La Storia
LE PREVISIONI DEL 1992
Mirabilia, a Mirabilandia. 
La terra delle meraviglie ha ormai iniziato a stupire e conquistare grandi e piccini. Attrazioni, attrazioni una dopo l'altra sotto il faccione del sole sorridente, simbolo di Mirabilandia, il nuovo parco giochi made in Italy che ha aperto i battenti da pochi giorni in Emilia Romagna, a pochi chilometri da Ravenna.

Il più grande parco a tema italiano e nasce subito importante nelle cifre e nelle dimensioni nell'anno che ha visto protagonista, in Europa, un'altra grande realizzazione, Eurodisney a Parigi.

Mirabilandia come Eurodisney, allora? Alla domanda si può rispondere in due modi solo apparentemente contraddittori: sì e no. Il parco italiano si può paragonare a quello americano in terra di Francia dal punto di vista della strategia in base alla quale è stato concepito e realizzato, alla sua capacità di essere un volano economico rilevantissimo, vero e proprio valore aggiunto all'offerta turistica dell'area sulla quale sorge, proprio per la capacità intrinseca di aggiungere un richiamo forte alle motivazioni che possono spingere i turisti a trascorrere le vacanze sulla Riviera romagnola. 
Del resto gli americani in questo sono stati maestri insuperabili: basta ricordare, a questo proposito, quel fenomeno di più recente successo che è Disneyworld a Orlando, in Florida (in fase di ampliamento e di modernizzazione in alcune attrazioni) con il corollario degli MG Studios a del Sea World. Ma la risposta è no, se invece ci si riferisce ai contenuti proposti da Mirabilandia che si discostano per molti versi dai modelli statunitensi: è infatti un parco progettato e realizzato da aziende italiane, pensato soprattutto per il pubblico italiano e per il turista-tipo che frequenta le località della Riviera romagnola. In questo siamo di fronte ad una realizzazione originale, ad una nuova interpretazione in tema di parchi giochi che propone esiti e sviluppi di assoluto interesse. 

Quella dei parchi a tema sembra essere la nuova frontiera del business turistico italiano anche se tranne pochissimi esempi non esistono grandi parchi, ma circa 60 realizzazioni in gran parte piccole: questo a fronte di una sempre maggiore richiesta da parte del pubblico, tanto che attualmente si stimano gli incassi complessivi in circa 170 miliardi di lire. L'ingresso in questo segmento di idee nuove e di rilevanti capitali finanziari non può che essere considerato un fatto positivo anche dal punto di vista della collaborazione fra privato e pubblico. 

Mirabilandia è nato per iniziativa del gruppo Situr-Finbrescia (con una quota del capitale di maggioranza del 46 per cento), del San Paolo Finance (44 per cento) al quale si è aggiunta la Fininvest di Silvio Berlusconi (10 per cento). Soci importanti, dunque, con una notevole esperienza anche nel settore del turismo: il gruppo bresciano controlla infatti i villaggi Valtur. Ed anche l'investimento è stato rilevante, circa 150 miliardi di lire. L'intervento pubblico a sostegno del progetto di Finbrescia, giudicato di interesse nazionale in base alla legge Carraro-Vizzini del 1990 che prevedeva interventi a sostegno della costa adriatica dopo l'emergenza alghe, è stato di 14 miliardi di lire mentre il Comune di Ravenna ha dato in concessione per 99 anni il terreno alla società Parco della Standiana ed ha operato in stretta sinergia con gli investitori privati per la pianificazione del territorio. 

Per rendere più agevole l'arrivo dei visitatori (per i primi mesi di apertura si prevedono un milione di persone), la società ha investito 5 miliardi per realizzare alcune opere stradali come lo svincolo a raso sulla Statale 16 Adriatica all'altezza dell'incrocio con la provinciale 101 Standiana. Verrà anche realizzato uno svincolo di accesso alla superstrada E45 per collegarla alla provinciale Standiana. E Mirabilandia sarà il nuovo nome della stazione ferroviaria del Lido di Classe e per chi arriverà in treno ci sono sconti sui biglietti d'ingresso e servizio di autobus-navetta. Il parcheggio invece accoglie 4.500 auto e 60 pullman. 

