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Poesie

Tratte da “Sentimento Nuovissimo”

di
Monia Di Biagio.


© Proprietà esclusiva. [Monia Di Biagio] ® Tutti i diritti riservati.

Note introduttive alla Silloge

La Silloge di Poesie, "Sentimento Nuovissimo", è un insieme di pensieri e cari ricordi di quell’Excursus Amoroso, che ciascuno di noi ha vissuto e che va dalla scoperta del Primo Amore, vissuto come qualsiasi adolescente, molto intensamente dall’Autrice Monia Di Biagio, fino alla perdita di quest’ultimo, alla convinzione di non saper più amare, accompagnata però dal forte desiderio di poterlo fare ancora, allo scoprirsi di nuovo e più fortemente, sempre "Innamorata dell’Amore", nello stesso momento in cui l’autrice all’unisono di questo suo Nuovissimo Stato d’Animo, di qui il titolo "Sentimento Nuovissimo", incontrerà l’Uomo della sua Vita, che come è possibile leggere nella penultima ed ultima Poesia, oggi è Suo Marito!

SILLOGE PREMIATA: l’autrice, Monia Di Biagio, nel 2002, viene invitata a partecipare insieme ad altri 120 scrittori selezionati in tutta Europa, su segnalazione di Organismi culturali e qualificate pubblicazioni, al Premio “Omaggio a Goldoni”, che vince classificandosi al primo posto nella categoria “Anni Verdi”, con il racconto inedito “I sogni in un baule”, oggi facente parte della Raccolta “Destini”. Superata questa prima selezione e menzionata tra gli scrittori Europei migliori e più meritevoli, premiati in quest’ultimo Concorso Europeo, l’autrice viene invitata a partecipare al Premio Letterario Internazionale “Victor Hugo”, che vince l’8 dicembre 2002 appunto con la Silloge “Sentimento Nuovissimo”. Il 13 Dicembre 2002 riceve inoltre la Menzione d’Onore al Premio Interlingue “Nosside”, per la Poesia “Oblio”, ivi contenuta ed “Inno all’Amore”, lirica facente parte sempre di questa Silloge, selezionata ed inserita nell’E-Book “PER AMORE” del Club Letterario Pennepazze per la ricorrenza di S.Valentino 2003.

Premessa dell’autrice.

 

I pensieri, le emozioni che vado a trascrivere, dato che troppo presuntuoso mi sembrerebbe chiamarle “Poesie”,  mi sono state dettate dal cuore nei momenti di intensa gioia e immenso dolore, in un periodo assai lungo sentimentalmente, della mia vita, quello che solitamente viene definito “Il Primo Amore”.

Con l’ardore di chi ama, impavida, mi gettavo inconsapevole tra il turbinio delle onde di questo Nuovissimo Sentimento, che di lì a poco avrebbe fatto sanguinare il mio cuore e per sempre avrebbe marchiato l’anima mia. Incominciai a vivere in maniera assoluta, quelle emozioni che con la stessa frequenza del respirare, mi venivano tanto generosamente donate. Non rinunciai a nessuna di esse, e ad ognuna diedi estrema importanza, forse perché inconsciamente sapevo che quell’Età, artefice di tutto questo, e quel Sentimento Nuovissimo non sarebbero mai più ritornate. Così scrissi e scrissi ancora, finché ogni moto dell’anima mia, ogni spasimo del cavalcante cuore, vennero messi “nero su bianco”, guadagnando così quel sentore di Eternità, che la labile memoria umana non gli avrebbe mai concesso. Un tipo di Amore, di idillio, il mio, assolutamente platonico e che come nella migliore tradizione, lentamente è volto al termine. E quando quelle corde smisero di vibrare tutto ciò che rimase fu un vuoto incolmabile.

Tutto ciò mi ha dato modo di cominciare trascrivere i miei più profondi sentimenti, a coglierli, riconoscerli, analizzarli, dandomi inoltre la possibilità di conoscere un po’ più anche me stessa. Scoprii così in me l’esistenza di quella parte poetica ed estremamente emotiva, che incondizionatamente e con enorme forza voleva uscire fuori, esistere, vivere, non essere più dimenticata. A quel Sentimento Nuovissimo e a quel Primissimo Amore, che dopo molto tempo e con enorme sforzo introspettivo, riuscii ad allontanare dalla mia mente, sono interamente dedicate queste mie prime composizioni, di cui Egli non fu mai possessore, perché questo avrebbe significato, affidargli le mie creature, nell’incertezza totale che Lui avrebbe potuto amarle, come certamente le amo io.

Monia Di Biagio

 

Dedica dell’autrice: al Nonno.

 

 

“Bocciolo di rosa”

 

Nel “suo” giardino

c’era una rosa:

la più bella di tutte.

Non osavo coglierla,

per non spegnerne

la vivacità del colore.

