A SCUOLA: INSIEME O DIVISI?

Paola B.: “Tempo fa, nella nostra mailing – list, avevo trovato un’indicazione di un libro: LAWRENCE WRIGHT, Gemelli. I geni, l'ambiente e i mistero dell'identità. Io lo sto leggendo adesso, riguarda studi su gemelli separati alla nascita e cresciuti in ambienti diversi, per vedere se il carattere e le scelte di vita sono un’eredità genetica o sono influenzate dall'ambiente circostante. In effetti, trovo anch'io questi studi un po’ shoccanti. Però, mi sono convinta di una cosa: fino a che sarò io a scegliere le scuole per i miei bimbi, li lascerò nella stessa classe, poi quando loro lo vorranno, ognuno farà le proprie scelte. Mi sembra una cattiveria dividere due fratelli che hanno già condiviso una parte della loro esistenza insieme. Voi cosa ne pensate?”

Alessandra R.: "Quando le mie bambine hanno iniziato ad andare al nido (dove non esistevano classi separate) eravamo convinti che le avremmo separate nel primo anno di scuola materna, seguendo i suggerimenti della maggior parte degli esperti... Quando è giunto quel momento, però, non ne abbiamo avuto il coraggio: già per loro era dura cambiare scuola, amici ed iniziare il tempo pieno. A quel punto eravamo sicuri che le avremmo separate in prima elementare... Ora stanno frequentando l'ultimo anno di scuola materna e... non so come andrà a finire l'anno prossimo: io ho provato a parlarne con loro e le reazioni ad una ipotetica separazione non sono state molto positive (mentre, ad esempio, altri gemelli figli di nostri amici hanno espressamente chiesto di essere separati in prima elementare). Se anche dovessimo prendere questa sofferta decisione, chi rimarrebbe con i compagni degli ultimi tre anni e chi no? La scuola che frequentano Sara e Silvia è una piccola scuola, con due o al massimo tre sezioni e la nostra scelta sarà sicuramente condizionata anche da questo (se ci fossero tante iscrizioni, le classi a tempo pieno sarebbero due e in quel caso potremmo separarle, penalizzando però una delle due, che non avrebbe in classe nessuno dei suoi vecchi compagni). D'altro canto, già vedo delle differenze che potrebbero creare seri problemi (ad esempio, Sara è più attenta e ha molta memoria, Silvia disegna e scrive meglio), anche perché le bimbe sono molto competitive. Seguendo il mio cuore ed il mio istinto, sono portata a pensarla esattamente come te (..."mi sembra una cattiveria dividere due fratelli che hanno già condiviso una parte della loro esistenza insieme") e probabilmente farò così, ma non so se sia la cosa giusta. Ho sentito storie di tutti i generi su gemelli separati o meno a scuola, positive o negative in un caso o nell'altro... Purtroppo probabilmente dovremo provare in prima persona, sulla "pelle" dei nostri bambini, sperando di fare la cosa giusta e, comunque, provando a fare del nostro meglio."

Mariarita: “Io, come credo saprai, sono insegnante in una scuola dell'infanzia e sono piuttosto perplessa sull'argomento gemelli nella stessa classe, gemelli in classi separate. Come insegnante propenderei alla separazione dei bambini, soprattutto se dello stesso sesso, in maniera tale che ognuno abbia modo di seguire un proprio percorso unico e personale. Per quanto riguarda il mio ordine di scuola, inoltre, esistono molte occasioni di incontro (classi aperte, laboratori), ecc.. che non dovrebbero far patire più di tanto la separazione! Come madre, non ho ancora deciso cosa credo sia più opportuno fare, ma c'è chi ha già scelto per me, in quanto nella scuola dell'infanzia che frequenteranno Sara ed Enrico il prossimo anno, non solo i gemelli, ma anche i fratelli non vengono separati. Come persona con un background di esperienze ti posso riportare ciò che è accaduto a mio marito, gemello dizigote con una sorella: stessa scuola materna (dalle suore: cacciata lei perché troppo vivace, ritirato lui che invece avrebbe potuto tranquillamente frequentarla), stessa scuola elementare (dove mio marito ha letteralmente vissuto a "rimorchio" di sua sorella), nelle scuole medie i genitori hanno deciso di separarli: scuola statale per la sorella, scuola privata per mio marito... tragedia!!! Lui ha letteralmente smesso di studiare per la rabbia della separazione... e per tre anni non ha combinato nulla, poi non si sa come o per quale motivo nelle scuole superiori ha ricominciato a studiare con buoni risultati! Cosa insegna questa esperienza? Non lo so... forse la separazione è più dura in età tardiva...???? Non saprei rispondere. E' comunque vero che il legame fra gemelli (anche dizigoti) è molto più forte che fra normali fratelli (mio marito ha altre tre sorelle di cui una di due anni più "vecchia")... ricordo bene il giorno prima che la sorella gemella si sposasse i pianti di mio marito e le recriminazioni su quel pover'uomo di mio cognato! Scusate il panegirico, ma penso ne valesse la pena.”

Elda: “Le mie bambine hanno ora 8 anni e fanno la terza elementare. Sono in due classi separate e tutto sembra procedere bene, anche se per me avere rapporti con tutti quei maestri, il doppio di riunioni di classe e 50 compagni di classe e' un po' duro. La mia però non è stata una decisione troppo meditata, ma sono stata condotta a questo punto dalle "circostanze". Al nido (hanno frequentato un anno e mezzo) c'era una sola sezione e quindi non si è posto il problema. Peraltro, a posteriori, penso che sia stata una buona soluzione, perché lo stare insieme le ha aiutate nell'inserimento. Alla materna io ho tentato di ripetere l'esperienza, ma le maestre mi hanno convinto a separarle. Nel plesso c'erano 4 sezioni "miste" per età, ma i pomeriggi erano organizzati in attività omogenee per bambini coetanei, così che le mie bambine stavano separate alla mattina e insieme al pomeriggio. Alle elementari le sezioni sono tre, i maestri preferivano separarle e per loro non era più un problema. Un po' di dubbi li ho avuti io all'inizio, perché mentre una era capitata in classe con parecchi amici della materna, la seconda era con compagni completamente sconosciuti. Sono intervenuta solo per scambiare le bambine in modo che la più socievole e sicura andasse nella classe senza amici (spero non me ne vorrà se mai lo verrà a sapere!). Devo dire, però, che Caterina, pur senza amici nella classe, si è trovata subito bene, anzi quasi meglio di Margherita che invece si è trovata un po' "invischiata" con i vecchi compagni ed ha fatto più fatica a socializzare con gli altri. In conclusione, il mio parere è che non ci sono (purtroppo) ricette precise su come fare per far bene. Dipende dai bambini, dalla famiglia, dall'ambiente, soprattutto dalla scuola e dalle maestre. Questa comunque è la mia piccola esperienza che spero possa aiutare.”

Sheila (gemella): “Salve a tutte, mi chiamo Sheila ed ho 27 anni e una sorella gemella (che adoro!),… per quanto riguarda il vostro quesito posso solo dire che i miei genitori, su consiglio della maestra elementare si sono regolati così: asilo nido, asilo ed elementari INSIEME. Poi, dato che io mi "nascondevo" un po' dietro mia sorella e mandavo sempre avanti lei, alle medie siamo state DIVISE e così anche al Liceo. Gli ultimi due anni del liceo, però, io sono tornata in classe della mia gemella (perché i suoi professori erano più validi) e devo dire che mi sono divertita moltissimo. All'università, poi, abbiamo scelto la stessa Facoltà, ma con due indirizzi completamente diversi. Le scelte dei miei genitori mi sembra che siano state le più giuste, infatti io e mia sorella siamo sempre, comunque, state insieme, ma per scelta e non perché ci ritrovavamo sempre negli stessi posti. Abbiamo potuto crearci amicizie diverse e scegliere di frequentarci. Non abbiamo mai avuto (o almeno solo per poco) una "migliore amica" (che di solito era gelosissima della gemella!), perché avevamo una sorella su cui contare.”

Mauro: "Avendo due gemelli, ma maschio e femmina sono praticamente fratello e sorella e, quindi, non hanno avuto problemi di identità. All'asilo erano piccoli, quindi, ho preferito tenerli insieme: si facevano compagnia e lo stacco è stato meno brusco. Alla scuola "No!", classi differenti, quindi, anche amicizie differenti, anche se ho notato che la loro compagnia, ora che sono adolescenti, è la stessa. Questo mi fa piacere, si curano uno con l'altro e, quando serve (a me), fanno la spia se qualcosa non va. Comunque sono cane e gatto, ma è vietato staccarli più di due giorni. Questo che ho scritto non fa testo per nulla, quindi fate un po' come credete... comunque sbaglierete."

Maura: "Sono Maura la mamma di Marco ed Irene fratelli con 14 mesi di differenza! Ebbene, anch'io mi pongo il problema di dividerli! Marco quest'anno compirà 3 anni e dovrebbe quindi iniziare l'asilo, ma a me fa star male l'idea! Come farà Irene, abituata alla presenza di Marco, a star senza di lui? E' anche vero che lo lascerei all'asilo solo la mattina, ma so già che se lui non ci andrà più che volentieri... io non lo costringerò a starci! Per Elena non ho mai avuto problemi, lei ci andava volentieri e Chiara ha fatto pochissimi capricci e quando non voleva andarci riuscivo a convincerla senza fatica che poi si sarebbe divertita di più all'asilo che stando a casa! Ma Marco a casa si diverte un mondo con sua sorella e se mai dovesse mostrare anche un micro segno di allergia da asilo, credo proprio che non avrò la forza di resistere e... me lo riporterò a casa! Come vedete, divisi o uniti, non è un problema solo di chi ha i gemelli, ma anche di chi ha i figli molto vicini! Sarà anche perché tra Marco ed Irene vedo che c'è un legame molto forte... e io alla fine credo che non sia giusto spezzarlo!! Logicamente questo problema si presenta solo per la scuola materna perché per forza alle elementari frequenteranno due classi diverse! Ma perché separarli già ora? Roberto, mio marito, dice di iscriverli all'asilo tutti e due insieme il prossimo anno, voi cosa ne pensate?"

