Confronto di proporzioni ed elementi non sufficientemente
visibili sulla metaimmagine
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Immagine 3: rilievo posizione capelli, occhi
e sopracciglia.
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Immagine 4: La sovrapposizione fa combaciare gli
elementi fondamentali del volto reale (occhi, naso e
sopracciglia) sulla "traccia" sfocata della metaimmagine.
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Immagine 1 e 2: l'altezza delle
sopracciglia sembra corrispondere così come l'area
dell'occhio sx (rispetto a Massimo).
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Elemento fuori registro: punta del naso. La
fronte reale sembra più alta (forse dovuta al taglio dei
capelli).
Di seguito una serie di montaggi per verificare la
coerenza del volto con il viso originale.
E' stata spostata leggermente a destra la metaimmagine per
far coincidere il volto di Massimo. Il risultato ha
evidenziato una perfetta sovrapposizione della linea del
setto nasale e risaltato le sopracciglia. Di seguito altre
due verifiche grafiche.
ULTIMO MONTAGGIO
Alleghiamo alcuni messaggi metafonici attribuiti a
Massimo M. (sezione in continuo aggiornamento)
Si sconsiglia l'ascolto con windows media player che tronca
quasi sempre la parte iniziale del file alterandone
l'ascolto.
Vi consigliamo di scaricare il programma gratuito
Audacity.
1.
IO SONO MASSIMO
Prima comunicazione di Massimo M.
2.
INGEGNERE MASSIMO (ascolta il file)
Laureato con 110 in Ingegneria civile - Calcolo delle
strutture con tesi sulla "MODIFICA DEL CLIMA ACUSTICO
DELL'AREA URBANA DI MESSINA". Il primo argomento trattato è
stato: Il Rumore (La sensazione uditiva - Le
grandezze fisiche - Classificazione dei diversi tipi di
rumore - Parametri di valutazione - Effetti del rumore sulla
salute). Era diplomato perito elettronico nonchè esperto del Computer da quando aveva 13 anni. A 16 anni la
rivista PC PROFESSIONAL nell'aprile 1990 pubblicò
un suo programma di disegno. Da quel momento collaborò in uno studio di
ingegneri per la realizzazione di programmi di computo
metrico.
3.
CON IL CELLULARE, ROSY RICEVE LA
BUONANOTTE DA MASSIMO
Guarda il video montaggio (2 Mb)
4.
Esperimento 1
Il 26 Giugno 2007 chiedo per via metafonica l’intervento dell’amico
Massimo per “saggiare” le capacità percettive di un’entità
disincarnata; a qualche chilometro di distanza Marco tiene fra le
mani un oggetto a me sconosciuto e che Massimo dovrà “vedere” e
riferire per via metafonica. L’esperimento riesce dopo tre
registrazioni.
Conclusioni
Allo stato attuale le prime verifiche dello sperimentatore confermano
in buona parte l'identità del volto.
Attendiamo l'intervento di esperti di biometria, tra cui
Daniele Gullà che sarà presto contattato per esprimere il
suo parere professionale in merito. In ogni caso, se il
verdetto fosse negativo, la metaimmagine contiene delle
informazioni che il nostro cervello interpreta come dati
appartenenti ad una "faccia" che esiste "a
colori" in un segnale "vuoto", cioè, privo di qualsiasi
modulazione: il white noise.
Commenti ricevuti dagli esperti:
-
Il parere di DANIELE GULLA' esperto in
biometria e tecniche audio-visive
-
Egregio sig. Virgilio,
ho guardato con molto interesse il suo lavoro e devo
farle i complimenti per la chiarezza e semplicità e
padronanza della tecnica utilizzata.
Per quanto riguarda l'esame di identificazione da
Lei eseguito, posso solo dire che l'informazione dei
caratteri antropomorfici sull'immagine "extra" sono
a mio avviso insufficienti per scarsità del
microdettaglio anche se, a livello macroscopico
(lineamenti generali e ovale del volto) si
riscontrano effettivamente delle somiglianze con il
candidato.
Il punto dolente è l'analisi differenziale con
un campione di controllo che possa determinare a
livello statistico (P-Value) quanto sia
significativa la somiglianza tra le due
immagini.
Comunque la sua ricerca è interessante e guardando
anche le altre immagini sul sito, pur ammettendo che
alcune potrebbero essere effetti pareidolici, altre,
due in particolare, sembrano proprio volti.
Se otterrà immagini maggiormente dettagliate potrà
inviarmele per una prova statistica di
identificazione.
Salutandola cordialmente le auguro buon lavoro e
ancora complimenti per il suo operato!
Daniele Gullà
Ringraziamenti
Ringrazio il sig. Gullà per la considerazione,
la celerità e i complimenti che ricambio.
L'esito era prevedibile da un punto di vista
biometrico come giustamente ha confermato lui "per
scarsità del microdettaglio".
Non si vedono gli occhi e alcuni dettagli
importanti che spero presto di poter risolvere
passando alla tecnologia HDV come suggeritomi da
Antonio con il quale ho instaurato un bellissimo
rapporto di amicizia e collaborazione.
E' incoraggiante il parere successivo "anche
se, a livello macroscopico (lineamenti generali
e ovale del volto) si riscontrano effettivamente
delle somiglianze con il candidato."
"Comunque la sua ricerca è interessante e
guardando anche le altre immagini sul sito, pur
ammettendo che alcune potrebbero essere effetti
pareidolici, altre, due in particolare, sembrano
proprio volti."
