Notizie dal Belgio sul castrato Sebastiano Forani In questo sito Riministoria, alla pagina relativa a Diamante Garampi ed alla condizione femminile nel XVIII secolo, dove si parla anche dei castrati (ovvero degli evirati cantori), è citata la vicenda del giovane contralto Forani, a proposito del quale ho ricevuto varie e-mail dal Belgio, da dove un gentile e dotto corrispondente mi ha anche cortesemente inviato del materiale in inglese che presento nella sua preziosa traduzione. Ho riunito i vari messaggi in un unico testo. Segue la traduzione.
«Incoraggiato dalla Sua gentile risposta a una mia domanda anteriore, mi permetto di scriverLe ancora. Il motivo è che penso aver scoperto qualche informazione che potrebbe interessarLa sulla carriera ulteriore del giovane contralto Forani di cui Lei descrive le vicende nel Suo articolo pubblicato su internet (http://digilander.libero.it/monari/spec/diamante.685.html). Nel corso della ricerca che sto facendo per completare le informazioni socio-biografiche della mia banca dati sui musicisti italiani mi sono imbattuto nel nome di un certo Sebastiano Forani, con tutta probabilità identico al predetto. Risulta che questo giovane nel 1761 è entrato come contralto nella cappella musicale del Duomo di Urbino. Ci è rimasto tutta la sua vita, riapparendo il suo nome ogni anno nei registri, finche sparisce nel 1821, data della sua morte presunta. Dato che Sebastiano Forani ha cantato il contralto tutta la sua vita, penso, come Lei, che è probabile che il suo padre sia di fatto riuscito a trovare un 'cerusico', e che la barbara operazione sia stata effettuata. Tutta questa vicenda mi sembra valere la pena di uno studio più approfondito, e Le sarei quindi molto grato se potesse indicarmi dove posso consultare la corrispondenza fra Francescantonio Forani e Giovanni Bianchi, accennata nel Suo sito. Spero poter includere una visita all'archivio rilevante in un mio futuro viaggio in Italia. Prima di ringraziarLa per ogni sua contribuzione, devo aggiungere che va da sè che sono alla Sua disposizione se Lei desidera informazioni sulla mia ricerca in questo campo. Un altra osservazione: Lei scrive che "il fanciullo vorrebbe entrare nella Cappella dei Francescani di Assisi [nel 1758]", ma non c'era posto. Se mi ricordo bene - ma posso sbagliare, e comunque non è sicuro che nell'archivio è completo - non ho incontrato nessuna domanda per un ragazzo di questo nome nelle ricerche che ho fatto nell'archivio del convento di Assisi. Sarebbe dunque utile sapere da dove proviene questa informazione. Ho avuto l'occasione di sfogliare un libro di Gian Franco Cruciani, intitolato 'Cerusici e Fisici preciani e Nursini dal XIV al XVIII secolo'. Stranamente, ci ho trovato menzionato un certo Salimbeni, i cui dati biografici sembrano corrispondere a quelli del chirurgo menzionato nell'affare Forani.»
Ecco il materiale tradotto dall'inglese.
Sembra molto probabile che questo Forani sia lo stesso contralto Sebastiano Forani, il cui nome appare per la prima volta nel 1761 nei registri del duomo di Urbino. Il 1761 è l'anno in cui il maestro di cappella Domenico Balami effettua una grande espansione della cappella stessa, raddoppiando il numero dei cantanti da sette a quattordici persone. La presenza di Sebastiano Forani nella cappella del duomo di Urbino almeno fino al 2 marzo 1820 è attestata da Bramante Ligi nella sua pubblicazione La Cappella Musicale del Duomo d'Urbino, pp. 178 - 188 («Note d'Archivio per la storia musicale», periodico trimestrale diretto da Raffaele Casimiri, Anno II, Roma 1925, Casa editrice Prof. Riccardo Pàtron, Bologna). La prima lista completa in cui non figuri il suo nome, è quella del 1825: mancano notizie per l'intervallo 1820-1825. Si deduce che la sua morte sia avvenuta fra queste date. Il suo nome appare nelle riferme annuali con una regolarìtà tale da autorizzarci a pensare che sia rimasto al suo posto anche durante i periodi per i quali le lacune dei registri non permettono di documentare la sua presenza (1797-1800, 1815-1816). Le informazioni raccolte dai registri non ci danno una risposta definitiva alla questione se Sebastiano Forani fosse castrato o no. Comunque è molto probabile, viste le premure del genitore descritte sopra e il fatto che ha cantato da contralto per tutta la sua vita. La constatazione che durante tutti i sessant'anni che è durata la sua attività professionale, non sia mai stato qualificato come 'castrato', non preclude che lo fosse perché un simile velo di discrezione si estende anche agli altri cantanti della cappella, come per esempio Luca Ferri e Giuseppe Guerra, che altre fonti esplicitamente identificano come castrati. La sua carriera di cantante è stata rimarchevolmente lunga: canta fino all'età avanzata di almeno 76 anni. Che sia stato capace di servire da contralto fino a questa età appoggia la supposizione che suo padre sia riuscito nel suo progetto di trovargli un 'cerusico' sperimentato: i castrati avevano la riputazione di conservare una voce agile fino alla vecchiaia. Antonio Montanari
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