Mariarita: "Cara Maura, io sono un po' di parte, poiché faccio l'insegnante di scuola dell'infanzia, per cui reputo che tale gradino dell'istruzione scolastica sia fondamentale... ovviamente come dicevo prima sono di parte! Spero che tu faccia frequentare a Marco la scuola materna anche se dovesse fare qualche "capriccetto": tutti i bambini (o quasi) li fanno, che abbiano o meno una sorella a casa che li attende a braccia aperte per giocare! Roberto dice di iscriverli entrambi alla scuola materna il prossimo anno, ma allora è una scuola privata? Nella scuola statale non si accettano bambini che non compiano il 3° anno d'età entro l'anno (fatta salva l'eccezione per i bambini nati a gennaio e febbraio dell'anno dopo che possono iniziare la loro frequenza il giorno dopo il compimento del 3° anno d'età!). Io lascerei fare a Marco questa esperienza senza troppi sensi di colpa e lascerei Irene a casa a farsi "spupazzare" da sua mamma... ed attendere che arrivi il suo giusto momento per entrare a scuola. Fino ad ora ha parlato la maestra... la mamma ti dice: regolati come ti sembra giusto, in base alle reazioni dei tuoi bambini e perché NO... dei tuoi sentimenti di mamma!"

Alessandra R.: "Io non sono di parte (non c'entro niente col mondo della scuola), ma le maestre delle mie bimbe dicono che si nota una grande differenza tra i bambini che hanno frequentato l'asilo nido e quelli che non l'hanno fatto (in senso positivo per chi c'è andato). In più ho letto da qualche parte che i bambini che frequentano la scuola materna dal primo anno in genere vanno anche meglio a scuola alle elementari rispetto a quelli che non lo fanno."

Francesca: "Mio marito ed io volevamo tanto dei bambini, ma a seguito di un'operazione all'utero mi si erano create delle aderenze tali alle tube che non funzionavano più. Quindi dopo innumerevoli cure, ecc. abbiamo provato la Fivet. Sono arrivati Michele e Beatrice il 15 gennaio 1997. Siamo usciti dalla fase "sopravviverò?" quest'anno, ma devo dire che è stata durissima. Come poi capita alcune volte, il mio problema si è risolto durante la prima gravidanza e, quindi, il 31 marzo 1999 è arrivata Ottavia. Vi prego non avete idea di cosa voglia dire: adoro i miei figli, ma certe volte vorrei scappare all'estero. Per giunta, lavoriamo a tempo pieno tutti e due e con l'arrivo di tutta questa prole non c'è neanche modo che io possa smettere. Michele e Beatrice ora vanno al nido (dalle 8,15 alle 18,00) in classi separate per alcune attività della giornata. Questo perché Beatrice viveva in adorazione del fratello e quindi guai se si avvicina qualcuno a Michele. Di rimando il fratello appena lei prende un gioco subito si precipita a toglierglielo: "Ce l'avevo prima io!". Sto cercando di spiegargli il concetto del prima..."

Lorella: "Anch'io ho due gemelle di due anni, e anch'io le ho iscritte alla scuola materna chiedendo che rimanessero nella stessa classe, perché dividerle così piccole mi sembra una crudeltà. Ora le mie bambine vanno all'asilo nido insieme, e va tutto benissimo. Loro sono entusiaste e felici e si sono ammalate pochissimo. Sono d'accordo con la maestra della materna che, se dovesse notare una eccessiva dipendenza di una bambina dall'altra, valuteremo insieme se è il caso di separarle. Io so che è necessario dividere i gemelli ad un certo punto, la cosa difficile è stabilire QUANDO, e credo che questo possa essere deciso solo dai genitori e dagli educatori insieme, valutando la situazione specifica. Dopo tutto questo parlare... chissà se abbiamo fatto bene? Io lo spero!"

Michela: "La conflittualità tra gemelli monozigoti penso che esisterà per tutta la loro esistenza, come esisterà il loro attaccamento unico e indissolubile. La felicità più bella per i miei due gemelli è giocare a fare la lotta, sembrano proprio due cuccioli, che sentono il bisogno di avere sempre un contatto nel bene e nel male. La conflittualità si esprime anche nei giochi, il tuo è arancione il mio è verde ed è più bello, mamma quanti baci hai dato a Giorgio sei sicura che siamo pari, etc. E' difficile vivere questa situazione, mantenendo sempre la calma, io a volte non ci riesco... Comunque penso che la cosa importante sia far crescere i gemelli nella consapevolezza che sono due individui ben diversi, sì con la stessa faccia, ma con caratteri diversi, con amicizie diverse, con interessi diversi e questo glielo puoi far capire anche mettendoli in classi separate fin dalla scuola materna, ovviamente se tutto questo crea un trauma a uno dei due si può sempre tornare indietro, ma per quanto riguarda i miei gemelli la separazione l'hanno vissuta bene, hanno i loro compiti, hanno i loro amici e per adesso questa separazione spero abbia rinforzato uno dei due che era quello più insicuro e nervoso verso il mondo esterno".

Scritto nel Gennaio 2000

E IL DIBATTITO CONTINUA...

Lara E.: "Cerco un'opinione. Oggi ho iscritto i bambini all'asilo per settembre (avranno 2 anni e mezzo a settembre). Prima domanda - la meno impegnativa - mi hanno detto di tenermi libera dal lavoro per 2 settimane circa. Che voi sappiate, posso prenderle come ferie, aspettativa, o sono di diritto? Seconda cosa, vogliono separare i bambini già da subito per dare ad ognuno la possibilità di formarsi caratteri individuali. Chiaro che come mamma non mi piace neanche un po' che li debbano separare, ma chiedo a voi le vostre esperienze. Sarà davvero meglio separarli o meglio aspettare che si separano da soli? Per chi non lo sapesse i bambini sono maschio e femmina e quindi, secondo me, hanno già caratteri diversi. Sarà vero che poi il più debole si attacca al più forte? Fatemi sapere qualcosa per favore - vi prego."

Mariarita: "Per il primo quesito credo dovrai prendere ferie (almeno io ho fatto così per l'inserimento di Sara ed Enrico al nido). Per il secondo quesito ne abbiamo lungamente discusso qualche mese fa e puoi trovare tutto il materiale nella sezione "Educazione ed educazione scolastica" (sia la parte teorica a cura dell'ASM, sia le opinioni dei genitori). Buona lettura!"

Lara E.: "Sono più perplessa di prima. Ho letto tutto quanto nella sezione " educazione e educazione scolastica" e se prima ero combattuta ora lo sono molto di più. Nel mio caso specifico, ho sempre incoraggiato i bambini a volersi bene tra di loro, ma comunque come due figli diversi. Solamente i primi 6 mesi li ho tenuti nello stesso letto, carrozzina, ecc. ma per motivi di praticità. Lei è capobanda in alcune cose e lui in altre e mi sembra che ognuno, bene o male, faccia quello che vuole senza dover per forza coinvolgere l'altro. Sarò matta, ma io da una parte non vorrei separarli, ma mi sa che è più un problema mio che loro. Ieri sera gli ho chiesto, uno alla volta ed in stanza separate: "Ma tu all'asilo vuoi stare con la sorellina/il fratellino o con gli altri bimbi" e mi hanno risposto "bimbi". A settembre vi farò sapere come andrà."

Paola R.: "Sono la mamma di Chiara e Fabio, 3 anni e mezzo. Io purtroppo non ho potuto scegliere quando li ho iscritti alla Materna, perché la nostra direzione didattica obbliga a separarli. Al nido, Chiara e Fabio erano nella stessa classe e mi sono trovata molto bene, qui alla Materna sono in due classi diverse ma vicine come locazione. Mi trovo ugualmente bene, se non fosse perché a volte le riunioni di classe sono lo stesso giorno alla stessa ora. Francamente, se potrò scegliere, alle elementari non sono così sicura di dividerli, però mi piacerebbe avere anche i vostri pareri."

Lorella: "E' una scelta difficile, e non credo che esista una regola adatta a tutti. Le mie bambine hanno due anni e mezzo e frequentano l'asilo nido da un anno: insieme. Le ho iscritte alla scuola materna e ho chiesto che potessero rimanere insieme. Per questa scelta mi sono basata sulle mie impressioni, sull'osservazione di come si comportano le bambine e ho fatto tante domande alle maestre del nido per sapere come si comportano quando sono in mezzo agli altri bimbi. Sono già d'accordo con la maestra della scuola materna che se dovesse notare dopo i primi mesi di scuola che le bimbe stanno sempre tra di loro e non socializzano, o altri comportamenti anomali, ne parleremo insieme ed eventualmente prenderemo dei provvedimenti. Forse hai ragione tu, è una decisione che fa più male alle mamme, ma per il momento sono ancora così piccole, che mi si stringe il cuore a pensare di dividerle. Decidi serenamente seguendo il tuo istinto!"

Alessandra R.: "A meno che non ci siano particolari motivi per separarli, lascia che stiano insieme: per loro è già un trauma separarsi dalla madre... I gemelli sono sempre sottoposti a traumi doppi: non è giusto! A me l'istinto dice che va bene così... tu sicuramente hai la giusta sensibilità per decidere per i tuoi bambini!"

Paola B.: "I miei sono al nido da settembre scorso e sono insieme però le maestre mi dicono che si comportano come tutti gli altri bambini e non si isolano. E' capitato che uno fosse a casa malato e l'altro a scuola, però non hanno notato differenze di comportamento. Come ho già detto altre volte, io sono favorevole a tenerli assieme almeno da piccolini (nido, materna, elementari). E' comunque importante parlare molto con le loro insegnanti per vedere se e quanto si isolano. E poi sei tu come mamma che li conosci meglio di chiunque altro e puoi decidere per il meglio (tipico consiglio da mamma!!!)"

Lucia N.: "Ho due gemellini che compieranno tre anni a dicembre e che hanno da una settimana iniziato la scuola materna. Io ho sempre pensato che, in teoria, sarebbe stato meglio farli frequentare classi diverse fin da piccoli. Questo non solo per stimolarli il più possibile ad interagire "individualmente" con gli altri, ma anche per non sottoporli ai continui ed inevitabili confronti che TUTTI fanno in modo più o meno consapevole (forse siamo noi genitori i primi) soprattutto quando i bambini sono molto simili di aspetto. Credo che queste etichette (il più bravo, il più bello, il più simpatico, il più furbo, il più timido...) siano molto dannose per il bimbo "meno bravo,meno..." perché viene visto sempre alla luce del fratello e non per com'è e basta. Questa è la teoria. In pratica devo dire che prima di iscriverli in classi diverse ci ho pensato parecchio, soprattutto perché i due bambini dopo i due anni hanno iniziato ad interagire tra loro in modo molto bello. Tuttavia, sono stati proprio lori a darmi la risposta visto che, da qualche tempo, mi dimostrano di gradire cose personali diverse (maglietta "tutta mia", macchinina "tutta mia", ecc.). In conclusione li ho iscritti in sezioni diverse (hanno alcuni momenti della giornata in cui però possono giocare insieme) e devo dire che si sentono molto orgogliosi di avere maestre, amici e giochi diversi da non dover condividere con il fratellino. La cosa bella è che a casa si raccontano a vicenda alcune delle cose imparate a scuola! Spero di avere fatto la scelta giusta."

