Piramide Vincent,Luglio 1997
(Gruppo del Rosa, m 4.215 - F, ore 2,5-3)

"Ragazzi, che tempaccio.....mi sa che domani alla Capanna Margherita non si va."
Questi erano i discorsi che si facevano al Rifugio Mantova: è la sera del 5 luglio 1997. La comitiva dell'uscita apinistica organizzata dal CAI di Vimercate, la mia sezione, non è certo nata con una buona stella: durante il viaggio, il tempo è cambiato e si è messo a piovere....e nevicare, naturalmente, a 3.500 metri, qui dove siamo. Ma facciamo un passo indietro.

Arriviamo ad Alagna ormai in tarda mattinata: il programma era di raggiungere Gressoney per salire al piccolo e confortevole rifugio Mantova a piedi...invece arrivati in Piemonte, le variate condizioni del tempo consigliano giustamente di ritornare verso il piccolo centro piemontese e prendere gli impianti di Punta Indren, per raggiungere in meno tempo il rifugio: infatti la funivia porta direttamente in quota e la attraversata è abbastanza agevole. La mia cordata è l'ultima a partire, insieme a quella del capo spedizione, perchè uno dei miei compagni non è riuscito a prendere la nostra stessa funivia.
La nevicata copiosa ha cancellato quasi completamente la traccia e tocca a me, da capo cordata, battere pista. Dopo aver attraversato le piste dello sci estivo, si punta verso uno sperone roccioso alla sinistra e si attraversa verso sud. Aggirato lo sperone, si risalgono delle roccette (nel nostro caso coperte di neve) e si sbuca vicinissimo al Mantova.
Nota: classico punto di appoggio per le cime del Rosa è il Rifugio Gnifetti, 150 m circa sopra il Mantova. Se volete un consiglio, fatevi un po' di strada in più il giorno dopo, ma dormite tranquilli e comodi e mangiate bene, evitando il sovraffollamento, soprattutto nei periodi di grande frequentazione. Comunque, per andare alla Gnifetti si possono prendere le corde fisse che salgono alla destra appena attaccato lo sperone roccioso, risparmiando un po' di tempo prezioso.
Cartina
Cartina
Salendo verso la prima cresta
Salendo verso la prima cresta
Durante la notte, la neve va via via scemado, portata via da un vento fortissimo.
Piano piano le condizioni cambiano, ma viene bello ormai troppo tardi per puntare alla Capanna Margherita, nostra meta. Chi se la sente, quindi, esce per raggiungere la Piramide Vincent, classicissimo balcone sulle immense cime del Monte Rosa e del Liskam. Quello che ci circonda è una montagna vestita da sposa, bianca in ogni sua più piccola piega. Il vento continua a battere queste vette meravigliose, tanto che non riesce a formarsi una vera traccia perchè le orme vengono subito ricoperte.
Usciti dal rifugio, puntiamo verso la cresta che si trova davanti alla porta d'ingresso, verso nord-est, evitando l'invitante conca che divide il Mantova dal Gnifetti, a grande rischio di crepacci. Si risale prima la cresta, che piega verso sinistra, incrociando la traccia che porta verso il rifugio Gnifetti. Si prosegue su di un'ampio scivolo ghiacciato, superando anche dei grossi crepacci (....sono quelli che danno meno problemi, si vedono!). Arrivati sotto lo sperone roccioso su cui è appollaiato il Cristo delle Vette e il Bivacco Giordano, si aggira verso destra la Piramide Vincent per risalirla sul ripido ma facile versante Nord.
La quota incomincia a farsi sentire, e anche la mancanza di acclimatamento (..dovuto alla veloce salita in funivia....) mi fa sudare più del dovuto. Poco prima della cima mi danno il cambio in testa alla cordata: non ci sono particolari difficoltà e dietro si sfrutta l'effetto scia (....non come nel ciclismo, ma sicuramente psicologicamente aiuta). La cima è una grande gobba sostenuta da pareti molto scoscese. Si ha una vista a 360 gradi sulle cime valdostane, ma soprattutto verso Nord si ha una vista incredibile sulle punte del Rosa: davanti, la Punta Parrot sembra a portata di mano; dietro di lei, la Gnifetti e la Dufor. Più a sinistra il Liskam, con la sua parete sud e la sua bellissima cresta affiora maestoso dall'ampio Passo del Lis... e il cielo terso rende tutto ancora più bello. In vetta alla Piramide Vincent
In vetta alla Piramide Vincent
Il rifugio Gnifetti e la Piramide Vincent
Il rifugio Gnifetti e la Piramide Vincent
La discesa segue l'intinerario di salita...visto il non lungo percorso, abbiamo il tempo di fare una piccola deviazione al Rifugio Gnifetti: per tutti noi è la prima volta che capitiamo lassù. La cosa che ci sciocca di più è l'enorme cartina posta all'ingresso dell'edificio. Da lontano non sembra così grande, ma abbarricato su quello sperone c'è un'edificio da quasi 200 persone o giù di lì. Il ritorno a valle è tranquillo e senza particolari sorprese...resta l'amaro in bocca per non aver messo nel carniere la meta originale dell'ascensione....ma per la Capanna Margherita cè ancora tempo, tutta l'estate. Ho salito il mio secondo 4.000, ho sondato un po' il terreno, fatto un po' di esperienza e, perchè no, divertito molto. Non male per un ascensione fallita, non credete.