 

Ore passate accanto a lei,

estasiata dalla sua bellezza.

 

Un giorno però,

voltai le spalle

mi rigirai

e non la vidi più.

 

Ma ne serberò

per sempre

il profumo.

 

A lungo,

mi sono chiesta:

<<Perché proprio la mia rosa?>>

 

Forse,

proprio perché

era

la più bella di tutte!

 

Con Amore nel vivo ricordo,

 

Monia Di Biagio

“In memoria”

 

Una vita che termina,

si smorza in un sogno,

che ci mostra

ciò che eravamo.

 

Monia Di Biagio

 

 

“Autoritratto”

 

D’un sole soave

risplende il tuo viso,

negli occhi

già arriso

da tanto candore.

 

D’un ebra freschezza

traluce il sorriso,

da neve già inviso

pel dolce colore.

 

D’un soffio leggiero

risuona la voce

del fiume la foce

di un cuore cantore.

 

D’un fulvio ridente

si fanno i capelli

leggiadri ruscelli

nel sole d’Amore.

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“Kika”

(dedicata ad un Angelo)

 

Kika,

solo un nome.

Un nome tatuato

sul braccio.

 

Kika, non c’è più.

 

Kika ora è quello,

ch’era anche in questa vita:

un Angelo dolcissimo.

 

Kika provava vero e sincero Amore.

Lei viveva pienamente

questa parola,

come ogni giorno

viveva, la sua stessa vita.

 

Kika era la gioia.

 

Lei amava,

lei sentiva,

lei donava senza riserva

il suo cuore,

il suo povero cuore.

 

Aveva solo 16 anni

quando decise

di donare

anche la sua Anima.

 

Un sorriso,

non si spegne

nel buio di una notte.

La vita non si spegne con la morte.

 

Vivrai in noi per sempre!

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“Destini”

 

Ci si stupisce a volte

di quanti turbinosi giri,

possa fare una vita

prima di giungere

sulla soglia del proprio destino.

 

Quel destino,

scritto per noi,

da noi,

che come un filo conduttore,

invisibile,

era rimasto celato

tra le righe d’ un’intera esistenza.

 

Gli improvvisi cambiamenti

di programma,

le drastiche rotture,

le inaspettate deviazioni,

ci portano a credere,

che per noi,

non ci sarà mai

un vero punto di arrivo.

 

Anche se, forse,

fino all’esalazione dell’ultimo respiro

non potremmo mai

affermare

d’essere veramente arrivati !

 

Comunque sia,

capita

in alcuni momenti

di vivere una vita

che non ci sembra la nostra,

perché ne perdiamo il

controllo

e non riusciamo

a renderci conto

di dove stiamo

andando.

 

Perché la vita stessa

prende il

sopravvento

e giorno dopo

giorno,

ora dopo ora,

ci porta lontano

e noi siamo in sua balìa.

 

Poi all’improvviso,

senza volerlo

tutto ci appare chiaro.

 

Anche quei segnali

che lungo la via,

non avevamo saputo leggere,

ora sono lì,

espliciti e lampanti.

 

Allora tutto

si acquieta,

freniamo

la nostra spasmodica corsa

verso l’ignoto.

Il vissuto si assottiglia

e diventa meno pesante.

 

Una molla scatta dentro di noi

e perplessi ci fa esultare:

<<Tutto questo per arrivare fin qui!?>>

 

Riprendiamo sulle spalle

il bagaglio di esperienze

e nuovamente ci avviamo,

più cheti e consapevoli,

verso il nostro futuro.

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“Il giardino dei Tarocchi”

 

Stolto colui,

che vuole

da subito sapere,

tra fiori taroccati

si mise a sedere.

<<Chi diventerò?>>

<<Che farò della mia vita?>>

 

Se un giorno,

d’avvero,

giungessimo a conoscenza,

di ciò che ci attende,

forse ancor di più

potremmo amare la Vita

o rimpiangere di essere nati !

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“Sorridi sempre!”

 

Sorridere:

aprire e chiudere

una matematica parentesi

ai lati della bocca.

 

Non smettere mai di sorridere.

 

Non lasciarti incantare

da nessuno,

ma continua sempre

a sorridere a tutti!

 

Sorridi,

senza mai stancarti di farlo!

 

Insegna agli altri

a sorridere,

lasciali sorridere

insieme a te,

e subito quel sorriso

si trasformerà

in un inno alla gioia!

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“Inno all’Amore”

 

Lirica selezionata ed inserita

nell’E-Book “PER AMORE”

del Club Letterario Pennepazze

per la ricorrenza di S.Valentino 2003.

 

L’amore:

il filo invisibile

a cui

la mia Anima è appesa.

 

Egli fortemente

mi sostiene,

mi fa dondolare,

roteare,

sobbalzare,

mi scuote,

mi immobilizza.

Sono come un burattino

tra le sue

capricciose mani.

