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Trota fario

 

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TROTA FARIO

Morfologia forma del corpo allungata e leggermente compressa lateralmente; testa robusta e bocca terminale grande munita di forti denti; colorazione molto variabile, dorso da bruno scuro in molti soggetti a quasi argenteo in altri, tipica tuttavia la presenza di piccole macchie nere, rosse e marrone o di altra sfumatura sui fianchi e sulla testa.
 
Distribuzione nelle acque correnti di molte regioni italiane. È difficile dire quali popolazioni siano indigene e quali derivino da immissioni di materiale d'allevamento, spesso si origine transalpina o nord europea. Nell'Italia settentrionale sono anche presenti ibridi con la trota padana.
 
Habitat acque a corrente molto rapida, fresche, limpide e ben ossigenate con fondale roccioso, sassoso o ghiaioso
 
Riproduzione depone nel tardo autunno o all'inizio dell'inverno un numero modesto (1500-2000 per kg di femmina) di grosse uova (4-6 mm). La schiusa, con una temperatura ambientale di 10 °C ha luogo in 41 giorni. La maturità sessuale è raggiunta in un periodo variabile da 3 a 5 anni
 
Taglia 30-35 cm, sino ad un massimo di 50 cm in ambienti con una buona produttività.
 
Alimentazione invertebrati acquatici e terrestri, altri pesci
 

Curiosità...

il nome di fario deriva dal tedesco "forelle"
 
 


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