». Le sinistre
di fronte al pericolo riuscirono a trovare una unità, che alle
elezioni del 1936 portò alla vittoria del Fronte Popolare
(repubblicani, socialisti, comunisti, trotskisti, anarchici), ma si
trattava di una unità assai precaria. In particolare, si scatenò
la violenza delle masse operaie e contadine contro proprietari ed
ecclesiastici; a questa fecero eco le violenze dei gruppi fascisti,
organizzati nella «Falange», un movimento fondato da José Antonio
Primo de Rivera.
La guerra civile iniziò con la rivolta della guarnigione del
Marocco, guidata dal generale Francisco Franco;la rivolta si
propagò alla Spagna, che venne spezzata in due. La guerra assunse
subito una forte rilevanza in campo internazionale e fu marcatamente
connotata in senso ideologico. Essa si protrasse dall’estate del
1936 alla primavera del 1939 e si concluse con l’instaurazione di
un regime di stampo fascista. Germania e Italia appoggiarono i
franchisti con invio di uomini e di armi. Francia e Inghilterra
decisero di non intervenire, sia per timore di una avanzata delle
sinistre che portasse alla formazione di uno stato di tipo
sovietico, (Inghilterra), sia per debolezze interne, (Francia), sia
per timore di estendere il conflitto su scala europea. L’unico
stato che si schierò ufficialmente con il legittimo governo
repubblicano spagnolo fu l’URSS, che inviò uomini e materiale
bellico, favorendo soprattutto il partito comunista, a scapito di
trotskisti e anarchici. Particolarmente importante e significativo
fu l’intervento dei volontari antifascisti provenienti da tutta
Europa e dagli Stati Uniti, inquadrati nelle Brigate Internazionali. |