In termini di occupazione, poi, i numeri dell'azienda Mirabilandia sono anch'essi importanti: per il momento vi lavorano circa 540 dipendenti (molti sono i giovani), scelti dopo accurate selezioni fra ben 7 mila aspiranti. Notevoli le ricadute economiche sul territorio: è stato calcolato che per ogni mille lire incassate dal parco ce ne saranno 5 mila per l'indotto e se si tiene conto che a ragione si prevedono 22 mila visitatori al giorno si comprende come il business sia rilevante.

Ma veniamo alle attrazioni, al parco delle meraviglie nell'Emilia Romagna del divertimento. Mirabilandia innanzi tutto si ispira ai mitici viaggi dell'antichità, allo scambio culturale e commerciale del mondo bizantino che aveva nel porto di Classe il fulcro e in Ravenna una splendida capitale. E quindi parco d'acqua con 5 laghi, 14 cascate, 7 fontane, un gayser, attrazioni fatte per navigare, un film sottomarino tridimensionale. 

Chi entra passa tra due portali a mosaico come quelli delle mura di Ravenna bizantina, vera culla dell'arte del mosaico. Ma andiamo con ordine. I 45 ettari su cui si estende Mirabilandia ospitano 33 attrazioni, divise in sei aree a tema. Sono fatte per divertire e per stupire. Basti pensare che i più piccini hanno a loro disposizione un'intera Bimpopoli costruita su misura e dalla quale sono esclusi, anche a causa delle ridotte dimensioni, i grandi. Grandi che si prendono subito la rivincita. Il percorso tocca infatti Italian Graffiti, con le Fiat 500 a fare da simbolo dei mitici Anni Sessanta e la Dolce Vita immortalata in set cinematografici e televisivi. Qui, nei Dolce Vita Studios, si gira e si rigira sulla piattaforma ruotante del Cotton Club. Nella Terra della Pietra Magica, invece, emozioni e giochi d'acqua sono all'ordine del giorno per i novelli Indiana Jones mentre al Mira e Billy Park sono di scena i colori e la gioia tipici di un supertecnologico luna park. Per non parlare della discesa lungo le rapide nel canyon del Rio Bravo o dell'Acquasplash, vera autostrada liquida piena di sorprese mozzafiato. E a proposito di quest'ultime ... coraggio, c'è Sierra Tonante, attrazione degna di un pilota top gun. Sono le montagne russe all'italiana, le più alte d'Europa, fino a 35 metri con due treni di otto carrozze che toccano i 100 chilometri all'ora fra loop, giri della morte, curve e discese mozzafiato: emozionarsi per credere. Se questo non bastasse, ecco Delirium, il regno dell'horror, e ancora lo Scoglio del Vento nel cuore della terra e ancora il Polipo, il Galeone, il Balcon Race per chi ama la mongolfiera e il Circo equestre Griselda con cavalieri fantasma. 

Naturalmente non è finita qui. Ci sono il mercatino, due arene, due teatri, 14 locali tra bar, fast food, ristoranti, negozi. E aree relax nel verde, musica e immagine degli schermi tv, animazione e giochi sono la novità più importante perché chi fa la coda (inevitabile per assistere alle attrazioni) non ha il tempo di annoiarsi. Niente è stato lasciato al caso. Chi dimentica o non ha telecamera e macchina fotografica potrà noleggiarla.

Mirabilandia punta sulla qualità, sull'efficienza, anche in questo vuol essere attrazione e per questo è stata dedicata una cura particolare alla preparazione del personale. Non resta che immergersi in questo mondo di sogni e divertirsi. Anche alla sera quando inizia il bellissimo Night Show, a mezzanotte, con effetti speciali, giochi di luci, laser e fuochi d'artificio che scaturiranno da un monolite computerizzato. Mirabilia di Mirabilandia.
 