Monica M.: "Sono mamma di due gemelline di quasi 2 anni: Bianca e Alice. Fin da subito mi sono posta il problema della loro separazione, eventualmente per la scuola elementare perché alla materna c'è una sola sezione. La scelta è e sarà tormentata, ma sono per la separazione. In questo periodo è bellissimo vederle giocare insieme, si parlano, si accarezzano, si spingono sulla macchinina, si menano... ma se separate per motivi di necessità hanno sempre reagito positivamente, stabilendo nuovi rapporti con i nonni o la cuginetta. Penso che per loro sarà positivo avere per qualche ora della giornata la possibilità di interagire con altri bambini, conoscere altre modalità di rapportarsi con gli altri, questo per evitare di stereotipare il proprio comportamento in relazione a quello della sorella, che rappresenta per loro una sicurezza, ma anche una "catena". Bisogna poi considerare che tutto il resto della giornata la passerebbero insieme: avranno qualcosa da raccontarsi, amici diversi che le faranno sentire ugualmente importanti e uniche: come per noi già sono... ma per gli altri? e per loro stesse? Forse il problema è dei genitori che li hanno sempre visti insieme e li vedono più fragili e sperduti da soli? Ma questo significa che non abbiamo fiducia nella personalità dei nostri SINGOLI FIGLI".

Scritto nel Gennaio 2001

E - PER IL TERZO ANNO - IL DIBATTITO SI RIPROPONE...

Cristina C.: "Sono quasi emozionata: oggi vado a iscrivere i piccoli alla scuola materna!!!!! La nostra idea, peraltro molto "intensa", è di non dividerli: già devono uscire per la prima volta dalla famiglia e non mi piace che debbano separarsi proprio in un ambiente a loro sconosciuto; inoltre devo dire che nessuno dei due è "sottomesso" all'altro, ma al contrario, li vedo ognuno con una propria personalità e una buona capacità di rapportarsi agli altri. Spero che alla scuola materna non facciano obiezioni, ma la maestra che aveva Ludovica mi aveva già detto che sono disponibili ad ogni scelta magari a seguito di un colloquio. Voi che farete?"

Paola R. (Sara e Matteo): "Anche i miei due piccoli hanno personalità molto diverse (Sara introversa, lunatica, silenziosa, ma lazzarona, vanitosa ed un po' piagnucolona; Matteo estroverso, sorridente, sempre con la voglia di scherzare e combinare birbonate, aperto, aperto, aperto ed anche abbastanza mammone)... i due insieme stanno benissimo, ma sono una vera MAFIA. Una cosa importante da dirti è che - il prossimo anno - ci sarà anche il "fratellone" (ultimo anno) e - sinceramente - ci piaceva l'idea che OGNUNO dei 3 avesse la SUA classe. Oltretutto l'organizzazione è di quelle che hanno le attività di intersezione (ossia mescolano i bambini), hanno "ristoranti" mescolati e comunque i 3enni dormono tutti il pomeriggio nello stesso stanzone. C'è una classe omogenea per età ed una mista. Diego è in quella omogenea, Sara avremmo pensato di metterla pure in quella omogenea e Matteo, proprio per il suo carattere aperto, in quella mista. Quindi i 3 (ma anche i 2 gemelli) avrebbero le attività didattiche separate (il che va bene per evitare confronti!). Sara è bravissima nei puzzle e nel disegno (Matteo è negato), si veste e sveste da sola (si sbottona pure!!!!). Matteo invece è più osservatore e più articolato nei ragionamenti. Sai una cosa???? Abbiamo pure pensato che se li tenessimo nella stessa classe ovviamente sarebbe Matteo a raccontarci la giornata, mentre separati Sara sarà più stimolata ad aprirsi."

Paola R. (Chiara e Fabio): "Domani, anche noi iscriveremo Chiara e Fabio in prima elementare. Ci abbiamo pensato tanto ed alla fine, abbiamo deciso di richiedere l'inserimento nella stessa classe. Sono comunque ancora nel dubbio, ho paura di sbagliare, ma sento di riuscire a seguirli meglio se stanno nella stessa classe. Spero proprio di non aver toppato..."

Mariarita: "Io penso che - non tanto per la scuola dell'infanzia dove veramente le attività sono molto molto più articolate che nella scuola elementare - per cui lo stesso bambino può trovarsi, nell'arco della stessa mattinata, a fare parte di tre diversi gruppi (di età omogenee, eterogenee, per aree di interesse ecc.), ma nella scuola elementare sarebbe meglio evitare confronti: sia degli insegnanti (che mi auguro si sforzino di non farne) che dei compagni che - vi assicurano - pesano assai di più sulla pelle dei bambini!!! Vi ho messo in confusione???"

Alessandra R.: "Beh, Sara e Silvia sono in seconda elementare in classe insieme (ero anch'io convintissima perché non volevo provocare loro un trauma e anche loro erano - e sono - per niente morbose né dipendenti l'una dall'altra), ma se potessi ora le dividerei... Se vuoi sapere perché clicca qui Gemelle e percorso scolastico: L'esperienza di una mamma (Alessandra R.). Comunque forse il fatto che i vostri bimbi siano maschio e femmina cambia leggermente la situazione (posso presumere che siano meno competitivi...). Purtroppo mi sa che vi toccherà "sperimentare" direttamente..."

Barbara R.: "Anche io devo andare a iscrivere Giacomo alla scuola materna e - proprio ieri - parlavo con mia cugina circa il proseguio, cioè su quello che farò poi con i gemelli. Al momento, al nido, Giacomo frequenta l'ultimo anno ed i gemelli il primo ed essendoci solo 3 classi (piccoli, medi e grandi) sono in classe insieme. Io, però, alla scuola materna vorrei metterli in classi diverse e anche non con Giacomo (le classi della scuola materna da noi sono eterogenee per età). Sarà sicuramente più impegnativo per noi genitori seguire 3 maestre, 3 riunioni di classe, 3 recitine ecc... Ma preferisco mantenere la loro individualità, anche perché essendo maschio e femmina Chela e Betto sono proprio diversi sia fisicamente che caratterialmente."

Ilaria C.: "Alice e Andrea hanno cominciato la materna insieme e... abbiamo dovuto dividerli perché Alice monopolizzava Andrea e non relazionava con gli altri. Ora che sono divisi va meglio, anche Alice si è fatta un gruppetto di amichette anche se - però - è ancora gelosissima di suo fratello. Per le elementari penso che li terrò possibilmente ancora divisi, perché altrimenti é tutto un confronto e una ripicca... si fanno un sacco di dispetti. Insieme sono quasi insopportabili!"

Letizia: "Anche io andrò ad iscrivere le "belve" alla scuola materna. Saranno in due classi eterogenee, ma durante la giornata sono previsti molti momenti in cui possano ritrovarsi e coccolarsi (momenti di gioco comune, pranzo, "laboratori" ecc.). All'inizio anche noi eravamo indecisi sul fatto di dividerle, ma poi conoscendo il programma della scuola, abbiamo visto che in effetti, se vogliono, hanno molti momenti nell'ambito della giornata per stare insieme (soprattutto al mattino, all'ingresso (fino alle 8.30) restano insieme e poi - dalle 9.30 alle 11.00 - sono nella stessa aula per il gioco libero; inoltre le insegnanti mi hanno assicurato che se la separazione è troppo gravosa per le bimbe, anche durante l'ora di laboratorio potranno tenerle insieme)."

Cristina C.: "Mi rendo conto che, nonostante si vada a leggere le parti riguardanti l'educazione scolastica, e che si ascoltino le esperienze, anche negative, degli altri, alla fine ognuno di noi fa ciò che ritiene più giusto e più adeguato ai propri pargoli che comunque noi conosciamo meglio e che riteniamo di saper valutare ed educare correttamente (!). Per quanto ci riguarda, ho riportato a Ivano quanto da voi detto a favore della separazione, ma alla fine continuiamo a ritenere meglio per loro che vengano inseriti nella stessa sezione dove è stata a suo tempo Ludovica, dove conosciamo bene le maestre, che sono di ruolo, a tempo pieno e non in età da gravidanze (per eventuali supplenti!), hanno una sistemazione logistica più riservata... insomma probabilmente chiederemo di metterli lì (se poi cambiamo idea non derideteci). Paola R. comunque, secondo me, ha ragione sul fatto dei compiti e delle riunioni."

Scritto nel Gennaio 2002


Cristina C.: "A gennaio ricordo che avevo iniziato l'argomento "a scuola insieme o divisi?" dicendo che andavo a iscrivere i bimbi alla materna e che eravamo decisi a tenerli uniti: nella discussione seguita era venuto fuori che tutti avevamo poche idee, ma decise... o insieme o separati!!! A parte la battuta, qualcuno di noi li consigliava separati, alcuni li preferivano insieme. A scuola le nostre maestre consigliano la separazione in classi attigue che lavorano anche insieme e a forza di sentircelo dire... beh, la nostra idea sta cambiando. Domani ho il colloquio con le insegnanti e penso proprio che darò l'ok al metterli in due classi diverse. Tra l'altro martedì pomeriggio li ho portati dalla professoressa Valente Torre per avere anche da lei un conforto ed ha ribadito che la sua idea è che stiano meglio in due classi separate, ognuno con i propri compagni e le proprie maestre e infine ha aggiunto "Questi due gemelli hanno un ottimo rapporto di coppia, cerchiamo di non rovinarlo". La nostra certezza di gennaio è andata a farsi friggere!!!"

Alberto: "Separati!!! E' sicuramente una ottima scelta! Noi li abbiamo separati al secondo anno di asilo, all'inizio si cercavano moltissimo, poi hanno fatto amicizia con gli altri bambini ed è andata benissimo. Ora a scuola le maestre dicono che si comportano come due "semplici" fratelli e stanno sviluppando interessi diversi, il che data la forte competizione che hanno fra loro mi sembra un'ottima cosa."

Letizia: "Anche noi abbiamo avuto molti dubbi a gennaio prima dell'iscrizione alla scuola materna, ma quando abbiamo saputo com'era una "giornata tipo", abbiamo optato per la separazione. In effetti, pur essendo in due classi, hanno molti momenti, nell'arco delle giornata, in comune."

