POSSIBILE RISPOSTA:
Il movimento nazionalista prese il via come movimento letterario di
piccoli gruppi intellettuali (Papini,Prezzolino,Corradini) attorno a
riviste come Leonardo e 11 Regno; si trasformò in
partito nel Congresso di Firenze del 1910 ed ebbe il proprio organo
nella rivista L’idea nazionale, fondata da Corradini,
Federzoni e Coppola. L’obiettivo polemico dei nazionalisti, oltre
che il socialismo, è il sistema liberale e democratico; in
particolare, violenta è l’opposizione alla «mediocre» prassi
giolittiana. L’ideologia del nazionalismo è imperialista,
protezionista, aristocratica, bellicista. In essa si possono
ritrovare:
a)
motivi dell’opera letteraria del D’Annunzio: individualismo,
superomismo;
b)
motivi storiografici di Alfredo Oriani: esaltazione del Crispi, uomo
forte, e del colonialismo;
c)
motivi della nuova corrente futurista capeggiata da Marinetti:
rottura con la tradizione di pacifismo e di liberalismo;
d)
motivi della dottrina di Georges Sorel: esaltazione della violenza.
Il nazionalismo del Novecento
si differenzia da quello ottocentesco, perché non è collegato alle
lotte di emancipazione nazionale, ma guarda all’imperialismo, non
sposa l’idea di nazione a quella di libertà, ma a quelle di
gerarchia e di autorità;alla lotta fra le classi,dottrina propria
del socialismo,sostituisce la lotta fra le nazioni
dell’imperialismo. I nazionalisti cominciarono a incidere sulle
vicende politiche italiane quando le loro dottrine si saldarono con
le mire espansionistiche dei gruppi capitalistici, colpiti dalla
crisi del 1907-08 |