Parco Chico Mendez : 1 Agosto 2000

Dal nostro inviato segreto Trakka Master...

Dopo i tanto sospirati rinvii (chi non ricorda infatti il concerto annullato per il maltempo?) eccoci di fronte ad una nuova impresa dei nostri eroi che si sono presentati in forma smagliante per dare un caloroso buone vacanze ai loro ascoltatori con uno spettacolo pieno di novità. Che l'atmosfera sia calda (e non solo per la temperatura estiva) lo si nota subito quando si vede una tavolata piena di cibi succulenti con accanto il Nostro e la sua band dediti a rifocillarsi prima della fatica che li attende e mentre prendiamo posizione vicino al palco, visto che la cena sembra andare per le lunghe, arriva quatto quatto uno dei fratelli del dottore: Gianni, che però sfugge subito ai fan andando a ripararsi in camerino... Finalmente arriva la tanto attesa esibizione con le modifiche in scaletta e nel copione di cui parlavamo: manca infatti una Vandella ("è spirata" Lo Sapio dixit) e Francu U' Regitanu (a godersi il sole della ridente Paola in terra di Calabria) ma a compensare questo vuoto c'è uno Zanzarin con un posto tutto suo sul palco. Questa volta i nostri hanno veramente stupito sia con effetti speciali (e chi può dimenticare i petardi scoppiati da Savino Lo Bue durante la classica "Chitarra suoni più piano") sia con spunti multimediali (il nuovo biglietto di propaganda è a grandezza naturale con due fori per le capoccione cliccabili dei cari "Gianni e Toni", immaginate quindi con cosa possa fare rima lo slogan...); inoltre grandi novità vi sono state anche per quel che riguarda i brani eseguiti: sono stati abbandonati (crediamo temporaneamente) "Torero" e la cover degli Offspring "Pretty fly (for a white guy)" ed al loro posto hanno fatto il loro trionfale ingresso i due tormentoni dell'estate "Muv your badi" degli Eiffel 65 (con Gianni Lo Sapio che ha mostrato al pubblico la vera natura dell'effettistica musicale con l'utlizzo di un flencher) ed una grandiosa versione di "Para no verte mas" della Mosca Tse Tse nella quale il dottore ha dato probabilmente il meglio di sè con tanto di occhiali...questi pezzi si sono andati ad affiancare i classici come la già citata "Chitarra suoni più piano", "Mare", "La notte" (all'attacco della quale abbiamo potuto ammirare la preparazione ed il tempismo del tecnico delle luci), "Rispetto", "Mai Guei" e "Sarà quel che sarà". Ed infine, dopo aver segnalato la presenza tra il pubblico di Oskar degli Statuto, come possiamo non parlare di lui: Succhiello, ancora una volta ad accompagnare il padrone pronto ad intervenire nel caso ve ne fosse stato bisogno da vero mastino del Salento quale è...

Ed eccovi allora le immagini di questo indimenticabile concerto con cui saziarvi nell'attesa dell'uscita del disco

 

adubi aduba
muv your badi
gianni e toni
multimediali
mai guei
succhiello
sapio bodigard
chitarra
mosca tse tse
corpo di ballo
zanza32vandella
zanza e vandella
zanzarin