Michela G.: "Sono la mamma di due gemelli monozigoti di nove anni... per quanto riguarda l'inserimento alla scuola materna non ci sono stati grandi problemi: li ho messi nella stessa classe, cercando però - insieme alle maestre - di instradarli su percorsi diversi e rapporti con altri bambini. Per quanto riguarda - invece - la scuola elementare sono in due classi diverse, sempre tenendo presente però la loro serenità, nel senso che - se all'inizio uno dei due soffre, si ritira in se stesso - si deve secondo me recuperare la scelta e - se è il caso - provarla più avanti nel tempo. Comunque - cosa forse irrilevante - ma loro sono sempre stati abituati ad andare a scuola anche se l'altro, per un motivo qualsiasi non poteva andare. I gemelli sono - a detta di un medico psicologo, padre di due gemelle, dal quale sono andata per avere consigli - una macchina da guerra contro la madre, nel senso che la madre é il fulcro della loro richiesta di attenzione, di coccole, di amore e se tutto ciò non avviene si uniscono contro la madre e quindi tutti i capricci possibili, tutte le prove di forza sono ammissibili. Inoltre mi ha detto anche che l'urlo della madre, la punizione, viene vista anch'essa come una forma di attenzione nei loro confronti e l'arma migliore - in questa occasioni - é l'indifferenza... spiazzarli uscendo dalla stanza certo non é facile, almeno per quanto mi riguarda, ma a volte è necessario provarci anche per la propria "incolumità"".

 

Scritto ad Aprile 2002


Enrica (gemella): "Ciao a tutti! Io sono Enrica e sono una gemella di 19 anni!!! Ho letto alcune esperienze dove si parla se mettere i figli nella stessa classe o no!!! Io sono contraria nel metterli nella stessa classe!!! Alcuni dicevano che - quasi quasi - non vi era il coraggio a dividerli dopo un'infanzia insieme!!! Io - per esperienza personale - non sono d'accordo, perché proprio nella prima infanzia si viene a formare la persona e, quindi, affrontare un momento importante come la scuola insieme porta ad aggrapparsi, chi più chi meno, uno all'altro!!!! Ricordo che, tornate da scuola, c'era la gara per chi raccontava prima le cose che erano successe. Ogni volta rimanevano male perché magari dicevamo cose che all'altra sarebbe piaciuto raccontare!!! Al Liceo siamo andate non in classi diverse, ma in scuole diverse!!!! Per me è stato bellissimo!! Certo... all'inizio non essendo abituata a contare solo su di me è stato faticoso, dopo però - quando si raggiungevano gli obiettivi - c'era la consapevolezza di avercela fatta!!! Da sola!!!!"


Scambio di e-mails tra Michela e Andrea (genitori di Alessandro e Riccardo. gemelli, e di Asia) e Alessandra R. (mamma di Sara e Silvia, gemelle, e di Alessio e Mattia e coautrice del sito www.ilmondodeigemelli.it):
Ciao siamo Andrea e Michela genitori di due gemelli dizigoti nati il 18/11/97 Alessandro gr 2600 e Riccardo gr 2500; gravidanza e parto sono andati meravigliosamente bene ed anche successivamente tranne molti notti in bianco i bambini sono sempre stati molto vivaci e precoci con un rapporto molto paritario tra di loro.
Vorremmo testimoniare la nostra storia perché nel nostro caso la scuola ci ha tolto completamente il diritto di decidere sul bene dei nostri bimbi. Sono stati divisi e noi abbiamo accettato solo come prova pur essendo contrari e dal "proviamo" siamo passati all'imposizione.
Questa bruttissima esperienza ci ha segnati profondamente e crediamo che sul bene dei nostri gemelli toccava a noi il compito di decidere. Loro non avevano bisogno di essere divisi, la stupidità della scuola ci ha portati perfino dallo psicologo, non riuscivamo più a sopportare la situazione..... lotteremo fino in fondo!

Cari Michela e Andrea, la questione di cui parlate è stata tirata fuori tantissime volte e "sviscerata" nelle nostre discussioni nel forum in questi anni.
Mi dispiace che questa esperienza vi abbia così amareggiati, ma vorrei tranquillizzarvi. Io non sono una specialista ma parlo da mamma (ho anch'io 2 gemelle di 8 anni, oltre ad altri 2 bimbi) e da coautrice di un sito che si occupa di gemelli: secondo me la separazione dei gemelli non è un trauma così grave e può essere sicuramente superata (così come si supera tranquillamente il distacco dai genitori, anche se naturalmente ci vuole tempo). Solo vorrei raccomandarvi di vivere la cosa in modo più sereno, perché i bambini "captano" i vostri stati d'animo e se non siete tranquilli voi, figuriamoci loro!
Se volete leggere le opinioni degli altri genitori e i pareri degli esperti sull'argomento che vi sta a cuore, vi consiglio di consultare la sezione "L'educazione ed educazione scolastica", in particolare le pagine "A scuola: insieme o divisi?" e "Gemelle e percorso scolastico".
Voglio darvi un'ultima "dritta": scrivete la vostra storia sul forum e vedrete che sarete "sommersi" di pareri e consigli!

Cara Alessandra
siamo Michela e Andrea genitori di Alessandro e Riccardo abbiamo ricevuto la tua risposta e volevamo precisare che in linea di massima non siamo contrari alla divisione di gemelli e non è una questione di nostra non tranquillità. Quando sono stati separati ci hanno convinti motivando la cosa su fatti secondo noi non esistenti, del tipo : i bimbi vivono in simbiosi , non socializzano con gli altri, noi insegnanti non li distinguiamo.... vorrei precisare che Alessandro e Riccardo venivano da una precedente esperienza del nido e che questo problema non c'è mai stato segnalato anche se è vero che si rapportavano molto fra loro ma in modo del tutto normale, come succede fra fratelli, non li abbiamo mai vestiti uguali, non hanno mai avuto nessun tipo di chiusura verso gli altri bimbi,e non hanno mai avuto problemi di linguaggio... ANZI! Ti posso però dire che nel primo mese di scuola materna scappavano in giardino alle maestre!
Questo a parte, abbiamo accettato e per il primo periodo siamo stati tranquilli, andava tutto bene fino a quando non ho visto cose che non mi piacevano; una mattina mi capita di fare un po' tardi ed assisto alla divisione dei miei bimbi: Riccardo veniva "tirato" da una sezione all'altra come una cosa piuttosto che come un bambino, un altra mattina si avvicina l'inserviente e mi dice che Riccardo il giorno prima era stato portato nell'altra classe da lei e che urlava come un matto; ti sembra compito dell' inserviente fare questo e come mai da parte delle insegnanti andava tutto bene?
Dopo questi episodi è capitato quello che ha fatto traboccare il vaso: allora, ti parlo di due anni fa lavoravo ancora e di solito andavo a prendere i bimbi non prima delle 18, quel pomeriggio andai alle 16, entro e nel salone c'era la classe di Riccardo con un insegnante nuova guardo e con lo sguardo non lo vedo, si avvicina la maestra e mi dice:" Riccardo è là in quell'aula, Alessandro è nell'altra perché non li hanno voluti insieme perché fanno troppa confusione , sono troppo vivaci." Entro a prendere Riccardo credendo che fosse con altri bambini, apro e mi si gela il sangue nelle vene: il bambino era da solo con l'inserviente e non era stato voluto insieme a suo fratello, piangeva e alla signora è stato detto di prenderlo con sé per farlo smettere! La rabbia mi ha invaso ma tutta la questione si è risolta facendomi passare per una che fraintende le cose, che esagera non c'è stato dialogo solo giudizi su quello che avevo sentito. Dopo tutto questo ed altro cosa devo dire di questa esperienza?
Dico che abbiamo sbagliato ad accettare perché non lo abbiamo scelto noi e che bisogna che ci siano delle insegnanti competenti e sopratutto UMANE che non tutti i gemelli a 3 anni hanno bisogno di essere divisi, secondo noi per i nostri non era né il posto adatto e nemmeno il momento giusto, inoltre quando succedono queste cose e un genitore vuole tornare sulla scelta fatta è giusto che la scuola lo permetta; noi non ci siamo mai riusciti.
Credo che se alla scuola materna non avessi passato tutto ciò li avremmo poi divisi noi alle elementari.
Ho letto e riletto tante volte tutte le informazioni del sito e quello che ne viene fuori è solamente una parola :BUON SENSO. È orribile e diseducativo imporre e forzare due genitori in questo modo mi piacerebbe fare qualcosa per impedire questa cosa; da noi è molto diffusa la credenza che i gemelli vanno divisi senza valutare il caso specifico.
A proposito della sezione "gemelle e percorso scolastico" credo che con tutto il rispetto per questa esperienza una differenza caratteriale tra due gemelli venga sempre fuori peggio è un confronto sull'andamento scolastico.

Carissimi Michela e Andrea,
sono io l'Alessandra R. di "Gemelle e percorso scolastico". Naturalmente si tratta di un "concentrato" di poche righe e aldilà di quello che ho scritto ci sono moltissime sfumature, episodi, problemi quotidiani. Sono ancora convinta che per loro sarebbe "salutare" stare separate e mi accorgo che le poche esperienze che riescono a fare autonomamente sono per loro preziosissime. Il fatto di stare sempre assieme mi pare faccia loro sentire in modo quasi esasperato il bisogno di distinguersi , sembrano voler affermare le loro personalità anche in modo a volte "violento" (vi farei assistere a qualche loro litigio...). Io credo che una separazione farebbe bene al loro rapporto.
Naturalmente si tratta della mia esperienza e ormai siamo giunti alla conclusione che ogni coppia di gemelli è speciale e diversa dalle altre.
Inoltre, c'è una bella differenza tra il decidere autonomamente di separare i propri bambini e l'essere costretti a farlo... Gli episodi che mi avete raccontato sono davvero brutti. Io credo che, oltre ad arrabbiarvi come giustamente avete fatto, dovreste indirizzare le vostre proteste ai giusti "bersagli". Ad esempio, perché non protestare in modo "ufficiale" con il direttore della scuola, scrivendogli una lettera e raccontando gli episodi che si sono verificati? Avete provato a rivolgervi ai rappresentanti dei genitori? Sono sicura che deve esserci il modo di farvi ascoltare!
La mia "coautrice" Mariarita è una bravissima insegnante di scuola materna (oltre che mamma di gemelli e sposata con un gemello...) e potrebbe sicuramente consigliarvi molto meglio di me, solo che purtroppo in questo periodo è assente. Spero comunque di potervi essere di qualche aiuto, anche solo come persona a cui indirizzare i vostri sfoghi o a cui raccontare le vostre esperienze.