 

Io senza Lui,

sarei una bambola

di pezza

senza l’Anima.

 

Se quel filo

si spezzasse

irrimediabilmente

cadrei

nel più profondo

oblio.

                                                                        

Monia Di Biagio.

 

************

 

“L’incontro”

 

Dimmi Amore

quand’ hai incontrato

l’Anima mia?

Quando l’hai

soavemente toccata

e

indelebilmente segnata?

 

Quand’ hai deciso

di fare il nido

nel mio cuore,

per poi migrare

e tornare

ogni volta

con l’arrivo della bella stagione?

 

Dimmi Amore

da quanto sei con me:

dall’inizio

del mio peregrinare

in questa Vita

o

d’ ancor prima

ch’ io nascessi?

 

Ti prego,

Amore

raccontami

quando t’ ho incontrato

per la prima volta !

 

Dimmi,

perché hai scelto

di essere parte di me!

 

Ed ora

che t’ ho conosciuto,

che da Te,

mansueta,

mi son lasciata plasmare,

la paura m’assale:

se tu migrassi per sempre

senza fare ritorno,

come potrei io

sopravvivere al vuoto?

 

Promettimi,

che sarai

sempre con me!

Che non m’ abbandonerai mai!

 

Né nella notte

più buia,

quando avrò più bisogno di Te

per ritrovare

nella fredda oscurità

la retta via,

né nella giornata

più assolata,

quand’ il mio cuore

rapito da tanto calore

diverrà per Te

un morbido giaciglio,

sul quale riposare,

avvolto da angelica Grazia.

 

Ed io,

sancirò questa promessa,

con un patto

d’ eterna devozione;

ed ogni giorno

ed ogni giorno di più,

benedirò

il prezioso dono

d’averti incontrato!

 

Monia Di Biagio. 

 

************

 

“Vivere senza te.”

 

“Vivere senza te”,

non è altro che:

la semplice negazione

di “vivere con te” .

 

“Non Vivere”

non esiste,

esiste solo vivere!

 

Ed anche se esistesse

noi non potremmo mai affermarlo

perché allora

non “siamo” più.

 

Finché “siamo”, “viviamo”;

finché “vivremo”, “saremo”.

 

Nel frattempo

tutto ciò che si riferisce

al “non vivere”,

è solo pura immaginazione:

la nostra.

 

Dunque il “vivere con te”

e il “vivere senza te”,

sono la medesima cosa:

perché tu “vivi in me”

e finch’ io vivrò tu vivrai,

e finch’ io sarò tu sarai.

 

Il ricordo è

l’alterazione,

la deviazione,

di ciò che veramente “è”

e non può “non essere”.

 

Se “io sono”,

tu che “sei in me”,

non puoi essere

solo un ricordo,

“tu in me….sei”.

 

Io

che ti ho in me

“sono”,

dunque

“vivo”

e se vivo

è perché

tu “sei in me”.

 

Solo quando

con forza

ti strapperò dal mio cuore

e ti getterò via,

per non soffrire più

e ricominciare “senza te”,

tutto in me

verrà mutato

e il ricordo

avrà il sopravvento.

 

Tu “non sarai più in me”,

e io vivrò ancora,

ma

ancora “senza te”,

e tu sarai

solo un ricordo.

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“Amanti”

 

Soli,

abbracciati,

passeggiano

in una notte di luna piena.

 

Pervasi di felicità,

guidati

dalla tremolante

luce delle stelle,

si sorridono,

si baciano,

si stringono,

si amano

e guardinghi

si nascondono

da occhi indiscreti.

 

Due cuori

che battono

all’unisono,

scandendo

la stessa

gioiosa melodia.

 

Dietro di loro,

solo alcune

evanescenti orme,

i loro primi passi

insieme.

 

Davanti a loro,

l’avvenire,

la speranza

di un futuro

che li voglia

ancora

e sempre

insieme,

vicini,

con la stessa

immensa

passione

nel cuore.

 

La stessa gioia,

di questo

momento unico,

che passeggiando

se ne va.

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“La giostra”

 

Vivi, vivi, vivi…..

 

Gira, gira, gira,

com’una giostra

in perenne movimento

e mai ti fermare,

solo per riprendere fiato,

quanto tempo sprecato!

 

Cogli l’attimo,

che davanti

t’è appena passato

e già se ne va!

 

Non aspettare,

non dubitare,

corrigli dietro,

seguilo,

fin dove ti condurrà!

 

Ti pentirai

di non averlo fatto

e allora ti compiangerai!

 

Compiangersi è scoprire

di non aver mai vissuto!

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“Armonie Distorte”

 

Non v’è certezza

che possa

colmare

la diffidenza mia,

quando ambiguo

il tuo sguardo

su di me

cade.

 

L’audace tacere

s’effonde,

il cor già intriso,

non ode.

