Web Site

aggiungi al tuo sito la magia del linguaggio naturale™

Menù:

 

 

ome

iografia

pere

nterviste

norificenze letterarie

omunicati stampa

agine personali

inks letterari

essaggi dalla rete

spitalia

ettere ricevute

ews

"10 domande a..."

-Antonino Genovese-

di

Monia Di Biagio

Antonino Genovese nasce a Barcellona P.G. (ME) il 10-04-1984, dove risiede. Frequenta il primo anno della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Messina. Nel 2001 ha pubblicato il suo primo libro di poesie: "Come Vibrare di Corde" presso la Prospettiva editrice di Roma. Ha partecipato a diversi concorsi letterari e ha ottenuto buoni risultati. Tra i riconoscimenti ricordiamo nel 2001 il premio speciale TRINACRIA al "M.Rappazzo"; il suo 5° posto al Premio "Città di Monza 2001" e il 2° posto al premio "Omaggio a Gesualdo Bufalino" prima edizione (sezione giovani). Nel 2002 invece ricordiamo il suo 1° posto alla seconda edizione del Premio di poesia "Omaggio a Gesualdo Bufalino", per la sezione giovani; sempre nel 2002 da ricordare anche il 3° posto al premio "M.Rappazzo". Antonino collabora, attualmente con alcune riviste letterarie, come "Noialtri", "Il Foglio Letterario" ed "Artisti in scena". Nel Settembre 2002 ha pubblicato con le Edizioni Il Foglio Letterario un altro volume di poesie dal titolo "Vorrei..." che è la seconda raccolta di poesie di Antonino Genovese sulla quale viene messo in versi l'amore per la donna visto in tutte le sue sfaccettature. Una raccolta di poesie romantiche soffusa di struggente dolcezza e spesso sorretta da buona ricerca linguistica e musicale. Nella prefazione alla raccolta Gordiano Lupi, direttore editoriale de’ “Il Foglio” ci parla della “poesia d’occasione e l’amore in Antonino Genovese” spiegandoci: “La raccolta che vi presentiamo è composta di lavori editi (tratti dal volume d’esordio Come vibrare di corde e contenuti nella prima parte del libro) e inediti (seconda parte) e compendiano un intenso lavoro poetico di ben due anni. Le poesie di Antonino Genovese trattano dell’amore e a noi piace pensarle come bozzetti capaci di dipingere sentimenti universali con poche ma ben dosate pennellate di colore (dalla spuma del mare/ apparisti/ nella mia triste esistenza...). Nelle liriche incontriamo un rapido susseguirsi di immagini che ci fanno apprezzare tutti i modi possibili di concepire l’amore: sogno (Un solo sogno/ durante le notti lo rallegra,/ una sola immagine/... la tua), sofferenza (Dolorosa attesa/ quando tu non ci sei./ Infinita tristezza/ quando non vedo/ il tuo ingenuo sorriso), gioia realizzata (Nove volte/ ho accarezzato/ quei capelli dorati/ che attraggono/ il palpito del cuore), consolazione e scopo di vita (Sbocciò/ il mio amore/ quel ventoso dì di aprile...). Le liriche analizzano soprattutto l’amore per la donna, a tratti idealizzata alla moda degli stilnovisti (Diafani occhi,/ profonda miniera/ di dolcezza,/ ridestarono/ l’anima concitata/ del mio corpo trapassato), a tratti più vera e concreta (Stammi vicino/ dolce cuore di bambina...), ma sempre espressione di bellezza e serenità (soprattutto nella stupenda Vorrei... che dà il titolo alla raccolta e che vi consigliamo di leggere subito). Le immagini cui fa ricorso il poeta sono classiche e molto descrittive, spesso incontriamo belle metafore e dobbiamo sottolineare che anche lo stile fa intravedere buoni risultati. Le parole sono ricercate e ben dosate, lo studio del verso è approfondito e c’è una certa ricerca della musicalità, pur con tutti i limiti della scelta metrica moderna. I versi di Antonino Genovese sono liberi ma profondi, soprattutto mai scontati e trasmettono un messaggio di valore eterno. Vorrei… è poesia d’occasione ma non per questo poesia minore, anche perché qui l’occasione è rappresentata dalla donna amata: una Rita che permea di sè tutte le pagine del libro e si fa essenza stessa del lavoro poetico. Alla fine della lettura resta soltanto l’immagine di una ragazza eterea e sublime, che si trasfigura e si fa simbolo di un sentimento immortale.” Un’altra interessante recensione a “Vorrei…” redatta da Fernando Bassoli  potete leggerla su Golfo.tv oppure quella di Simonetta De Bartolo su Virgilio.