Ciao Alessandra
sono Michela, in merito alla tua risposta ti dico che fai bene ad essere convinta che per le tue gemelle sia meglio stare "divise" quello che importa è fare quello che si è convinti sia la cosa giusta, noi questa possibilità non l'abbiamo avuta purtroppo.
Nel nostro caso ci siamo accorti che c'è troppa forzatura nel dividere i gemelli quasi quasi come se fosse un male esserlo, c'è troppo accanimento quando basterebbe solo un po' di buon senso; ad esempio noi cerchiamo di differenziarli il più possibile ma mi sono accorta che sono gli altri a non riuscire a farlo ad esempio li chiamano "i gemelli" oppure chiamano me "la mamma dei gemelli" e questo lo fanno anche le insegnanti.
Secondo il mio punto di vista è indice di poca intelligenza perché li dividono e poi li chiamano i gemelli.
Per quanto riguarda poi il direttore le abbiamo provate tutte, abbiamo avuto diversi colloqui con le maestre e il direttore ma è stato solo un processo contro di noi con presente un giudice di parte. Già ti ho detto che sono stata fatta passare per una che "fraintende".
Abbiamo addirittura provato attraverso il nostro rappresentante del Consiglio di Circolo ad inserire un regolamento per l'inserimento dei gemelli n modo che altri non vivessero quello che è successo a noi ma anche in questo caso hanno vinto loro: "SENTITA LA FAMIGLIA I GEMELLI SI DIVIDONO" é LA SCUOLA CHE DECIDE. Questa è la nostra realtà.
La nostra storia è così complicata che potrei scrivere un libro.
Grazie di ascoltare a presto.

giugno 2003


E ANCHE QUEST'ANNO SUL FORUM L'ARGOMENTO VIENE DIBATTUTO...

Virginia: Help! È arrivata l'ora di decidere il da farsi per la scuola materna! Il direttore didattico ci ha consigliato di tenere le due gemelle in sezioni differenti! Che si fa?
Io sarei d'accordo, voi cosa ne pensate? Le bimbe saranno le più piccole della sezione perché sono nate il 30/11/2000: ce la faranno???
Help! Help! Help!

Stefano: I miei sono separati e non mi posso lamentare... a parte il discorso feste.

Rudy: Dilemma! Pedagogicamente dicono sia meglio separarle, ma francamente a me dispiacerebbe molto A settembre cominceranno anche le mie Amazzoni, e francamente se potremo scegliere non sappiamo bene cosa sia meglio fare. A me non sembrano che abbiano un carattere chiuso tra di loro, non sembrano escludere gli altri bimbi, però... Non saprei

Stefano: I miei hanno un carattere molto diverso tra loro e giocano volentieri con gli altri bimbi però li ho separati perché voglio che vivano la loro vita, hanno gia condiviso molte cose tra loro, e poi perché sono molto conflittuali, per gelosia.

Laura G.: I miei 3 gemelli sono stati divisi (qui a Milano l'orientamento è di dividerli) e devo dire che gli ha fatto molto bene. Per quanto riguarda l'età, non ti preoccupare, i miei sono nati il 4 dicembre ed erano prematuri di 1 mese e mezzo, quindi sono anche loro i più piccoli della classe.

Patrizia R.: Noi li abbiamo divisi al secondo anno di nido, in occasione del rimescolamento delle classi che avrebbero comunque diviso i loro compagni dell'anno precedente su più classi. Sono soddisfatta di averlo fatto, anche se non hanno particolari legami morbosi, né eccessiva conflittualità come quelli del Don. È che Mik è un po' più chiuso e tranquillo di Tom, e ho sempre pensato che sarebbe bruttissimo per lui un domani soffrire perché il fratello "acchiappa" molto più di lui... in due classi diverse avranno sempre ambiti di riferimento e amichetti diversi, dai quali non sentirsi scelti o non scelti in riferimento all'altro... non so se sono stata spiegata...

Cristina V.: Io personalmente ho diviso i miei... a settembre andranno alla materna in due classi separate... ho già cominciato da tanto a parlare con loro della "scuola dei grandi", e hanno ben chiaro il concetto che Sara sarà con dei bambini e Fabio con altri... per ora quando glielo chiedo mi rispondono tranquilli... a settembre si vedrà!!! ...Certo il tenerli insieme da una parte sarebbe comodo... adesso quando Fabio fa qualcosa di brutto (ma anche di bello) al nido Sara me lo dice... (e viceversa...) sanno e cantano le stesse canzoncine, le stesse favole... vabbè è anche vero che si spalleggiano e rompono le balle alla tata, se piange uno per solidarietà piange anche l'altra, che la Sara a scuola fa la mammina a Fabio... ecc. ecc.... No, penso di aver fatto la cosa giusta!!!

Stefania: Meglio separati, tanto poi ci sono una marea di attività comuni che i bimbi fanno insieme e si ritrovano

Cristina C.: Contentissima di averli divisi!!! Davide è un chiacchierone e Rebecca è silenziosa: lui avrebbe raccontato alle maestre tutti i fatti loro non lasciando tempo a Rebecca di dare la sua versione dei fatti!
Inoltre non vedendosi tutto il giorno, non cominciano subito a litigare a casa!
È stato solo un po' duro i primi giorni perché si cercavano moltissimo, ma con le maestre abbiamo deciso di farli stare insieme un po' in una classe e un po' nell'altra e dopo solo 7-10 giorni ognuno sapeva bene quale era la sua sezione e non voleva più mettere piede nella classe dell'altro. Hanno passato 1 o 2 mesi che ogni tanto si cercavano e si salutavano, ma ormai sono mesi che nelle ore di asilo non si cercano e non giocano insieme.
Ognuno ha le sue cose da raccontare alle maestre e ai compagni, ognuno ha le sue feste...
DIVIDETELIIIII

Ilaria C.: Da settembre sperimenterò la "re-unione" dei pargoli... purtroppo la nostra scuola elementare non ha 2 sezioni così li devo mettere insieme anche se ho dei seri dubbi... eh, sì perché i mostrilli insieme fanno veramente casone e un adulto difficilmente regge il peso notevole... solo io che sono exstrastrong... Comunque è una prova... se non va li spedisco in un'altra scuola... e da una parte sarei veramente contenta!!!

Virginia: Ringrazio tutti per i consigli! La questione è risolta: il direttore didattico ci ha detto che a prescindere di come noi la pensiamo lui le divide!!!! Tutto sommato a me va bene così ma ciò è possibile???? Possono separarle anche contro il volere dei genitori? Boh!

Ombretta: Ci provassero con me... le mie urla le sentireste in tutta Italia. Ma scherziamo?

Ale: Eppure non è un caso isolato: proprio in questi giorni sono in contatto con una coppia di genitori i cui gemelli sono stati divisi contro la loro volontà, creando una situazione davvero brutta! Sto cercando di convincerli a partecipare a questa discussione...
Fermo restando che io sono in linea di massima favorevole alla divisione (vista la mia esperienza personale), secondo voi è possibile fare qualcosa x far valere i propri diritti in questo caso? Possibile che i genitori non abbiano voce in capitolo??? Quello che mi infastidisce è l'applicazione RIGIDA delle regole senza il minimo uso di un po' di BUON SENSO!!!

Tucia: ...I miei staranno tutti insieme... da queste parti esiste una sola sezione per ogni asilo... per cui se li vuoi dividere ti devi fare il giro di 3 scuole... Certo se li avessero divisi per forza avrei fatto il diavolo a 4... e avrei cambiato scuola!!!!

Virginia: Anche voi siete concordi con me che non si può imporre una così delicata scelta che investe radicalmente l'educazione e la crescita dei propri figli! Io sono rimasta colpita da questa imposizione, ma ritengo, comunque, che dietro ci sia una valutazione probabilmente opinabile, ma che scaturisce da anni di esperienza, almeno lo spero!
Mi è stato riferito che quando hanno accontentato i genitori, tenendo i gemelli nella stessa sezione, dopo hanno trovato più difficoltà a separarli soprattutto arrivati alle elementari!
Io, comunque, sono propensa a separare le mie bimbe: penso che loro sono costrette a dividere tutto, affetti, giochi, spazi... e, quindi, devono poter sperimentare anche cosa vuol dire, invece, gestire in via autonoma parte della propria vita; inoltre, in questa maniera non dovranno sempre subire il continuo fastidioso e, a volte, inevitabile paragone tra loro!

Giugno 2003


Paola F: So che questo argomento è già stato trattato, forse l'anno scorso. Però ho questo dilemma da risolvere e vorrei sentire tanti pareri L'anno prossimo Davide e Daniele andranno alla materna. Al nido sono insieme perché vanno per fasce di età e sono strafelici Giocano insieme loro e gli altri, si cercano ma non escludono nessuno (così mi dicono le educatrici) Che devo fare l'anno prossimo (devo decidere entro gennaio) Già ci sarà il trauma del passaggio dal nido alla materna... A proposito: ho letto oggi la discussione della Fagiola: da noi rigorosamente NO ai pannolini. Se poi li devo anche dividere Però mi ricordo di avere letto l'esperienza di qualcuno (forse Cristina C?) che diceva che le sue bimbe erano stressate dai continui confronti e che, se avesse potuto tornare indietro le avrebbe divise Voi cosa avete fatto e come vi trovate????

Tucia: I miei nido insieme e materna INSIEME...... dividerli significava 3 scuole diverse........ Comunque non li avrei voluti dividere....... e nemmeno li dividerò... né alle elementari... bè alle medie si vedrà!!!!!!!!! Questo per volere mio.... poi se si verificassero dei problemi nel corso degli anni... valuterò!

Laura G.: Paola, Da dove scrivi? Nelle scuole materne di Milano credo che la prassi sia di dividere i gemelli. I miei 3 sono stati divisi e l'esperienza è stata molto positiva per loro. Ognuno si vanta di avere la sua maestra, i suoi amici, la sua classe ecc.

Paola F.: Ciao Laura! Scrivo da un quartiere che si chiama Rogoredo. (Tu dove abiti?) Abbiamo una sola materna dove tendono a dividere i bambini ma, su espressa richiesta, fanno eccezioni.

Laura G.: Ciao Paola, Io abito sui Navigli e i miei figli vanno a una scuola materna vicino a Romolo (via Crollalanza).