 

Giammai io volli temere

la coppa ebbra d’ Amore,

e bevvi

ed il soave candore

già irriso

d’ingannevol tremore

volgea

d’Armonia distorta

ad inesorabile Amore.

 

La pioggia, or,

ferisce il mio volto

e lava via il mio dolore,

confonde la pena,

lo Spirto è distolto,

l’incanto risorge,

in un sole d’Amore.

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“Oblio”

 

Lirica premiata con Menzione d’Onore al Premio Interlingue “Nosside”,

il 14 Dicembre 2002 a Reggio Calabria.

 

Non esiste solitudine

più dolorosa

di quella

c’ogni cuore,

stanco di soffrire

nasconde dentro sé.

 

L’orgoglio si spezza,

la vita sembra precipitare

in un profondo oblio.

 

Trascorsa è la vita

ad inseguir una stella

ed ora lo Spirto

straziato

sa

che quella

non solcava che il cielo

d’un’anima

più bella.

 

Crudele è il destino,

che la gioia ha negato,

a colui,

che dimentico d’aver rotto

col passato,

nel mezzo della notte

s’è destato,

per afferrare un sogno

troppo vero.

 

Ed ora

sveglio

egli resta lì seduto

ed intorno,

tutto

si fa nero.

 

Mero Amore

se t’avessi temuto….

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“La Maschera”

 

Chi si nasconde

sotto quel velo,

che porti sul volto?

 

Un vile,

un codardo,

un essere stolto.

 

Io temo la voglia

di starti vicino,

strapparti la maschera

e scoprirti

bambino.

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“Oscurità”

 

Smarrita è la via,

vago

com’un’anima in pena,

ed il buio

m’avvolge completamente.

 

Cerco un lume,

che possa precedere,

il passo mio,

ma il nulla perpetua.

 

Credo di essere sola,

ma quanti altri come me?

 

Coloro

che non posso

udire

né vedere.

 

Dinnanzi a me

un ostacolo,

mi prodigo a sormontarlo,

ma non vi riesco.

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“Come Creta”

 

Inesauribile,

com’una sorgente.

 

Spietato,

come un tiranno.

 

Cinico,

come chi

non ha mai amato.

 

Potrei essere creta

nelle sue mani.

 

Ma se conquisterò

il suo cuore,

se con un solo sguardo

riuscirò a penetrare

l’anima sua:

lui

sarà plasmato dalle mie.

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“….E ti cerco”

 

A volte sogno d’ averti vicino.

 

Sognando,

percepisco viva

la tua presenza.

 

E’ qualcosa di magico,

tutto è perfetto,

non so di sognare

e sento la realtà

su tutta la mia pelle.

 

A volte ti sento

così

tanto

troppo vicino….

….ho i brividi.

 

Capisco ch’ è un sogno,

faccio ritorno

da quel mondo incantato,

mi sveglio

….e ti cerco.

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“Un’eco del cuore”

 

Vorrei c’ogni nube

si dissipasse

nel mio sprazzo di cielo.

 

Vorrei poter sentir un dì

l’insistente pioggia,

che continua a martoriare

l’assuefatte membra mie,

tacere.

 

E percepire l’intensità del sole

scaldare ogni parte

del mio corpo inerte

alla perentorietà della vita.

 

Ed invocare la gioia

affinché rapisca

lo spirito mio

e realizzare

il connubio mente-cuore,

che mi faccia sentir

più simil

ad umana creatura.

 

Vorrei risalire

il corso del fiume

sino alle eterni fonti

e là

alleviare l’incredibile sete

sorseggiando l’essenza

dell’immortale Amor.

 

Vorrei

in una notte senza stelle,

ottenere dalla vita

tutto ciò

che non m’è concesso avere.

 

E saldare

il mio debito

con il biancore

dell’anima mia.

 

Mercè

a quell’uomo,

che vorrei

porre al mio fianco.

E rivelarmi sua, sempre.

 

E dirmi

il tramite suo,

l’arrivo,

la salvezza.

 

E riscoprirmi

la donna sua,

sempre.

 

Vorrei

non dover mai più

camminare

lungo un muro invalicabile,

ma finalmente

trovare,

l’auspicato varco

nell’amato,

che mi voglia

con sè,

per sempre.

 

Vorrei

razionalizzare il tutto,

per evitare

sovente di sbagliare.

 

Ed esplicitare

la parte più vera

dell’esser mio,

sinora celata

da una miriade

inafferrabile

di dubbi ed incomprensioni.

 

Ma è soltanto

un’eco del cuore.

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“Corrispondenze”

 

Nella città di luce

t’incontrai.

 

Fu nella notte dei tempi,

stava facendo buio

ricordo….

 

Alle soglie del ricordo

è tutto scuro,

poi

improvvisamente

una porta bianca

spalancata.

 

La luce m’ abbaglia:

mi faccio coraggio,

entro.