E sicuramente da non perdere  l’ altrettanto interessante “critica sulla poesia di Antonino Genovese” curata da Carlo Trotta sul sito “Speaker's Corner” della RCS libri. Il libro può essere ordinato presso la redazione del Foglio letterario, facendone richiesta alla e-mail ilfoglio@infol.it, oppure si può acquistare nelle librerie Gutenberg e A.R. Libri di Barcellona P.G. (ME). Inoltre sempre per le Edizioni del Foglio Letterario Antonino ha curato nel 2001 la raccolta poetica "Una poesia per la pace" e nel 2002 "L'amore". Altresì una sua poesia è stata inserita nell'Almanacco del Foglio Letterario e nell'antologia poetica Nuovi Poeti 2002. Ultimamente, poi, è uscito il suo nuovo libro Teste” di pag. 80 ed euro 5,00 sempre per le Ed. Il Foglio, che si può ricevere direttamente a casa senza spese di spedizione: inviando  5,00 € in una busta chiusa e sigillata all'indirizzo Il Foglio Letterario - via Boccioni, 28 - 57025 Piombino (LI) oppure facendo un versamento di 5,00 € sul ccp 9232586 intestato a Gordiano Lupi - via Boccioni, 28 - 57025 Piombino (LI), e spedendo la ricevuta al medesimo indirizzo. Come ci viene spiegato nella presentazione del suo ultimo libro, “Teste” è “Un romanzo breve di taglio noir ma molto sui generis perché non è fatto solo di morti ammazzati e di un linguaggio crudo e realistico. Genovese utilizza la narrativa nera per simboleggiare alcuni motivi interessanti che da soli sono sufficienti a fare dell’opera un buon tentativo letterario. Leggerete di editori a pagamento e di stampatori a piede libero, gusterete una critica del mondo letterario italiano e delle istituzioni scolastiche e civili. Genovese ne approfitta per raccontare i suoi gusti letterari e dipana una trama noir condita di umorismo e di ironia. Un libro che si legge tutto d’un fiato e che accompagna il lettore in un crescendo di emozioni sino a un impensabile finale.” Inoltre nella prefazione Gordiano Lupi afferma: "Teste è un ingresso incoraggiante nel mondo della narrativa. A questo punto Antonino Genovese può soltanto migliorare.” Per leggerne la prefazione, l’incipit, i commenti ricevuti dai lettori e le recensioni questo è il link esatto: http://xoomer.virgilio.it/genovesea/  Altre informazioni, invece le troverete sul sito http://www.ilfoglioletterario.it/catalogo/libri/genoveseteste.asp Tra i racconti on line di Antonino Genovese sono senz’altro da citare: “Volevo solo dormire”, “Il sindaco”, “Via Nino Bixio  tutti visionabili sul suo sito al seguente link http://xoomer.virgilio.it/genovesea/ Mentre alcune delle Poesie di Antonino Genovese, come: “Agli sposi” (bellissima aggiungo!), “Riscoprirmi poeta”, “Ora che i tuoi occhi”, possono essere lette al seguente link http://xoomer.virgilio.it/genovesea/ Antonino ha anche  aperto un suo nuovo blog personale, al quale potrete partecipare collegandovi al sito: www.blogzone.it/genovese.php

*********

1- Oggi vorrei presentarvi ancora una volta un giovanissimo molto impegnato in campo letterario Antonino Genovese, e vorrei farlo ripercorrendo dagli albori la sua attività letteraria iniziando proprio dal suo primo libro: “Come vibrare di corde” da cosa nasce, da quale sentimento prende spunto? Quando e come hai deciso di pubblicarlo?

