Intervistato dal Corriere di Rimini del 19 settembre 2003 per i suoi 80 anni, Sergio Zavoli ha ricordato i suoi trascorsi giornalistici d'esordio.
Nel 1943, «a diciotto anni mi sono visto pubblicare un articolo, si fa per dire, sul Corriere Padano: E caduta la prima neve!. Dopo la guerra, mi fare fosse il 46, Guido Nozzoli mise in terza pagina su Il progresso dItalia - rivale de Il giornale dellEmilia - un mio elzeviro dal titolo Morire al sole. Raccontava la fine di un soldatino tedesco...».
Nellintervista manca un particolare. Il debutto di Zavoli avviene nel 1942 sul periodico studentesco fascista riminese Testa di Ponte, dove scriveva pure Renato Zangheri poi sindaco comunista di Bologna. Vedi nel mio Rimini ieri, pag. 25.
E nel mio Giorni dell'ira, a p. 15:
A Testa di Ponte ha collaborato anche Sergio Zavoli: «Oggi più di ieri abbiamo bisogno di scuotere i famosi "montoni belanti", "pecore rognose"... Attorno a te c'è ancora troppa gente che non sa e non è degna di vivere questo grande momento... Deve essere dato a tutti il privilegio di 'vivere' e 'vincere'. Con ogni mezzo». In un altro suo articolo si legge: «Io non sono psicologo: pure con la fiducia nelle nostre idee e in quelle delle generazioni capaci di comprenderci, arriveremo!».
Che cosa scrisse Zavoli in morte dell'amico Guido.
Indice delle pagine su Guido Nozzoli.