Ale:
citazione: ----------------------------------------------------------------------
Però mi ricordo di avere letto l'esperienza di q.no (forse Cristina C?) che diceva che le sue bimbe erano stressate dai continui confronti e che, se avesse potuto tornare indietro le avrebbe divise
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Ero io... La mia esperienza è qui, ma se vuoi farti una "cultura" in materia dai un'occhiata a questa pagina (particolarmente la sezione inerente l'educazione scolastica, che è l'ultima in basso...).

Paola F.: Grazie Ale!!!! La Tua esperienza era proprio quella che ricordavo. La farò leggere anche alla mia dolce metà

Cristina V.: Io ho diviso i miei, e lo rifarei! Anche loro hanno la "mia" maestra, e i "miei" amici.... non hanno avuto problemi di inserimento e tutto sommato penso che sia una cosa positiva! L'unica nota negativa è per me.... tendo continuamente a fare paragoni fra le maestre di Fabio e quelle della Sara..... sbagliando!!! Devo darmi una calmata.... quelle della Sara mi stanno sulle balle, ma riconosco che con i bambini son fantastiche.... e con i genitori molto meno!!! Per Halloween... le maestre di Fabio ci hanno chiesto di fare un mantello o una maschera per farli mascherare.... naturalmente senza spendere, usando un cencio, o magari un sacco nero grande della immondizia, aprirlo e farci un mantello.... tanto per far divertire i bambini. Le maestre della Sara non ci hanno detto nulla. Al che ho chiesto alla maestra di Fabio giovedì (quella di Sara era assente) come facevo a mascherare solo lui..... Mi ha detto di mettere il mantello in un sacchetto e di darlo a lei! Grrrr, ho pensato tutto il giorno a quanto sono str..e, Fabio avrebbe fatto la festa e Sara no! Venerdì mattina li ho accompagnati.... in classe di Fabio erano tutti vestiti (lasciamo fare la raccomandazione di non spendere.... c'erano certe bambine vestite altro che con un cencio....), ho lasciato Sara in classe sua credo proprio fulminando con uno sguardo la sua maestra..... è venuta incontro a Sara e le ha detto "Dai che ci mascheriamo!" ed io: ah, mascherate anche loro???? "Si, abbiamo preparato insieme ai bambini le maschere.... così, una cosina molto semplice, tanto per farli divertire un po'...." Eccallà, ho preso una cantonata!!! Anzi.... moooolto meglio farle insieme ai bimbi che non fasi cucire un mantello dalle mamme (o peggio ancora noleggiare un costume da strega!!!) Per cui, se li dividi, NON fare mai confronti...... (ma è mooooolto difficile!!! )

Tiziana: Io invece ho iniziato a mandarli insieme già dal nido (avevano appena 10 mesi ) poi al primo anno di materna ho notato che tutti i compagnetti li chiamavano "i gemellini", io era la mamma dei gemellini, etc. avevo anche cucito le iniziali dei loro nomi sul grembiulino ma ovviamente per i bambini non serviva a niente e per le maestre.............. nemmeno! Poi avevo notato che Alessandro essendo molto pigro si appoggiava a Simone in tutto e per tutto, pensate quando qualcuno si rivolgeva a lui rispondeva il fratello! Al secondo anno, contro il volere di mio marito e dei miei suoceri, ho deciso di dividerli. Inizialmente li vedevo molto tristi e spaventati ed io quando andavo al lavoro piangevo e mi facevo tanti sensi di colpa......... poi ho tenuto duro e adesso al terzo anno vanno volentieri a scuola, hanno i loro amichetti preferiti (Ale ha anche una fidanzatina ) e sopratutto sono diventati Simone e Alessandro. L'unico problema è che quando litigano si insultano a vicenda i loro compagni preferiti Sarà gelosia? @Cristina: anch'io spesso mi trovo in situazioni imbarazzanti poiché le maestre delle due classi hanno metodi e iniziative completamente diversi... a questo si aggiunge la mia distrazione e quindi alla festa di Halloween ho portato dei dolci nella classe di Ale dove non ci pensavano proprio a festeggiare...

Rudy: Noi abbiamo preferito tenerle unite alla materna, e comunque le maestre senza chiederci niente avevano già predisposto in questo senso, ci hanno solo chiesto se a noi stava bene. Per noi è andata benone, si sono inserite subito senza nessun problema, le maestre dicono che sono quasi sempre insieme ma che gli altri bimbi le coinvolgono nelle attività. Inoltre ognuna di loro ha una bambina dei grandi che ha il compito di seguirla. Per ora siamo contenti noi e le bimbe, e le maestre dicono che sono le piccole migliori . Più avanti, se ci saran problemi saremo sempre a tempo a dividerle.

Paola: Ieri, alle 13,30, con Francesco, siamo andati a prenderle al nido.... appena le maestre ci vedono: "L'anno prossimo.... CLASSI SEPARATE!!!" Claudia tormenta Cristina, non la lascia in pace un attimo, la morde, le dà botte, non sempre ma quando parte alè! E poi se Cri va dagli altri compagni, giù botte anche a loro... Ma la cosa più strana, in questi momenti è che nonostante Cristina pianga come una fontana, non vuole che qualcuno rimproveri Claudia. Non credo di avere più dubbi sulla scelta per il prossimo anno, si separeranno e vivranno più tranquille tutt'e due, oltretutto loro sono sempre "le gemelle", Claudia è "la tremenda" e Cristina è "un amore", basta con 'ste etichette, in questo modo entrano davvero nelle parti assegnate con il risultato che Cristina non si ribella mai a Claudia perché DEVE essere buona e Claudia è dispettosa e violenta perché è quello che tutti si aspettano da lei...

Ombretta: Per quanto mi riguarda, almeno per ora, non ho questi problemi. In casa si è sempre detto che Pietro è la peste e Martina la "buonacciona", ma adesso questi ruoli stanno sfumando. Pietro è diventato un angelo (sapete che questo coincide a mio avviso da quando il pomeriggio sono a casa? va bè...) Martina ultimamente si è "inviperita" è più vivace e qualche volta picchia il fratello, anche se soltanto per legittima difesa. Al nido mi dicono che non fanno mai comunella, che ognuno sta per i fatti suoi e tra loro non litigano mai... Questo rafforza la mia opinione di tenerli insieme in futuro... ovviamente perché non vedo problemi particolari, altrimenti sarebbe diverso... Penso che siano fortunati ad avere la stessa età per poter stare insieme a scuola e non mi sento di negare loro questa esperienza, a me sarebbe piaciuto da piccola.... Ad ogni modo anche loro si difendono a vicenda... Il nonno l'altro giorno ha sgridato Pietro e Martina ha detto: No, lui è mio patello! (fratello) e Pietro ha risposto (Sì, tu sei mia torella!) e poi hanno guardato mio padre come per dire "E te che voi???"

Ilaria C.:
citazione: ----------------------------------------------------------------------
Non credo di avere più dubbi sulla scelta per il prossimo anno, si separeranno e vivranno più tranquille tutt'e due, oltretutto loro sono sempre "le gemelle", Claudia è "la tremenda" e Cristina è "un amore", basta con 'ste etichette, in questo modo entrano davvero nelle parti assegnate con il risultato che Cristina non si ribella mai a Claudia perché DEVE essere buona e Claudia è dispettosa e violenta perché è quello che tutti si aspettano da lei
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Sono d'accordo!! buona scelta... Io sarei per la separazione e fin ora Alice e Andrea sono stati separati. Adesso alle elementari non mi è stato possibile perché abbiamo una sola sezione e non potevo distribuire i figli in scuole diverse... comunque per ora le cose vanno bene... anche se un po' di antagonismo c'è... Ho cercato però di staccarli nelle scelte extrascolastiche: Andrea fa atletica ed Alice danza.... quindi... niente paragoni!!!

Ombretta: Volevo sapere se vi capita mai di dividerli volutamente anche quando non sono a scuola. Per esempio portarne uno con voi al supermercato e l'altro/i lasciarli al papà... Ultimamente mi è capitato di portarli separatamente a fare i richiami dei vaccini (per malattie varie stavolta non li hanno fatti lo stesso giorno) ma certo sapendo della puntura nessuno dei due è voluto venire con me e il fratello/sorella a tutti i costi. Secondo voi è un bene farlo? Passare il pomeriggio soltanto con uno? Devo dire che mi piace molto dedicarmi a uno soltanto, anche se è strano e in una parte del mio cervelletto penso a quello che è rimasto a casa... Sono una scema...

Ilaria C.: Io lo faccio spesso... e magari a volte passo dei pomeriggi "speciali" (facendo cose gradite a loro): voglio comunicare loro che per me non sono una "massa", ma sono speciali uno per uno!

Paola: Secondo me farlo è BENISSIMO, non bene... 1° per rilassarci un po' noi, 2° per farli sentire esclusivi, ogni tanto (loro non sanno che lo sono sempre), 3° per rinforzare il nostro rapporto con loro, a turno. Anch'io, quando mi capita, sto male per quella che è rimasto senza di me però poi mi dico: sta benissimo anche lei e poi... non è che mi sento un po' troppo indispensabile, eh!? sindrome da supermamma....

Ombretta:
citazione: ----------------------------------------------------------------------
voglio comunicare loro che per me non sono una "massa", ma sono speciali uno per uno!
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...ora che stanno crescendo mi rendo conto che con ognuno di loro devo e posso fare cose diverse... se voglio andare per negozi Martina è quella giusta perché piace anche a lei guardare i vestiti e le scarpe, ma se "SE DOVEMO DIVERTI' E FA CACIARA" Pietro è il massimo! Adesso quando dico: Martina vieni che ti devi vestire, andiamo a fare una passeggiata... lei dice subito due cose 1) Metto betitino? (mi metto il vestitino) 2) E Petro? E lo stesso fa lui... "E Matina?"

Barbara R.: Anche io come Ila e Paola sono pro individualità. A noi come famiglia piace fare le cose tutti insieme, ma anche redistribuiti non è male. Alle volte vado a fare la spesa sola con Michy e Gigio e Albe vanno dal meccanico col papi, oppure è il papi che va a fare la spesa con la Michy. Lo scorso week-end Albe e Gigio erano malati così la Michy ha fatto la spesa col papi, è uscita a fare una passeggiatina con me e mia mamma.... insomma se l'è goduta alla grande. Giacomo poi ha iniziato ad andare al pomeriggio dagli amichetti e prossimamente vorrei anche dividere Michy e Betto e farli andare a turno dai nonni (non sempre e solo il Gigio). Questo week-end poi li sparpagliamo: Giacomo dai miei suoceri, Michela con mia mamma e Alberto con la mamma dei miei fratelli. Vi racconterò poi come è andata. Di base però è davvero bello sia per loro che per noi; io mi rilasso molto e riesco a dare molto di più e loro sono anch'essi molto più rilassati e se la godono alla grande.