“Come Vibrare di Corde” è il mio primo libro, per cui lo ricordo con piacere, anche se adesso il mio orientamento letterario è un po’ cambiato. Questo è un libro di poesie “personali”, che parlano del dolore per la perdita di una persona cara, di un amore appena sbocciato che sembra essere la soluzione a tutto, e per lo stupore verso le bellezze della mia terra.

2- Carissimo Antonino credo si possa tranquillamente affermare che tu non solo fai poesia, ma “buona poesia”, e questo è un gran bel salto, non indifferente per chi decide di dedicarsi a questa “Arte Sacra dei Sentimenti” più puri e genuini, messi nero su bianco così come vengon traboccati dall’Anima, e curati dalla tecnica linguistica. Quanto “sono di getto” ed al contrario quanta cura metti in ogni tua poesia, fino ad avvicinarti il più possibile a quello che la tua Anima voleva urlare , ma senza perdere mai di vista la tecnica linguistica e metrica?

“Come vibrare di corde” è il mio primo approccio alla poesia ed è caratterizzato dall’immediatezza, sono versi scritti di getto, pian piano però ho dato più spazio alla ricerca stilistica, difatti in “Vorrei…” si vedono i primi tentativi di qualcosa che parte da un sentimento, ma che viene rielaborato dando importanza alla musicalità delle parole e al loro significato nascosto.

3- Ed altresì quando è stata la prima volta che la Poesia ha varcato per la prima volta la soglia del tuo mondo interiore? Quando ti sei accorto di avere le giusti doti e capacità per poterla fare al meglio?

Io non so se possiedo le doti giuste per poter fare poesie, difatti sto accusando un allontanamento dalla poesia stessa, visto che mi sembra ancora troppo grande in confronto a me. La poesia è un’arma che bisogna saper usare molto bene. Comunque ho cominciato a scrivere all’età di quindici anni i miei primi “versi”, anche se non si può parlare di vera e propria poesia.

4- Per completare l’argomento Poesia, che detiene gran parte della tua produzione letteraria: vorresti gentilmente citarci, qui di seguito, “Agli sposi”. Per “chi” hai composto questa Poesia, che io trovo un augurio straordinario agli sposi di ogni epoca e paese?

La poesia l’ho scritta per Angela e Francesco in occasione del loro matrimonio. Sono due persone che meritano tanto…

5- Molti Concorsi Letterari a cui hai partecipato e anche vinto. Hai deciso di parteciparvi subito dopo aver composto per sondare le tue capacità, forse per verificare il gradimento che avrebbero potuto ottenere, e che poi hanno ottenuto le tue Poesie? Quale utilità riconosci ai Premi Letterari? Quale cambiamento, se grazie a questi c’è stato hanno apportato nella tua carriera letteraria?

Credevo che i concorsi siano un modo per confrontarsi e prima partecipavo assiduamente ad ogni bando che trovavo su internet o che pubblicizzavano i giornali, adesso invece sto un po’ più attento perché molti organizzatori ci speculano sopra. Partecipo maggiormente ai concorsi organizzati da Ass. Culturali No Profit, o il cui ricavato va in beneficenza, oppure a quelli gratuiti. I concorsi non hanno minimamente influito sul mio modo di scrivere, né tanto meno sulla mia “carriera” (certo però che il termine “carriera” mi fa proprio sorridere).

6- “Vorrei….”, di cui abbondantemente ho voluto parlare nella presentazione, proprio per l’evidente e riconosciuta da molti, qualità di quest’opera, dicevo “Vorrei…” è la tua seconda Raccolta di Poesie: quanto distacco, maturazione linguistica e tecnica, intento di fare ancora una volta “buona poesia” forse ancor più buona della prima, segnano il passo dalla prima a questa seconda raccolta poetica?

Penso che tra le due raccolte ci sia una distanza abissale, non tanto nei temi, quanto nella ricerca della musicalità del verso e dell’importanza della parla, c’è molto lavoro in più in “Vorrei…”, molto più impegno, molte più riletture, molta voglia di migliorare. Intanto il lessico credo sia molto più ricercato e molto più ampio, anche se adopero sempre il verso libero.