 

Dinnanzi a me

un’enorme rosa,

quella

che un tempo

mi donasti.

 

E’ spaventosa.

 

Si piega su di me,

quasi voglia sentir

il mio profumo.

 

Degli enormi denti

sporgono tra i petali:

è cattiva,

vuole mangiarmi.

 

Scappo,

mi volto,

le spine si allungano,

cercano di raggiungermi.

 

Corro più forte,

un baratro,

vi cado:

è buio.

 

Rotolo, rotolo, rotolo

nel vuoto.

 

Qualcosa di morbido

mi prende,

mi stringe,

sono ferma,

più che altro,

immobilizzata

dalla paura.

 

Mi sembra d’esser

sul fondo di un pozzo….

….In alto la sua circolare entrata

che vaga,

si sposta,

cambia di posizione,

formando col suo movimento

una scia di cerchi luminosi.

 

Quell’irreale luce lassù,

ma….

tutt’intorno a me

è nero.

 

Non vedo nulla,

dove sono?

 

Una mano gigante

accende una luce,

ancor più intensa,

io sono nell’altra

che m’avvolge

e mi domina

completamente.

 

Il suono d’una voce irreale

mi chiede insistente:

<<Dimmi che sei mia!>>

 

Grido,

mi agito,

mi sento svenire,

mi manca l’aria.

 

Riapro gli occhi,

mi sveglio di soprassalto:

era solo

un terribile incubo,

mi dico,

forse….

 

Sono nel mio letto.

 

Sul mio petto

una rosa,

sulle mie labbra,

il tuo sangue.

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“La Monotonìa”

(componimento in spagnolo)

 

La monotonìa esta en el aire

inmortal

y en la piedra inerte,

que no conoce la sombra,

ni la evita.

La monotonìa arrebata

los pensamientos de un poeta,

cuando el paisaje gris,

que lo rodea,

es el reflejo

de su alma.

La monotonia es

un invencíon de la sociedad moderna:

el progreso pone el hombre feliz,

pero al mismo tiempo

deseoso

de lo imposible

y esta costante carretilla

de una utopia

subraya además

el presente inaceptado,

que se vuche

en la monotona vida

de cada dia.

La monotonia acompaña el hombre

que se para

pero no suena.

La monotonia puede reinar

en una amistad,

cuando no hay bastante iniciativa.

Arde entre dos enamorados,

Cuando la relación esta fundada

en la indecisión,

en la incompatibilidad,

en la indiferencia.

Un amante conoce bien

el sentido

de monotonia existencial

cuando en vano espera en un gesto o en una palabra.

Monotonia és:

admirar un magnifico cielo

y decir el acostumbrado

decrépto sol,

la acostumbrada,

vieja luna.

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“Senza confini”

 

Se solo

potessi vedermi

in questo momento,

capiresti:

c’ ho bisogno di te.

 

Questa biro

potrebbe essere

allora

la mia voce,

questa pagina bianca

il tuo cuore.

 

Le mie parole

dop’ un istante

si dissolverebbero

nel nulla,

ma io….

….io continuerei

a vivere in te,

come traccia indelebile

lasciata

da quelle stesse parole.

 

Nei tuoi pensieri

sarei

per sempre

presente.

 

Solo allora, forse,

per noi i confini spazierebbero.

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“Un solo paio d’ali”

 

Lascia che voli via.

Lascia che voli via da te.

 

Ho imparato ad amarti….

….Ora però basta, tutto è finito!

Non voglio imparare ad odiarti.

Voglio solo volare via per sempre.

Ti prego non trattenermi ancora,

è meglio così.

 

Un solo paio d’ali.

 

Ho provato ad insegnarti a volare,

ma non ci sono riuscita

ed è meglio così.

Altrimenti tu

voleresti via con me.

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“La Fine”

 

Ora lo so….

Non v’è cosa più dolorosa,

più struggente,

che vedere

il ragazzo che ami,

che hai  sempre amato,

nelle braccia d’un'altra.

 

Tu resti lì a guardare,

impietrita,

congelata dentro,

e ti senti morire.

Vorresti urlare,

dire basta allo scempio,

ma c’è gente,

gli altri,

gli amici,

sì gli amici….

 

Ti senti mancare

il terreno sotto i piedi,

il cuore fa un balzo all’indietro

e si frantuma in mille pezzettini.

 

Dio, come l’ ho odiata,

perché lei  ora

aveva ciò,

che io

ingenuamente

credevo esser solo mio.

Ed il suo sguardo compiaciuto,

chi potrà mai dimenticarlo?

 

All’improvviso

mi sono trovata di fronte,

ad una realtà

che non avevo mai preso

in seria considerazione:

lui che ha imparato ad amare,

ad essere tenero e amorevole,

ma non con me, non più con me!

 

In quel preciso,

fulmineo istante,

ho capito:

avevo solo ingannato me stessa,

provando a convincermi

che lui

non faceva più parte

di me,

che le nostre vite

erano finalmente disgiunte.

