Riministoria
Curriculum vitæ di Antonio Montanari
Antonio Montanari è nato a Rimini il 30 agosto 1942, figlio di
Valfredo e di Maddalena Nozzoli. Si è laureato in Pedagogia il 22 febbraio 1966 (con centodieci su centodieci), discutendo la tesi in Storia della Filosofia (relatore il prof. Paolo Rossi, correlatore il prof. Ezio Raimondi), intitolata "Irrazionalismo e Pragmatismo in Italia dal 1903 al 1915 ('Leonardo', 'La Voce', 'Lacerba')". Copia di questa testi è stata depositata alla Biblioteca Malatestiana di Cesena.
Su invito del prof. Ezio Raimondi ha collaborato alla rivista il Mulino.
È stato insegnante di Materie Letterarie nelle Scuole Superiori dal 1966 al 1992.
Dal 1959 svolge attività giornalistica. È giornalista pubblicista.
Ha collaborato tra laltro a il Resto del Carlino, LAvvenire dItalia, Il Giornale dItalia, La Fiera Letteraria.
Ha fondato nel 1992 il mensile RiminiLibri, ed ha curato il quadrimestrale Pagine di storia e storia, supplemento al settimanale riminese Il Ponte.
Ha ideato e prodotto i "Quaderni di Storia" riminese, di cui sono apparsi tre titoli.
Tra le sue pubblicazioni (vedi in pagina
scritti), alcune sono di carattere divulgativo (ad es. Rimini ieri, Lumi di Romagna), molte altre sono ricerche storiche che presentano documenti inediti. Particolare attenzione è stata da lui prestata a due eminenti figure della cultura italiana del Settecento, Giovanni Bianchi ed Aurelio Bertòla, con ampi riferimenti al quadro culturale e storico nel quale essi operarono. Circa
Giovanni Bianchi (Iano Planco), ha trattato in modo specifico della sua formazione intellettuale prima a Rimini e poi a Bologna: cfr.1. La Spetiaria del Sole;
2. Modelli Letterari dell'autobiografia latina di G. B. inedito ["Studi Romagnoli" XLV (1994), Cesena 1997]; G. B. studente di Medicina a Bologna (1717-19) in un epistolario inedito ["Studi Romagnoli" XLVI (1995), Cesena 1998];
3. "Lamore al studio et anco il timor di Dio", Precetti pedagogici di Francesco Bontadini commesso della "Spetiaria del Sole" per Iano Planco, suo padrone (1995).
Vedere questi testi in
Saggi e in Libri.4. Recentemente ha scritto una
Storia dell'Accademia dei Lincei Riminesi, fondata da Iano Planco nel 1745. Vedi il testo definitivo.Un'edizione ridotta è nella "
breve e popolare istoria dei Lincei riminesi". Relativamente ad Aurelio Bertòla, bisogna ricordare:
1. la scoperta di un Diario inedito (1994), prezioso per le notizie biografiche che esso contiene;
2. la ricostruzione degli ultimi due anni di vita del poeta riminese, soprattutto dopo loccupazione francese della Romagna nel 1797 (cfr. - Aurelio Bertòla politico, presunto rivoluzionario. Documenti inediti (1796-98) ["Studi Romagnoli", Lugo, 1997, Cesena 2000];
3. La filosofia della voluttà, Aurelio Bertòla nelle lettere di Elisabetta Mosconi;
4. La storia delle Notti clementine (dal carteggio Bertòla-Amaduzzi, inedito);
5. Bertòla redattore anonimo del Giornale Enciclopedico. Documenti inediti. ["Romagna Arte e Storia", n. 50/97]
Ha studiato lattività filosofica di
Giovanni Cristofano Amaduzzi: cfr. Appendice storico-critica alla ristampa de La Filosofia alleata della Religione. Su Amaduzzi ha scritto una biografia apparsa in un volume curato da Luciana Morelli per la Provincia di Firenze (Olschki ed., Firenze 2000). Presso l'Accademia dei Filopatridi ha fondato il Centro Amaduzziano. Ha curato ledizione critica della storia inedita di Rimini di
Antonio Bianchi (XVIII sec.). Ha scoperto l'esistenza di un ignorato bibliotecario gambalunghiano: cfr.
Il contino Garampi ed il chierico Galli alla "Libreria Gambalunga". Si è ampiamente occupato anche di Storia del XX secolo, con particolare riguardo alla diffusione del Modernismo in Romagna (cfr. la biografia di don Giovanni Montali), ed al periodo 1943-44 (cfr. I giorni dellira, con documenti inediti su San Marino; e lIntroduzione storica, intitolata "Dal fascismo alla democrazia", al volume di B. Ghigi La tragedia della guerra nel Lazio).
È stato Accademico Ordinario della Rubiconia Accademia dei Filopatridi e fa parte del Consiglio dei XXIV. Per tale Accademia ha organizzato due edizioni del Concorso di Lingua Latina, ed ha curato la pubblicazione del "Quaderno XVII, 1995". Sempre presso i Filopatridi, come si è detto, aveva fondato il Centro Studi Amaduzziani di cui è stato Coordinatore, prima di dimettersi nel 2001.
È Accademico della Accademia Pascoliana di San Mauro Pascoli.
È stato chiamato a scrivere la storia ufficiale dellIstituto San Giuseppe per l'Aiuto materno, edita nel 1998 col titolo di Scienza e Carità; e quella del settimanale Il Ponte nel volume 1987-1996, Dieci anni della nostra vita dalle cronache del Ponte, apparso nel 1997.
Ha pubblicato la prima storia dell'Annona riminese nel 1700, sotto il titolo de Il pane del povero, in "Romagna arte e storia". Questo lavoro offre un importante quadro della società del Settecento, che segue ai Matrimoni diseguali. Documenti inediti sono presenti nell'ampio saggio Fame e rivolte nel 1797.
Ha tradotto gli Statuti di Sogliano.
Per la Storia di Cervia, III vol. ed. Ghigi, ha scritto il capitolo sul sec. XVIII, intitolato "Dalla Città Nuova ai francesi. Aspetti di vita sociale nel Settecento", un saggio di 44 pagine.
Per l'elenco degli
scritti di Antonio Montanari in ordine tematico. Per l'ordine cronologico, vedi quest'altra pagina.Per le pagine presenti in Internet, in questo stesso sito, vedi
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Aggiornamento del 16 agosto 2002