Tiziana: Credo sia un'ottima scelta quella di passare un po' di tempo con uno solo di loro! Per me purtroppo è difficile sistemare l'altro gemello (mia madre è lontana e comunque è una gran rompip...l......... peccato perché è giovane, i miei suoceri sono vicini ma anzianotti), quindi lo faccio raramente. Nei primi due anni ho molto sofferto per questa situazione, da una parte mi sentivo una mamma speciale per aver avuto due gemellini, dall'altra invidiavo le altre mamme che avevano modo di dedicarsi esclusivamente ad un bimbo, essendo poi la mia prima gravidanza. Non riuscivo inizialmente a dare il meglio di me come mamma, sempre a fare le cose doppie contemporaneamente e la sera ero veramente stremata. Il momento più bello era quando si addormentavano a turno..... me li spupazzavo per bene! Ora quando mi capita di passare un pomeriggio con uno solo mi piace moltissimo e noto che lontano dal fratello hanno un atteggiamento diverso... o sono io che li osservo in maniera diversa. Comunque se potessi lo farei molto spesso anche perché è meno faticoso!!

Ombretta:
citazione: ----------------------------------------------------------------------
Ora quando mi capita di passare un pomeriggio con uno solo mi piace moltissimo e noto che lontano dal fratello hanno un atteggiamento diverso... o sono io che li osservo in maniera diversa
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E' vero che sono diversi da soli, nel mio caso sono più tranquilli: l'associazone a delinquere si è sciolta per un po'...

Michela: Sapete tutti come la penso sulla divisione, per me è stato terribile, forse perché non c'è stata la giusta sensibilità né verso di me né verso di loro. Il confronto era durissimo tra di loro quando erano divisi: i miei amici e non i tuoi, tu non sei mio amico, con te non ci gioco, lui è solo mio amico, proprio come Tiziano... Ora questa cosa non c'è più ed il loro rapporto è molto meglio, solo a scuola fanno casino e forse perché erano abituati a stare divisi, credo che se si fosse lavorato nel modo giusto, in previsione che alle elementari andavano insieme questo problema non ci sarebbe stato. Ribadisco che i miei non sono l'uno succube dell'altro, che ognuno ha la sua lingua, ma si alternano , si interscambiano perché hanno entrambi una personalità molto forte.

Barbara R.: Allora... eccomi di ritorno da Parigi... FANTASTICO Comunque non divaghiamo dal tema.... 1° week-end tutti divisi e.... è andato alla GRANDE!!! La Michy da mia mamma non ha MAI chiesto né di noi genitori né dei suoi fratelli..... se l'è goduta alla grande ed ha fatto proprio la donnina!! L'Albe con la Nonna Magda ha passato un week-end all'insegna della nanna (dormiva dalle 21.00 alle 10.00 e dalle 14.00 alle 17.30 ) e dei giochi con il gatto e il coniglio della nonna!!!! Se l'è proprio spassata alla grande. Lui ha chiesto un paio di volte dov'erano mamma e papà ma dei suoi fratelli niente!!!! Giacomo dai miei suoceri anche lui se l'è goduta un mondo con il nonno, ha dormito sempre nel lettone col nonno e ha chiesto molto più spesso sia di noi che dei suoi due fratelli. Tutto gasato perché i nonni gli hanno detto che eravamo andati a Parigi a prendere i biglietti per Disneyland!!! Appena tornato a casa ieri sera poi Giacomo è saltato al collo di Alberto facendogli mille feste e riempiendolo di baci, poi lo ha accompagnato a letto e gli ha cantato le canzoncine. Credo che dei 3 il più attaccato ai fratelli è proprio Giacomo.... Oggi pomeriggio torna pure la Chela.... vedremo le effusioni!!!!

Michela: Volutamente non li ho mai divisi se non perché uno era malato e l'altro no, oppure per portare uno dal dentista e l'altro no, già così grandi non capiscono il perché lo fai, loro lo sentono come una differenza e sinceramente credo che sia più un problema dell'adulto che del bambino. A loro viene spontaneo e naturale stare insieme e credo che finché questo rapporto sia equilibrato e paritario e non crea problemi particolari a loro sia giusto non ostacolarlo con falsità e bugie dette per lasciare uno da una parte e l'altro no!... Forse finché sono piccolini si può fare ma i miei hanno già 6 anni e risulta difficile fargli capire .

Barbara R.:
citazione: ----------------------------------------------------------------------
loro lo sentono come una differenza e sinceramente credo che sia più un problema dell'adulto che del bambino. ..
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Sinceramente non sono d'accordo con te sul discorso "differenza" o meglio... certo che sono differenti ognuno ha una sua personalità e carattere e per me i miei figli sono 3 individui ben distinti e non un "grande" e i "due gemelli". Io sinceramente incoraggio la loro separazione logicamente non controvoglia ma non ho mai avuto fin d'ora problemi a riguardo anzi mi hanno sempre dimostrato che stanno bene insieme ma che apprezzano anche molto l'essere separati se questo comporta delle attenzioni tutte per loro! A me piace molto stare con tutti e tre insieme ma piace anche molto godermeli uno alla volta e si crea un clima e un'intesa che altrimenti non sarebbe possibile. L'estate scorsa hanno passato una settimana circa a testa in montagna con i nonni. Tutti sapevano dove erano gli altri e nessuno ha mai fatto storie o ha protestato perché il fratello o la sorella erano coi nonni e lui/lei no, anche perché gli abbiamo spiegato che tutti e tre i nonni non li potevano tenere ma che sarebbe toccato poi a ognuno di loro stare un po' coi nonni e loro lo hanno accettato benissimo. Io non racconto mai palle su dove sono andati perché non mi sembra corretto mentirgli, preferisco dirgli la verità e gestire poi al meglio le loro reazioni. In ogni caso ho notato che dicendo la verità e spiegando il perché delle cose loro non fanno drammi. E poi scusa ma il giorno che un amichetto inviterà uno dei tuoi figli e l'altro no perché magari non è il suo amico del cuore tu cosa fai??? Per non deludere un figlio neghi all'altro di andare dall'amico? Non mi sembra educativamente corretto.

Tiziana: Sono d'accordo con Barbara. Ho sempre cercato di dire loro la verità anche quando era più semplice dirgli una bugia! Proprio oggi devo accompagnare Simone per una visita e ho detto ad Ale che sarebbe andata a prenderlo la zia (sono fortunata perché mia cognata ha un bimbo di cinque anni come loro, quasi un terzo gemello e vanno molto d'accordo). Non succede molto spesso perché non ho la possibilità di farlo e di questo mi dispiace. Una volta lessi su un libro che il linguaggio dei gemelli è di solito ritardato rispetto agli altri bambini singoli. Un po' perché amano usare un linguaggio loro che li esclude dalla realtà ma anche perché gli stimoli che ricevono sono "dimezzati"! E' difficile seguire e comunicare contemporaneamente con due bambini, spesso mentre si parla con uno si viene interrotti dall'altro, oppure quando parliamo ci rivolgiamo ad entrambi, insomma nella confusione non ci accorgiamo delle esigenze singole dei nostri bimbi (almeno a me succede così!). Loro vanno a scuola in classi separate (decisione mia contro il resto della parentela ) e spesso si confrontano con le loro esperienze ed è vero che ogni tanto noto della gelosia nei confronti dei loro "preferiti". Ma non importa, anche questo aiuta a crescere, tanto poi dopo la scuola e il fine settimana sono sempre insieme! Mio marito è convinto che l'unione fa la forza e che affrontando le situazioni insieme si danno coraggio...... alcune volte ho avuto dei ripensamenti poi ho pensato alla motivazione che mi ha portato a decidere la divisione e cioè che io vorrei rendere i miei figli indipendenti e forti anche singolarmente, ciò senza intaccare la loro unione....... Speriamo bene!

Novembre 2003

Risponde l'esperta Dottoressa Annalisa Zabonati, pisocologa e psicoterapeuta

Una mamma scrive: "Ho 30 anni e sono mamma di tre bambini. Il più grande ha 7 anni e le due gemelline ad Aprile compiranno 3 anni. Luisa e Maria frequentano il terzo anno di asilo nido. La domanda che voglio porle è questa: a Settembre andranno alla scuola materna... E' giusto separarle o posso fare richiesta di metterle in classe insieme? Io personalmente opterei per la seconda ipotesi, ma mi rivolgo a Lei che - sicuramente - ne sa più di me!"

Dottoressa Annalisa Zabonati: "I gemelli sono una coppia speciale che sviluppa modalità relazionali peculiari, in cui vi é una forte presenza di intimità, fiducia reciproca, solidarietà e mutualità. Separarle non garantirebbe una loro crescita soggettiva e una loro individuazione e distinzione interna alla coppia e nei confronti con l'esterno. Quindi, rimanere nella stessa classe, consentirebbe a Luisa e Maria di mantenere il filo tra di loro senza dover spezzare una naturale vicinanza. Importante sarà, sia in famiglia, sia a scuola e con gli amici avere un riconoscimento di sé come gemelle, ma anche di sé come singole entità."


Un papà ci scrive: "Sono il papà di due fratelli gemelli di 6 anni, insieme a mia moglie - visto l'avvicinarsi dell'inizio del primo anno di scuola per i nostri bambini - si pone la decisione se dividerli o lasciarli nella stessa classe. Abbiamo letto molto sui gemelli monozigoti, ma poco sui gemelli dizigoti (come i nostri). I nostri bambini hanno frequentato la scuola materna per tre anni nella stessa classe, sono molto vivaci e per niente uguali di fisionomia e carattere, non soffrono di particolare gelosia reciproca; interpellate le maestre ci confermano che in classe sono aperti con gli altri bambini e che non sono attaccati l'uno all'altro, ma anzi si inseriscono bene in gruppi differenti e per loro non si pone il problema di separarli. Interpellata la scuola, ci dicono che solo su richiesta nostra separano i gemelli e che, in linea di massima, cercano di non dividere la classe che viene dalla scuola materna. Mia sorella, maestra di scuola elementare (non nella scuola dove andranno i bambini), invece ci caldeggia per separarli e ribadisce che la scuola dovrebbe non solo dividere i fratelli gemelli, ma che nel contesto generale le classi della scuola materna vanno distribuite in diverse classi per creare classi equilibrate. A questo punto, anche se decidessimo per la separazione si pone il problema di chi andrà in un'altra classe (dove non conosce nessuno) e di chi rimarrà con i propri compagni (tra i quali c'è un'altra coppia di gemelli, i quali non saranno divisi). Prospettata la separazione ai bambini, non ne sono certo entusiasti, anzi la percepiscono come una punizione visto che gli altri gemelli verranno lasciati insieme. A questo punto, non sappiamo più che pesce prendere"

Dottoressa Annalisa Zabonati: "Data la risposta dei gemelli, credo non ci siano dubbi: lasciarli assieme. Infatti non ci sono regole (non é meglio separarli o tenerli assieme), ma si deve tendere ad aiutarli a distinguersi l'uno dall'altro, a favorire le inclinazioni individuali, a caldeggiare il particolare rapporto di gemellarità (così diverso e peculiare che tra fratelli). In sostanza, data la situazione di dei suoi bambini sarà opportuno tenere in considerazione anche le loro opinioni."