 

Perché allora

incontrarsi ancora

e in un modo tanto barbaro

quanto crudele?

 

Ironia della sorte di ogni innamorato,

chi più ama è sempre meno amato!

 

Nei giorni che seguirono,

il solo pensiero era

che non avrei mai più

potuto amare nessuno,

neanche se lo avessi fortemente voluto,

e se

una nuova relazione sentimentale

ci fosse stata,

avrei donato solo il corpo

sino ad allora intatto,

ma mai più

la mia preziosa anima

o il mio cuore indebolito,

perché bastò una furtiva occasione

a farmi accorgere

che questo

era ancora stretto

nelle mani di un altro.

 

In quell’amara occasione

infatti,

tristemente capii,

che ben nascosto dentro me

c’era ancora lui,

che come un avvoltoio

aspettava il momento propizio,

ad uscir allo scoperto,

e nutrirsi di ciò che era rimasto di me.

 

Mi è bastato rivederlo,

per soffrire ancora

ed immensamente,

e quella fitta al cuore improvvisa

mi ha fatto capire

che ormai

era proprio la fine.

 

E come

in uno spettacolo pirotecnico

il finale

è sempre il momento più rimbombante,

anche quella vibrazione

così forte

sarebbe stata l’ultima

sprigionata dalle corde della mia anima.

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“La pioggia nel cuore”

 

Accanto ad una finestra chiusa,

con un desiderio nel cuore,

guardo fuori.

 

Piove,

silenziosamente,

incessantemente.

 

Osservo il grigiore del cielo,

ed è come fare

un tuffo nel passato

e rivedo il mio cuore d’ un tempo:

grigio,

piangente,

prosciugato.

 

Seguo diligentemente,

gli argentei rigagnoli,

lasciati dalle gocce

sul vetro.

 

E’ come un

ipnotico gioco:

concentrata

seguo la scia

della prima gocciolina,

mentre

veloce

scende

sulla

trasparente

superficie;

poi

cerco d’afferrare,

repentinamente,

con lo sguardo,

il percorso della seconda,

poi della terza….

Ed intanto rifletto.

 

Ed ora,

stanca di questo gioco,

osservo meglio

il vetro.

 

Lo osservo

da una prospettiva diversa,

lo osservo da lontano

e quello che vedo

non è più solo

il liquido,

intricato disegno,

ma lì,

sul quel vetro

m’appare

improvvisamente

scritta

una profonda verità :

basterà uno sprazzo di sole

per asciugare

le fluide linee,

ma il vetro resterà sporco,

segnato

da bianche cicatrici

che continueranno

a percorrerlo.

 

Così è la pioggia nel cuore:

basterà un attimo

di intenso calore

per asciugare

la parte

bagnata

dal dolore,

ma i segni

di quella

insistente pioggia

resteranno lì

come un monito.

 

Almeno fino a quando

non afferreremo un panno

e puliremo il vetro!

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“Ricordi”

 

I ricordi

son come finestre aperte

s’un mondo d’emozioni.

 

Non è possibile viver solo di ricordi,

e non è possibile viver solo d’emozioni.

 

Ma a volte,

l’emozione che può darti un ricordo,

è così forte

che può aiutarti a viver bene il presente.

 

Credo

che sia inutile poi illudersi,

di dimenticar il passato,

sol perch’ è passato;

e altresì pensar

che in qualche modo

non faccia più parte di noi.

 

Ogni cosa che abbiam fatto,

tutto ciò che abbiam detto,

pensato e amato:

è servito a costruire

un pezzettino alla volta

quello che siam oggi,

probabilmente

molto diversi da ieri,

forse più disillusi,

sicuramente più maturi.

 

Ed ormai,

d’altronde

c’è solo una grande tenerezza

da parte mia

nei confronti di questi ricordi,

ma soprattutto

nei confronti

di quella me stessa passata,

che prima di dire

veramente

“basta”

ha voluto

che fosse versata

anche l’ultima goccia

prima che traboccasse il vaso.

 

Non c’è più quell’emozione

viva di un tempo.

 

Non c’è più quel sentimento

di rabbia mista a gelosia

e voglia di rivincita

che può appartenermi

allo stato attuale delle cose

o delineare il mio felice presente.

 

Oggi ciò che resta

è solo

uno straordinario

quanto sofferto ricordo,

qualcosa che comunque

ed in parte

ha fatto di me,

quella che son oggi.

 

E’ per questo

c’ho voluto ricordar

un periodo della mia vita,

che sì,

è passato

ma io so

che m’ha segnato

profondamente.

 

Ho voluto così

trascrivere

i sentimenti d’un tempo,

parole che forse

ora non scriverei più,

ma che comunque

fanno parte di me,

son un’importante parte

di quello ch’io

son oggi.