7- Carlo Trotta nella sua personale recensione a “Vorrei…”, visionabile su “Speaker’s Corner” nella sua rubrica “L’angolo della Poesia” al seguente link: http://www.rcslibri.it/speakerscorner/poesiagenovese.spm dice dela tua “Arte di mettere in versi”: “Le mie preferenze poetiche, come pian piano vi sembrerà chiaro, tendono a farmi apprezzare la poesia semplice, che evoca, con immagini, metafore, parole, concetti che toccano la vita di tutti noi. Cerco di non giudicare il contenuto, il significato per quello che è, ma per la sua capacità di farmi riflettere. La poesia di per sé, le parole, le sonorità, mi colpiscono di più se hanno come caratteristiche la scorrevolezza, la semplicità. Nino Genovese rappresenta appunto uno di quei casi in cui un autore riesce a mantenere costanti nella sua produzione le peculiarità da me più ricercate. La poesia scelta è quella che dà il nome alla sua seconda raccolta, ed è un chiaro esempio della sua produzione.” Ritieni queste parole di Carlo Trotta rappresentazione chiara e conforme alla tua produzione poetica?

Ritengo di si, perché la mia poesia sta tutta nelle parole, nella ricerca di musicalità e significati.

8- La tua ultima fatica letteraria edita da “Il Foglio” è “Teste”, che come afferma Gordiano Lupi stesso, trattasi nella sua essenza di “Un romanzo breve di taglio noir ma molto sui generis”. Dunque dalla Poesia alla Narrativa di genere “nero”: quando e come hai creduto importante cimentarti in “altro” letterariamente parlando? Quando è nata in te la voglia di un  “noir”, dell’intreccio, di “una trama noir condita di umorismo e di ironia” sempre come afferma Lupi nella sua presentazione al tuo ultimo libro?

La poesia non ha molti lettori e la narrativa noir mi ha sempre appassionato, anche mentre pubblicavo i primi libri di poesie ero attratto dai libri di Ammaniti, Baldini, Lucarelli, Lupi e tanti altri che ho divorato pian piano. Penso inoltre che il noir sia un buon modo per dire le cose, se io scrivo e nessuno mi legge io posso solo vantarmi di aver pubblicato un libro che nessuno ha letto, ma se scrivo una storia avvincente e ci metto dentro i messaggi che voglio lanciare, qualcosa allora può andare a bersaglio. Spero che con Teste ci sia riuscito.

9- Il progetto futuro più prossimo è composizione di narrativa o poetica?

Sto documentandomi e lavorando a un romanzo che porti a galla alcuni aspetti della mafia tutt’ora sconosciuti.

10- Ultima classica immancabile domanda delle mi interviste, quella che come sempre amo ricordare vuol segnare il filo conduttore da tracciare con la “10°” risposta di tutti gli intervistati: Tu hai fatto ormai da qualche anno, capolino e poi ingresso nel mondo letterario, riscuotendo non pochi consensi e successi, ma cosa diresti ad un esordiente che vi sta facendo capolino proprio in questo stesso momento? Cosa gli consiglieresti di fare in primis ed in seguito, del suo percorso letterario?

Sono io che ho bisogno di consigli, vista la mia giovane età, e visto che mi considero un esordiente pure io, posso solo dire una cosa che ho imparato frequentando persone più esperte di me, leggere molto e tutto è l’unico modo per migliorare.

Grazie ad Antonino Genovese, per la sua cortese e graditissima partecipazione.

  Caramente, Monia Di Biagio.

Clicka qui sotto per tornare a "Ospitalia"

e per leggere le altre interviste!

 

Commenti

Se vuoi invece commentare questa intervista, clicka qui sotto:

verrai automaticamente rediretto sul mio Forum. GRAZIE!

**************

Oppure, clicka qui sotto:

e verrai automaticamente rediretto su "Messaggi dalla Rete", dove dovrai cercare l'intervista in: "Argomenti" / "Interviste fatte da me, a..." , per poi commentarla!

 

Copyright © 2005 [Monia Di Biagio]. ® Tutti i diritti riservati ai rispettivi autori.

N.B. Per l'utilizzo di questa "intervista" è necessario richiedere il consenso della Redattrice e dell' Autore intervistato.