Punta Gnifetti - Capanna Margherita, Agosto 1997
(Gruppo del Monte Rosa, 4.554 m - PD, 5-5.30 ore)

La Capanna Margherita non è solo il rifugio più alto d'Europa, è anche uno dei più antichi e pieni di storia. Fu denominato così in onore della Regina Margherita di Savoia, che partecipò anche alla sua inaugurazione....a dirla proprio tutta, lei non che fece tanta fatica, visto che fu praticamente portata da una slitta trainata dalle guide alpine, ma quale luogo può vantare tanta nobiltà e tanto onore?
Oltre ad essere un rifugio ufficiale del CAI, ospita anche un'osservatorio astronomico.
L'ascesa a Punta Gnifetti non ha particolari difficoltà tecniche, ma non può certo mancare nel carnet di un'alpinista. Non è comunque da prendere sotto gamba, come ogni salita in alta quota, perchè ogni cambiamento del tempo oltre ad essere repentino, può essere pericoloso.

Compagno di questa avventura è Roberto: non siamo certo il prototipo della cordata forte, esperta e allenata (fino a quattro giorni prima eravamo in spiaggia a godercela), ma appena gli ho chiesto se voleva venire con me, ha accettato con tanto entusiasmo...e poi lui ci era già stato, avendo frequentato il corso ufficiali degli alpini ad Aosta: anche se ormai è passato un po' di tempo, l'istinto della montagna non ti lascia mai!
Partiamo con le previsioni a nostro favore: il week-end è previsto bello, bellissimo!
Non potendo permetterci di salire e scendere da due parti diverse, optiamo per la salita in funivia da Alagna, in modo che la discesa sia più veloce ed agevole. Io sono ben allenato, quest'anno ho già fatto molti giorni in quota, e mi sento benone. Ma non bisogna mai sottovalutare gli effetti dell'altezza. Così decidiamo di partire presto, così possiamo percorrere i tre tronconi di funivia facendo sosta e smaltendo meglio la salita.
L'alba sul Liskam
L'alba sul Liskam
Cartina
Cartina
Raggiunta Punta Indren, seguiamo il classico percorso che porta verso il Rifugio Mantova, attraversando le deserte piste dello sci estivo. Anche qui, come su tutte le Alpi, il ghiacciaio si è molto ridotto e ormai le piste sono a rischio di chiusura. A differenza di due mesi prima, quando le cattive condizioni del tempo mi hanno fermato alla Piramide Vincent , non c'è così tanta neve e per arrivare al ghiacciaio facciamo qualche centinaio di metri su un terreno fangoso. Ci leghiamo, sul ghiacciaio, ma non mettiamo i ramponi: la traccia è buona, il percorso pianeggiante e la neve molle ci procurerebbe solo dei pericolosi "zoccoli".
Raggiungiamo veloci lo sperone roccioso alla nostra sinistra e, lasciando alle nostre spalle le corde fisse che risalgono dirette verso il Rifugio Gnifetti, aggiriamo la cresta su roccette rotte ma sicure. La serata al rifugio è molto tranquilla e riesco anche a riposare benone....anche se sento un po' di tensione: per la prima volta ho la responsabilità completa della cordata, devo fare la massima attenzione.

La levata è di buon mattino e prima delle 5 siamo fuori. Siamo tra i primi a uscire (....è come a Milano, se parti presto non trovi "traffico") e dopo dieci minuti calziamo i ramponi, ci leghiamo e attacchiamo la cresta ghiacciata. Sopra di noi, il suggestivo spettacolo delle frontali che, partiti dalla Gnifetti, ci precedono: stelle sul ghiacciaio e stelle sopra di noi, le ultime prima della calda luce del sole.
Iniziamo a risalire il pendio, che con una pendenza mai eccessiva costeggia i seracchi della Piramide Vincent , conducendo all'ampia sella del Passo del Lis. Il tempo è ottimo, la mattina tranquilla e calda. L'alba ci sorprende nei pressi del bivacco Giordano. Ci incanta con il suo roseo splendore riflesso sul Liskam, lì, davanti a noi, perfetto, slanciato come una freccia.

L'ampia sella del Lis: la meta, ormai, è vicina
L'ampia sella del Lis. La meta ormai è vicina.
Eccoci qui: la Capanna Margherita è nostra
Eccoci qui: la Capanna Margherita è nostra
Arrivati al colle del Lis, si prende decisamente verso destra....naturalmente dopo dopo aver ripreso fiato e mangiucchiato, ce lo siamo meritato!
La traccia è evidente e, dopo aver perso qualche metro di quota sotto la Punta Parrot, si incrociano le traccie provenienti dal versante svizzero. Si attraversa sotto la Punta Gnifetti per risalire faticosamente fino alla sua cresta Nord. Qui la pendenza si fa tutto ad un tratto più impegnativa e la quota ci fa soffrire: facciamo pochi metri e ci dobbiamo fermare. Roby ha qualche segno di affaticamento, ma siamo quasi arrivati e stringiamo i denti. Faticosamente, si taglia di nuovo sotto il contrafforte che sorregge il rifugio e, dopo l'ultimo tornante (...e una sosta forzata dovuta ad un'elicottero che sta scaricando delle provviste) arriviamo alla tanta agognata Capanna Regina Margherita: sua Maesta, per noi è un onore entrare alla sua corte!
Il rifugio da fuori appare come un'immensa costruzione in lamiera scura, mentre dentro è caldo e accogliente. Fuori il paesaggio è mozzifiato, sotto di noi c'è l'immensa parete Est e la tanto famosa Cresta Signal (....mmmm, può essere una buona idea per quest'estate...ma, vedremo!).
Nel rifugio beviamo un po' di tea, ma a causa della fatica lo stomaco si rifiuta di fare il suo dovere: a volte può capitare, e non mi faccio prender dal panico....qualche foto e poi, giù. Roby è molto stanco ed è un po' preoccupato perchè fa fatica, così la discesa diventa più lunga del previsto, ma non ci sono grossissimi problemi e in qualche ora siamo alla Mantova. Breve sosta per mangiare, tranquillizzarci. Foto di rito fuori dal rifugio (...la fauna della zona è interessante, vero!) rimettiamo il materiale negli zaini e, belli carichi, torniamo alla funivia. Siamo stanchi ma è stato bellissimo. Arrivati a valle, un bel temporale rinfresca l'aria dell'ultimo week-end d'Agosto.
Abbiamo conquistato la Regina Margherita.
Esempi di fauna alpina....<br>belli, vero!?;
Esempi di fauna alpina....
belli, vero!?;
Capanna Margherita,<br>Punta Gnifetti<br>(4.554 m)
Capanna Margherita,
Punta Gnifetti
(4.554 m)
Vi faccio una "grande confessione": tra le quattro mete di alpinismo che mi ero posto (Bernina, Margherita, Bianco e Biancograt), l'ascensione alla Punta Gnifetti è sicuramente la più facile e di sicuro ci tornerò.
Questo e poco ma sicuro!