Commento finale:
Sarà
mia premura portare a termine l'analisi delle
4000 schermate che contengono decine e decine di
volti (cadauna) per poter avere un quadro più
completo di tutta la sperimentazione.
-
Dal Dott. Mario Zampardi
(medico - psichiatra)
www.mariozampardi.it
-
Caro Virgilio, Ti rispondo in merito alla Tua relazione su Massimo,
ringraziandoTi per la tempestività del Tuo avviso.
Scusami se non Ti ho scritto prima, ma sono stato
impegnato. Allora, intanto complimenti. Lo studio è molto
dettagliato e particolareggiato. Per quanto attiene agli
aspetti “tecnici”, ovviamente non posso dir nulla, non
essendo un campo di mia competenza. Ho, però, pensato (da profano!) per quanto attiene al
processo di identificazione degli elementi del volto,
attuato con sistemi di fotomontaggio, se non si sarebbe
potuto confrontare la posizione dei capelli, occhi e
sopracciglia e quant’altro della meta-immagine non
soltanto con l’immagine reale di Massimo (così come Tu
hai operato) ma anche con un gruppo, similare, di volti
simili all’originale, ma non identici. In tal caso
quanto più, dal suddetto confronto si evidenziassero
elementi visivi delle foto non combacianti con la
meta-immagine tanto più, indirettamente, si
rafforzerebbe il Tuo confronto con l’immagine originale,
nel caso opposto, invece, la tesi iniziale si
indebolirebbe. In sostanza si tratterebbe di operare, per la verifica,
con una metodologia usata in medicina: cioè
dell’analisi, in doppio cieco, sia con un gruppo di
Pazienti a cui viene somministrato il farmaco oggetto di
studio e sia con un altro gruppo a cui si
somministra,invece, un placebo. Questo per gli aspetti tecnici su cui mi posso
pronunciare.
Per quanto riguarda invece il materiale percettivo
visivo, ovviamente è poco strutturato, come Tu stesso
fai notare. Potrebbe pertanto svilupparsi, in tali
situazioni, all’insaputa dello stesso soggetto che
osserva, un fenomeno detto di “attesa percettiva”
condizionata da un fenomeno emozionale di base, in base
al quale una normale percezione visiva, ma poco
strutturata, cioè confusa, viene automaticamente
completata soggettivamente, anche se in modo non
corrispondente alla realtà.
La percezione sensoriale, visiva o acustica che sia, non
è mai un fenomeno affettivamente neutro ma è sempre
accompagnata da un “colore” affettivo.
Tutto questo non certamente per interpretare la Tua
ricerca da “scettico”, anzi, ma proprio per cercare,
attenzionando questi parametri interpretativi, di
rafforzarla e renderla quanto più obiettiva possibile.
Ma ovviamente….aspettiamo altre “immagini!! “
Un caro saluto (18 Settembre 2007)
-
Da una mail di Rosy, la madre di
Massimo, di ritorno da Cattolica dopo aver incontrato
Daniele Gullà
-
"Ho dato la relazione a Gullà, che sono riuscita a
contattare sabato pomeriggio prima del suo intervento al
convegno; si è mostrato molto interessato al primo
sguardo e ti ha fatto i complimenti per il lavoro fatto
bene. Mi ha dato il suo biglietto da visita con il telefono ed
l'indirizzo del sito a cui ricontattarlo. Comunque mi ha anticipato di essere parecchio impegnato
ma lo farà lo stesso."
AGGIORNAMENTO DEL 25 MARZO 2008 -
RILEVATO OCCHIO SINISTRO
Da un pò di tempo ho trasferito la metaimmagine sul
cellulare impostandola come sfondo ed ho inviato una copia a
Rosy, la mamma di Massimo. Non so perchè l'ho fatto: forse
per ricordarmi che oltre una quotidianità densa di affanni e
strategie di sopravvivenza, esiste qualcosa di più. Ogni
tanto mi è capitato di osservarla sul display del cellulare
e di "avere l'impressione" che fossero presenti anche gli
occhi, che invece sul computer non ho rilevato. Questa sera,
dovendo provare un nuovo programma di grafica avevo caricato
una foto qualunque dopo aver scartato la metaimmagine di
Massimo; poi, invece, ho deciso di utilizzarla spinto da
"non so cosa". Lavorando sui tre livelli che compongono
l'immagine (RGB), eliminando il livello del BLU che è la
parte più scura, si è alleggerita la zona dove dovrebbero
esserci gli occhi. Lavorando sulla luminosità dei due
livelli rimanenti, ROSSO E VERDE, quasi guidato da una frase
che Rosy mi disse di aver ricevuto tempo fa da Massimo "TOGLIERE
COLORE", ho ottenuto il seguente risultato:
Si nota la pupilla e il bulbo oculare. L'occhio guarda
direttamente l'osservatore. Ritengo di aver ottenuto almeno
un microdettaglio significativo che al momento non mi
conferma che la metaimmagine sia il volto di Massimo, ma che
contenga con un buon margine di certezza, UN VOLTO
UMANO.
Ho richiesto un secondo parere a Daniele Gullà
dopo avergli inviato le immagini dell'occhio SX.
"Effetivamente è
interessante. Ho elaborato anche io
l'immagine e oltre all'occhio sinistro si
delinea meglio anche la piramide nasale."
Di seguito le immagini
elaborate dal Gullà:
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