 

BOX NELL'ARTICOLO
Seguiremo il cammino del sole, e Mirabilandia non è che il primo passo verso la realizzazione di altri parchi a tema in aree del Sud. Aree a vocazione turistica, come in Emilia Romagna , abbottonatissimo sui progetti in cantiere, l'ingegner Piero Franzini, valtellinese d'origine, dal 1990 direttore generale di Mirabilandia di cui è il deus ex machina, non solleva il velo sulle strategie di sviluppo, ma lascia intendere chiaramente che in Italia, nel giro di pochi anni ci saranno altri Mirabilandia. 

La via italiana ai parchi divertimento ed è l'acquisizione di prezioso know how in vista di possibili sbarchi anche oltrefrontiera. Un fatto è certo, la nascita di Mirabilandia è solo la prima tappa di un lungo percorso imprenditoriale in questo particolare segmento del mercato di intrattenimento turistico. Del resto da tempo in Finbrescia si guarda con sempre maggiore attenzione al turismo e alle sinergie in grado di sviluppare e Franzini, manager di solida esperienza e grandi capacità organizzative, è consigliere delegato del gruppo bresciano. 

La scelta della Romagna è stata valutata in base ad alcuni parametri -- spiega -- innanzi tutto è un'area turistica importante a livello internazionale ed in questo contesto il parco si inserisce perfettamente, integrando i turismi che compongono l'offerta arricchendone le motivazioni. L'esempio di riferimento può essere quello dei parchi realizzati a Orlando, in Florida, stato americano in cui il binomio sole e turismo è vincente. Abbiamo commissionato un'indagine di mercato nel 1991 dalla quale è emerso un elevato indice di gradimento della clientela turistica per un parco divertimenti a tema. E non dobbiamo dimenticare che la Regione, dopo l'anno nero delle mucillagini in Adriatico, ha diversificato la sua offerta. Il parco quindi si rivolge a una clientela, italiani in particolare, ma con un occhio di riguardo per la clientela internazionale, soprattutto nord europea della Romagna. 

Ed è un parco interattivo, adatto cioè ai bambini, ai ragazzi, agli adulti di tutte le età. In questo senso abbiamo rivolto una notevole attenzione alla formazione del personale con corsi che vanno da 250 ore a 400 a seconda delle mansioni e delle specializzazioni. In sede di progettazione -- prosegue l'ingegner Franzini -- è stata dedicata particolare attenzione non solo alla qualità e all'innovazione delle attrazioni, ma anche all'arredo urbano, alla cura dei dettagli, all'agibilità e alla funzionalità dei servizi. Il Porto, l'Acqua, la Celebrità, gli Anni Sessanta, il Luna Park, l'Avventura, la Magia sono i percorsi tematici proposti da Mirabilandia e collegati tra di loro dall'azzurro dell'acqua, elemento dominante. 

Ma, al di là degli aspetti consueti in realizzazioni del genere, c'è un fatto assolutamente nuovo: Mirabilandia vivrà anche fuori stagione. In che modo? Proponendosi come sede di turismo congressuale. Ci siamo attrezzati per questo e abbiamo coniato uno slogan -- aggiunge il direttore generale -- Per i vostri affari vi offriamo un nuovo campo da gioco. Due sale attrezzate per convention e meeting, in grado di accogliere 800 e 1.500 ospiti. In inverno una parte del parco sarà in funzione proprio per accogliere questi ospiti particolari e nelle sale offriremo spettacoli di alta tecnologia del divertimento. 

Lo sguardo è però rivolto al futuro, come abbiamo detto. Abbiamo acquisito un know how unico -- conclude l'ingegner Franzini -- che va dalla progettazione alla costruzione, al marketing, alla gestione. Siamo pronti ad affrontare altre sfide in Italia e all'estero. Una rete di parchi a tema consentirebbe da un lato di migliorare la qualità, dall'altro di ottenere interessanti economie di scala.
 

(Alberto Taliani, 1992)
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