 

Ma pur sempre

una persona

molto diversa

da allora.

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“Il Passato”

 

Il Passato è in noi,

e noi siamo in lui e

saremo in lui per sempre.

 

Per sempre più un giorno,

ed ogni giorno che passa di più.

Perché domani è un nuovo giorno

ed oggi, è già passato.

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“La Valigia”

 

Oh dolce me stessa,

preparati,

dobbiam ripartire!

 

Prendi la valigia

più grande che hai

e riempila

di tutta la tua esistenza!

 

Non tralasciare

di metterci

neanche le cose

più superficiali e banali,

perché senza di quelle

sembrerebbe vuota!

 

Oh no è già piena!

 

Ed io devo ancora riporci:

i miei sogni

e

la mia voglia di vivere,

sorridendo sempre!

 

Monia Di Biagio.

 

************ 

 

“Eternamente innamorata dell’Amore.”

 

Cos’è questa gioia interiore,

che prepotente vuole uscire fuori?

Che mi fa avvampare il volto,

stampandovi un involontario sorriso,

mentre i miei occhi si riempiono di tenerezza?

 

Sono felice,

perché contrariamente ad ogni mia passata previsione,

guardandomi dentro non scopro un terrificante vuoto,

ma un preziosissimo dono:

la capacità, la voglia, l’esigenza

di saper amare ancora.

 

Vorrei poter conoscere l’Amore vero.

 

Vorrei potermi innamorare ancora

e per sempre

e sempre di più.

 

Ho sete di amare e di essere amata,

e non riesco più a frenare questo moto del cuore.

 

Son felice,

perché mi riscopro:

eternamente innamorata

dell’Amore.                      

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“Notte di S. Lorenzo”

 

Il mio più grande desiderio.

 

Nell’attesa,

di cogliere all’istante la velocissima scia lasciata da una stella cadente,

che come un graffio nel cielo

lascerà

un’ evanescente, luminosa traccia,

in questa magnificenza notturna

ed una indelebile

nella mia desiderosa anima.

 

Il cuore s’ inerpica,

s’un pericoloso viottolo

fatto di mille pensieri,

tenendo la mente in sua balia

e fremente si chiede

quale sia questo grande desiderio.

 

Devo riflettere.

 

Devo essere pronta a chiedere

la cosa giusta,

quando la polvere di stelle

m’ attraverserà.

 

Come se

unica fosse la possibilità,

come se

davanti a me si dispiegasse

la nuova strada da intraprendere,

quella che calpesterò

per tutto il resto della mia vita.

 

Sento di essere

la migliore amica di me stessa,

credo in quello che penso,

credo in quello che dico,

so quello che voglio.

Sento di essere giusta per me….

Sento di amarmi,

ma monete ad una sola faccia non esistono.

Ora ho bisogno di qualcuno fatto per me.

 

Ecco la luce:

“la mia anima gemella!”

 

Pronunciato è l’arcano dalla voce del cuore.

Svanisce la dorata scia.

 

E’ scomparsa,

ma la richiesta è fatta!

 

Il mio sguardo è perso

nella oscura immensità,

palpitante

sento

che devo sancire

questo desiderio

con un giuramento:

ti aspetterò con gioia!

 

Ti cercherò ovunque

e quando ti troverò

sarai per me

l’altra faccia della moneta.

Quando ti troverò,

giuro,

sarai tutto,

sarai la mia seconda pelle,

sarai me e te,

sarai….

….saremo Noi!

 

Monia Di Biagio

 

************

 

“Cuore e Ragione”

 

L’altra notte ti ho sognato,

mia dolce metà.

Ed ho sognato di amarti,

e che tu ancor di più mi amavi,

ma era solo un sogno.

 

Dove sei Anima bella,

quando ti incontrerò?

 

Nell’incombente silenzio di quella notte,

Saggezza mi venne in visita.

Immobile al centro della stanza,

mi guardò come una madre amorosa,

poi si appropinquò,

asciugò con un lieve soffio le mie lacrime

e con voce soave mi disse:

<<Ho udito il pianto dell’anima tua,

e sono qui venuta per darti conforto.

Apri a me il tuo cuore, ed io lo colmerò di luce,

chiedi e io ti indicherò la via della giusta verità.>>

 

Accolsi il suo invito e domandai:

<<A cosa serve amare ancora,

dopo che si è perduto il nostro più grande Amore?>>

 

E la pagana Saggezza così parlò:

<<L’Amore non è altro

che l’incontro di due egoismi

che si donano felicità a vicenda.

Scambievolmente donano all’altro

e altresì pretendono avere,

dando vita ad un altalenante gioco

egoistico e spesso crudele,

se quello che si chiede non è pari

a ciò che si è disposti a dare.

Due esseri soli,

e ancor più soli nella loro unione,

se loro unico scopo

è di trovare una personale interiore serenità,

di soddisfare lo scalcitante cuore

e la prepotente sete di sentirsi amati .