Due genitori ci scrivono: "Siamo i genitori di Luisa e Cecilia, gemelle di 2 anni. Le scriviamo perché il prossimo anno, con l'inserimento alla scuola Materna, si prospetta "obbligatoriamente" la separazione di Luisa e Cecilia. Infatti, la direzione didattica, obbliga la separazione dei gemelli. Che fare??? Si può in qualche modo obbligarli a loro volta a non separarle?? Le decisioni "preconfezionate" della direzione didattica, sono più importanti delle scelte dei genitori che vivono a contatto e conoscono i loro bimbi???? Fin dall'inizio abbiamo trattato Luisa e Cecilia come due bambine singole e non come coppia, le vestiamo in modo diverso (adesso riconoscono i loro vestitini, e guai scambiarli!!!), e nonostante si picchino, litighino, quando non si vedono per un po' (specialmente dopo la nanna o il sonnellino pomeridiano) si abbracciano, si baciano e si coccolano!!!! Sono una meraviglia!!!! Attualmente Luisa e Cecilia frequentano il secondo anno di Nido e devo dire che qui non ci sono problemi, perché c'è un'unica classe. Purtroppo alcune mattine non mancano le scene di pianto, ma ci consola il fatto che sono fortunate perché sono in due. Ci rattrista molto sapere che dobbiamo separale. Perché creare loro un doppio trauma??? (separazione dai genitori e separazione dalla sorellina!!) Qual è il suo parere??"

Dottoressa Annalisa Zabonati: "Le forzature sono sempre inutili. Sicuramente le coppie gemellari vanno aiutate a trovare una dimensione anche soggettiva, ma con buon senso e comprensione, specie se i bimbi sono piccoli. Separare o non separare le coppie di gemelli è sempre più una questione posta dalle istituzioni scolastiche che troppo spesso seguono più delle "mode" psicopedagogiche che dei veri e propri riferimenti osservativi e concreti. Non c'è una situazione migliore o peggiore, ma semplicemente si devono seguire anche le inclinazioni dei bambini. Qualora fossero troppo piccoli per avere capacità di comprensione piena di ciò che gli viene richiesto, si deve utilizzare sempre il principio di "primo non nuocere". Detto questo, credo ancora una volta sia opportuno ricordare che i gemelli sono una realtà speciale, che va accolta proprio per la sua particolarità. Ogni membro della coppia dovrà comunque individuare un sé soggettivo e distinto, ma che non significa diventare estraneo alla gemellarità. Non so però se riuscirete a convincere la direzione della scuola a non separare Luisa e Cecilia. Magari informatevi se ci sono altri genitori con bimbi gemelli e provate a sentire anche le loro esperienze. Oppure optate per un'altra scuola. Un'ultima considerazione: le separazioni non sono dei veri e propri traumi, ma dei momenti di passaggio cruciali e talora inevitabili che fanno parte della vita e i bimbi devono essere aiutati ad affrontarli con serenità, inoltre i bimbi hanno bisogno di avere un supporto e un'educazione ad un adeguato esame di realtà che prevede anche la capacità di affrontare e gestire le frustrazioni. Se non hanno questi strumenti di base incontreranno vari problemi di inserimento sociale e di adattamento alla vita nel futuro."


Una mamma ci scrive: "Sono mamma di due splendide gemelle di 5 anni e, inoltre, ho anche una bambina di 2 anni. Suppongo che la domanda che sto per porre sarà scontata e già trattata molteplici volte, ma per me rappresenta un vero incubo in questi giorni. Infatti, entro i primi di Gennaio, devo decidere in che scuola devo iscrivere le piccole. Vivo in un piccolo paese che possiede una sola scuola, con una sola sezione, quindi le dovrei inserire insieme nella stessa classe. Il problema nasce dalla loro esigenza, sempre più accentuata, di indipendenza l’una dall'’altra. Ho pensato di iscriverne una in un'altra scuola, in un paese a circa quattro chilometri, ma poi mi sono chiesta, chi? Una rimarrebbe qui con i suoi amici di sempre, con cui ha frequentato la scuola dell'infanzia, mentre l’altra verrebbe catapultata in un nuovo universo? Oppure ho pensato di iscriverle insieme nella stessa scuola, ma essendo un paese piccolo, l’intero sistema scolastico è rimasto ancora molto indietro, ed è difficile già per un bambino singolo trovare la sua individualità, figuriamoci due gemelle."

Dottoressa Annalisa Zabonati: "La questione di mantenere la coppia gemellare insieme o di separarla al momento dell'entrata alla scuola materna o alla scuola elementare è una costante dei genitori di gemelli. Il punto é che, attualmente, c'é molta attenzione alle istanze di soggettività e singolarità dell'individuo, anche a volte a scapito della vicinanza e della relazionalità. Credo, comunque, che la Sua domanda sia riferita innanzitutto su quale scuola considerare più adatta per le Sue bimbe e credo che la Sua scelta sia piuttosto orientata verso la scuola più distante (4 km sono un'inezia). Inoltre il punto é di cominciare a chiedere anche a loro come si immaginano a scuola, con quali compagni, con quali maestre, con quali aspettative. Cioè aiutarle a prefigurare il loro prossimo futuro, anche se sono ancor piccole, ma con delicatezza e sensibilità si può fare. In sostanza, credo che Lei non voglia dividerle, ma intenda seguire la via migliore per la loro crescita equilibrata. Ebbene, proprio a questo deve mirare l'attenzione di tutti Voi (mamma, papà, gemelline, insegnanti) e, quindi, una volta individuati i percorsi desiderati si potrà optare in serenità per la medesima o diversa classe. L'importante é creare realmente le basi per entrambe sulle pari opportunità di studio, di socializzazione, di crescita."


Una mamma ci scrive: "Sono mamma di due gemelli dizigoti di cinque anni, nati molto prematuri (alla ventisettesima settimana). Grazie a Dio non hanno avuto grossi problemi, o meglio uno dei due, Gianni, non è mai stato praticamente un prematuro, anzi è stato particolarmente precoce sia con riferimento allo sviluppo fisico e motorio che a quello psichico; l'altro, Federico, invece ha avuto un ritardo psico-motorio ed ancora oggi è seguito da una fisioterapista. Si tratta di un bambino sicuramente intelligente ma ancora un po' insicuro soprattutto motoriamente (ha camminato intorno ai diciotto mesi, mentre Gianni a nove mesi già camminava; ancora non riesce a tenere bene la penna e conseguentemente a disegnare; non corre benissimo, mentre Gianni è anche avanzato rispetto ai suoi coetanei). Secondo il parere dei molti medici interpellati si tratta solo di dargli tempo perché il bambino recupererà gradatamente tutto. Di fatto però oggi ci troviamo di fronte a due bambini che, pur nati insieme, è come se avessero un anno di differenza.
Il problema per il quale le chiedo un consiglio è il seguente: l'anno prossimo potrei iscrivere i bambini alla prima elementare (in quanto essendo di aprile avrebbero cinque anni e mezzo); se avessi solo Gianni non avrei dubbi.
Secondo il mio parere sarebbe consigliabile mandarlo prima a scuola non solo per l'intelligenza vivace, ma anche perché trovo che sia maggiormente stimolato dalla vicinanza dei bambini più grandi. Al contrario temo che rimanendo con i bambini più piccoli potrebbe annoiarsi o comunque trovare meno interesse.
Tra l'altro è un bambino che non ha difficoltà di inserimento, anzi viene accettato dai più grandi come uno di loro e spesso riconosciuto come un leader.
Federico al contrario non può andare prima a scuola, sia per i problemi prima evidenziati, sia per il suo carattere. E' infatti un bambino molto tenero e molto sensibile ed io credo che stando con bambini più piccoli potrebbe trovare maggiore fiducia in se stesso, senza sentirsi prevaricato.
Tra l'altro mentre Gianni si trova in una classe in cui tutti i suoi amichetti vanno in prima l'anno prossimo in quanto più grandi, Federico si trova in una classe con bambini o della sua età o più piccoli che rimarranno tutti ancora un anno all'asilo.
Il problema è che sono gemelli. Mi chiedo: cosa è giusto fare? trattarli in modo uguale e quindi mandarli a scuola nello stesso anno, o invece, facendo un ragionamento individuale come se fossero due fratelli con tendenze e caratteri diversi, scegliere per ognuno quello che sembra il meglio? Lei crede che un domani Federico possa risentirne e possa ritenersi inferiore al fratello per essere andato a scuola dopo? O non crede che comunque, essendoci di fatto questa differenza tra i due, almeno per il momento, anche mandarli
nello stesso anno non eliminerebbe il problema? Non si attenua forse il confronto se si distinguono anche gli anni facendo fare cose diverse anche in momenti diversi?
 

Dottoressa Annalisa Zabonati: "una delle prime cose da fare è valutare assieme alle educatrici e alla fisioterapista il da farsi. Poi si tratta di non considerare la nuova legge Moratti che consente il volontario inserimento in 1a dei bimbi di 5 anni e 1/2, ma di comportarsi come si sarebbe fatto antecedentemente alla stessa legge, anche perché mi pare che si parli di bambini che compiranno i 6 anni entro e non oltre il 28 febbraio 2004.
Per quanto riguarda il far fare loro un percorso scolastico distinto ma simile, questo va considerato alla luce delle singole capacità, ma anche del loro rapporto, cioè di come tra gemelli si relazionano. Se per loro è importante lo stare assieme e avere esperienze unite, proseguitele, se per loro è comunque assodata la singolarità avviate percorsi diversi. Sia nell'uno che nell'altro caso ci saranno delle ricadute dal punto di vista dell'immagine di sé, della relazionalità, dei risultati scolastici. Mai nulla è neutro.

 

 

Aggiornato domenica 16 novembre 2003

 

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