 

Tutto questo confonderà lo Spirito

e il Vero Amore verrà facilmente scambiato

con questo fortissimo sentimento

che ci spinge a donare tutto e subito di noi stessi,

e a credere di meritare

di essere contraccambiati

con la stessa preziosa moneta.>>

 

Mi rivolsi allora a Saggezza

e parlando con la voce del cuore

le dissi che io ero certa di amare,

amare davvero,

di essere ancora

profondamente

innamorata dell’Amore.

 

Ciò che in quel momento provavo

era infinito come il cielo,

come un cielo notturno,

che appare ancora più immenso

perché non si riesce

a contarne le stelle

o a distinguerne il confine

che carezza la terra.

E che ora soffrivo

perché non riuscivo a trovare,

la mia parte mancante,

la persona su cui riversare

il prezioso tesoro

custodito gelosamente

in fondo al mio cuore.

Allora Saggezza volle spiegarmi,

che molto probabilmente

la mia interiore sofferenza

nasceva dal fatto,

che io ora perduto l’oggetto

delle mie attenzioni,

dei miei desideri,

non potevo più riversare su di esso

tutto l’Amore

che avevo ancora in serbo per lui,

o riceverne altrettanto;

e forse

sarebbero trascorsi molti inverni,

prima di poter nuovamente godere

di una giornata assolata,

che avrebbe potuto

nuovamente scaldarmi l’anima

e far arrossire le mie gote.

 

E così è stato.

 

Ed ora

vorrei rincontrare Saggezza,

per vivere insieme a lei,

sin dalle prime ore,

questo giorno pieno di sole.

 

E varcare insieme a lei

la soglia di questa rinnovata

passione,

ma forse lei è già con me.

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“Finalmente tu”

 

Non esiste

emozione più forte,

di quella che provo

quando mi sei accanto

e ti sento vivere

e fremere d’impazienza,

per poi gioire all’unisono

di quella passione

che mi lega a te

ogni giorno di più

ogni ora di più

senza tregua.

 

La mia sazietà

non conosce confini,

perché

non sarò mai sazia di te,

della tua dolcezza,

delle tue carezze,

dei tuoi baci.

 

Tu per me

sei come una fonte

inesauribile

d’Amore

e d’ispirazione!

 

Tu sei,

come una sorgente

di acqua limpida e fresca,

che ristora le membra mie.

 

Con te,

non conoscerò mai arsura,

perché sei,

un continuo zampillio

di sensazioni nuove

che inebriano

lo spirito e la mente.

 

Monia Di Biagio.

 

************

 

“A mio Marito”

 

Anima bella,

finalmente ti ho trovato. 

Mio unico vero Amore,

finalmente ti ho incontrato.

Mia preziosa metà,

finalmente siamo di nuovo uniti.

9 Settembre 2000,

una data per dirti che

tu sei la strada

che percorreremo insieme.

 

Amore immenso,

come l’argenteo mare notturno,

quando baciato dalla pallida luna,

appare infinito

perché non si può

distinguerne il confine.

E  di notte

mentre tutt’ intorno

è silenzio

io ti sento ,

sento che ci sei,

tu sei vicino a me.

 

Il mio cielo,

senza la colonna portante

del tuo amore,

cadrebbe,

distruggendo quello,

che una volta era

il mio piccolo mondo interiore,

ora invece immenso,

senza confini,

da quando nella mia vita ci sei tu !

Immenso,

perché sei sempre al mio fianco.

Quando mi guardo io vedo te,

e sembra incredibile

                                        quanto ci somigliamo.                                       

Ti amo

con tutta la mia anima,

ebbra d’ogni tuo sorriso.

Ogni respiro che fai,

sento la terra mancarmi

sotto i piedi.

Tremo e t’amo,

e ad ogni sobbalzo

che fai fare al mio cuore

non credo

che non riuscirò a cadere,

sempre e ancora una volta

tra le tue braccia.                                

 

Monia Di Biagio.

 

 

 

Conclusioni

 

Ed eccoci giunti, mano nella mano, cuore sul cuore, alla fine di questo percorso amoroso che in anni passati ha segnato la mia vita sino ad oggi, che sono felicemente sposata ed ho finalmente trovato quell’Amore anelato in gioventù! Dedico questa mia silloge a tutti coloro che l’anno letta e vorranno serbarla nel proprio cuore, affinché questa possa essere per tutti Voi, un mio personalissimo Augurio di trovare e provare, un giorno, lo stesso grande sentimento che provo io ora: l’Amore, filo dorato, che segna il passo nel labirinto delle Esistenze di ognuno di noi!

 

Concludo salutandovi caramente, nella più profonda speranza, da parte mia, di essere stata per voi, di gentile e romantica compagnia.

 

Monia Di Biagio.

 

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